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PASTA
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PASTA.
Definiz: Propriamente Farina intrisa con acqua, e coagulata col rimenarla. Lat. pasta.
Esempio: Cr. 3. 7. 13. La pasta del frumento usiamo in molti modi, e se è azzima, e viscosa, è enfiativa, e a smaltir dura.
Esempio: Lab. 252. E chi non sa, che per lo rimenar la pasta, che è cosa insensibile, non che le carni vive, gonfia, e dove mucida pareva, diviene rilevata?
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Cecch. Dissim. prol. Perchè nel vero questa Sarebbe proprio pasta pe' lor denti.
Definiz: §. II. Per similit. si dice d'altre Composizioni.
Esempio: Ricett. Fior. 110. Le pillole ec. nel tempo dell'usarle si pestano di nuovo, e con qualche umore si riducono in pasta.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso: Compongonsi (i trocisci) pigliando le medicine secche, e pestandole, come è detto, e mescolandole con acqua, o sugo, o decozione, tantochè facciano pasta simile alle pillole.
Esempio: Sagg. nat. esp. 4. Ciò si otterrà, quando la pasta del cristallo è rovente.
Esempio: Menz. sat. 6. Un tempo a voi serbò manteca, e paste Apollo.
Definiz: §. III. Per Mistura, colla quale si contraffanno le gioie, e le pietre dure. Lat. vitrum obsidianum; v. Plin.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. E di stucchi, e di paste, e di cristalli Diverse stravaganze.
Definiz: §. IV. Di buona pasta, vale Di benigna, e buona natura. Lat. oleo tranquillior.
Esempio: Fir. nov. 8. 296. Egli è fatto della miglior pasta, che uscisse mai di qualsivoglia buona madia.
Esempio: Malm. 8. 73. Amostante, ch'è uom di buona pasta, Fa liberarlo senza alcun supplizio.
Definiz: §. V. Di grossa pasta; e talora anche Di buona pasta, vagliono Grossolano, Materiale. Lat. rudi, crassâ Minervâ.
Esempio: Bocc. nov. 24. 2. Perciocchè uomo idiota era, e di grossa pasta.
Esempio: Galat. 40. I lusinghieri mostrano aperto segno di stimare, che colui, cui essi carezzano, sia vano, e arrogante, e oltre a ciò tondo, e di grossa pasta.
Esempio: E Galat. 43. Perciocchè agli uomini di grossa pasta poche cose si volgon per la mente.
Esempio: Red. esp. nat. 56. Facilmente si può far vedere, e credere agl'Indiani, che son uomini di buona pasta.
Esempio: Salvin. disc. 1. 92. Pazzi giudicò i suoi cittadini, e di grossa pasta, come quegli, che erano in aria grossa, e in patria di castroni allevati.
Definiz: §. VI. Metter mano in pasta, vale Cominciare a intrigarsi, e ingerirsi in qualche negozio. Lat. aliquid aggredi. Gr. ἐπιχειρεῖν τινι.
Esempio: Pataff. 7. Ha messo mano in pasta, e va in brodetto.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 26. Perchè veggio, ch'io misi mano in pasta.
Esempio: Morg. 18. 98. A Salincorno par la cosa giusta, E pentesi aver messo mano in pasta.
Esempio: Sagg. nat. esp. 235. Noi veramente non abbiamo professato di metter mano in questa pasta.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 113. Or s'io volessi metter mano in pasta, A raccontar la sua manifattura, Non bastería di fogli una catasta.
Definiz: §. VII. Trar le mani di pasta, o simili, vale il contrario. Lat. rem absolvere, conficere.
Esempio: Burch. 1. 98. Trasse le man di pasta, e quivi corse, E colla rocca mi ferì di taglio.
Esempio: Fir. nov. 2. 200. Menico, che era un uomo da trar le mani d'ogni pasta, senza replicare molte parole, gli disse, che stesse di buona voglia.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 28. E cerca, se potea sciorre il nodo, E le mani spedir da questa pasta.
Definiz: §. VIII. Per rimenar la pasta il pan s'affina; proverb. che vale, che Coll'esercizio si va acquistando perfezione.