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LOTO, con l'o largo
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LOTO, con l'o largo.
Definiz: Sost. masc. Genere di piante appartenenti alla famiglia delle leguminose, che comprende specie varie, per lo più distinte dai Botanici con particolari aggiunti; la più comune delle quali è quella detta Loto domestico, pianta perenne, che nasce ne' campi più che altro sterili, fa piccoli fiori gialli in spighe, ed è grata pastura alle bestie, e più particolarmente ai cavalli, ond'è anche chiamata Trifoglio cavallino, e volgarmente Tribolo o Triboli. È la Melilothus officinalis dei Botanici.
Dal lat. lotos, e questo dal grec. λωτός. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 205: Il loto domestico nasce ne gli orti; il cui sugo, aggiuntovi mèle, netta ec.
Esempio: E Montig. Dioscor. volg. appr.: La Libia produce assai loto salvatico, col gambo alto tre quarti di braccio e qualche volta maggiore, con assai messe. Ha la foglia simile al trifoglio ohe nasce pe' prati; il seme, come il fien greco.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1220: Quale si sia il loto domestico scritto da Dioscoride, non si può veramente affermare. Ma sono alcuni.... che vogliono che il loto domestico sia il trifoglio commune, che nasce ne i prati ed in ogni altro luogo.... Crederò ben io, e terrò per certo, che il loto domestico sia quel trifoglio odorato, che chiamano a Roma tribolo, ed in altri luoghi d'Italia trifoglio cavallino.
Esempio: Salvin. Iliad. 65: Ed i cavalli loro Stavansi ciaschedun presso al suo cocchio, Loto pascendo ed apio palustre.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 283: Cespugli vigorosissimi e vivaci di gramigne e di piante baccelline, come le spergule, le capraggini, i mocaioni, i loti, i meliloti, le medicaggini, i citisi, e simili altre piante, si osservano, da chi passeggia la campagna con qualche attenzione, fralle ghiaie delle colline, nelle più orride pendici, ne' paduli, ec.
Definiz: § I. E per Quella pianta, pure perenne, nativa più specialmente dei luoghi inondati dal Nilo, e sacra agli antichi Egiziani, le radici e il seme della quale servivano anche per alimento, e le foglie e i fiori per fare impiastri. Dicesi anche Loto d'Egitto o egiziano; ed è la Nymphaea lotus dei Botanici. –
Esempio: Domen. Plin. 420: Questo loto ha la sua radice grande quanto una mela cotogna, coperta di corteccia nera come le castagne. Dentro è bianca, grata a mangiare, e molto più cotta, che cruda, o nell'acqua, o sotto la bragia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 135: Trova che 'l piè del gran periglio incerto Vicino a un loto ha il suo mortai condutto, Che 'l bel purpureo fiore avea già aperto, Speme a' mortai del suo futuro frutto.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 10, 39: Il salce che patir non può la sete, Ch'ama di star col loto appresso all'onde.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1225: In Egitto è ancora un loto, il qual nasce ne i campi inondati dal fiume. Questo produce un gambo simile alle fave, il fiore picciolo, bianco, simile al giglio.... Il capo suo è come de' papaveri, ma più grosso, nel quale è dentro il seme come di miglio, il quale seccano gli Egizj, e fannone pane.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Del loto d'Egitto scrisse per lunga istoria Teofrasto,... così dicendo: Quello che si chiama loto nasce per la più parte ne i piani quando a' inondano le ville; il cui fusto è simile a quello della fava egizia, ed il frutto quasi come quello, ma minore e più sottile.... Dicono che quello che nasce nel fiume Eufrate sommerge i fiori e 'l capo ec.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 27: Produce (l'Egitto) oltr'a ciò gran copia dell'erba detta loto, della quale usano quivi in certi bisogni farne pane per lo vitto.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 180: Il Reinman, pure nella sua opera dell'antica letteratura degli Egiziani, vuole che il primo pane di questi fosse ricavato dalla pianta loto, o sia nymphaea lotus di Linneo, e descritta da Prospero Alpino tra le piante egiziane sotto il nome di lotus aegyptia.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 608: Notabili sono le utilità che ricavavano essi (gli Egiziani) dalla pesca, dai frutti e dalle radiche del loto.
Definiz: § II. Loto, e più determinatamente Loto ciliegina, è nome di un Grosso albero, che ha foglie ruvide e appuntate, produce piccoli frutti a guisa di ciliege, dolci, ma con poca polpa, e fa nei luoghi montuosi, dove profonda le radici fra gli strati e le fessure delle pietre e de' massi, onde chiamasi anche Spaccasassi, e in alcune parti Bagatto, Bagolaro, e altresì Legno da racchette, perchè de' suoi rami, resistenti e molto flessibili, si fanno appunto racchette, archetti da prendere uccelli, cerchi, e altri lavori. Si crede comunemente essere Quella stessa pianta, de' cui frutti cibavansi alcuni popoli d'Affrica, delti per ciò Lotofagi. È la Celtis australis dei Botanici. –
Esempio: Domen. Plin. 419: La medesima Africa, in quella parte che guarda verso noi, produce il famoso albero che si chiama loto e celti, ed esso ancora nasce in Italia; ma il terreno gli fa mutar natura.... È della grandezza del pero, ec.
Esempio: E Domen. Plin. 501: Oggi quelle [canne] che i Toscani usano ne' sacrificj, sono di bosso; quelle che s'usano ne' giuochi sono di loto, o d'osso d'asino, o d'argento.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 275: Il loto è albero grandissimo, e produce il suo frutto maggiore del pepe, dolce, buono da mangiare, facile allo stomaco, e restrittivo del corpo. La decozione del legno tagliato minuto si beve, e mettesi ne' cristeri per sanare la disenteria, e per li flussi de i luoghi secreti delle donne.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Il loto, come scrive Teofrasto,... cresce alla grandezza del pero,... ha le foglie intagliate come quelle dell'elice, e la materia del legno nera. E il loto di più spezie, differenti solamente nel frutto; il quale è grande come una fava, e maturasi, come l'uve, mutandosi di varj colori;... al gusto dolce, e massimamente nel paese de' Lotofagi, a i quali è soavissimo cibo, senza nocumento, e di grande utilità; mollifica il corpo, ma è assai più soave quello che è senza nocciolo, il quale è una propria spezie, di cui se ne fa vino.
Esempio: E Mattiol. Disc. 277: Le cui note (di un albero descritto) corrispondono del tutto al loto di Teofrasto, di Dioscoride e di Plinio. Ma non mancano colunniatori che contradicono alla nostra opinione, credendosi eglino forse che i loti non naschino in Italia; e però non vedendovisi altr'albero che più si rassomigli al loto di Plinio che il su detto da noi, non ne vogliamo altrimenti partire dalla nostra opinione. E imperò si può per vero affermare che nasce il loto ancora abondantissimo in Italia.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 11: È buono ancora il prun bianco con sue coccole rosse, le silique, i loti...; a tutti questi cascando in terra i lor frutti, se ne pascono gli animali, tra i quali comodamente s'ingrassano i porci, così salvatichi come domestichi.
Esempio: E Soder. Agric. 134: Il moro e il cedro, di fermezza di legname e durare, non son differenti dal loto, per la più parte biscontorti.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 169: Nell'Affrica facevano il vino del frutto del loto, simigliantemente in acqua macerato.... Di quest'albero con gran lode parlano gli scrittori. Il suo frutto di color dorè, simile alle fave, o sì vero all'ulive, dolce a guisa del dattero, ovvero del fico, ma più odoroso, è sì soave, che gli antichi credevano che facesse scordare della patria.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 174: Tutto il piano (del Giardino Botanico) diviso in areole formate da cordonati di pietra, e finalmente sparsi qua e là, senz'ordine, ippocastani, loti, tassi, tamarigi, tiglie, e siliquastri in buon dato.
Definiz: § III. E pel Frutto stesso del loto, così di quello dei Litofagi, come di quello d'Egitto. –
Esempio: Domen. Plin. 469: Certi [frutti] stanno come in vasi, come le mele grane e le nespole, e i loti in Egitto e nell'Eufrate.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 169: Chiunque (de' compagni d'Ulisse) il dolce loto avea gustato, Quivi restar volea, posto in oblio Il patrio tetto e 'l caro suol natio.
Esempio: Salvin. Odiss. 175: Ma tra gli uomini quivi lotofagi Rimanersi volean, rodendo il loto.
Definiz: § IV. E per il Legno dell'albero detto Loto. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 46: Teofrasto racconta che i ricchi usavano fare le porti di loto, di leccio e di bossolo.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. appr.: Se ne servivano (del larice) a fare le imagini de gli dei, ed oltr'a questo usavano il loto, il bossolo, il cedro.... ed il pesco di Egitto, che dicono che è simile al loto.
Esempio: Soder. Agric. 118: Il persico d'Egitto simile al loto, è buono per ogni lavor di quadro.
Definiz: § V. Loto, e più determinatamente Loto falso e Loto affricano o d'Affrica, e nome dato a un Alberetto, che produce frutti buoni a mangiarsi, e che chiamasi più comunemente Ermellino. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 279: Nè forse sarebbe fuori di proposito connumerare fra le spezie dei loti l'altra pianta pur qui disegnata, e chiamata da noi.... loto falso.