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Dizion. 3° Ed. .
ZARA
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pag.1823
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ZARA.
Definiz: | Giuoco, che si fa con tre dadi. |
Esempio: | Dan. Purg. 6. Quando si parte il giuoco della zara, Colui che perde, ec.
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Esempio: | But. Questo giuoco si chiama zara, per li punti divietati, che sono in tre dadi, da
sette in giù, e da quattordici in su. |
Esempio: | Com. In tre dadi si è tre lo minor punto, e non può venir se non in un modo, cioè
quando ciascuno dado viene in asso: quattro non può venire in tre dadi, se non in un modo, cioè l'uno dado in due, e
due dadi in asso: e perocche questi due numeri non possono venire, se non in un modo per volta, per ischifar tal
fastidio, e non aspettar troppo, non sono computati nel giuoco, e sono appellate zare, e sono nell'estremo numero
maggiori, e minori. |
Esempio: | Nov. Ant. 5. 2. Quali prese a giucare a zara, e quali a tavole, od a scacchi.
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Esempio: | Ar. Sat. 1. Pensa, che la cara Tua libertà non meno abbi perduta, Che se giucata
te l'avessi a zara. |
Esempio: | Alleg. Poichè la corte è simile alla zara, Dove chi sta a vedere ha più diletto, E
chi giuoca men, quel più v'impara. |
Definiz: | §. Zara a chi tocca: proverb. e vale A chi ella tocca, suo danno. |
Esempio: | Pataff. Zara a chi tocca, io voto il borsello. |
Esempio: | Alleg. Zara a chi tocca, e chi l'ha per mal si scinga.
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Esempio: | Morg. Ne vo' che tu credessi, ch'io mi curi Contro a questo, o a quel: zara a chi
tocca. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 6. 19. Guardatevi Pagan che vien la morte, Zara all'avanzo omai non
ci è più giuoco. |
Definiz: | §. Zara: Risico. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 15. 205. Ned ei mettesse a zara la sua gloria. |
Esempio: | Disc. Calc. 29. Perchè venendo alle mani del suo datore, senza zara d'alcuno,
innanzi, le potrà dare, ec. |
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