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SALVO
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» SALVO
SALVO.
Definiz: Avverb. che talora si adopera in forza di preposizione, e vale Eccettuato, Fuorchè, Se non. Si usa anche colle particelle CHE, o SE, talvolta espresse, e talvolta sottintese, e si unisce co' nomi d'ogni genere, e d'ogni numero. Lat. praeter, praeterquam. Gr. πλήν.
Esempio: Bocc. nov. 74. 8. E perciò esser non vi si potrebbe, salvo chi non volesse starvi a modo di mutolo.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 15. Non la lasciar per modo, che le bestie, e gli uccelli la divorino, salvo se egli nol ti comandasse.
Esempio: E lett. Pin. Ross. 279. Niuno vecchio è (salvo se Quinto Metello non eccettuassi) il quale per varie avversità non abbia pianto molte volte, molte dolutosi, molte la morte desiderata.
Esempio: G. V. 1. 57. 2. Salvo che un solo ponte avea sopra l'Arno.
Esempio: E G. V. 3. 5. 1. Rendégli la signoría di Lombardía, salvo la Marca Trivigiana.
Esempio: E G. V. 6. 47. 3. L'arme, che egli prese, e portò, fu quella dello 'mperio, salvo dove lo 'mperador suo padre portò il campo ad oro, e l'aguglia nera, egli portò il campo d'argento, e l'aguglia nera.
Esempio: E G. V. 9. 317. 4. Fecero ordine, e dicreto, che ciascuno potesse uscire di bando, salvo quelli delle case eccettate per Ghibellini.
Esempio: E G. V. 11. 130. 4. Feciono lega con tutti i conti Guidi, salvo col conte Simone, e 'l nipote.
Esempio: Petr. son. 20. Che 'l mio licor sostene inopia, Salvo di quel, che lagrimando stillo.
Esempio: Dant. Inf. 31. Ed è legato, e fatto come questo, Salvo che più feroce par nel volto.
Esempio: M. V. 4. 29. Ancora considerò, che stando egli a Mantova, niuno signore, o comune d'Italia, salvo che i collegati, era venuto, o avea mandato a lui.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 34. Erano tutti a legge Pagana, salvochè Gerusalem, la quale tenea la legge di Moisè.
Definiz: §. Salvo che, vale anche talvolta lo stesso, che Purchè. Lat. dummodo.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 99. Le cose dolci, che sono più amabili, e meglio gli fanno, salvo che il fegato non sia troppo ripieno di caldezza.
Esempio: E M. Aldobr. B. V. Le carni del porco di più tempo vagliono assai meglio, salvo che siano castrati.