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1) Dizion. 5° Ed. .
CACCIARE
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CACCIARE.
Definiz: Att. Perseguitare gli animali salvatici, o Tendere loro insidie, a fine di prenderli.
Dal lat. barb. caciare, e questo dal lat. aureo captare. Ant. spagn. cabzar; provenz. cassar; ant. franc. chacier e cacher. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Cacciando il lupo e i lupicini al monte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 32: Or per l'ombrose valli e lieti colli Vanno cacciando le paurose lepri.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 72: E vi sono ample e solitarie selve, Ove le Ninfe ogn'or cacciano belve.
Esempio: Bern. Rim. burl. 2, 15: Qual piacer, donne, vi credete voi Che sia cacciando una fugace belva, Poi d'averla cacciata un pezzo, e poi Che 'l can l'ha spinta nell'estrema selva, Vederla stanca dar del petto in noi.
Definiz: § I. E usato assolutam. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 1, 82: Intorno a lui (al Gran Cane).... tutte genti debbiono cacciare e uccellare.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 12, 3: È licito cacciare? Nel tempo che gli uomini debbono esser nella chiesa a orare, a ogni persona è interdetto ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 31: I' seguii tanto avanti il mio desire Ch'un dì cacciando, siccom'io solea, Mi mossi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 59: A loro.... non manca.... uccellare, cacciare, pescare, cavalcare, giucare o mercatare.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 6, 9: Nè son più degna dell'arco portare, Nè anche come Ninfa più cacciare.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 44: Vivendo andiamo il tempo consumando, Or uccellando, or cacciando, or pescando.
Definiz: § II. E detto dell'inseguire che un animale fa dell'altro. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Questi (il Veltro) la caccerà (la lupa) per ogni villa, Finchè l'avrà rimessa nello inferno, Là onde invidia prima dipartilla.
Definiz: § III. Trovasi anche figuratam. per Andare studiosamente in cerca di checchessia; Procacciar con premura. –
Esempio: Dant. Conv. 381: Qualunque ora esso (l'uomo) caccia quello che è da cacciare, e quanto si conviene, e fugge quello che è da fuggire, e quanto si conviene; l'uomo è nelli termini della sua perfezione.
Esempio: Ross. P. Sveton. 7: Domandò [Cesare] licenza per cacciare, come più presto poteva, occasione di maggior cose.
Definiz: § IV. Per Dar la caccia, Inseguire, Perseguitare; detto più specialmente de' nemici messi in fuga. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 9: I Fiesolani sconfissono e cacciarono i Romani in fino alla riva d'uno fiume.
Esempio: Dav. Tac. 2, 50: E Cecina, già sceso dall'Alpi, il cacciava.
Definiz: § V. Per Fugare, Far fuggire. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 15: Una vil gente che fuggì da Troia,.... E quindi ancora in ripa alla Danoia Cacciata fu dall'aquila romana.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 168: De' cinque che noi siam, Carlo è nel regno Onde cacciaro i Turchi il mio Cleandro.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 290: Assaltarono la terra Albinga, la quale benchè avessero nel primo assalto quasi tutta occupata, nondimeno disordinatisi nell'entrarvi, ne furono cacciati da poco numero degli inimici.
Definiz: § VI. Per Espellere, Bandire. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Cacciarli i ciel per non esser men belli.
Esempio: E Dant. Inf. 10: S'ei fur cacciati, ei tornar d'ogni parte.
Esempio: Comp. Din. Cron. 23: Messer Geri Spini, messer Porco Manieri,.... capi dell'altra parte, non contenti di loro tornata, co' loro seguaci si raunarono un dì in Santa Trinita, diliberati di cacciare i Cerchi e loro parte.
Esempio: Machiav. Princ. 7: Furono intrattenuti da loro (dai Romani) gli Achei e gli Etoli, fu abbassato il regno de' Macedoni, funne cacciato Antioco.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 128: Perciò i nostri, sì come nol predican salvo [Confucio], perchè nol sanno; così neanche dannato, perchè giustamente nol possono: e il farlo a null'altro varrebbe, che a quel che suole un zelo imprudente; farsi cacciar dalla Cina, e lasciar diserta di tanti operai quella cristianità.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Giamb. Oros. 74: Non solamente il cacciamento d'uno re, ma la cura fatta di cacciare il nome e la segnoria de' re, apertamente il manifesta.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 138: La cui potenza fa oggi, che la tua signoria non sia cacciata d'Ischia.
Definiz: § VIII. Per Discacciare, Mandar via. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 9: Fatto questo, santo Francesco.... tornò della selva, e fortemente con alte boci riprese frate Elia, dicendo: Male fate, frate Elia superbo, che cacciate da noi gli agnoli santi, i quali ci vengono ad ammaestrare.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 7: Poichè ricevi le bestie, come cacci gli uomini?
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 5: E così si spogliò tutta nuda, e entrò nel sepolcro col serpente, e fecesi ricoprire allo schiavo, e cacciollo con grande pianto.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 209: Io la caccerò con quel bastone che tu medesimo hai divisato.
Esempio: Dav. Scism. 365: De' Francescani Arrigo n'afflisse non pochi; ma non altri che li detti due giustiziò, o per non v'esser guadagno avendogli già tutti cacciati de' loro conventi, o per amore di Tommaso Urisleo, potente appresso al re.
Definiz: § IX. E per similit. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 24: El vento che noi appelliamo rovaio o vero maestro sì caccia le nuvola, rischiara l'aiere (l'aria) e la fa pura.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 227: La primavera caccia il verno.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 26: Cacciata aveva il sole del cielo già ogni stella.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Lo corpo ond'ella (l'anima di Boezio) fu cacciata, giace Giuso in Cieldauro.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 38: Il giovine tornò in se medesimo, e confortato della visione, cacciò da sè ogni tentazione.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 7: Come dice la Scrittura, la carità cacciando paura, Antonio entrò più adentro, ma pianamente.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 51: La penitenza schifa l'avarizia; ha in orrore la lussuria; caccia il furore.
Definiz: § XI. E pure figuratam. per Tor via, Levare, detto più specialmente di fame, sete e simili. –
Esempio: Bocc. Lett. 278: Ne' primi secoli.... le ghiande cacciavano la fame.
Definiz: § XII. E per Licenziare, Mandar via dal servizio, con modo brusco. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 208: Se io ammazzo questo tristo, io metto La vita e ciò ch'i' ho in periglio: se Lo caccio, oltr'all'andarsen'impunito, Io pubblico il mio male.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: Se il tuo padron si trova, Ti facciamo cacciar lì su due piedi.
Definiz: § XIII. Per Rimuovere, Allontanare, Escludere. –
Esempio: Dav. Scism. 366: Diceva [Tommaso Moro], che il peccato noi cacciò del Paradiso e incarcerò in questo mondo: la morte ce ne trae e mena all'esamina.
Definiz: § XIV. E pure per Rimuovere, Allontanare, e anche Toglier via, in senso figurato. –
Esempio: Span. Tes. Pov. volg. 60: L'aglio legato al petto dell'uomo caccia la cotidiana e la terzana.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 178: Nè san Domenico nè san Francesco.... non di tintillani, nè d'altri panni gentili, ma di lana grossa fatti, e di natural colore, a cacciare il freddo, e non ad apparere, si vestissero ec.
Definiz: § XV. Per Spingere alla corsa, ed anche semplicemente Stimolare, Incitare: detto di animali domestici. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 202: Spesse volte a studio facevano cacciar bestie loro all'incontra, come se ciò fosse d'avventura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 13: La donna il palafreno a dietro volta, E per la selva a tutta briglia il caccia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 1, 17: Che quanto può menar de le calcagna Colei lo caccia (il palafreno) al bosco e alla campagna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 16: Salito Astolfo sul destrier volante, Lo fa mover per l'aria lento lento; Indi lo caccia sì, che Bradamante Ogni vista ne perde in un momento.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 256: Quell'altro il punga (l'asinello), E con grida e rampogne il cacci e guidi.
Definiz: § XVI. E per semplicemente Mandare innanzi, Guidare. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Prende [lo villanello] suo vincastro, E fuor le pecorelle a pascer caccia.
Esempio: Liv. Dec. 1, 15: Cominciò a cacciar li suoi buoi e dilungarli.
Esempio: Ar. Sat. 1, 161: Ho fin qui avuto da cacciar dui muli, Or n'avrò tre.
Esempio: Car. Long. 60: Avea costei più volte adocchiato il garzonetto, perciocchè e la mattina cacciando a pascere, e la sera tornando, sempre davanti all'uscio le passava.
Definiz: § XVII. E detto di persona, Mandare, Spedire in gran fretta. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 76: Rinaldo nostro n'ho avisato or ora, Ed ho cacciato il messo di galoppo.
Definiz: § XVIII. Figuratam. Affrettare, Sollecitare. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Io non posso ritrar di tutti appieno, Perocchè sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno.
Esempio: Alam. L. Nov. 105: Di quivi si dipartì, cacciandolo il vespro.
Definiz: § XIX. E pure per Spingere, Incitare, Stimolare, in senso figurato. –
Esempio: Dav. Tav. 443: Così gridava ciascuno, o tutti, secondo li cacciava il dolore.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 29: Lasciam costoro, e vadan pure avanti Cercando il vitto lì per quel contorno; Che se fame gli caccia, e' son poi fanti Da battersi ben ben seco in un forno.
Definiz: § XX. Per Fare entrare a forza, Ficcare. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 312: Torniamo dunque a far cadere nel primo modo sopraddetto la berta sul palo, cacciandolo sotto quattro dita.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 329: Non di rado si vede che, volendosi continuare di cacciare un chiodo in un legno durissimo, il martello rimbalza indietro senza punto cacciare innanzi il chiodo; ed in questo caso si dice: il colpo non è attaccato.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 219: Con la quale [stanga] con replicati urti si arriva a cacciar la vite con que' tre o quattro uomini, dove collo spingere senza urtare non lo caccerebbero sei o sette.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 15: Poi (crudeltà inaudita!) cacciar loro a forza per entro il corpo de' turaccioli d'esca, e messovi fuoco, farlo così lento lento serpeggiar loro dentro le viscere.
Definiz: § XXI. E per semplicemente Mettere, Far entrare, così al proprio come al figurato. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 29: Piglia un padellone, e vi caccia dentro i semi genitali.... di tutte le cose.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. appr.: Quel poeta, che voleva cacciare tutta questa pallottola del mondo ne' cannoni d'artiglieria d'un principe moderno.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 162: Che se egli (il Giudice) commette ad alcuno de' suoi o ambasciata, o che che altro sia, come in quella brieve parola che dice, ei cacciasse uno spirito in corpo all'esecutore, questi si mette in un correre velocissimo, nè mai resta finchè del medesimo andare torni colla risposta.
Definiz: § XXII. E per Inserire, Collocare checchessia ove non si conviene. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 39: Nè punto è nuovo ch'altri.... si sia preso gusto di cacciar qualche verso ne' poeti.
Definiz: § XXIII. Riferito a carcere o simili, vale Rinchiudere, Rinserrare. –
Esempio: Dav. Scism. 412: Il duca di Soffolc, al quale avea perdonato, e di nuovo sollevava, il conte di Devonia, che del rimanere addietro a Filippo s'adirava, e Lisabetta sua sorella,.... che tutti contra lei con Vuiato congiuravano, cacciò in torre.
Definiz: § XXIV. E detto di fuoco, lo stesso che Appiccare. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 280: Di questo cavallo (cioè, quello di Troia) noi teniamo una di queste tre vie, ovvero gittarlo in mare, ovvero di cacciarce dentro fuoco.
Esempio: Machiav. Comm. 157: O io quando non avrò altro rimedio, caccerò fuoco in questa casa.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 73: Voleva [Nerone]... cacciare fuoco in Roma, e mettere tra il popolo le fiere salvatiche.
Definiz: § XXV. Per Gettare, Buttare in alcun luogo, e con una certa violenza. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 85: Un giovane.... invasato dal demonio incominciò a gridare e dire: O Ilarione,.... non mi cacciare qui in abisso. Al quale rispose Ilarione e disse: Se il mio Dio il ti concede, statti, ch'io non ti caccio.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 77: Io spero a forza d'un gentile inganno Di cacciar lui nel fosso e trar quegli altri.
Definiz: § XXVI. Per Gettar giù, Rovesciare. –
Esempio: Colonn. Guid.: Sì gravemente il percosse, che morto il cacciò da cavallo. Ar. Orl. fur. 8, 17: Quanti ne tocca, de la sella caccia.
Definiz: § XXVII. Per Gettar fuori, Spuntare, Buttare: detto delle piante, così al proprio, come al figurato. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 94: Quegli [ingegni], che prima parevano uno sterile tronco, rotta a poco a poco la buccia, cacciarono a grande stento un germoglio.
Definiz: § XXVIII. Per Trar fuori, Cavare con violenza. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 172: Aprola per ischiena, e quel cuor duro e freddo, nel qual mai nè amor nè pietà poterono entrare, coll'altre interiora.... le caccio di corpo, e dolle mangiare a questi cani.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 16: Costei dice, che di cosa ch'io senta, non faccia motto: oh se essi mi cacciasser gli occhi, o mi traessero i denti, o mozzassermi le mani,.... a che sare' io?
Definiz: § XXIX. E per semplicemente Fare uscire. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 300: A cacciare il feto morto, cuocasi bene in vino e olio la radice sua [dell'aristologia], e facciasi imbagnamento nelle parti del pettignone.
Definiz: § XXX. Detto di spada o simili, vale Sguainare, Sfoderare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 9: Ruggiero, al fin constretto, il ferro caccia; E perchè tal molestia se ne vada, Or gli animali or quel villan minaccia Col taglio e con la punta de la spada.
Definiz: § XXXI. Detto di voce, grido, urlo, Mandar fuori, Proferire, con forza.
Definiz: § XXXII. Cacciare, o Andar cacciando, seguito dalla preposizione A, e talora da Per, vale Andare a caccia di, e figuratam. Andare in cerca di. –
Esempio: Esop. Fav. 83: Del cacciatore che trovò il lupo cacciando alle bestie selvatiche.
Esempio: Cell. G. Lett. 26: Gli altri gentili uomini vanno cacciando per le selve pe' porci salvatichi e lepri e cavrioli, ma tu vai cacciando per li servi di Cristo.
Esempio: Car. Long. 67: Egli sonava a contesa co' pini; ella cantava a gara co' lusignuoli; insieme cacciavano pe' grilli.
Definiz: § XXXIII. Andare a cacciare, lo stesso che Andare a caccia. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 292: Ascanio figliuolo di Enea con alquanti gioveni era andato a cacciare.
Esempio: Stor. Nerbon. volg. 6: Per avventura certi baroni e gentili uomini andarono a cacciare in questo bosco.
Esempio: E Stor. Nerbon. volg. appr.: V'era una numinanza, quando tra loro diceano: dove n'andremo a cacciare? rispondevano: Andiamo a vedere la bella Carbonaia.
Definiz: § XXXIV. Cacciar fuori, vale Espellere, Mandare in bando. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 6: I Guelfi d'Arezzo furono stimolati dalla parte guelfa di Firenze di cercare di pigliare la signoria. Ma o che fare non lo sapessono, o non potessono, i Ghibellini se ne avvidono e cacciaronli fuori.
Esempio: Vill. G. 546: Cacciolline fuori, ed egli se ne fece signore.
Esempio: Ar. Rim. 1, 139: Si vede instando lui (Federigo II) che Salinguerra Ferrara ha ribellata dalla Chiesa, Dove l'assedia, e dove il caccia fuore Azzo da Este, che n'è poi signore.
Definiz: § XXXV. E per semplicemente Far uscire. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 985: Provoca [l'iperico] l'orina; applicato di sotto, caccia fuori i mestrui.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 991: La decozione della medesima (cioè dell'aiuga) fatta nell'aceto, caccia fuor del corpo le creature morte.
Definiz: § XXXVI. E per Discacciare. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 104: Ma no, ella nol crederebbe, e caccerebbemi fuor di casa.
Definiz: § XXXVII. Detto di voce, grido e simili, lo stesso che il semplice Cacciare. –
Esempio: Borg. V. Disc. 1, 439: Talvolta o la natura o lo sdegno.... cacciò fuori alcune voci.
Definiz: § XXXVIII. Cacciar fuori, usato assolutam., si trova per Ributtare il cibo dallo stomaco, Vomitare, Recere. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 16: E bisogna ir del corpo, e cacciar fuori, Con riverenza, e tenersi rimondo.
Esempio: Grazz. Comm. 345: Mi stomacò di modo, ch'io fui sei volte per cacciar fuori.
Definiz: § XXXIX. Cacciar fuori d'un dubbio, d'un impaccio, d'un pericolo e simili, vale Togliere, Cavare, Liberare da quello. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 29, 37: Ha posti i pensier miei tutti in riposo, E d'un gran dubbio mi ha cacciato fuora.
Definiz: § XL. Cacciar su, vale Mettere addosso e alla peggio. –
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 5: Sei un ignorante, non buon ad altro che a cacciar su una bardella a un'asina, o una cuffia ad una contadina.
Definiz: § XLI. Cacciar via, vale Mandar via, Discacciare, Licenziare. –
Esempio: Dant. Parad. 30: La cieca cupidigia che v'ammalia, Simili fatti v'ha al fantolino Che muor di fame e caccia via la balia.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 23: Caccinmi via questi cotali, qualora io ne domando loro.
Esempio: Cas. Pros. 2, 64: Se Francesco non vi serve, cacciatelo via.
Definiz: § XLII. E figuratam. –
Esempio: Intellig. 23: L'imagini e li sogni caccia via.
Esempio: S. Antonin. Lett. 178: Come senti la mente combattuta da niun rio pensiero, fa' resistenza, sforzati di cacciarlo via, e abbi in dispiacere ti sia venuto.
Definiz: § XLIII. Cacciare in casa altrui una persona, vale Fare in modo che vi sia ricevuta contro il volere o con incommodo altrui. –
Esempio: Nell. Iac. Serv. 3, 16: Hanno talmente raggirato Agridemo, che gli hanno cacciato in casa il lupo per pecoraio, cioè Rattoppa da serva per guardiana di Simplicia.
Definiz: § XLIV. Cacciarsi, riferito a vesti, armi o simili, vale Mettersele, Indossarle; e spesso indica fretta o mal garbo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 3, 32: E nel partirsi questi cavalieri Tre soppravveste verde si cacciorno.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 4: La prego.... A far in mo', se si può far di manco, Ch'ei non s'abbia a cacciar la spada al fianco.
Esempio: Not. Malm. 373: Sebbene il verbo cacciare vuol dire Intromettere con violenza, noi lo pigliamo in senso di Mettere, come.... Cacciar la spada, per Metter la spada.
Definiz: § XLV. Cacciarsi checchessia in un luogo, o anche semplicemente Cacciare, checchessia in un luogo, vale Porvelo, Riporvelo alla peggio o sbadatamente. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 227: E dov'è [il ritratto]? A. O s'io non so dov'io me lo sia cacciato.
Definiz: § XLVI. Cacciarsi una cosa dietro alle spalle, o Cacciarsela, dietro alle spalle, vale figuratam. Porla in non cale, Non curarla, Trascurarla. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 13: Questi è quegli, il quale avendosi cacciati gli amori miei dietro alle spalle, non solamente di me dice le sconce parole, ma si mette in ordine di fuggire.
Definiz: § XLVII. Cacciarsi innanzi una cosa, vale Spingere, Mandare innanzi a sè una cosa, per lo più con forza o con una certa fretta; usato anche figuratam. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 62: Fiumi discendenti cogli empiti de' gran diluvj dagli alti monti, che si cacciano innanti le diradicate piante, miste co' sassi ec.
Esempio: Machiav. Princ. 8: Nè piacque mai loro (ai Romani) quello che tuttodì è in bocca de' savi de' nostri tempi, godere li beneficj del tempo; ma sibbene quello della virtù e prudenza loro; perchè il tempo si caccia innanzi ogni cosa, e può condurre seco bene come male, e male come bene.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 529: Frattanto corson cert'altri alla stalla, E si cacciorno innanzi e buoi e pecore E giovenchi.
Definiz: § XLVIII. Cacciarsi sotto, vale Mettere con forza sotto di sè alcuno; e figuratam. Vincere, Soverchiare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 68: E la nimica mia mi caccio sotto.
Definiz: § XLIX. Neutr. pass. cacciarsi Mettersi a forza o con importunità, ed anche semplicem. Mettersi, Introdursi. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 42: Io mi cacciai là fra la turba.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 44: Mi sono cacciato tra loro, e non sapendo il lor linguaggio, coi gesti e col bere ho fatto tanto del buon compagno, che me gli ho tutti acquistati.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 269: Lo i.... volentieri si caccia davanti all'e, e anche talora all'a e all'o.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 13: Dovevano questi signori.... badar meglio dove appoggiavano e fregavano le loro vesti, e particolarmente i giovani a non si cacciar fra le scene, ove ogni cosa è untume.
Definiz: § L. Per Gettarsi, Scagliarsi, Spingersi, unito con certe preposizioni, come Addosso, Sotto, Intorno. –
Esempio: Franc. Son. 8: S'io mi ti caccio sotto, Farò della tuo' gola un degno cecco.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 143: Si cacciarono intorno al povero rivale; e con tanta stizza e con si fatta tempesta li furono addosso, ch'io ec.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 147: Se le cacciò addosso così piacevolmente, che egli la rivoltò tutta per quel fango.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 3, 13: Gli s'è cacciato sotto con un coltel genovese, e glien'ha date non so quante. Basta, l'hanno portato a casa in una barella.
Definiz: § LI. Cacciarsi in un luogo, vale Riporsi, Nascondersi in quello. –
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 3, 7: Testardino, Testardino! dove mai s'è cacciato questo impertinentissimo ragazzo?
Esempio: Fag. Comm. 5, 304: Era quella vecchia della Menica, che briaca, non so come, s'era cacciata a dormire in quel letto.
Definiz: § LII. Cacciarsi a fare una cosa, vale Darsi, Mettersi a farla; e denota intensità d'azione od anche importunità. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 124: E gli diede tante granatate, che fu costretto di cacciarsi, benchè vecchio, a correre.
Esempio: Cellin. Vit. 125: Io istetti infra dua di cacciarmi a correr giù per quelle scale.
Esempio: E Cellin. Vit. 166: A queste parole io mi cacciai a ridere.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 43: Tale, senza esserne ricercato o richiesto, cacciasi a dar consiglio; e talora se non è accettato, rimprovera agramente e rampogna, dicendo che i consigli de' poveri non sono seguiti, e cose simili.
Definiz: § LIII. E Neutr. Termine del giuoco delle carte; e vale Pagare, a vantaggio di chi pone la posta, la pena di un invito fatto e non tenuto. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 51: Puoi far con un compagno anche a salvare, Se tu avessi paura del resto, E a tua posta fuggire e cacciare.