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1) Dizion. 5° Ed. .
ACCENDERE.
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ACCENDERE.
Definiz: Att. Appiccar fuoco a checchessia affinchè arda, riscaldi, o illumini.
Dal lat. accendere. −
Esempio: Bocc. Decam. 3, 57: Fatto colla pietra e collo acciaio, che seco portato avea, un poco di fuoco, il suo torchietto accese.
Esempio: Machiav. Comm. 122: Andai in chiesa, ed accesi una lampana che era spenta.
Esempio: Nard. Stor. 1, 144: Con un torchio acceso prevenne l'officio del boia, nello accendere con esso il capannuccio.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 266: Vero è che con maggior difficoltà dell'altre cose colorate ricevono [le cose bianche] il fuoco, e forse con un piccolo specchio o una lente non si arriva ad accenderle.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 140: Gioverebbe molto il fare un camminetto per camera, da accendersi con stipa in tempi umidi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 210: Vollero che s'accendessero i roghi per dovunque abbisognasse, e che i cadaveri vi s'incenerissero.
Definiz: § I. E dicesi per estensione, di tutto ciò che fa ardere, infiamma, comunica il fuoco. −
Esempio: Dant. Parad. 23: Vid'io sopra migliaia di lucerne Un Sol, che tutte quante l'accendea, Come fa il nostro le viste superne.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 139: Il sole accende talvolta la paglia, senza altra attrizione.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 90: Parmi.... questa sentenza esser fondata nella certezza che l'acqua sia instrumento per se stesso valevole ad accendere molte materie.
Definiz: § II. Accendere il fuoco. −
V. Fuoco.
Definiz: § III. E per Incendere, Incendiare. −
Esempio: Bemb. Stor. 1, 11: A gran notte la rocca di Roverè accesero.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 61: Tu innanzi vedi Un di que' duo, che la gran torre accese.
Definiz: § IV. Accendere, per Riscaldare eccessivamente. −
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 51: Ora il caldo m'accende, ora il freddo le mie membra agghiaccia, ora nimichevole sudore acquoso è nello mio corpo.
Definiz: § V. E per Illuminare, Render luminoso, Far lucente. −
Esempio: Dant. Parad. 2: Tre specchi prenderai, e due rimuovi Da te d'un modo;.... Rivolto ad essi, fa' che dopo il dosso Ti stea un lume che i tre specchi accenda, E torni a te da tutti ripercosso.
Esempio: Petr. Rim. 1, 22: A qualunque animale alberga in terra,.... Tempo da travagliare è quanto è 'l giorno: Ma poi ch'il ciel accende le sue stelle, Qual torna a casa, e qual s'annida in selva.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 95: E come quando il sole i Pesci accende, Di sua virtù la terra è tutta pregna.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 12: Come luna per sè sembra ch'io sia, Che gli occhi nostri in ciel veder non sanno, Se non quel tanto che n'accende il sole.
Esempio: Bald. Vers. 16: Qual mente l'universo informi, e quale Puro accenda le stelle eterno foco.
Definiz: § VI. Accendere, riferito alle passioni, agli affetti dell'animo, come Accendere amore, ira, odio, furore e simili, vale Muoverli, Risvegliarli. −
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 77: Accendon caritate, Ischiaran veritate, Disseccan vizi e fan vertù granare.
Esempio: Dant. Parad. 3: Perch'io dentro all'error contrario corsi A quel ch'accese amor tra l'uomo e 'l fonte.
Esempio: Petr. Rim. 2, 182: Passammo al tempio poi di Pudicizia, Ch'accende in cor gentil oneste voglie.
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 2, 14: Sia.... di mantenere e accrescere la Compagnia e d'accendere la devozione de le genti.
Definiz: § VII. E dicesi pure Accendere uno d'amore, d'ira, d'odio, di furore e simili, e anche accendere uno in amore, in furore e simili, per Eccitare in uno questi e simili affetti. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 26: E se com'ella parla, e come luce, Ridir potessi, accenderei d'amore, Non dirò d'uom, un cor di tigre o d'orso.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 78: Disiderosa di volerlo più accendere e certificare dello amore, che ella gli portava,.... a piagnere incominciò.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 91: In ferventissimo furore accende l'anima nostra.
Definiz: § VIII. Accendere assolutamente per Fare innamorare, Innamorare. −
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 165: Quanti uomini hai col tuo bel viso accensi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 33: Leggiadro e bel fui sì, che di me accesi Più d'una donna, e alfin me solo offesi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 29, 68: Non solo a cavalieri, Qual ella sia, la mia bellezza piacque, Ma accese ancor gli abitator dell'acque.
Definiz: § IX. Accendere una guerra, una lite, una quistione e simili, vale Muover guerra, Suscitar lite e simili. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 35: D'accender liti tra i Pagani dato Le avea l'assunto.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 346: Per accendere una sedizione, l'ardire di pochi basta contro la tepidezza di molti.
Definiz: § X. Accendere uno ad una cosa, vale Stimolarlo, Eccitarlo a quella. −
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 171: Lo mangiare e il bere accendono a giuoco e a sollazzo, e il giuoco accende a lussuria.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 168: Queste persuasioni accesero forte i già per loro medesimi riscaldati animi al male.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 102: Un più benigno influsso andava consolando gli uomini, ed a migliori speranze accendendogli.
Esempio: Fosc. Poes. 181: A egregie cose il forte animo accendono L'urne de' forti.
Definiz: § XI. Accendere in vista, nella faccia e simili, vale Far divenir rosso, per sdegno o per altro. −
Esempio: Tass. Gerus. 4, 74: Qui tacque, e parve ch'un regale sdegno E generoso l'accendesse in vista.
Definiz: § XII. Accendere, riferito ai colori, vale Renderli più vivi, Fare che spicchino e risaltino. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 164: Questa maniera di colorire accende più i colori, nè altro bisogna che diligenza ed amore.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 76: Vide che il mescolare i colori con queste sorte d'olj dava loro una tempera molto forte, e che, secca, non solo non temeva l'acqua altrimenti, ma accendeva il colore tanto forte, che gli dava lustro da per sè senza vernice.
Definiz: § XIII. E in forza di Neutr. pass. accendersi Pigliar fuoco, Levar fiamma, Infiammarsi. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 103: Come ben riscaldato arido legno A picciol soffio subito s'accende, Così s'avvampa di Ruggier lo sdegno.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 266: La polvere d'archibuso si leva in fiamma all'unione de' raggi della lente o dello specchio; ma la pastiglia, il balsamo bianco, la storace e l'incenso si liquefanno, ma non s'accendono.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 91: Non saprei come mi salvare la necessaria presenza dell'acqua nell'atto dell'accendersi il fulmine.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 354: Bruciano come il legno, stentando un poco ad accendersi.
Definiz: § XIV. E figuratam. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 264: Acciocchè noi ci accendiamo in fame e sete delle cose spirituali e de' beni divini, stamane cade a disporre queste parole.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. Prol. 7: Per comparazione de' quali tu ti reputi così basso, e così ti accendi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 185: Commendolla forte, tanto nel suo disio più accendendosi, quanto da più trovava esser la donna, che la sua passata stima di lei.
Esempio: Colomb. Lett. 152: Ora pregovi, dilettissime suore e figliuole in Cristo crucifisso, che voi vi accendiate a nuovo e santo desiderio e grandissimo fervore.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 97: Quali i soldati.... Per suon di tromba al guerreggiar s'accendono.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 331: Priega, minaccia, riempie di speranza, loda, vitupera, e fa tutte quelle cose, per le quali le umane passioni si spengono, o si accendono.
Esempio: Car. Eneid. 7, 954: Allor l'Ausonia tutta, Ch'era dianzi pacifica e quieta, S'accese in ogni parte.
Definiz: § XV. Accendersi d'amore, e anche semplicemente Accendersi, per Innamorarsi. −
Esempio: Bocc. Decam. 1, 187: Disavvedutamente acceso s'era di lei.
Esempio: Ar. Comm. 2, 360: Essendoci vicino questo giovane,.... accesesi Oltramodo di lei.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 206: Appena gli occhi cupidi v'intese, Ch'in mezzo all'onde sue di me s'accese.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 27: Colei, ch'io amava tanto fedelmente,.... D'altri si accese.
Esempio: E Forteguerr. Ricciard. 12, 2: Ora d'amore, ora s'accende d'ira.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 3, 320: Cosimo morì: più liberi, accesersi vieppiù i due amanti.
Definiz: § XVI. Accendersi di sdegno o a sdegno, Accendersi d'ira o ad ira e simili, e talora semplicemente Accendersi, per Incollerirsi, Sdegnarsi. −
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 125: E stando Paolo in Atena, e aspettando Sila e Timoteo, accendeasi, e quasi si rodea tutto, per santo zelo.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 11: Questo medesimo principe ebbe un amico che avea nome Arispo, il quale s'accese tanto ad ira contro lui e in villane parole, che sputò nel volto al Principe.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 62: È punito [Orlando] da Dio, che più s'accende Contra chi egli ama più, quando s'offende.
Esempio: Cas. Pros. 4, 179: Si doveranno perciò i superiori guardarsi di non accendersi di subita ira.
Esempio: Segner. Pred. 39: Avete osservato il cane, quand'egli sente picchiare all'uscio di casa? Tosto egli abbaia, e si accende, e corre alla soglia, per avventarsi alla vita di chiunque accostisi.
Definiz: § XVII. E per Nascere, Sorgere, Suscitarsi. −
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 177: Ci ricordiamo dell'epidemia castrense,.... portata in Toscana nel 1732 dalle truppe spagnuole, fra le quali si era accesa per essere state troppo ristrette nelle navi.
Definiz: § XVIII. Accendersi in vista, nella faccia, nel viso e simili, vale Infiammarsi, Divenir rosso per isdegno o per altro. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 197: Se non fosse ben ver, perchè 'l direi? Rispose, e 'n vista parve s'accendessi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 8: E poichè tutta nel viso s'accese, E' suoi sospir tutti ha manifestati, Priega ec.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 16, 20: E mentre che così gli rispondea, S'accese tutta quanta nella faccia.