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DOMARE.
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DOMARE.
Definiz: Att. Ridurre mansueto e trattabile; e riferiscesi propriamente ad animale, di cui l'uomo si serve per cavalcare, per mettergli la soma, per attaccarlo a un veicolo, per arare, o per altro simile uso.
Dal lat. domare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 400: Varro dice, che 'l cavallo, che si doma compiuti i tre anni, diventa migliore.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 446: Cominciasi a domare e ammaestrare [gli asini].... poichè saranno nel terzo anno pervenuti.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 450: Ancora si debbono domare i buoi nel tempo di tre anni.
Esempio: Real. Franc. 58 t.: Disse Buovo a quello Re: Se fuss'egli mio,... io lo domerei e sellerei e cavalcherei. Lo Re lo 'ntese, e disse: O Agostino, per mia fe', se tu lo domi, che io ti farò di grandi beni.
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 176: Qualche giovenco Quasi selvaggio ancor procacci all'ora Per nutrirse e domarse, a ciò che in breve Quanto perdeva in quei, ristore in questo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 416: Batista dice non viene, perchè tiene tre uomini a domare e' manzi.
Esempio: Tass. Amint. 2, 2: Ma torrei più tosto A domar un giovenco,... Che ec.
Esempio: Falcon. Lett. Dat.: Dovendosi esprimere quell'eroe in atto di domare un cavallo generoso.
Esempio: Pindem. Poes. 192: Al German fanciullo È.... studio, e in un trastullo,... Su le rupi aggrapparsi, o per le valli Fieri domar cavalli.
Definiz: § I. Per estensione, riferito a belva, vale, Far perdere ad essa parte della sua naturale ferocia, Renderla quasi domestica e trattabile; e riferiscesi pure alla loro ferocia stessa. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 83: Se poi vede [il leone] il maestro onde fu doma La natia ferità del core altero, Può del giogo soffrir l'ignobil soma, E teme le minacce e 'l duro impero.
Esempio: E Tass. Amint. 2, 2: Ma torrei più tosto A domar.... un orso, un tigre, Che ec.
Esempio: Magal. Lett. scient. 182: L'uomo doma, ed ha effettivamente domato ogni sorta di bestie.
Definiz: § II. Domare, figuratam. riferito a popolo, paese e simili, vale Costringere all'ubbidienza, Sottomettere, Soggiogare. –
Esempio: Vill. G. 339: Per la cui forza domarono quasi tutta Campagna, e terra di Roma.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 309: Poteva.... celebrare, se avesse voluto, un trionfo non mai stato celebrato,... per avere domata, si può dire, tutta la grande Alemagna.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 38: Se fosser tra' nemici altri sei tali, Già Soria tutta vinta e serva fora; E già domi sarebbono i più australi Regni.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 64: Taccio che fu dall'arme e dall'ingegno Del buon Tancredi la Cilicia doma.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. Ded. 3: Quegli (Filippo) sottopose al suo regno molti popoli d'Europa, e questi (Alessandro) domò tutta l'Asia.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 477: Appariva ch'i suoi fini erano di voler domare affatto quella provincia, e di stringere ancora tutti gli sforzi contro l'altra della Zelanda.
Esempio: Pindem. Poes. 194: Giulio così domò le Gallie.
Definiz: § III. E pur figuratam., riferito a persona, a popolo, a forze e simili, vale Debellare; ed altresì Ridurre all'ubbidienza, Togliere la baldanza, Tenere a freno. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 166: Poteva Iddio.... co' leoni e con gli orsi domare e piagare il popolo superbo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 9: Un'altra prova Maravigliosa e nova, Per domar me, convienti vincer pria.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 159: Come in atto servil sè stessa doma!
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 77: I vostri antichi domarono le superbe e tirannesche potenze che circondavano questo popolo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 35: Qui saran le tue forze oppresse e dome, E questo altero tuo capo reciso.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 75: Ecco chiaro, vegg'io, correndo gli anni, Ch'egli s'oppone all'empio Augusto, e 'l doma.
Esempio: Forteguerr. Cap. 297: Quanti conta capelli la sua chioma, Tanti lacciuoli sono e tante reti, Onde stringe gli amanti, abbatte e doma.
Esempio: Fosc. Poes. 105: Fu vano tanto sangue offerto A libertà; vinto fu Atride, e pugna. Posso domarlo io più?
Esempio: Mont. Iliad. 11, 140: Penetrò l'elmo e l'osso, e.... di sangue gli allagò il cerebro. Così l'audace assalitor fu domo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 4: Per domarmi, e ammorzare il troppo caldo, Discorre di mandarmi a San Vivaldo.
Esempio: Niccol. Arnal. 2, 8: Già l'umano pensiero è tal ribelle Che non basti a domar: Cristo gli grida, Siccome all'egro un dì: Sorgi e cammina.
Definiz: § IV. E riferito a volontà, superbia, passione, vizio, e simili, vale Umiliare, Rintuzzare, Attutire. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 660: L'uomo che può la sua lingua domare, Grande mi pare ch'abbia signoria.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 39: Esser dico beato Chi, suo voler domando, Secondo loco e quando Come convien, sottomette a ragione.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 166: Volle [Iddio] fare colle rane, colle mosche, e colle zenzare, acciocchè con cose vilissime si domasse l'umana superbia.
Esempio: Imit. Crist. 28: Quante forti violenze si fecero in domare li vizj!
Esempio: Bocc. Laber. 52: La rabbiosa furia della carnale concupiscenza con la astinenzia mirabile domarono e vinsero.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 118: Avete voi considerato.... quanto sia gagliardo il nome della libertà? il quale forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma, e merito alcuno non contrappesa.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 23: E se mai dome Sien basse voglie e voluttà dal riso Che un gran nome suol far di fango intriso.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 285: Le passioni private dividono con la volontà il pensiero, quand'elle non sieno domate da una passione pubblica, la quale ec.
Definiz: § V. Figuratam. e poeticam., per Fiaccare, Vincere; e riferito a cosa, Disperdere, o simile. –
Esempio: Dant. Purg. 11: E s'io non fossi impedito dal sasso Che la cervice mia superba doma, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 27: A cui nè le fatiche il corpo stanco Nè gli anni dome aveano ancor le posse.
Esempio: Mont. Poes. 1, 245: Allor conobbi.... Che la tremenda vanità di Francia Sul Tebro è nebbia che dal Sol si doma.
Esempio: E Mont. Iliad. 4, 397: Rideami allora Gioventude; or mi doma empia vecchiezza.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 120: Sull'empio or sono immoti Gli occhi che mai domò forza d'incanto.
Definiz: § VI. Domare, riferito figuratam. a pianta, vale Ridurla di miglior qualità mediante la cultura. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 307: Si schianteranno da essi [cavoli] più volte i rami de' semi quando nascono, sì che la materia de' semi si consumi tutta; sì si domano; e poi producono belle foglie: e per questo modo durerà la lor vita più anni.
Definiz: § VII. E riferito a cosa da mangiare, vale Vincerne la durezza, Ridurla in istato da potere esser mangiata. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 123: Ripresene un'altra (castagna), la quale in simil forma non si macerò mai; e provando or l'una or l'altra, tutte le provò.... sanza poterle domare.
Definiz: § VIII. Riferito ad incendio, vale Vincerlo, Estinguerlo.
Definiz: § IX. Domare, riferito a scarpe, lenzuola e simili, dicesi per Renderle più morbide, più docili coll'usarle, per modo che perdano quel non so che di tosto o di ruvido che hanno da nuove.
Definiz: § X. Domare la voce ad alcuno, trovasi detto scherzevolmente per Privarlo della favella, uccidendolo; Ammazzarlo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 65: Alcuna volta facea certe ruote, Ch'a più di sette domava la voce.
Definiz: § XI. Neutr. pass. domarsi Sottomettere la propria passione, Raffrenarsi. –
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 3, 10: Però ti doma, e di passar procura, Se con lieve pericolo potrai.
Definiz: § XII. E in senso particolare, per Mortificarsi, Conquidersi, in espiazione delle proprie colpe. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Spirto, diss'io, che per salir ti dome,... Fammiti conto o per luogo o per nome.