Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ARRABBIARE.
Apri Voce completa

pag.700


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ARRABBIARE.
Definiz: Neutr. Esser preso da rabbia o idrofobia; Divenire rabbioso, che è proprio più specialmente dei cani. –
Esempio: Zibald. Andr. 102: Le bestie che veggiono o di dì o di notte la sua ombra nell'acqua, elle arrabbiano; altresì se elle mordono alcuna persona, si arrabbierà e persona e bestia.
Definiz: § I. Per Stizzirsi, Incollerirsi, Essere fortemente in collera. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 79: All'uscio della casa pervenuti, la donna che arrabbiava, datovi delle mani, il mandò oltre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 12: Del destrier che gli ha tolto altri è in affanno, Ch'abbia perduta altri la donna arrabbia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 28, 44: Se parve al re vituperoso l'atto, Lo crederete ben senza che io 'l giuri: Ne fu per arrabbiar, per venir matto.
Esempio: Varch. Ercol. 71: Se continova nella stizza e mostra segni di non volere e non potere star forte e aver pazienza, si dice, egli arrabbia, e' vuol dare del capo o battere il capo nel muro.
Definiz: § II. Arrabbiare di fame e di sete, o dalla fame e dalla sete, vale Aver grandissima fame o sete. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 27: Tal ch'un di lor ch'arrabbia della fame, fermate dice, olà, che roba è quella?
Definiz: § III. Arrabbiar dalla fame, dicesi anche per Essere in estrema miseria. –
Esempio: Not. Malm. 464: Quando i mestieri non lavorano, si dice: I legnaiuoli, i sarti, i calzolaj, arrabbiano dalla fame, cioè non hanno da lavorare.
Definiz: § IV. Arrabbiare d'invidia, e anche solamente Arrabbiare, dicesi per Sentire grande invidia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 62: Del tuo contento ogni vicino arrabbi Più tosto che tu invidia ad alcuno abbi.
Esempio: Segner. Mann. sett. 29, 3: Perchè a tal vista dovessero quei superbi arrabbiar d'invidia.
Definiz: § V. Arrabbiare, dicesi del grano, delle biade o dell'erbe, quando si seccano prima del tempo per nebbia o per caldo eccessivo. –
Esempio: Magazz. Coltiv. 38: Se egli avviene che dopo ch'egli è seminato vadia la stagion calda ed asciutta molto, il grano ribolle e si perde, e fa piazze ne' campi, ed arrabbia.
Definiz: § VI. Dicesi anche della terra, quando lavorata a mal tempo rimane infeconda. –
Esempio: Dav. Colt. 520: La terra arrabbia, lavorata tra molle e asciutta e la mattina alle guazze.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 46: Avvertiscano i contadini.... di non lavorar mai il terreno che la terra bagnata e molle si rimescoli nel lavorare coll'asciutta, chè la terra arrabbia, e non vi fa mai nulla alle volte sino a tre anni.
Definiz: § VII. Arrabbiare, in forza di Neutr. pass. arrabbiarsi Esser preso da rabbia, Sentir rabbia. –
Esempio: Segner. Mann. febbr. 26, 2: Chi ha più sguazzato, dovrà là giù più arrabbiarsi; chi ha più sfoggiato, dovrà là giù più abbruciare.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 24: E per la smania balza giù di letto, E passeggia e s'arrabbia.
Definiz: § VIII. Si usa anche per Affaticarsi, Darsi gran travaglio. –
Esempio: Menz. Sat. 115: Intanto in far denar suda e s'arrabbia.
Definiz: § IX. In forza d'Attivo trovasi per Fare arrabbiare, Muovere a rabbia, a stizza. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 161: Io intendo qui per natura quella forza,.... che gli anni addietro agli spettatori delle tragedie nel Collegio Romano ha sì forte arrabbiati gli animi contro le frodi scellerate degli eunuchi, rappresentate al vivo.
Definiz: § X. E per Riardere, Abbruciare. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 370: Ma poi ch'insieme il sonno e 'l sogno sparse, E sentì quell'ardor ch'entro l'arrabbia, Fece ec.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 71: E giorno e notte v'arrabbian la gola Con una sete perversa e bestiale.
Definiz: § XI. Ch'io arrabbi, Ch'io arrabbi com'un cane, modo basso di giurare, imprecando a se medesimo la idrofobia. –
Esempio: Menz. Lett. 33: Quel che non han potuto fare nè il diluvio nè il fuoco, l'abbiano da fare quattro scimuniti, oh! ch'i' arrabbi s'i' lo credo.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 32: Ch'i' arrabbi, se mi sento queste voglie.
Esempio: Fag. Rim. 2, 153: Giuramento non v'è che sia più fiero Per torre ogni ombra quand'uno asserisce: Ch'i' arrabbi com'un can, se non è vero.
Definiz: § XII. Che tu arrabbi, pure in modo basso, dicesi come semplice imprecazione; cioè, Che tu possa arrabbiare. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: Dillo, che tu arrabbi.