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1) Dizion. 5° Ed. .
ERRARE.
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ERRARE.
Definiz: Neutr. Dipartirsi dal vero, Formare un falso raziocinio, Ingannarsi, e simili, intorno a checchessia.
Dal lat. errare. ‒
Esempio: Dant. Inf. 28: Come Livio scrive, che non erra.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 94: Noi erriamo, noi siamo ingannnate ingannate: che bestialità è la nostra, se così crediamo?
Esempio: Castigl. Corteg. V. 246: La ignoranza loro, accompagnata da quella falsa opinion di non poter errare,... induce loro ec.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 11: Errano ben qui tutti quei che si stimano che l'imperio civile, il regio, e quel della casa, ed il signorile, sieno infra loro una cosa istessa.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 25: Questo fine hanno risguardato le leggi de' Macedoni, de' Cretensi,... e de' Romani, i quali tutti che abbiano errato, non è verisimile, nè quasi possibile.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 11: Quivi è dove errano all'ingrosso i peccatori ignoranti.
Esempio: Leopard. Poes. 147: Errai, candido Gino; assai gran tempo, E di gran lunga errai. Misera e vana Stimai la vita, ec.
Esempio: Giobert. Introd. 3, 223: Errano grandemente i moderni nella scienza e nella politica, negli ordini del pensiero e in quelli dell'azione, a riporre il vero progresso, ec.
Esempio: Capp. Econ. 398: Non credo errare, se affermo ec.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Dant. Inf. 2: M'apparecchiava a sostener la guerra Sì del cammino e sì della pietate, Che ritrarrà la mente che non erra.
Esempio: E Dant. Purg. 20: Nulla ignoranza mai con tanta guerra Mi fe' desideroso di sapere, Se la memoria mia in ciò non erra, Quanta pare'mi allor pensando avere.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Ella sorrise alquanto, e poi: S'egli erra L'opinïon, mi disse, de' mortali, Dove chiave di senso non disserra, Certo non ti dovrien punger li strali D'ammirazione omai.
Esempio: Petr. Rim. 2, 45: Per man mi prese e disse: in questa spera Sarai ancor meco, se 'l desir non erra.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 51: Certamente non te ne dovresti meravigliare oggimai, che ài veduto che la ragione umana, andando di rieto a' sentimenti, può errare, se 'l sentimento erra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 7: Ecco il giudicio uman come spesso erra!
Esempio: E But. Comm. Dant. 45, 108: Questo è.... un inganno Contra me ordito; ma 'I pensier vostro erra; Ch'ancor che fosse ver quanto voi finto Tra voi v'avete, io non son però vinto.
Esempio: Bern. Orl. 1, 19: Che tutti quanti, se 'l pensier non m'erra, Distesi traboccar vi voglio a terra.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 18: Ma che la ragione può errare?
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 16: Intorno alle quali cose il giudizio de' sensi è tanto pericoloso d'errare.
Definiz: § II. E per Commettere sbaglio o sbaglj, Sbagliare, facendo checchessia. ‒
Esempio: Dant. Purg. 9: Da Pier le tengo (le chiavi); e dissemi ch'io erri Anzi ad aprir che a tenerla serrata (la porta), Pur che la gente a' piedi mi s'atterri.
Esempio: Petr. Rim. 1, 37: Che, s'al contar non erro, oggi ha sett'anni Che sospirando vo.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 35: La quale [novella] nel vero da sè era bellissima; ma egli, or tre e quattro e sei volte replicando una medesima parola, ed ora indietro tornando,... e spesso ne' nomi errando, un per un altro ponendone, fieramente la guastava.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 238: E non si può errare, che l'uomo in questa vita faccia col suo e lasci stare l'altrui.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 20: Discorse quanto il Papa errava a volere senza cagione alcuna, per fare male ad altri, mettere in periculo sè, e tutta Italia.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 53: Basta la lezione.... delle avvertenze della grammatica, le quali sono necessarie per non errar ne' termini.
Esempio: Bus. Lett. 211: Nel giudicare mi posso molto ingannare; e nello scrivere, errare per mancamento della memoria.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 84: Doppiando il colpo fero, Di punta colse ove egli errò primiero.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 314: Adunque, come questi osservatori sien tali (molto cauti e intelligenti), e che pur con tutto ciò abbiano errato, e però convenga emendar loro errori per poter dalle loro osservazioni ritrar quel più di notizia che sia possibile, conveniente cosa è, ec.
Definiz: § III. E figuratam. ‒
Esempio: Tass. Rim. 2, 240: Con voi, Clelia, mi scuso Se Clara vi chiamai;... Ma se la lingua errò nel dirvi Clara, Non errò il cor, che 'l cor volle dir cara.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 124: Ah! guida, Guida la spada all'abborrito petto; Errar potrebbe il mio furore.
Definiz: § IV. E per Mancare, in checchessia, al dovere, alla convenienza, agli ordini ricevuti, e simili, Commetter fallo; e con più grave senso, Commetter colpa. ‒
Esempio: Dant. Purg. 19: Drizza le gambe, e levati su, frate, Rispose: Non errar, conservo sono Teco e con gli altri ad una potestate.
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 130: Perchè si veggono avere errato a Dio, ristorano i danni passati per li seguenti guadagni.
Esempio: Poliz. Pros. 51: Pregovi mi perdoniate se io ho errato, chè è solo accaduto per poca considerazione.
Esempio: Ar. Comm. 2, 231: Il non guardartene Sempre, ti potria fare errar di facile In luogo ove notati potremmo essere.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 35: Fa' ch'io sappia chi sei; fa' ch'io non erri Nell'onorarti, e s'è ragion, m'atterri.
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 59: A ragion, dico, al tumido Gernando Fiaccò [Rinaldo] le corna del superbo orgoglio. Sol, s'egli errò, fu nell'oblio del bando: Ciò ben mi pesa, ed a lodar nol toglio.
Definiz: § V. E per Dipartirsi dal vero in ciò che attiene alla fede o alla morale; e più generalmente Allontanarsi dal bene, dalla rettitudine, e simili; Traviare. ‒
Esempio: Cat. Cost. volg. 21: Io Cato.... vidi molti uomini gravemente errare nella via de' costumi.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 373: Più fortemente percosse quive, cioè in quelle sette eretiche che più erravano, e maggiore moltitudine erano.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 10: Chi ama Dio, ed altri vuol con esso amare, dimostra che non li basti Dio. A chi non basta Dio, erra ne la divinità: e chi erra, non lo ama.
Esempio: Pindem. Poes. 403: Pure i sensi, che fean continua guerra Alla ragion, vinta l'avrebber forse; Chè anco odiando l'error, talvolta s'erra.
Esempio: Manz. Poes. 897: Tutti errammo; di tutti quel sacro‒Santo sangue cancelli l'error.
Definiz: § VI. E figuratam. ‒
Esempio: Dant. Purg. 17: Lo natural [amore] fu sempre senza errore: Ma l'altro (cioè l'amor animale) puote errar per malo obbietto, O per troppo o per poco di vigore.
Definiz: § VII. Errare, conforme a proprietà latina, vale anche Andare, Scorrere, qua e là, Trascorrere, Vagare, senza saper dove, o senza avere un termine prefisso. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 163: Poichè ebbe assai errato per lo diserto, pervenne al monastero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 56: Risposongli ch'errando in quelli boschi, Trovar potria strane avventure e molte.
Esempio: Bemb. Rim. 61: Ricogliete voi, piaggie, i miei desiri, E tu, sasso, che spiri Dolcezza, e versi amor d'ogni pendice Dal dì che la mia donna Errò per voi secura in treccia e 'n gonna.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 3: Fuggì tutta la notte, e tutto il giorno Errò senza consiglio e senza guida.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 11: Veniano innumerabili, infiniti Spirti, parte che 'n aria alberga ed erra, Parte di quei che son dal fondo usciti Caliginoso e tetro della terra.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 671: Altri meschini erravano sbandati, come stupidi, e non pochi fuor di sè affatto.
Definiz: § VIII. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 35: N'andiamo di continuo per torti sentieri errando lunge da quel dritto cammino che può scorgere nostra vita a buon fine.
Definiz: § IX. E detto di animali. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 15, 51: Ciò che di mostruoso e di feroce Erra fra 'l Nilo e i termini d'Atlante Par qui tutto raccolto, e quante belve L'Ercinia ha in sen, quante l'ircane selve.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 28: Qual feroce destrier, ch'.... in vil riposo Era gli armenti e ne' paschi erri disciolto, ec.
Definiz: § X. Pure per similit. e poeticam., detto di cose fisiche. ‒
Esempio: Fosc. Poes. C. 135: Tal dell'arpa diffuso erra il concento Per la nostra convalle.
Esempio: Leopard. Poes. 64: Cieco il tuono Per l'atre nubi e le montagne errando, Gl'iniqui petti e gl'innocenti a paro In freddo error dissolve.
Definiz: § XI. E figuratam. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 9, 93: In varia imago Vincitrice la Morte errar per tutto Vedresti, ed ondeggiar di sangue un lago.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 100: Confusamente si bisbiglia intanto Del caso reo nella rinchiusa terra: Poi s'accerta e divulga; e in ogni canto Della città smarrita il romor erra, Misto di gridi e di femineo pianto.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 29: L'ira de' vincitor trascorre ed erra Per la città sul popolo nocente.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 325: In ogni parte Erra incerto il pensiero.
Definiz: § XII. Pur figuratam., e con proprietà oggi più che altro poetica, detto di fantasia, mente, anima, vale Vaneggiare, Confondersi, Smarrirsi; e in quest'ultimo significato è detto anche di sensi. ‒
Esempio: Dant. Vit. nuov. 92: Nel cominciamento dell'errare che fece la mia fantasia, mi apparvero certi visi di donne scapigliate che mi diceano: Tu pur morrai.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. appr.: Così cominciando ad errare la mia fantasia, venni a quello che non sapea dove io fossi, e veder mi parea donne andare scapigliate piangendo per via, maravigliosamente tristi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 86: Chi di qua, chi di là cade per terra: Lo scudo non pur lor gli occhi abbarbaglia, Ma fa che ogni altro senso attonito erra.
Esempio: Giust. Vers. 347: Tace la mente, ed erra Da subiti fantasmi esagitata.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 78: E tu quest'alma, Che fra dubbj consigli e teme ed erra, Rassicura, conforta.
Definiz: § XIII. Altresì figuratam., detto di chioma sciolta, vale Ondeggiare, Svolazzare. ‒
Esempio: Tass. Rim. 2, 8: Ed un fior di bellezza in queste rive S'adora, e di mostrar ei nulla è scarso L'oro disciolto e sparso Ch'erra soavemente all'aure estive.
Definiz: § XIV. E per semplicemente Aggirarsi, Andare attorno, o giù e su, per un medesimo luogo; e accenna ordinariamente a incertezza di movimenti, a turbamento o concitazione di animo, a solitudine, e simili: ed è più che altro di uso poetico. ‒
Esempio: Dant. Purg. 7: Ben si porìa con lei (con la notturna tenebra) tornare in giuso, E passeggiar la costa intorno errando, Mentre che l'orizzonte il dì tien chiuso.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 56: Or mentre qui tai cose eran passate, Errò Vafrin tra mille schiere armate.
Esempio: Fosc. Poes. C. 30: Irato a' patrii Numi, errava muto Ove Arno è più deserto, i campi e il cielo Desioso mirando.
Esempio: E Fosc. Poes. C. 33: Un dì vedrete [o palme e cipressi] Mendico un cieco errar sotto le vostre Antichissime ombre, e brancolando Penetrar negli avelli, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 81: Oh questa, Questa è una madre, esclamo; e fuggo, ed erro Per le deserte stanze, e cerco il figlio.
Esempio: Capp. Longob. 135: Ma vecchio errava per le sue stanze come forsennato, chiedendo a Varo le tre legioni, ec.
Definiz: § XV. E per Passare, quasi senza posa, da un luogo o paese in un altro, Andar ramingo. ‒
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 349: Poi da essa partitosi, essendo già sette anni errato, pervenne in Italia.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 9: Enea, scampato di Troia,... errando in più paesi,... ultimamente.... in Italia arrivò.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 55: Molti n'andaro errando; altri rubelli Fersi.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 17: Sia destin ciò ch'io voglio: altri disperso Sen vada errando; altri rimanga ucciso.
Esempio: Giust. Vers. 109: Ferito a Rimini Quest'infelice, Scappò di carcere (Almen lo dice); Errò famelico, Strappato ed egro; Si sogna il boia, Ma dorme allegro.
Definiz: § XVI. E per Uscir dal sentiero, pel quale si deve andare. ‒
Esempio: Dant. Purg. 25: Lo Duca mio dicea: Per questo loco Si vuol tenere agli occhi stretto il freno, Perocch'errar potrebbesi per poco.
Esempio: E Dant. Conv. 173: Li Pittagorici dissero che 'l sole alcuna fiata errò nella sua via; e passando per altre parti non convenienti al suo fervore, arse il luogo per lo quale passò (qui per similit.).
Definiz: § XVII. Poeticam., detto di pianeti, vale Muoversi in giro, Aver proprio moto. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 67: Nel cerchio de la Luna a menar t'aggio, Che dei pianeti a noi più prossima erra.
Definiz: § XVIII. Errare, costruito con un termine retto dalla particella Da, vale Dipartirsi, Allontanarsi, Sviarsi: usato per lo più in locuz. figurata, o figuratam. ‒
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 189: Eretici sono coloro, che errano dalla veritade.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 64: Ancora si potrebbe sponere altri belli modi, ed hacci su belli intendimenti a vedere, ed a quelli ch'errano da questo comandamento.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 174: Radice di ogni male è la cupidità, e quelli che l'appetiscono errano della fede, e cadonne in molti dolori.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 39: La radice di tutti i mali è l'avarizia, la quale alcuni disiderandola hanno errato dalla fede, e sonsi mescolati in molti dolori.
Esempio: Bemb. Asol. 6 t.: Di gran lunga va errando dal diritto camin del vero.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 144: Noi abbiamo errato dal vero cammino, e non si è levato per noi il sole della discrezione.
Definiz: § XIX. Att. Sbagliare, Scambiare. ‒
Esempio: Dant. Rim. 196: Ma vilissimo sembra a chi 'l ver guata, Chi avea scorto il cammino, o poscia l'erra.
Esempio: E Dant. Conv. 290: Per suo difetto, il cammino, che altri sanza scorta ha saputo tenere, questo, scorto, erra, e tortisce per li pruni e per le mine.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 4: Il sonnoglioso molte volte erra la via.
Esempio: Plut. Vit.: Ancora vennono a passare il fiume, il quale si chiamava Licos, ed errarono il passo.
Esempio: E Plut. Vit. 135: Fece gran fortuna, e li marinari per la gran paura che essi avieno errarono il cammino, e videro subitamente che l'onde gittavano le navi inverso la terra.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 91: Buon uomo, va', e tornaci dopo mangiare, e pensaci bene, che io credo che tu abbi errato il fondaco.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 163: A ciascun corpo, vanguardia,... dargli.... guide.... per non errare il cammino.
Definiz: § XX. E riferito a colpo, vale Fallire, Non tirare al segno voluto. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 18, 37: Vengono i venti e le procelle in guerra, E gli soffiano al volto aspra tempesta; Ma pur mai colpo il cavalier non erra, Nè per tanto furor punto s'arresta.
Definiz: § XXI. Si usò per Fare, Operare, in mal modo, con errore, sbagliando; e riferito ad atti cattivi, per Commettere. ‒
Esempio: Barber. Docum. Am. 73: Per ogni cosa ch'erra Lo servidor, il signor non si turbi.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 14, 7: Quanto fu grave la colpa che egli errò!
Esempio: Liv. Conc. 381: Acciò che le cose che noi tratteremo insieme, non erriamo, ma con sani e diritti consigli facciamo.
Definiz: § XXII. Poeticam., per Scorrere, Trascorrere, errando o vagando. ‒
Esempio: Leopard. Poes. 100: In cangiar terre e climi L'età spendendo, e mari e poggi errando, Tutto l'orbe trascorre.
Definiz: § XXIII. Errarla, vale Ingannarsi, Sbagliare, intorno a ciò di che si discorre, o in una data opinione, nel modo di procedere, e simili; comunemente Sbagliare. ‒
Esempio: Varch. Boez. 35: Se tu stimi che la fortuna si sia verso te mutata, tu l'erri.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 1: Tu l'erri, Fazio; oggidì e' nostri giovani son prima tristi che grandi.
Esempio: Soder. Coltiv. 10: Senz'altramente tenergli poi (i magliuoli) nell'acqua avanti si piantino, come fanno certi che l'errano; perchè così andando poi il tempo asciutto, si perdono per la più parte.
Esempio: Buonarr. Fier. Introd. 1: Rammentator, che s'ei non gode, ei l'erra, Per far goder chi lo desia sotterra.
Definiz: § XXIV. Per non errare, vale Per provveder bene al fatto proprio, Per operare con cautela; oggi comunemente Per non sbagliare. ‒
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 223: E intanto Li dieci scudi? B. E li dieci altri primi Sono appresso di lui. S. Per non errare!
Definiz: § XXV. Chi tosto erra a bell'agio si pente, o Chi erra in fretta, a bell'agio si pente. Proverbio che significa: Che la precipitazione, o la non sufficiente considerazione, nel compiere qualche atto, è causa ordinariamente di errori e di danni, e di tardi ma lunghi pentimenti. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 126: Non pensai Che tanto ingrata fussi quella gente; Ma chi tosto erra, a bell'agio si pente.
Esempio: Grazz. Rim. V. 651: Ma perchè conosciate chiaramente Chi tosto erra, a bell'agio si pente.
Esempio: Cecch. Dissim. 4, 8: Egli è ben vero, che chi tosto erra, a bell'agio si pente.
Esempio: Fag. Pros. 76: I triti e vulgari proverbj in lor difesa addurranno, che il Furia sgomberava colle sporte,... Chi erra in fretta, a bell'agio si pente, ec.
Definiz: § XXVI. Egli erra il prete all'altare. ‒
V. Prete.