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Dizion. 4° Ed. .
CUORE
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pag.881
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CUORE.
Definiz: | Che i poeti le più volte dissero CORE. Principale tra le viscere degli animali, situato nel petto, il
cui continuo movimento si dice essere il fonte della vita. Lat. cor. Gr.
καρδία. |
Esempio: | But. Il cuore è fonte dello spirito, siccome il fegato è fonte del sangue.
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Esempio: | Petr. son. 16. Io, che temo del cor, che mi si parte ec. Vommene in guisa d'orbo
senza luce. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 29. Oh molto amato cuore, ogni mio uficio verso te è fornito.
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Definiz: | §. I. Nel sentimento figurato, il prendono sovente gli amanti in significazione di Vita, esprimendo svisceratezza
d'affetto. |
Esempio: | Bocc.nov. 20. 14. Deh cuore del corpo mio ec. non riconosci tu Rinaldo tuo?
|
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 13. L'amante rispose: cuore del corpo mio sì.
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Esempio: | Ar. Fur. 24. 78. Così, cor mio, vogliate, le dicea, Dopo ch'io sarò morto amarmi
ancora. |
Definiz: | §. II. Per animo, Mente. Lat. mens, animus. Gr. |
Esempio: | Bocc. nov. 5. 1. La novella ec. prima con un poco di vergogna punse i cuori delle
donne ascoltanti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 4. Il giovane ec. essendosi di lei accorto,
l'aveva per sì fatta maniera nel cuore ricevuta, che ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 20. Li quali ella ridendo col cuore, e
piangendo cogli occhi prese. |
Esempio: | Dant. Inf. 6. Superbia, invidia, e avarizia sono Le tre faville, ch'hanno accesi i
cuori. |
Definiz: | §. III. Per similit. Centro, Mezzo, Colmo. Lat. meditullium, vigor. Gr.
μεταίχμιον.
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Esempio: | G. V. 10. 49. 4. Albergando per necessità i più della sua gente a campo nel cuor
del verno. |
Esempio: | E G. V. 203. 2. Perocchè questa fia terra nuova,
e nel cuore dell'Alpi, e nella forza degli Ubaldini. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 14. E ciò fa egli nel cuore del verno, quando le orribili tempestadi
sogliono essere nello mare. |
Esempio: | Cron. Morell. 280. Nel cuore della moría apparivano a' più per le carni certi
rossori, e lividori, e sputavano sangue. |
Esempio: | Pecor. g. 17. nov. 1. L'Arno corre quasi per mezzo del cuore di Toscana.
|
Esempio: | Ar. Fur. 14. 104. Siede Parigi in una gran pianura, Nell'ombilico a Francia, anzi
nel core. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 31. Per le bocche, e letti delle riviere metterò nel cuore
della Germania i cavalli, e gli uomini riposati. |
Esempio: | E Tac. Dav. ann. 2. 37. Cresciuti di numero (i Romani)
ci sono entrati nel cuore. |
Definiz: | §. IV. Per Pensiero. Lat. animus, mens, cogotatio. Gr.
διάνοια. |
Esempio: | Nov. ant. 33. 1. E così pensando, l'uno cuore gli dicea; sì non daráe, e l'altro
gli dicea; non daráe. |
Definiz: | §. V. Per Ardimento, Animo. Lat. audentia, audacia. Gr. τρασύτης. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 3. 319. Domiziano avea cuore, ma Vitellio gli crebbe guardie.
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Definiz: | §. VI. A cuore, posto avverbialm. vale In forma di cuore. Lat. instar
cordis. Gr. δικίου
καρδίας. |
Definiz: | §. VII. A mal cuore, posto avverbialm. vale lo stesso, che A malincuore. Lat.
aegrè, difficulter, invitè. Gr.
ἀκοντί. |
Esempio: | Grad. S. Gir. 9. In due maniere sono perdute l'orazioni dell'uomo, se egli le fa
a mal cuore, e se egli le fa, e non perdona a colui, che male fa. |
Definiz: | §. VIII. Con buon cuore, posto avverbialm. vale Volentieri. Lat. ex
animo. Gr. προθύμως.
|
Esempio: | Vit. Plut. E perch'egli non la facea con buon cuore ec. |
Definiz: | §. IX. Di buon cuore, posto avverbialm. vale pure Volentieri. Lat. libenti
animo. Gr. ἀσμένως. |
Esempio: | Rim. ant. Dant. Maian. 85. Che non mi lascia dir quant'io la bramo, E quanto di
buon cuor l'amo, e disío. |
Esempio: | Teseid. 4. 52. E di buon cuor perdono alla fortuna, Se mai di mal mi fece cosa
alcuna. |
Esempio: | E Teseid. 5. 27. Se n'andò all'ostiere, e di buon cuore
Dimenticato già 'l tempo sinestro, Dormì alquanto ec. |
Esempio: | Bemb. stor. 3. 32. Volontariamente, e di buon cuore vi do il mio suffragio.
|
Definiz: | §. X. Di mal cuore, posto avverbialm. vale Di mal talento. Lat. aegrè. Gr. ἀκουσίως. |
Esempio: | Ar. Fur. 5. 80. Stava Lucarnio di mal cor disposto Contra Ginevra, e l'altro in
sua difesa Ben sostenea la favorita impresa. |
Definiz: | §. XI. A pena di cuore, e Sotto pena del cuore, vagliono A pena della vita. Lat.
sub poena capitis. |
Esempio: | Nov. ant. 19. 7. Sotto pena del cuore, e dell'avere partitevi di tutta mia forza.
|
Esempio: | E N. ant. nov. 62. 6. Comandando a Tristano, che non si
partisse sotto pena del cuore. |
Esempio: | M. V. 9. 109. Allora per comandamento de' detti due Re, sotto pena di cuore, e
d'avere ec. s'uscirono del reame di Francia. |
Definiz: | §. XII. Occhi del cuore, e Cuor degli occhi, diconsi per dinotar così il più intimo,
ed il più vivo affetto dell'animo. Lat. animae dimidium, cor cordis. Gr.
ψυχῆς ἥμισυ.
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Esempio: | Amet. 8. Chiunque fia per sua virtù colui, Che degnerassi al mio bel viso aprire
Gli occhi del core, e ritenermi in lui. |
Definiz: | §. XIII. Cuori, Uno de' quattro semi delle carte da giuocare, per esservi dipinte forme, e
figure di cuori. |
Definiz: | §. XIV. Andar per lo cuore, vale Passar per l'animo, Girar per la mente. Lat.
animo obversari. Gr.
παρίστασθαι, Paus.
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Esempio: | Filoc. 7. 488. Gli andavano per lo iniquo cuore pensieri di nuocerle ancora.
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Definiz: | §. XV. Aver cuore. |
v. AVERE.
Definiz: | §. XVI. Avere il cuore ammaliato, si dice dell'Aver la volontà impegnata in forma di non poter usar
di sua libertà. Lat. alieno arbitrio regi. Gr. |
Definiz: | ἀλλοτρίᾳ
βουλῇ
κυβερνᾶσθαι. |
Definiz: | §. XVII. Aver il cuor nello zucchero, vale Esser allegro, e contento. Lat. hilarem esse. Gr. φαιδρόν
εἶναι. |
Definiz: | §. XVIII. Aver sulla lingua quel, che si ha nel cuore, vale Parlare, o Trattar con sincerità, senza
finzione. Lat. ingenuè, sincerè, candidè, ex animo loqui. Gr. ἁπλῶς λαλεῖν.
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Definiz: | §. XIX. Bastare il cuore, lo stesso, che Dare il cuore. |
Definiz: | §. XX. E Bastare il cuore, lo stesso che Sofferire il cuore. Lat. audere. |
Esempio: | Sannaz. Arcad. Non fu alcuno della pastorale turba, a cui bastasse il cuore di
partirsi quindi, per ritornare a' passati giuochi. |
Definiz: | §. XXI. Battere il cuore, dicesi Il muoversi del cuore, allorchè per qualsivoglia passione o del
corpo, o dell'animo si fa più spesso cotal moto, che palpitazione più comunemente si dice. Lat.
cor salire, Plaut. |
Esempio: | Bocc. nov. 94. 6. Vinto adunque da questo appetito, le mise la mano in seno, e per
alquanto spazio tenutalavi gli parve sentire alcuna cosa battere il cuore a costei. |
Definiz: | §. XXII. Battimento del cuore, dicesi il Moto, che fa il cuore, quando e' batte. Lat.
palpitatio. |
Esempio: | Bocc.nov. 22. 12. Estimando, ec. non gli fosse ancora il polso, o 'l battimento
del cuore per lo durato affanno, potuto riposare. |
Definiz: | §. XXIII. Cascare il cuore, si dice del Travagliarsi, o Sbigottirsi per mala novella, o per
accidente improvviso. Lat. labascere, animo concidere. Gr. ἀθυμεῖν. |
Definiz: | §. XXIV. Cavare il cuore altrui, vale Cavargli di mano checchessia, Indurlo ad ogni suo volere.
|
Esempio: | Gell. Sport. 3. 4. In fine, mia madre, frati, e monache vi caverebbono il cuore;
gli altri possono abbaiare. |
Definiz: | §. XXV. Cavare il cuore ad alcuno, vale Danneggiarlo, Imporgli soverchie gravezze, o Angariarlo a
dismisura. Lat. vexare. Gr.
ἀγγαρεύειν. |
Esempio: | Segn. stor. 9. 251. La Fiandra, lo stato di Milano ec. erano talmente assassinate
da' governatori suoi, che colle gravezze cavavano il cuore a' popoli, che non mai forse fu inteso in altri tempi, alcun
altro signore avere in quel modo danneggiate le sue provincie. |
Definiz: | §. XXVI. Costare il cuore, e gli occhi, Il cuor del corpo, o simili; si dice di cosa, che costi
molto. Lat. carò venire, magnò constare. |
Esempio: | Cecch. Dissim. 5. 2. I' ho allevato i duoi figliuoli, che mi costano il cuor del
corpo per far, che egl'imparino le virtù. |
Definiz: | §. XXVII. Crepare il cuore, vale Sentir sommo dispiacere, o dolore. Lat. dolore confici. |
Esempio: | Cron. Morell. 349. Tu l'avesti maschio per farti bene crepare il cuore.
|
Definiz: | §. XXVIII. Dare il cuore, Bastare l'animo, Avere ardire. Lat. confidere,
fidere. Gr. θαῤῥεῖν. |
Esempio: | Bocc.nov. 28. 7. Purchè a voi dea il cuore di segreto tenere ciò, che io vi
ragionerò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 35. E perciò se non vi da il cuore di esser
ben sicuro, non vi venite. |
Esempio: | Fir. As. 137. Se pure per la tua naturale semplicità, e per la
tenerezza dell'animo tuo, egli non ti da il cuore di fare il mio volere. |
Esempio: | Ar. Fur. 35. 55. Ma di tornare al campo non gli diede Il cuor, ch'ivi apparir non
avea fronte. |
Esempio: | E Ar. Fur. 45. 5. Di potere egli sol gli dava il cuore Uccider
di sua mano il figlio, e 'l padre. |
Definiz: | §. XXXIX. Dare il cuore, o simili, dicesi per espressione d'amore, e vale Amare teneramente. Lat.
perditè amare, efflictim deperire. Gr. ἐπιμαίνεσθαί
τινι. |
Esempio: | Ar. Fur. 6. 49. Il cor, che m'avea dato, si ritolse, E ad altro nuovo amor tutta
si volse. |
Definiz: | §. XXX. Dar nel cuore, Fare, o Dire cosa grata, o che dia altrui nell'umore, portandogli gran
contentezza. Lat. arridere. Gr. προσγελᾷν. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 3. 316. Al quale sì presta vittoria diede nel cuore.
|
Definiz: | §. XXXI. Dare il cuore a chicchessia, dicesi del Volgervi il pensiero. Lat. animum inducere. Gr. ἐμβάλλεσθαι
εἰς νοῦν. |
Esempio: | Nov. ant. 62.2. Lo Re Marco diede lo cuore a crederlo. |
Definiz: | §. XXXII. Dire checchessia col cuore, di cuore, di tutto il cuore, ec. o Far
checchessia col cuore, di cuore, di tutto il cuore, vale Dirlo, o Farlo con gusto, con affetto, o con passione
grande. Lat. ex animo aliquid dicere, vel facere. Gr. |
Esempio: | Rim. ant. Guitt. 95. Onde prego voi donne innamorate, E quanti innamorati son di
cuore. |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 1. E quel, che di cor ama, riman forte, Ed ama il suo signor dopo la
morte. |
Esempio: | E Ar. Fur. 23. 7. Spesso di cor profondo ella sospira.
|
Esempio: | E Ar. Fur. 24. 53. Ecco lor sopravviene una donzella Dolente
in vista, e di cor spesso geme. |
Esempio: | Cas. lett. 13. Alla quale io bacio la mano con tutto il cuore. |
Esempio: | Bemb. lett. Pregarvi, e supplicarvi così di tutto il cuore, e di tutto l'animo,
come io fo. |
Esempio: | E Bemb. lett. altrove: Con lei mi rallegro di tutto il cuore.
|
Definiz: | §. XXXIII. Dire in cuore, e Dir fra suo cuore, vale Discorrere tra se, Pensare.
Lat. secum loqui. Gr. ὃν
κατά θυμόν, Omer.
|
Esempio: | Nov. ant. 35. 5. E dicea in suo cuore: veramente se questi fosse uno cavaliere
ec. bene arei ardimento di torreli il suo palafreno. |
Definiz: | §. XXXIV. Dire col cuore, o Venire col cuore in mano, vale Dire, o Venire con
sincerità, alla buona. Lat. ingenuè, apertè agere, aut loqui. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 2. 11. Queste cose si hanno a dire liberamente, e col cuore, non
come fanno certi, quando fingono. |
Definiz: | §. XXXV. Dispiacere insino la cuore, vale Dispiacer sommamente. Lat. animo
vehementer angi, cruciari. Gr. σφόδρα
ἀδημονεῖν. |
Esempio: | Fir. As. 236. La cui morte dispiacendo al padron loro insino al cuore, l'accese
ec. |
Definiz: | §. XXXVI. Donare il cuore, vale lo stesso, che Dare il cuore. Lat. perditè
amare, efflictim deperire. Gr. ἐπιμαίνεσθαί
τινι. |
Esempio: | Ar. Fur. 16. 6. Scontrò presso a Damasco il cavaliero, A cui donato avea Origille
il core. |
Definiz: | §. XXXVII. Essere nel cuore a uno, vale Concorrere con lui, Essere nel suo parere. Lat.
alicuius sententiam sequi. |
Definiz: | §. XXXVIII. Essere a cuore, o nel cuore, o Avere a cuore, o nel cuore,
vagliono Esser tenuto, o Tener caro, od Esserne fatto, o Farne conto. Lat. cordi esse, cordi
habere. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 14. 199. L'ordine d'uccidere Plauto non andò sì segreto, perchè a'
più era a cuore la sua salute. |
Esempio: | E Tac. Dav. stor. 2. 294. Erano l'ottava, e la settima
Claudiana (legioni) che aveano Otone nel cuore. |
Esempio: | Fir. Trin. 1. 1. Padrone, lasciate il pensiero a me, che io non ho manco a cuore
le cose vostre, che voi stesso. |
Esempio: | Ar. Fur. 3. 70. Ed ha così promesso al suo signore, A cui Ruggiero è più d'ogni
altro a core. |
Esempio: | E Ar. Fur. 18. 131. Grifon, che poco a cuore avea quell'arme
ec. Gli disse ec. |
Esempio: | E Ar. sat. 4. Ora nessuno Abbia a cuor più di me la cura mia.
|
Esempio: | Bemb. stor. 6. 80. Ognuno a laudare il Loredano incominciò, e a dire, ch'egli era
buon principe, e che la repubblica gli era a cuore. |
Definiz: | §. XXXIX. Ed Essere a cuore, nel cuore, o Avere a cuore, nel cuore ec.
vagliono Essere, o Avere nel pensiero, o nella memoria, ed anche Essere in resoluzione. |
Esempio: | Albert. 9. Se domanderátti, ove tu andrai, rispondi, che tu vadi più a lunga, che
tu non hai in cuore di andare. |
Esempio: | Cavalc. frutt. ling. Sappi, che se Moisè, e Samuelle me ne pregasse, non m'è in
cuore d'aiutar questo popolo. |
Esempio: | Ar. Fur. 27. 95. Anzi più giorni son, che l'odia molto, E spesso d'impiccarlo ha
avuto in cuore. |
Esempio: | Bemb. lett. Di grazia, signor Compar mio, siavi a cuore questo mio desiderio.
|
Definiz: | §. XL. Esser di buon cuore, vale lo stesso, che Star di buon cuore, Star di buon animo, Star di
buona voglia. Lat. bono animo esse. Gr. θαῤῥεῖν. |
Esempio: | Bocc.nov. 77. 17. Ora io vo, aspettati, e sia di buon cuore. |
Definiz: | §. XLI. Essere di buon cuore, o Esser uomo di buon cuore, vale Aver somma bontà.
Lat. bonam, benignamque mentem habere. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. R. Son effetti veramente d'uomini di buon cuore, e amatori del
prossimo. |
Definiz: | §. XLII. Esser di cuore, o di gran cuore, o d'alto cuore, vale Esser persona coraggiosa. Lat.
alacri, erecto, audenti, forti, firmo animo esse. Gr. ἐγκαρτερεῖν,
Arist. |
Esempio: | Bocc. nov. 57. 3. La donna, che di gran cuore era, siccome generalmente esser
sogliono quelle, che innamorate sono daddovero, ec. |
Esempio: | G. V. 7. 60. 2. Conoscendo, che era ardito, e di gran cuore. |
Esempio: | Cron. Morell. Fu di gran cuore, e massimamente nelle sue disavventure fu molto
franco. |
Esempio: | Fir. disc. an. 12. Avvegnachè questo Re fusse in ogni sua operazione di gran
cuore, savio, e discreto. |
Esempio: | Bemb. Asol. 1. Vennero a quelle feste tre gentiluomini della nostra città,
giovani, e d'alto cuore. |
Definiz: | §. XLIII. Esser di povero cuore, vale Avere animo vile. Lat. abiecto,
parvo, atque angusto animo esse. Gr. ταπεινοφρονεῖν.
|
Esempio: | Bocc.nov. 75. 2. Li quali generalmente sono uomini di povero cuore. |
Esempio: | Amet. 57. Un giovane di grazioso aspetto, benchè agreste, e satiro, di povero
cuore. |
Definiz: | §. XLIV. Esser dolente a cuore, vale Essere estremamente addolorato. Lat. dolore confici. Gr. ἀπὸ τοῦ
ἄλγους
βαρύνεσθαι. |
Esempio: | M. V. 1. 70. Messer Mastino, che della impresa dello arcivescovo era dolente a
cuore ec. confortò il conte a seguitar l'impresa. |
Definiz: | §. XLV. Essere secondo il suo cuore, Trovaresecondo il suo
cuore, Avere, e simili secondo il suo cuore; significa Essere ec. secondo il proprio
genio, e la propria inclinazione. Lat. esse etc. ex animi sui sententiâ. Gr. |
Definiz: | κατὰ νοῦν,
κατ' ἐπιθυμία. |
Esempio: | Bocc.nov. 10. 5. Io ho trovata una giovane secondo il cuor mio assai presso di
quì, la quale io intendo di tor per moglie, e di menarlami fra quì a pochi dì a casa. |
Esempio: | Amet. 37. Consentì a questo la lieta madre, e trovato un giovane secondo il suo
cuore, il cui nome grazioso mi piacque, a lei per isposa mi diede. |
Definiz: | §. XLVI. Far cuore, o Farsi cuore, vale Pigliar animo. Lat. bono animo esse, spiritus sumere. Gr. αἴρειν
θάρσος. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 3. 61. Fatto cuore rientra in senato, e trova rinforzato l'accuse,
i padri sbuffare, contrario, e terribile ogfni cosa. |
Esempio: | Red. lett. 1. 364. Riveritissimo Sig. Marcello, si faccia animo, si faccia cuore.
|
Definiz: | §. XLVII. Far cuor duro, vale Ostinarsi. |
Esempio: | Cavalc. Frutt. ling. Ma perchè in quel giorno niuno impedimento gli addivenne,
fece cuor duro. |
Definiz: | §. XLVIII. Far del cuor rocca, vale Pigliare ardire. Lat. bono animo esse,
constanti animo esse. Gr. ἐγκαρτερεῖν. |
Esempio: | Libr. cur. malatt. Quantunque lo male sia grandissimo, si esorti lo 'nfermo a far
del cuor rocca, e a sperar bene. |
Esempio: | Gell. Sport. 5. 2. E pur bisogna far del cuor rocca. |
Definiz: | §. XLIX. Ferir nel cuore, vale Pugnere, o Offendere in quel, che più importa. Lat.
ad medullas usque pervadere, vulnerare. Gr. ψυχήν
τιτρώσκειν. |
Definiz: | §. L. Levare il cuore da checchè sia, o Leversi checchè sia dal cuore, vale
Staccarne il pensiero, Non applicarvi più. Lat. abstrahi, curam abiicere. Gr.
ἐπιμέλειον
ἀποβάλλειν. |
Definiz: | §. LI. Mancare il cuore, vale Mancar l'animo. Lat. animo
deficere. Gr. ψυχεῖν.
|
Definiz: | §. LII. Mettersi in cuore, o Porsi in cuore, vale Mettersi nell'animo,
Diliberare. Lat. statuere, constituere. Gr.
ἀφορίζειν. |
Esempio: | Bocc.nov. 23. 7. Hommi posto in cuore di fargliele alcuna volta dire a' miei
fratelli. |
Esempio: | E Bocc.nov. 32. 21. Si posero in cuore di trovare questo
agnolo, e di sapere, se egli sapesse volare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 43. 3. Ma pur si mise in cuore, se alla giovane
piacesse, di far, che questa cosa avrebbe effetto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 48. 3. Molte volte si mise in cuore di doverla
del tutto lasciare stare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 24. Ma io mi posi in cuore di darti quello,
che tu andavi cercando, e dieditelo. |
Esempio: | Guid. G. Mi posi in cuore di manifestarlo innanzi alla vera conoscenza.
|
Esempio: | Vit. Plut. Ed egli si pose in cuore di fare una cosa maravigliosa, cioè di
affrancare la Elada dalla servitù di Cassandro. |
Esempio: | Ar. Fur. 43. 183. Di non partirsi quindi in cor si messe, Finchè del corpo l'anima
non spiri. |
Definiz: | §. LIII. Palpitare il cuore, valo lo stesso, che Battere il cuore. |
Definiz: | §. LIV. Palpitazione di cuore, Sorta di malattia, nella quale batte il cuore. Lat.
cordis palpitatio. |
Esempio: | E Libr. cur. malatt. altrove: Patiscono repenti, e
disordinate palpitazioni di cuore. |
Esempio: | Zibald. Andr. Tu vuoi farmi venire la palpitazione al cuore. |
Definiz: | §. LV. Passare il cuore, Spezzare il cuore, Strappare,
o simili il cuore; vagliono Avere il soverchio, o eccessivo dolore di checchessia. Lat. mirum in modum dolere, cruciari, angi. Gr. καθ
ὑπερβολαίον
ἄχθεσθαι καθ
ὑπερβολαίον
ἄχθεσθαι. |
Definiz: | §. LVI. Perdere il cuore, vale lo stesso, che Cascare il cuore. Lat. animno
concidere. Gr. ἀθυμεῖν.
|
Esempio: | Din. Comp. 3. 63. I Cavalcanti quel dì perderono il cuore, e il sangue vedendo
ardere le loro case, e palagi, e botteghe, le quali, per le gran pigioni per lo stretto luogo, gli teneano ricchi.
|
Definiz: | §. LVII. Pregare al cuore, vale Pregare con ogni affetto. Lat. ex animo
rogare, enixè precari, votis omnibus supplicare. Gr. ἐκ
θυμοῦ δέεσθαι. |
Esempio: | S. Gio. Grisost. Priegoti al cuore, carissimo frate, priegoti; ritorniamo al
nostro Signore Cristo Iesù. |
Definiz: | §. LVIII. Prender cuore, vale Pigliare ardimento, Divenire ardito. Lat. animos sumere. |
Esempio: | G. V. 7. 8. 1. E che indugiando, i nimici prenderiano cuore, e ardire.
|
Esempio: | E G. V. cap. 9. 4. E come valentre signore prese cuore, e si
mise alla battaglia. |
Esempio: | E G. V. cap. 13. 1. Cominciarono a rinvigorire, e a prender
cuore, e ardire. |
Esempio: | Cron. Morell. Questo, come è detto, avviene, che ciascuno piglia lor cuore
addosso. |
Esempio: | Bocc.nov. 50. 20. La donna veggendo, che nella prima giunta altro male, che di
parole, fatto non le avea ec. prese cuore, e disse. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 1. 248. Ora dalla irresoluzione, e viltà di chi perde tempo,
piglierà cuore di fare il principe. |
Definiz: | §. LIX. Rubare il cuore, e Cavare il cuore, vagliono Costrignere ad amare, Piacere
in eccesso. |
Esempio: | Tac. Dav. Perd. Eloq. 404. Cavanti tanto il cuore, disse Apro, queste tragedie,
che lasciate l'avvocheríe, e i pensieri, che importano, tu non attenda ad altro? |
Definiz: | §. LX. Scoppiare il cuore, vale Sentir dolore eccessivo. Lat. dolore
differri, excruciari, discruciari. Gr. πολλὰ
λυπεῖσθαι. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 1. 247. Ma di mio padre, e del senato, e dell'imperio mi scoppia
il cuore. |
Esempio: | E Tac. Dav. stor. 3. 321. Vitellio era sordo a' forti
consigli, scoppiavagli il cuore. |
Definiz: | §. LXI. Sofferire il cuore, e Patire il cuore, vagliono Dar l'animo, Bastar l'animo,
e simili. Lat. pati, ferre. Gr. ὑπομένειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 42. 4. Non sofferendole il cuore di se medesima con alcuna violenza
uccidere, pensò nuova necessità dare alla sua morte. |
Esempio: | E Bocc.nov. 62. 8. Nè mai me 'l sofferse il cuore.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 69. 21. Il cuor nol patirebbe per neuna maniera
di vederti, o di sentirti tra le mani a niuno. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 58. E poichè a me non soffera il cuore di
dare a me stessa la morte, dallamitu. |
Esempio: | Vit. Plut. Quando Dimitrio cadde della signoría ec. la sua moglie Fila vinta dal
dolore, non le potè patire il cuore di vedere Dimitrio fuggitivo. |
Definiz: | §. LXII. Spendere il cuore, e gli occhi, si dice del Profondare il danaro in checchè sia.
|
Definiz: | §. LXIII. Star nel cuore, sul cuore, o in cuore, pigliasi quasi per lo stesso, che Avere a cuore,
ma dinota forse maggior passione. Lat. curae esse, cordi esse. Gr.
μέλειν. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 14. 200. La salute della repubblica gli stava in sul cuore.
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Definiz: | §. LXIV. Strignere il cuore,m vale Mettere in angustie, Incalzare. Lat. urgere, premere, sollicitare. Gr. ἐπαναγκάζειν.
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Esempio: | Petr. son. 126. Con leggiadro dolor par, ch'ella spiri, Alta pietà, che gentil
core stringe. |
Definiz: | §. LXV. Toccare il cuore, diciamo per Far gran pro, Piacere fuor di modo. Lat.
mirâ voluptate perfundere, arridere. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. Altramente tocca il cuore, e si fa sentire
all'animo una cosa, che dia la vita, che ec. |
Esempio: | Malm. 1. 6. Ad un, che sempre ingolla Del ben di Dio, e trinca del migliore, Il vin
di Brozzi, un pane, e una cipolla Talor per uno scherzo tocca il cuore. |
Definiz: | §. LXVI. E Toccare il cuore, per Convincere, Compugnere, Convertire. Lat. commovere,
convincere, *compungere. Gr. κατανύπτειν. |
Esempio: | Ovid. Pist. Ma se per avventura le mie parole ti toccheranno il cuore ec.
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Definiz: | §. LXVII. Uscir del cuore, dicesi del Perdere cosa a se cara, o dell'Ottenersi da altri cosa da se
bramata. Lat. amissae, vel ab altero possessae rei desiderium non ferre. Gr.
ὑπὸ θυμοῦ τί
ἀποσθᾶσθαι. |
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