Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
LIBELLO
Apri Voce completa

pag.955


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» LIBELLO
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LIBELLO.
Definiz: Libretto. Lat. libellus.
Esempio: Dant. Par. 12. Il qual già luce in dodici libelli.
Esempio: E Vit. Nuov. Lo 'ntendo solvere, e dichiarare in questo libello.
Esempio: E Vit. Nuov. appresso. Puote esser manifesto a chi dubita in alcuna parte di questo mio libello.
Definiz: §. Libello: Domanda giudiciaria, fatta per iscrittura. Lat. libellus.
Esempio: Boc. Nov. 75. 7. Di così picciola cosa, come questa è, non si da libello in questa terra.
Esempio: Nov. Ant. 53. 2. Richiamossi di lui, e diegli un libello di dumila lire.
Esempio: Tratt. Pecc. Mort. I quinti sono i falsi notai, che fanno le carte false, ed i falsi contratti, e fanno i falsi suggelli, e fanno i falsi libelli.
Esempio: Senec. Benefic. Varch. 126. Se darà delle busse a se stesso, non avrà a chi porre il libello dell'ingiuria.
Esempio: Dav. Scism. 10. Tornato il Cavaliere a casa, e trovatovi questa creatura, mosse alla moglie libello di ripudio.
Esempio: Ar. Fur. 14. 84. Di citatorie piene, e di libelli, D'esamini, e di carte di proccure Avea le mani, e 'l seno, e gran fastelli Di chiose, di consigli, e di lettúre.
Definiz: §. Libello coll'aggiunto di famoso, o infamatorio, e simili, per quello, che oggi diciam Cartello. Lat. libellus famosus.
Esempio: Maestr. Libello famoso si è Quando alcuno scrive alcuna cedola, la qual contiene la 'ngiuria, e la infamia altrui, e gittala in luogo, ch'ella sia trovata.