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Dizion. 4° Ed. .
RESTARE.
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RESTARE.
Definiz: | Rimanere, Avanzare; ed oltre agli altri signific. s'usa anche nel sentim. neutr. pass. Lat.
superesse. Gr. περιγίνεσθαι.
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Esempio: | Bocc. nov. 68. 2. Gran peso mi resta, se io vorrò con una bella novella
contentarvi. |
Esempio: | E Bocc. g. 7. f. 1. Nè altro alcun restandovi a dire, levatasi la
corona di testa, sopra il capo la pose alla Lauretta. |
Esempio: | E Bocc. nov. 70. 1. Restava solamente al Re il dover
novellare. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 9. 38. E perchè in somma l'istoria vi scriva, In quel castel non
resta anima viva. |
Definiz: | §. I. Restare contento, morto, maravigliato ec. vagliono Esser contento, morto ec. |
Esempio: | Teseid. 5. 24. E cominciaro a bere, E perchè non l'avevano a pagare, Senz'ordine
verun n'ebbe cioncato Tanto, ch'ognun restonne inebriato. |
Esempio: | E Vis. 20. Restando sovra lui morta in quel loco. |
Esempio: | Filoc. 7. 379. Or non l'imagini fatte a dimostrazione delle lontane provincie a'
Romani suddite tutte si ruppero? certo sì; nè restò nel mondo alcuno idolo intero. |
Esempio: | Albert. cap. 47. Prudenzia allora andando allo detto suo marito ec. lo prega, che
delle predette cose resti contento. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 41. La quale lettera lo giudice avendo ricevuta, e letta, molto
restò edificato della sua fermezza, e giustizia. |
Esempio: | Gal. Sist. 151. Concedetemi, ch'io dica, che non intendo, nè so queste cose, che
si trattano, e vedete pur di farmi restar capace de' problemi. |
Definiz: | §. II. Restare, per Cessare, Finare, o Rifinare. Lat. desinere. Gr.
ἀπολήγειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 47. 6. Or volesse Iddio, che mai, dovendo io stare, come io sto, questa
grandine non restesse. |
Esempio: | Dant. Par. 28. E poichè le parole sue restaro Non altrimenti ferro disfavilla, Che
bolle, come i cerchi sfavillaro. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 110. Sì la pioggia ec. come il bollore ec. restarono
immantinente. |
Definiz: | §. III. Restare, per Fermarsi. Lat. consistere. Gr. ἰστάναι. |
Esempio: | Dant. Inf. 27. Perch'i' sia giuntom forse alquanto tardo, Non
t'incresca restare a parlar meco. |
Esempio: | E Dan. Inf. 34. Dinanzi mi si tolse, e fe restarmi, Ecco
Dite, dicendo, ed ecco il loco, Ove convie, che di forteza t'armi. |
Esempio: | Petr. son. 128. Deh restate a veder quale è 'l mio male. |
Esempio: | E Petr. cap. 2. Com'uom, che per terren dubbio cavalca, Che va
restando ad ogni passo, e guarda. |
Esempio: | E Petr. cap. 12. Qual maraviglia ebb'io, quando restare Vidi
in un piè colui, che mai non stette, Ma discorrendo suol tutto cangiare? |
Definiz: | §. IV. Restare avere, o a avere, vale Rimaner creditore. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 24. In che modo sarà costui grato a coloro, a' quali non si
può rendere tanto, e tanto ringraziarli, che sempre non restino avere? |
Definiz: | §. V. Restare in piedi, oltre al proprio signific. vale figuratam. Non rimanere oppresso. |
Esempio: | Alam. Colt. 5. 137. Che fusse albergo di radici, e d'erbe, Che soglion contro al
giel restare in piede. |
Definiz: | §. VI. Restare indietro, vale Non progredire, Non avanzarsi, Non acquistare. |
Esempio: | Alam. Colt. 1. 2. Il barbato guardian degli orti ameni Non resti indietro.
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Definiz: | §. VII. Restar d'accordo, vale Accordarsi. Lat. convenire. Gr.
ὁμολογεῖν. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 2. Forse d'accordo resterem fra noi. |
Definiz: | §. VIII. Restare in nasso, che anche si dice Restare in asso, vale Restare
abbandonato, senza aiuto, senza consiglio. Lat. destitui, ultra vires non habere.
Gr. λειποθυμεῖν. |
Esempio: | Malm. 1. 79. A Celidora poi restata in nasso ec. Comandò, che baciasse il
chiavistello. |
Definiz: | §. IX. Restare al fallimento. |
v. FALLIMENTO §. II.
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