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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPANIARE.
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IMPANIARE.
Definiz: Att. Intridere, Impiastricciare, di pania, e altresì Imbrattare con pania. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 520: Gli uccelli si prendono col vischio, o vero pania, in molti modi. Un modo è, che s'impaniano verghe sottilissime d'olmo, dove altri vinchi non si truovino, le quali sieno piccole, o vero lunghe, secondo la grandezza dell'uccello per cui s'impania.
Esempio: Cant. Carn. 230: Noi sappiam ch'ogni donna sempremai D'uccellar si diletta; E son di noi miglior maestre assai D' impaniar la civetta (qui in locuz. figur.).
Esempio: Panant. Civett. 13: Anco un paro di forbici terrai Acciò il preso uccelletto non t'impani.
Esempio: E Panant. Civett. 16: Uno che è stato a Pisa, un che è dottore.... La civetta impaniar, fare un errore Che noi farebbe un che fosse al Donato!
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 181: Ma il dimonio se ne ride di questi tali [religiosi che pongono affezione a cose da nulla]; perocchè dove non gli ha potuti allacciare col desiderio di gran cose, con queste minime gl'impania, che non possono volare al cielo.
Definiz: § II. Riferito a boschetto, o ad albero, e anche adoperato assolutam., si usò per Adattare le paniuzze in su i vergelli del boschetto o dell'albero, Tendere il boschetto od un albero, adattando le paniuzze sopra i vergelli, ivi disposti. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 94: Ho insino a qui uccellato ai tordi di mia mano, levandomi innanzi dì; impaniavo, andavane oltre con un fascio di gabbie addosso, che parevo il Geta quando tornava dal porto con i libri di Anfitrione, pigliavo almeno due, al più sette tordi.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 243: Ha da tordi un bellissimo boschetto, Qual disegnando impaniar di mia mano, Ho già provvidamente fatto incetta D'un ricco saltambarco da villano, Di visco, di paniuzze, di civetta, ec.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 247: È bene porvi delle quercie assai, e a ogni quercia dell'ellera, e massimamente intorno alla capanna di mezzo, e quivi attorno allevarne delle grandi e alte per impaniare, e trascerre il luogo e sito dove ne sia.
Definiz: § III. E in locuz. figur., per Avviare la pratica per conseguire un dato fine. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 3: Conosci tu Ciapin di Meo del Grigio? T. Sì, conosco; ch'e' possa dilefiare (scoppiare)! C. Oh, io gli posso far poco servigio: Questo non mi par tempo da impaniare. Salvin.
Esempio: Annot. Tanc. 540: Questo non mi par tempo da impaniare.... Non son ora, per colpire,... mollia tempora fandi.
Definiz: § IV. Riferito figuratam. alla lingua, vale Renderla alquanto intrigata o impacciata, un po' legata, non spedita, nella pronunzia di certe voci o suoni. –
Esempio: Rucell. Or. Cical. III, 1, 146: Onde noi per gustar ben bene quelle voci, c'impaniamo dentro sì di voglia la lingua.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 101: L'impaniare la lingua nelle voci Certo (che gli antichi, per disegnare più l'invischiata pronunzia, scrivevano Cierto), Perciò, Nocivo, dalla maggior parte d'Italia, nè da' Franzesi ancora nè dalli Spagnuoli si fa, che davanti all'E e all'I il C pronunziano.
Definiz: § V. Neutr. pass. impaniarsi Intridersi, Imbrattarsi, di pania, Restar preso alla pania, o alle panie. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 99: Or fate lima lima a' mocciconi (a due giganti), Che così tosto si sono impaniati; E volevon menar pure i bastoni, Ma non potean, chè sono avviluppati.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 69: Guardiam, se la civetta Si venisse a impaniar (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VI. Figuratam., per Impigliarsi, Intrigarsi arrestandosi, Incagliare. –
Esempio: Sassett. Lett. 198: Coloro che fanno miglior cammino che noi non facemmo, e che, lasciate quelle secche, dove noi c'impaniammo, a man diritta, passano avanti, scorsi più in basso, ec.
Definiz: § VII. Pur figuratam., per Intrigarsi, Impacciarsi, in affari, negozj, traffici, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 214: Io ci sono lesto, e da sei mesi in qua non mi sono impaniato di nulla. Òcci bene debitori vecchi assai, che ec.
Definiz: § VIII. Neutr. Dar nella pania, o nelle panie, Restar preso alla pania. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 310: Questo uccello impanierà, Ch'or dileggia la civetta (qui in locuz. figur.).
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. 38: Salto tutto il nobilissimo, ma però malissimo impiegato panegirico della mia dettatura, per non correr risico di vedere impaniare la mia vanità al difficile assunto di rendermene meritevole col mettermi a studiare e allindare i periodi di questa e d'altre lettere.
Esempio: E Magal. Lett. At. 374: È egli possibile un par vostro impaniar nella scempiataggine del caso?
Esempio: Fag. Comm. 2, 22: E io sgraziato, impaniai con questo asserto gentiluomo, che ha dicatti d'essere appena cittadino, a venir a servirlo.
Definiz: § X. Pur figuratam., per Rimaner preso da innamoramento, Innamorarsi. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 416: Parti che l'abbia saputo tanto fare, che la l'ha fatto impaniare?
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 4: Trassermi a innamorarmi di colei, Che figliuola dell'oste, mi fe tante E tante le carezze, ch'io 'mpaniai?
Esempio: Nell. Iac. Mogl. 2, 7: La speranza del matrimonio con esso, e poi quel bel visino, l'hanno fatta impaniar malamente.
Definiz: § XI. Altresì figuratam., per Prendersi brighe, Darsi impacci, Intrigarsi in affari, negozj, e simili; ma in questo senso non è oggi comune. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 13: Vedi ve' che talvolta il non far nulla È 'l miglior esercizio!... Vedi ve' che lo stare a veder gli altri È 'l guadagno miglior! Dov'è quel savio, Che dianzi m'assalì con tanta guerra, Perch'io 'mpaniassi anch'io?
Definiz: § XII. Aver impaniato, si disse proverbialmente, per Esser caduto in un male da guarirne difficilmente. –
Esempio: Not. Malm. 2, 737: Quando uno ha male grave, da non ne potere, se non difficilmente, rilevarsene, dichiamo: Egli ha impaniato.
Definiz: § XIII. Impaniar la civetta. –
V. Civetta, § XIX.
Definiz: § XIV. Anche le civette impaniano, o s'impaniano; proverbio che vale: Anche i furbi, gli astuti, restano ingannati, imbrogliati. –
Esempio: Dat. Vegl. 212: Vi fu chi disse, che talora anche le civette s'impaniano.
Esempio: Fag. Rim. 2, 127: Per prova ecco il proverbio ve ne porto: Impanian anche le civette; ideste, Talor gabbato resta anche l'accorto.
Esempio: E Fag. Comm. 1, 82: Ora vo qui in terreno, e ti porto il foglio soscritto. L. V'aspetto. Oh così va bene. In somma tal volta anche le civette impaniano.