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1) Dizion. 5° Ed. .
INFERRIARE e INFERRARE.
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INFERRIARE e INFERRARE.
Definiz: Att. Mettere in ferri, in catene, Incatenare; ma è voce oggi di uso non comune. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 264: Fu comandato a' consoli ch'elli proponessero dinanzi al popolo, che alcuno non fosse legato nè inferriato, se non quelli che per loro misfatto avessero meritata morte.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 248: Egli fue preso e inferriato e messo in una torre.
Esempio: Stor. S. Silv. 3: Alora comandò Traquino che santo Silvestro fusse inferriato e messo in prigione.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 185: Stette cinque mesi indemoniato sì fieramente, che convenia che fosse legato e inferrato, acciocchè non nocesse a sè, nè altrui.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 321: Andando, Bertino co' suoi fiorini, da costoro fu preso e menato a Casole su quel di Volterra: e là fu nelle gambe sconciamente inferriato. E così stando un giorno co' ferri in gamba al sole, lo saccardo, ec.
Definiz: § In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. F. Colonn. Guid. 1, 195:
Esempio: Collaz. SS. PP. 70: Sia giusto il moggio e diritto lo staio, e Salamone dà sopra questo igual sentenzia, e dice: Il peso grande e piccolo, queste due cose son sozze appo Dio; e chi fa queste cose sarà inferriato nei suoi trovamenti (il lat. ha compedietur).