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Dizion. 4° Ed. .
INGHIOTTIRE
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INGHIOTTIRE.
Definiz: | Ingoiare, Spignere il boccone giù pel gorgozzule. Lat. glutire, absorbere,
devorare. Gr. εὐτέλεια,
σωφροσύνη. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 6. E quando ella (la vipera) sente il diletto della
lussuria, ella stringe co' denti, e morde via il capo, e quello capo inghiotte dentro dal suo corpo. |
Esempio: | Cr. 6. 91. 2. Fattone polvere, si dia (il psillo) con uovo da
inghiottire. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 3. 1. Lioni, orsi, elefanti, che inghiottire, Come pillole proprio
di speziali, Ci doverebbon tutti ec. |
Esempio: | E Ber. Orl. 3. 3. 7. Inghiottisce una vacca intera, e un bue,
Che 'l ventre ha assai maggior d'un grande armario. |
Esempio: | Red. cons. 1. 61. Dopo avere inghiottita certa polvere di mercurio preparato, si
accorse il sig. Conte, che nel palato, e nella lingua erano a lui nate alcune ulcerette. |
Definiz: | §. I. E figuratam. |
Esempio: | Guid. G. 93. Inghiottendo li rivi del loro sangue la bevitrice terra. |
Esempio: | Annot. Vang. Inghiottita è la morte nella vittoria. |
Esempio: | Dant. Purg. 2. Con un vasello snelletto, e leggiero Tanto, che l'acqua nulla ne
'nghiottiva. |
Esempio: | Galat. 64. Se tu profferirai le lettere, e le sillabe ec. nè anco le masticherai,
nè inghiottirai le appiccate, e impiastricciate insieme l'una coll'altra. |
Esempio: | Boez. Varch. 1. 4. Le cui ricchezze già s'aveano colla speranza, e ingordigia loro
inghiottite, e trangugiate i cagnotti della corte. |
Definiz: | §. II. Inghiottire altrui, vale Sopraffarlo di molto; che anche si direbbe Mangiare uno
vivo. |
Esempio: | Rim. burl. Alf. Pazz. son. 37. Inghiottiraci tu, Varchi? ch'è stato? Eccoci
quì, no' la vogliam vedere. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 24. Al nemico credutosi poca gente, e svaligiata inghiottire,
il rumor delle trombe, il luccicar dell'armi, quanto meno aspettata cosa, così gli uscì addosso
maggiore. |
Definiz: | §. III. Inghiottire ingiurie, o simili, figuratam. vale Sopportarle per non poter fare altro.
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Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Nel terzo modo la pazienza è viziosa, quando l'uomo per
ambizione, o amore di regnare patisce, e inghiottisce molte cose, e sopporta molti difetti, e ingiurie. |
Esempio: | Cas. lett. 68. Inghiottendo quella poca amaritudine, senza la quale non si può
pervenire alla dolcezza dello intendere, e del sapere. |
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