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1) Dizion. 4° Ed. .
DOLORE
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DOLORE.
Definiz: Lat. dolor, afflictatio, afflictio, aegritudo, moeror. Gr. ἄλγος, ὀδύνη,λύπη.
Esempio: Varch. Lez. 492. Il dolore è un sentimento spiacevole d'uno obbietto, che s'imprima subito, e con violenza, perciocchè non è proprio dolore, se alcuno obbietto non viene di fuora subitamente, e con violenza, e sebbene si chiama dolor corporale, devemo però intendere, che non si può cagionare, se il senso interiore non concorre anch'egli coll'esteriore ec. Il dolore ec. intellettuale non è altro ec. che un ristringimento dell'animo per cagione d'alcun male presente, o molto vicino.
Esempio: Pass. 81. Si puote considerare il dolore, in quanto è sensibile, cioè nella parte sensitiva che è un contristamento afflittivo.
Esempio: Bocc. introd. 2. Siccome l'estremità dell'allegrezza il dolore occupa, così le miserie da sopravvegnennte letizia sono terminate.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 18. Oltre al dolore avuto delle dita premute dal piè dell'asino, tutto di paura tremava.
Esempio: Dant. Inf. 3. Per me si va nell'eterno dolore.
Esempio: E Dan. Inf. 13. L'arpie pascendo poi delle sue foglie Fanno dolore, e al dolor finestra.
Esempio: E Dan. Purg. 6. Ahi serva Italia, di dolore ostello.
Esempio: Franc. Sacch. Se tu la perdessi, o venisseti meno, tu morresti a dolore, o impiccherestiti per la gola.
Esempio: Petr. canz. 4. 8. E ritornai nelle terrene membra, Credo, per più dolore ivi sentire.
Esempio: E Petr. son. 71. Io per me priego il mio acerbo dolore, Non fien da lui le lagrime contese.
Esempio: Fav. Esop. E domandolla, perch'ella menava tanto dolore.