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1) Dizion. 5° Ed. .
DOLORE.
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DOLORE.
Definiz: Sost. masc. Sensazione afflittiva e molesta, cagionata da un male interno o esterno che tormenta una data parte del corpo, o alcun viscere: e in più largo senso, Travaglio penoso del corpo.
Dal lat. dolor. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Vedrai te simigliante a quella inferma, Che non può trovar posa in su le piume, Ma con dar volta suo dolore scherma.
Esempio: E Dant. Conv. 391: In essa cotale morte non è dolore, nè alcuna acerbità.
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Nel dolore colico infiammativo Galieno segnava le veni.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 223: Oltre al dolore avuto delle dita premute dal piè dell'asino, tutto di paura tremava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 95: Ella era inferma, Ma non per febbre, o corporal dolore.
Esempio: Varch. Stor. 1, 426: Avendo dolore di stomaco, e vomitando spesse volte, si diceva che i Fiorentini l'avevano fatto avvelenare.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 57: Colpo ch'ad un sol noccia, unqua non scende, Ma indiviso è il dolor d'ogni ferita.
Esempio: Dav. Tac. 1, 419: Dandogli poi l'uscir a stento il sangue dolori eccessivi.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 28: Il dolor di testa era quasi comune a tutti.
Esempio: Red. Cons. 1, 35: Quando sono presenti i dolori podagrici o chiragrici, si soffra, si sospiri con pazienza, si lasci fare il suo corso al male.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 257: Cominciò poco dopo a sentirsi un dolore nel piè dritto, che quando ella si volle alzare per uscir da tavola,... ebbe di bisogno d'esser retta sotto braccio.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 180: Tra i miracoli più comuni de' nostri bagni, sono le pronte e totali guarigioni dei dolori articolari.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 69: Subitamente ebbero [i Fiorentini] la medicina presente a questo dolore, perchè ec.
Definiz: § II. E assolutam. Dolori, dicesi per Dolori artitrici, e per Doglie del parto.
Definiz: § III. Poeticam., per Pena afflittiva o dolorosa; Tormento, Martoro, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Esempio: E Dant. Inf. 5: Discesi del cerchio primaio Giù nel secondo, che men loco cinghia, E tanto più dolor, che pugne a guaio.
Esempio: E Dant. Inf. 14: O Capaneo, in ciò che non s'ammorza La tua superbia, se' tu più punito: Nullo martirio, fuor che la tua rabbia Sarebbe al tuo furor dolor compito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 43: Brami teco nel dolore eterno Tutto 'l mondo poter trarre all'inferno.
Definiz: § IV. Figuratam., vale Grave afflizione dell'animo, Vivo dispiacere, Angoscia, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 15: Pregava la Reina teneramente che gli dovesse dire il suo lamento, e la Reina di dolore nol potea dire.
Esempio: Dant. Inf. 5: Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria.
Esempio: E Dant. Inf. 30: Forsennata [Ecuba] latrò, sì come cane; Tanto il dolor le fe' la mente torta.
Esempio: Petr. Rim. 1, 31: E ritornai nelle terrene membra, Credo, per più dolor ivi sentire.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 62: Sì come la estremità della allegrezza il dolore occupa, così le miserie da sopravvegnente letizia sono terminate.
Esempio: Med. L. Op. 4, 71: L'allegrezza diletta e fa più rari gli spiriti vitali, e il dolore gli ristrigne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 21: In preda del dolor tenace e forte Ruggier tra le scure ombre vide posto.
Esempio: Varch. Lez. 492: Il dolore è un sentimento spiacevole d'uno obbietto che s'imprima subito e con violenza, perciochè non è proprio dolor, se alcuno obbietto non viene di fuora subitamente e con violenza; e se bene si chiama dolor corporale, devemo però intendere che non si può cagionare, se il senso interiore non concorse anch'egli coll'esteriore.... Il dolore.... intellettuale non è altro.... che un ristringimento dell'animo per cagione d'alcun male presente, o molto vicino.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 86: Un messo appare.... In atto d'uom ch'altrui novelle amare Porti, e mostri il dolore in fronte scritto.
Esempio: Giord. Op. 2, 402: Pietosissima agli altrui dolori, pazientissima de' suoi.
Esempio: Capp. Econ. 408: Un temperamento arcano di bisogni e di dolori, e di presenti allegrezze e di speranze, quest'è la vita dell'uomo.
Esempio: E Capp. Econ. appr: Il dolore è posto nel mondo per esercitare la virtù.
Definiz: § V. E per Ciò che dà dolore, Cagione di dolore. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 280: Per lo dolore a ch'egli pensava, già egli non udiva e non vedea ove s'andava.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 229: Tu se' lo mio dolore e lo mio male.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 513: O figliuola, ultimo dolore della tua madre, de' miei figliuoli nullo n'ho perduto senza fedita.
Definiz: § VI. Poeticam., per Lacrime; quasi Segno o Effetto del dolore. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Ma voi chi siete, a cui tanto distilla, Quant'io veggio, dolor giù per le guance? E che pena è in voi, che sì sfavilla?
Definiz: § VII. Trovasi per Scempio, Strazio, e simili. –
Esempio: Fior. Virt. 10: Medea.... menò un suo fratello seco, e sì lo uccise e miselo in luogo laddove lo padre lo trovasse, se le tenesse dietro, acciocch'egli s'indugiasse tanto, vedendo quello dolore, ch'ella potesse avere maggiore spazio di fuggire.
Definiz: § VIII. In senso Teologico, vale Forte rincrescimento, Pentimento, delle colpe commesse. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Lo corpo mio gelato in su la foce Trovò l'Archian rubesto, e quel sospinse Nell'Arno, e sciolse al mio petto la croce Ch'io fei di me quando il dolor mi vinse.
Esempio: E Dant. Purg. 23: Se prima fu la possa in te finita Di peccar più, che sorvenisse l'ora Del buon dolor, ch'a Dio ne rimarita; Come se' tu quassù venuto?
Esempio: Passav. Specch. Penit. 57: Contrizione.... è uno dolore volontariamente preso per li peccati, con proponimento di confessargli e di sodisfare.... Questo dolore, che si chiama contrizione, dee avere tre condizioni.
Esempio: S. Antonin. Lett. 101: Dolore o lacrime di contrizione è il dolore che volontariamente piglia la creatura de' suoi peccati, in quanto sono offesa di Dio.
Esempio: E S. Antonin. Lett. 102: Dolore secondo, si chiama attrizione: e questo è quando la persona si duole del peccato, ma imperfettamente.
Definiz: § IX. A dolore, si usò in senso di Pel dolore, Dal dolore, A cagion del dolore. –
Esempio: Vill. G. 207: Il re Carlo era in sul colletto,... e vedendo la sua gente.... venire in fuga, moria a dolore.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 162: Se tu la perdessi, o venisseti meno, tu morresti a dolore, o impiccherestiti per la gola.
Definiz: § X. Aver dolore a far checchessia, vale Farlo con dispiacere, Dolerci il farlo. –
Esempio: Capp. Econ. 357: A tale lo trasporta l'onesto zelo (ho dolore a ripetere la bestemmia di quel buon uomo), che.... esce una volta a dire, che metterebbe conto a dargli fuoco (a Livorno).
Definiz: § XI. Dar dolore, vale Affliggere, Addolorare, Rattristare, e simili. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 345: Nè ti dea dar dolore, Se chi più serve più ha da costui.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 23: Nè lo lasciò questo ribaldo amore.... Destarla pur per non le dar dolore, Che fosse da lui colta in sì gran fallo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 213: Io non vo' però pigliarlo Qui in casa la cognata, per non dare A lei dolor, dispiacere e vergogna A tutti noi, sapendosi la cosa.
Definiz: § XII. Darsi dolore, Prendersi, e simili, dolore, e, come anche trovasi, Darsi in sul dolore, Porsi dolore al cuore, valgono Affliggersi, Attristarsi, Prendersi passione. –
Esempio: Vill. G. 254: Onde lo re Carlo si diede gran dolore sì per la presura del figliuolo, e sì perchè la fortuna li era fatta sì contraria.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 31: Udendole dire che n'era in sul morire, tale dolore se ne dava, ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 6: E Marta si dava tanto dolore, che la sua infermità pur cresceva.
Esempio: E Leggend. SS. M. 4, 402: E la madre tanto dolore se ne puose al cuore, che se ne morì.
Esempio: Bocc. Filoc. 255: Perchè pure in sul dolore ti dai?
Esempio: Comm. Anon. Dant. 2, 188: Commissevvi [Giotto] due errori (nel campanile di S. Maria del Fiore); l'uno, che non ebbe ceppo da piè; l'altro, che fu stretto: posesene tanto dolore al cuore, ch'egli si dice, ch'egli ne 'nfermò e morissene.
Esempio: Cas. Pros. 3, 244: Vorrei aver meglior ragioni da consolarvi del dolor che io veggio che voi pigliate del proceder di M. Torquato.
Definiz: § XIII. Cadere, e simili, in dolore, sono maniere più che altro poetiche, che valgono Esser preso da forte dispiacere, Accorarsi, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 52: Cade in tanto dolor, che si dispone Allora allora di voler morire.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 32, 36: E ripetendo quel che l'avea detto Il cavalliero, in tal dolor discese, Che ec.
Definiz: § XIV. Menar dolore, trovasi per Lamentarsi, Rammaricarsi. –
Esempio: Esop. Fav.: E domandolla perch'ella menava tanto dolore.
Definiz: § XV. Portar dolore, si usò per Avere grande afflizione, Sentire vivo dispiacere. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 82: Della qual cosa l'uomo d'Iddio Giovanni portava non piccol dolore.
Esempio: E Belc. F. Pros. 4, 137: Quando quello beatissimo Giovanni morì in esilio, io portai incredibile dolore.
Definiz: § XVI. Pane del dolore. –
V. Pane.
Definiz: § XVII. Di dolore non si muore; dicesi proverbialmente a significare, sia che la natura ci ha dotati di tanta virtù conservativa dell'esistenza, da poter reggere anche alle maggiori avversità; sia, che il dolore provato in qualche gravissima sventura fu tale, che ne saremmo dovuti morire.