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Dizion. 5° Ed. .
MARINA
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pag.944
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MARINA. Definiz: | Sost. femm. Costa, Riva, Spiaggia, marina, ed altresì Regione contigua al mare, o marittima. - | Esempio: | Dant. Purg. 6: Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine. | Esempio: | Vill. G. 34: E nota che le marine anticamente erano molto abitate, e quasi infra terra poche città avea e pochi abitanti, ma in Maremma, e in Marittima verso Roma alla marina di Campagna, avea molte città e molti popoli. | Esempio: | E Vill. G. 352: Lasciò le sue navi per abbandonate, le quali erano armate di gente di quella marina; onde ec. | Esempio: | Vill. M. 3: La Cicilia fu tutta involta in questa mortale pestilenzia; e l'Affrica nelle marine, e nelle sue provincie di verso Levante, e alle rive del nostro mare Tirreno. | Esempio: | Acc. D. Stor. Ar. 3, 177: Di poi cavalcarono per quello di Lucca e di Pisa, verso la marina di sotto, in quello di Siena. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 36: Il signor nostro intanto, ritornato Alla marina, il suo danno comprende. | Esempio: | Targ. Viagg. 6, 406: Come esposi a lungo nel tomo II, in parlando della marina di Pisa. | Esempio: | Capp. Longob. 90: Italiani certamente furono quei costruttori di navi che Agilulfo mandò al re o principe degli Avari, e i quali erano d'Aquileia, ovvero di Pisa; perchè lo stato dei Longobardi non ebbe a quel tempo altre marine fuori di queste. |
Definiz: | § I. E per estensione, Plaga marina, Tratto di mare circostante ad alcun paese. - | Esempio: | Malisp. Stor. fior. 166: Arrivarono nella piaggia di Roma in sulla marina a una terra detta Asturi,... e ivi feciono armare una saettìa per passare in Cicilia e scampare dal re Carlo. | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 73: E simigliantemente è da considerare ne' molti freddi e umidi campi, i quali son posti intorno a marine e molte paludi. | Esempio: | Dant. Purg. 1: Di lontano Conobbi il tremolar della marina. | Esempio: | Vill. G. 352: E questo fu in queste nostre marine gran mutazione di navilio. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 247: Pon mente al temerario ardir di Serse, Che fece, per calcar i nostri liti, Di novi ponti oltraggio alla marina. | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 93: Marsilia.... è in Provenza sopra la marina posta. | Esempio: | Machiav. Art. Guerr. 240: La quale (regione) era larghissima, perchè ha le marine lontane mille miglia, i fiumi l'un dall'altro due o tre giornate, ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 6, 24: Ed ora alla marina ed ora al monte Volgea la faccia. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 10, 48: Vide scoprire alla marina Molti navili, e tutti alla sua volta. | Esempio: | Guicc. Stor. 1, 159: Succedendo al re il disegno di mutare lo stato di Genova..., sarebbe padrone di quasi tutte le marine dal porto di Marsilia insino al porto di Napoli. | Esempio: | Segn. B. Polit. volg. Ded. 9: Aver (la Toscana) l'aria temperata, l'acque sane, il paese commodo e fruttifero, le fiumare gentili, e le marine propinque. | Esempio: | Ross. P. Sveton. 1, 240: Il giorno avanti ch'ei venisse alle mani con Sesto Pompeo in Cicilia, andando a spasso lungo la marina, saltò un pesce fuor dell'acqua, e se gli fermò a' piedi. |
Esempio: | Serdon. Stor. Genov. volg. 46: Se il numero de' legni pisani fu sì grande, che i Genovesi con diciotto galee..., scorrendo per le marine di Corsica, di Sardigna e di Toscana, facessero ec. | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 5, 52: E guida mille fanti a la foresta, Usati a corseggiar quella marina. |
Definiz: | § II. E poeticam. per Mare. - | Esempio: | Fag. Rim. 1, 168: V'avete Scampata una burrasca molto grave: La marina era torbida, e la nave Del viver vostro in più d'un scoglio a un tratto Diede, ma resse (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 9: Signor de' pesci e de' soggetti numi, Invece di regnar sulla marina, E di vedermi tributarj i fiumi, Ero contento d'una fonticina (parla Nettuno). | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 109: Qual trema in sulla foglia Stilla a
cader vicina Nel vasto interminabile Grembo della marina; Tal ec. |
Definiz: | § III. E per Quadro, Disegno, o simile, rappresentante vedute o scene di mare. - | Esempio: | Baldin. Decenn. 6, 120: Diede gran nome di sè in dipignere marine, porti ed ogni sorta di navi con simili figure. |
Esempio: | E Baldin. Decenn. 192: Fece una battaglia con quattro altri quadri, con storie di S. Giovanni, ed una marina, ove finse una festa fatta in mare in tempo di primavera, con vascelli nobilmente addobbati. | Esempio: | E Baldin. Decenn. 355: Non aveva alcun dispiacere, che chi gli faceva dipignere i paesi o marine, facessevi aggiugner le figure per altra mano. | Esempio: | Lanz. Stor. Pitt. 2, 201: Alcuni han cercate le sue marine, per solamente istruirsi de' vascelli e del modo di armarli. |
Definiz: | § IV. Vale anche Naviglio, Armata navale, e simili. - | Esempio: | Cocch. Bagn. Pis. 16: Era questa città celebrata per l'abondanza delle grasce e dei legnami da fabricar le navi; sicchè essendo cessata la sua necessità d'adoperargli per uso della propria marina, ne forniva ec. |
Definiz: | § V. Prendesi anche per Tutta insieme la milizia di mare, Marineria; onde Ministro della Marina, chiamasi Quel ministro segretario di Stato che soprintende a tutti gli affari ed ufficj della marineria militare. - | Esempio: | Bott. Stor. Amer. 2, 204: Il rimanente (dei combattenti) era un raccozzamento di milizie francesi e inglesi, di alcuni pochi soldati di marina, e di ciurme delle fregate del Re, e delle navi mercantili che allora invernavano nel porto. |
Definiz: | § VI. Marina militare, o da guerra, dicesi Tutta la forza marittima di uno Stato, ordinata militarmente; e Marina mercantile, dicesi a Tutte insieme le navi e le persone attinenti alla navigazione e al commercio marittimo di una nazione. |
Definiz: | § VII. Marina marina, posto avverbialm., vale Lungo la riva del mare. - | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 77: Montato sopra una barca, passò a Brandizio, e di quindi marina marina si condusse infino a Trani. | Esempio: | Deput. Decam. 32: Ed acciò i forestieri, a' quali naturalmente sogliono cotali proprietà esser poco note, la intendano, egli importa marina marina andarsene lunghesso la marina, o non se ne allontanare molto, che altrimenti si direbbe anche riva riva, o piaggia piaggia. |
Definiz: | § VIII. E figuratam. - | Esempio: | Segner. Crist. instr. 2, 51: Fin ora non abbiamo noi navigato, se non, per dir così, marina marina, senza innoltrarci nell'argomento proposto, dov'è il mar alto. |
Definiz: | § IX. Essere marina, o la marina, torba, e anche Vedere la marina torba, o torbida, Esser segno di marina torbida, e simili, dicesi proverbialm. quando prevediamo o temiamo imminente qualche grave rischio o pericolo, o qualche forte rabbuffo da persona che si mostri molto in collera, e piena di mal talento. - | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 363: E ti so dire che la marina è gonfiata bene. | Esempio: | Giannott. Op. 2, 334: Di qua vien Nicerato, e la marina, A vederlo nel viso, mi par grossa. | Esempio: | Fag. Comm. 3, 284: Avendo veduto la marina torbida, a cautela non tornai se non a cose fatte alle grida di lui. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 127: E, poco dopo, tornò (il servitore), portando la ricca spada che il padrone si cinse; la cappa, che si buttò sulle spalle; il cappello a gran penne, che mise e inchiodò, con una manata, fieramente sul capo: segno di marina torbida. |
Definiz: | § X. Fare marina, e anche Battere, marina, si usò proverbialm. per Dolersi, Brontolare, e simili, fortemente, ma con finzione; che anche si disse Marinare; ed altresì per Raccomandarsi, Chiedere scusa, commiserazione, o simile, con importuno rammarichìo. - | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 1, 1: Sente un ragazzo Far marina, tremare, e mugolare In quella stessa buca della volta ec. | Esempio: | Lipp. Malm. 4, 8: E perch'ei non avea tutti i suoi mesi, Fu il primo ad esclamare e far marina. | Esempio: | Not. Malm. 1, 327: Diciamo far marina coloro, che fingendosi stroppiati ed impiagati, gridano e si rammaricano per farsi creder tali; chè tanto vale in questo proposito Marinare o Far marina, quanto Rammaricarsi o Dolersi di cosa che dispiaccia, ma per lo più s'intende di coloro che fingono: come per esempio, lo scolare battuto dal maestro, si dice Far marina, quando, fingendo che il maestro gli faccia gran male, piange e stride a più non posso. | Esempio: | Crusc. Vocab. III: Marina.... Far marina, dicesi del Finger miseria, e con importunità, quasi gagnolando, chieder la limosina, o simili. |
Esempio: | E Crusc. Vocab. IV: Battere.... Batter marina, vale Chiedere rammaricandosi, Pigolare. | Esempio: | Not. Malm. 328: Far marina, viene dalla similitudine del romoreggiamento del mare, quando comincia a far tempesta, che sentendosi di lontano, rassembra un certo borbottare o brontolare, che si dice ancora bubbolare, come di persona travagliata che si rammarichi. | Esempio: | Fag. Rim. 1, 358: Eaco.... Soggiunse: Io no, non credo a' lor lamenti; Questi monelli affè batton marina. I malfattori son tutti innocenti, A domandarne a lor. | Esempio: | E Fag. Rim. 5, 349: Dopo ch'ho licenziato Quel Meo, mio servitore, L'orivol m'ha rubato. Ier sera lo posai sul tavolino: Vien questo figurino, La camera ad aprirmi stamattina, Si licenzia da me, batte marina. Fa le sue scuse, se mi ha mal servito; stassi in atto contrito. |
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