Lessicografia della Crusca in rete

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PARENTE
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PARENTE.
Definiz: Congiunto di parentado, o sia consanguinità, o affinità. Lat. cognatus, consanguineus, affinis. Gr. προσήκων, κηδεμών, συγγενής.
Esempio: Bocc. introd. 13. Assai ed uomini, e donne abbandonarono la propria città, le proprie case, i loro luoghi, i lor parenti, e le lor cose.
Esempio: E Bocc. num. 18. Le donne parenti, e vicine nella casa del morto si ragunavano.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 6. A lei dee ec. ssere da un suo parente recato a casa il corpo di Scannadio.
Esempio: Petr. son. 190. Il sonno è veramente, quale uom dice, Parente della morte (quì per similit.)
Esempio: Dant. Par. 16. Sicchè non piacque ad Ubertin Donato, Che il suocero il facesse lor parente.
Esempio: Cron. Vell. 10. Il detto Cino di ser Dietisalvi ec. era tanto amico, e parente ec.
Esempio: Cas. lett. 44. Avendo essa raddoppiato i preghi, e la fatica ec. nella causa di Flamminio mio parente.
Definiz: §. Per Progenitore. Lat. parens.
Esempio: Dant. Inf. 1. E li parenti miei furon Lombardi.
Esempio: E Dan. Inf. 2. Tu dici, che di Silvio lo parente Corruttibile ancora ad immortale Secolo andò.
Esempio: Petr. canz. 29. 6. Non è questa la patria, in ch'io mi fido, Madre benigna, e pia, Che cuopre l'uno, e l'altro mio parente?
Esempio: Coll. SS. Pad. Per la quale usciti noi della casa del primo nostro parente ec.
Esempio: Amet. 92. Dando principio a quel misterio sacro, Per lo qual rinasciam, gittando via Delli primi parenti il peccar acro.