Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
QUALE.
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QUALE.
Definiz: In vece di Chi, Chiunque, Qualunque, non ricerca articolo.
Esempio: Fiam. lib. 4. Non miri tu, com'ella ne' sembianti pare sbigottita, qual la cagion si sia?
Esempio: Petr. Canz. 16. 1. Qual più gente possiede, Colui è più da' suoi nimici avvolto.
Esempio: E Petr. appresso. Ivi fa, che 'l tuo vero, Qual'io mi sia, per la mia lingua s'oda.
Esempio: Dant. Par. 1. Nel Ciel, che più della sua luce prende, Fui io, e vidi cose, che ridire Non sa, ne può qual di lassù discende.
Esempio: Petrar. Canz. 8. 5. Spesse volte si truova D'amar qual cosa nuova, Più folta schiera di sospiri accoglia.
Esempio: Bocc. Tes. 7. Tra lor mostrando diverse ragioni, di quali credevano degli innamorati.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 2. Ci tornano, qual medico, e qual notaio.
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 10. Qual se n'andò in contado, e qual qua, e qual là.
Esempio: E Bocc. Nov. 70. 8. Qual se tu?
Esempio: Dittam. 1. 6. Folle è qual crede, che per suoi consigli, Rimuover possa l'ordine del Cielo.
Esempio: Dan. Par. 3. Che qual vuol grazia, e a te non ricorre, Sua disianza vuol volar senza ali.
Esempio: Alam. Gir. Ma in guerra non si cerca quale, o come.