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1) Dizion. 5° Ed. .
AVARIZIA.
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AVARIZIA.
Definiz: Sost. femm. Amore disordinato del danaro e degli averi.
Dal lat. avaritia. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Come poteo trovar dentro al tuo seno Luogo avarizia tra cotanto senno?
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 407: L'avarizia è in tener la pecunia, e la prodigalità è in versarla indebitamente.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 413: L'avarizia nè per frutto d'avere è benavventurosa, e per cupidità d'acquistare è miserissima.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 45: Bruno e Buffalmacco e Nello rimaser contenti d'aver con ingegni saputo schernir l'avarizia di Calandrino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 1: O esecrabil avarizia, o ingorda Fame d'aver, io non mi maraviglio, Ch'ad alma vile e d'altre macchie lorda Sì facilmente dar possi di piglio.
Esempio: Dav. Tac. 2, 6: Credettesi che Capitone, tentato da' Legati a novità, come d'avarizia e libidine sozzo, non acconsentisse.
Definiz: § I. E figuratam. Scarsezza, Parsimonia. –
Esempio: Segner. Pred. 630: A tale eccesso di offesa non si conviene tal avarizia di pianto.
Definiz: § II. Muoia l'avarizia; modo familiare che usasi quando si oltrepassa in alcuna cosa la spesa o la misura ordinaria; e talvolta usasi anco giocosamente. –
Esempio: Red. Lett. 3, 244: Mi sono generosamente risoluto, e muoia l'avarizia, di mandarvi due para di galline.
Esempio: Magal. Lett. 171: Ho risoluto di mandarvelo franco [il regalo], e muoia l'avarizia.
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 102: Ella è giustizia; 'N un caso come questo Muoia pur l'avarizia.