Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SDRUCIRE
Apri Voce completa

pag.1489


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
SDRUCIRE.
Definiz: Propriamente disfare il cucito: Scucire. Lat. dissuere.
Esempio: Fir. Nov. 269. Cominciò a cercare di sdrucir la camicia.
Esempio: Cant. Carn. Tanto spesso si ricuce, Ogni dì si straccia, e sdruce.
Definiz: §. Sdrucire: per simil. vale Aprire, fendere, spaccare. Lat. diffindere.
Esempio: Filip. Vil. 11. 80. Caddono in Firenze più saette, fra le quali una ne percosse nel campanile de' Frati predicatori, e quello in più parti sdrucì.
Esempio: Dan. Inf. 22. E Ciriatto a cui di bocca uscia D'ogni parte una sanna, come a porco, Gli fe sentir, come l'una sdrucia.
Definiz: §. Sdrucire: In signif. neutr. e anche neutr. pass. Lat. rimis fatiscere.
Esempio: Serd. Stor. Ind. 66. Le navi si percuotevano quasi insieme, con estremo pericolo di sdrucirsi.
Esempio: E Serd. Stor. Ind. 190. Si levò di notte una gran fortuna, la quale fece, che la sua nave percosse in una secca, e si sdrucì, e andò in fondo.
Esempio: Bocc. Nov. 17. 7. Essendo essi non guari sopra la Maiolica, sentiron la nave sdrucire, ec. che sopra la sdrucita nave si gettarono i padroni.
Esempio: Bern. Orl. 2. 6. 36. Altro non si ode, che navi sdrucire.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 24. Così detto col fior de' suoi, sdrucì ne' nostri [qui aprì, roppe. Lat. impressionem facere, ordines perrumpere, scindere agmen]