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GRONDA.
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GRONDA.
Definiz: Sost. femm. Estremità del tetto che sporge fuori della parete di una casa o d'altro edifizio, e donde gronda l'acqua piovana.
Dal lat. grunda. –
Esempio: Pallad. Agric. 286: Mettendole sotto le gronde del tetto, ec.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 135: Andavano [i pilastrelli] a sostenere la cornice, la quale cornice doveva apparire dove è oggi la gronda del tetto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 322: Egli con gli altri si coricò per dormire sotto la gronda del tetto dinanzi alla porta.
Esempio: E Demetr. Fal. 38: L'epifonema è simile alle pompe de' ricchi, dico, alle gronde de' tetti, e a' superbi loro intagli ed ornamenti.
Esempio: Cecch. Samar. 3, 6: Ha posto il tetto a questa bella fabbrica, E sì le ha fatto una gronda magnifica Ch'ella pare un palazzo e di quei belli.
Esempio: Fag. Rim. 7, 234: Come giusto fa un gatto che circonda E gira un largo tetto, ch'ha in balia, Poi vassene a posar sur una gronda.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 280: L'accidente è: il parere a quelli, che di notte camminano per una strada, d'esser seguitati dalla luna con passo eguale al loro, mentre la veggono venir radendo le gronde dei tetti.
Definiz: § I. Figuratam., e poeticam., per Ciglio. –
Esempio: Dant. Parad. 30: E sì come di lei bevve la gronda Delle palpebre mie, così mi parve Di sua lunghezza divenuta tonda.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 795: Bevi la gronda De le palpebre mie; cioè li cigli de' miei occhi.
Definiz: § II. E per Pendenza della parte superiore di un qualche edifizio. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 211: Facciansi otto coste di marmo agli angoli nelle superficie della cupola di fuori, grossi come si richiede, ed alti un braccio sopra la cupola, scorniciato a tetto, largo braccia due, che vi sia del colmo, e della gronda da ogni parte.
Esempio: Maff. Anfit. 336: L'esterno de' casini.... e.... il profilo del muro del recinto con sua gronda.
Definiz: § III. Gronda, dicesi uno Strumento di terra cotta, simile all'embrice, ma di larghezza eguale da ambi i capi, il quale si adopera per coprire l'estremità o gronda del tetto. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 93: Ma gli embrici piani, cioè le gronde, sono più commode, pur che le si congiunghino l'una appo l'altra a filo.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 310: Quanto alli embrici, gronde, colmignoli e tegolini, non essendo alla misura altra volta pubblicata, caschino nelle pene contenute nelli statuti di detta arte, dichiarando dette gronde, embrici, colmignoli, tegolini, dovere essere alla misura, così nel mezzo, come nelle teste, sotto le pene predette.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 57, 2: E quelli embrici, che si pongono nel fine del filare dalla parte più bassa, sono nelle teste eguali,... e questi così fatti diconsi gronde per istare su 'l grondaio dello stesso tetto.
Esempio: Not. Malm. 1, 87: Gronde, che sono quelle tegole più larghe, le quali son poste nell'estremità de' tetti.
Definiz: § IV. Gronda, dicesi Quella parte di terra che contorna un padule, un lago, e simili, e per la quale ne sgrondano le acque; e parlandosi di fiume, prendesi talvolta per Margine, Sponda. –
Esempio: Legg. Sal. 33: A primo, le gronde del fiume di Passera; secondo, le gronde della Cecina; terzo, beni del podere della Vignaccia.
Esempio: Grand. Relaz. var. 7, 165: Non tende altrimenti a risanare i terreni di Bellavista e dell'altre possessioni de' particolari poste sulle gronde del lago, ma ec.
Esempio: E Grand. Relaz. var. 7, 170: Il celebre ingegnere Giuliano Ciaccheri in una sua Relazione,... ponderando quattro cagioni, che allora vi erano, dell'inondazione d'alcuni beni posti alle gronde del padule, annovera ec.
Esempio: E Relaz. Fucecch. 188: Quanto poi agli altri Comuni più distanti dalle gronde del padule,... essi non ricevono danno alcuno dal padule nell'escrescenze sue.
Esempio: Perell. Relaz. Trasim. 6: Con trattenere le onde del lago, commosse dallo spirar de' venti, e impedirne il progresso fino alle gronde, ec.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 51: La superficie de' campi di Bellavista vicini alla gronda del padule era rimasta più bassa del fondo di esso padule contiguo.
Esempio: E Targ. Valdin. 1, 239: L'Arno.... va riempiendo tutto il padule d'acqua e di fango, e si distende per tutte le gronde di esso padule.
Definiz: § V. Gronda, vale altresì L'atto e L'effetto del grondare, dello stillare; ed anche Stillicidio, od Acqua che piova: ma in questo significato è poco comune. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 22: E la nera terra gemerà e renderà cotali risudamenti, e non grandi gronde d'acqua.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 244: La gronda delle sue foglie nuoce a' prossimani arbori, e a quegli della sua generazion similmente nuoce.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 216: Apron le nubi 'l panno oscuro e nero, E danno il passo alle celesti gronde, ec.
Esempio: Bart. D. Stor. Ital. 3, 44: E piovendo, ogni tavola faceva gronda; tal che in tutta la camera non rimaneva nè a' Padri, nè al letto, palmo dove riparare all'asciutto.
Definiz: § VI. E in locuz. figur. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 109: Troppo bene assomigliò [Salomone] la negrigenzia della mente alla casa e al letto non curato, per la qual negrigenzia primamente passano all'anima le minutissime gronde delle passioni.
Definiz: § VII. A gronda, usato come maniera aggiuntiva, vale A similitudine di gronda, cioè Un po' spiovente; e dicesi di berretto, cappello, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 11: Pon mente a quel Graziano Con quella guarnaccaccia, Con quella berrettaccia a gronda.
Definiz: § VIII. A gronde, posto avverbialm., e col verbo Colare a gronde, vale In gran copia, Come le gronde de' tetti quando piove. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 288: Ansando i remigi Aprian le asciutte bocche; e spesso i fianchi Battendo, a gronde di sudor colavano.