Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CRUCCIARE.
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CRUCCIARE.
Definiz: Neutr. pass. crucciarsi Adirarsi, Sdegnarsi, Stizzirsi.
Dal lat. cruciare, Travagliare, Tormentare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 99: Quasi tutti si crucciarono contro a Federigo.
Esempio: Dant. Inf. 3: E 'l Duca a lui: Caron, non ti crucciare.
Esempio: Comp. Din. Cron. 13: Giano giustamente crucciandosi sopra loro dicea: facciansi leggi, che siano freno a tanta malizia.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 83: Figliuola, se tu di queste cose ti crucci, io non me ne maraviglio.
Esempio: Pitt. B. Cron. 16: Considerai che.... gli faciessono così dire o per ispaventarmi a fine ch'io gli rendessi le lettere, o perch'io me ne crucciassi per modo che io gli faciessi villania.
Esempio: Cas. Pros. 3, 306: Come gli agrumi, che altri mangia te veggente, allegano i denti anco a te; così il vedere che altri si cruccia, turba noi.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 6: Pure do parole al Papa e tengolo in buona speranza, perchè e' non si crucci meco.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 296: Perchè burlomi Di lui talvolta, l'ha per male, e dammene Certe sua canatelle così deboli, Per non mi far crucciare, e per non perdersi Il segretario Mosca.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 17: E se ne cruccia sì, ch'oltra ogni segno Di ragione il trasporta ira e disdegno.
Esempio: Pindem. Poes. 286: Crucciomi, e a tal che d'imbriaco in guisa Serpeggiando cammina e tentennando, Piego lo sguardo.
Definiz: § I. Si usò nello stesso significato con la particella pronominale sottintesa. –
Esempio: Nov. ant. C. 81: Il conte d'Angiò fu alla reina, e chiesele mercè, che ella per amore de' nobili cavalieri di Francia dovesse mostrare cruccio al re.... La reina così fece. Crucciò col re, e nella pace li domandò quello che ella volea.
Esempio: Bocc. Amet. 68 t.: Certo se mi fosse lecito il crucciare, già ti mostrerei quanto l'ira m'accenda.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 9: L'una delle quali [cose] è quel mutamento d'animo, pel quale noi appetiamo, crucciamo, e ci alteriamo.
Esempio: Alam. L. Avarch. 1, 65: Pongasi in essiglio Ogni altra cosa andata; che sovente L'uom di tosto crucciar tardi si pente.
Definiz: § II. E per Attristarsi, Dolersi, Affliggersi. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 218: Che essendo così onorato da voi, io non potrei non crucciarmi d'esser inutile alla vostra Accademia.
Definiz: § III. Att. Far crucciare, Fare adirare, Fare che alcuno si crucci. Ed altresì, Fare che alcuno si turbi, si contristi, abbia dolore, e simili; Turbare, Affliggere. Ma oggi non si userebbe che in poesia. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Che Guglielmo Borsiere, il qual si duole Con noi per poco, e va là coi compagni, Assai ne cruccia con le sue parole.
Esempio: E Dant. Inf. 17: Ed io, temendo nol più star crucciasse Lui, che di poco star m'avea ammonito, Torna'mi indietro.
Esempio: Tav. Rit. 1, 115: Lo re Languis di ciò ebbe grandissimo dolore; non per tanto ch'egli volesse però Tristano crucciare.
Esempio: Salvin. Senof. 13: Lo Iddio più gagliardo lo premeva, e traealo contrastante, e crucciavalo mal suo grado.
Esempio: Fosc. Poes. 338: Va', nè crucciarmi, se reddir vuoi salvo.
Esempio: Pindem. Poes. 153: Lui non speme o timor, desire o sdegno Mai volve e cruccia.