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Dizion. 5° Ed. .
CRUCCIARE.
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CRUCCIARE. Definiz: | Neutr. pass. crucciarsi Adirarsi, Sdegnarsi, Stizzirsi. |
Dal lat. cruciare, Travagliare, Tormentare. – Esempio: | Dant. Inf. 3: E 'l Duca a lui: Caron, non ti crucciare. | Esempio: | Comp. Din. Cron. 13: Giano giustamente crucciandosi sopra loro dicea: facciansi leggi, che siano freno a tanta malizia. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 83: Figliuola, se tu di queste cose ti crucci, io non me ne maraviglio. | Esempio: | Pitt. B. Cron. 16: Considerai che.... gli faciessono così dire o per ispaventarmi a fine ch'io gli rendessi le lettere, o perch'io me ne crucciassi per modo che io gli faciessi villania. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 306: Come gli agrumi, che altri mangia te veggente, allegano i denti anco a te; così il vedere che altri si cruccia, turba noi. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 296: Perchè burlomi Di lui talvolta, l'ha per male, e dammene Certe sua canatelle così deboli, Per non mi far crucciare, e per non perdersi Il segretario Mosca. |
Esempio: | Tass. Gerus. 5, 17: E se ne cruccia sì, ch'oltra ogni segno Di ragione il trasporta ira e disdegno. |
Esempio: | Pindem. Poes. 286: Crucciomi, e a tal che d'imbriaco in guisa Serpeggiando cammina e tentennando, Piego lo sguardo. |
Definiz: | § I. Si usò nello stesso significato con la particella pronominale sottintesa. – | Esempio: | Nov. ant. C. 81: Il conte d'Angiò fu alla reina, e chiesele mercè, che ella per amore de' nobili cavalieri di Francia dovesse mostrare cruccio al re.... La reina così fece. Crucciò col re, e nella pace li domandò quello che ella volea. | Esempio: | Bocc. Amet. 68 t.: Certo se mi fosse lecito il crucciare, già ti mostrerei quanto l'ira m'accenda. | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 9: L'una delle quali [cose] è quel mutamento d'animo, pel quale noi appetiamo, crucciamo, e ci alteriamo. | Esempio: | Alam. L. Avarch. 1, 65: Pongasi in essiglio Ogni altra cosa andata; che sovente L'uom di tosto crucciar tardi si pente. |
Definiz: | § II. E per Attristarsi, Dolersi, Affliggersi. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 218: Che essendo così onorato da voi, io non potrei non crucciarmi d'esser inutile alla vostra Accademia. |
Definiz: | § III. Att. Far crucciare, Fare adirare, Fare che alcuno si crucci. Ed altresì, Fare che alcuno si turbi, si contristi, abbia dolore, e simili; Turbare, Affliggere. Ma oggi non si userebbe che in poesia. – | Esempio: | Dant. Inf. 16: Che Guglielmo Borsiere, il qual si duole Con noi per poco, e va là coi compagni, Assai ne cruccia con le sue parole. | Esempio: | E Dant. Inf. 17: Ed io, temendo nol più star crucciasse Lui, che di poco star m'avea ammonito, Torna'mi indietro. |
Esempio: | Tav. Rit. 1, 115: Lo re Languis di ciò ebbe grandissimo dolore; non per tanto ch'egli volesse però Tristano crucciare. |
Esempio: | Salvin. Senof. 13: Lo Iddio più gagliardo lo premeva, e traealo contrastante, e crucciavalo mal suo grado. | Esempio: | Fosc. Poes. 338: Va', nè crucciarmi, se reddir vuoi salvo. | Esempio: | Pindem. Poes. 153: Lui non speme o timor, desire o sdegno Mai volve e cruccia. |
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