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1) Dizion. 5° Ed. .
APPANNARE.
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APPANNARE.
Definiz: Att. Velare, Coprire come di un panno. –
Esempio: Molz. Ninf. tib. 17: Sovra un gran sasso, Cui verde musco d'ogn'intorno appanna.... Canuto vecchio.... Con l'amo i pesci d'allettar s'affanna.
Definiz: § I. Per Offuscare, Oscurare, detto delle cose lucide che si rendono opache per alitarvi sopra o per altra causa. –
Esempio: Bellin. Disc. anat. 2, 113: Tal velo.... togliendosi e sparendo da per sè stesso dalla superficie ch'egli appannava, e lasciandola ec.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 247: Gli altri [sali] non appannarono punto il vetro.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 21: La gloria nostra È geloso cristallo, è debil canna, Che ogni aura inchina, ogni respiro appanna.
Esempio: Parin. Poes. 88: Nè cavalier con l'alito maschile Osi appannare il nitido cristallo.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 59: E pur lo specchio Non mente, s'amor proprio non l'appanna.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 125: Scuotano da loro quella polvere e quelle macchie cancellino, le quali appannavan.... le belle e lucide immagini da Dio nelle nostre menti improntate.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 430: Se non giungono a denigrare affatto la reputazione dell'incolpato, giungono ad appannarla.
Definiz: § III. E detto dell'organo della vista. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 287: Di molto l'occhio tuo, Teseo, s'inganna, Chè quelle son cinque isole che vedi; Ma la distanza il tuo vedere appanna.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 163: E la nube degli occhi ecco ti sgombro, Che la vista mortal t'appanna e grava, Onde tu ben discerna le divine E l'umane sembianze.
Definiz: § IV. E figuratam., riferito alle facoltà sensitive e intellettuali. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 86: Se mortal velo il mio veder appanna, Che colpa è delle stelle?
Esempio: Salv. Avvert. Ded.: Natural benignità e affezione appanna spesso qual s'è più occhio d'acuta vista.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 93: Ch'io dinanzi torrotti il nuvol denso Di vostra umanità, ch'intorno avvolto, Adombrando, t'appanna il mortal senso.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 22: Non son novelle nò, che svolazzando, Appannino 'l cervel d'uom ch'abbia 'ngegno.
Definiz: § V. Neutr. pass. appannarsi Cuoprirsi di un velo leggiero; detto di quel panno o panna, che si forma sopra alcuni liquidi, e più specialmente del latte. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 120: Farà il burro una sola volta il giorno, la mattina a buon'ora, quando il latte li s'appanni senz'inforzare.
Definiz: § VI. E per Offuscarsi, Oscurarsi, detto delle cose lucide. –
Esempio: Montecucc. Op. 2, 112: Si appanna il lustro delle armi, che nel solo conservare occupate, alle conquiste non si sfodrano.
Esempio: Bellin. Disc. anat. 1, 65: Per quanto tempo a voi piacerà di riapplicare lo specchio alla carne, seguiterà ad ogni momento ad offuscarsi ed appannarsi il cristallo.
Esempio: E Bellin. Disc. anat. 2, 111: Alitando sopra uno specchio,.... s'appanna; e tale appannarsi lo specchio dal nostro sfiatarvi sopra, egli è un restar disteso, per opera di quel nostro sfiatamento, un certo che quasi panno.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 45: Della tua spada al riverito lampo, Abbagliata già cade e già s'appanna L'empia luna ottomanna.
Definiz: § VIII. E per similit., detto degli occhi e della vista; usato anche in forma di Neutr. –
Esempio: Dav. Lett. 547: La vista, che ogni poco ch'io l'affatico si appanna, non mi lascia finire li cinque ultimi libri di Tacito.
Definiz: § IX. E detto delle acque e d'alcun altro liquido, vale Perder la chiarezza, Intorbidarsi. Usato anche in forma di Neutro. –
Esempio: Targ. Viagg. 3, 194: Ambedue [le acque], infusovi dell'olio di tartaro, appannano un poco, cioè diventano albicce.