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Dizion. 4° Ed. .
APPANNARE
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APPANNARE.
Definiz: | Forse dal panno, che si genera nella superficie de' liquori, e nella luce dell'occhio, e negli specchi, e vetri:
e vale Offuscare, Coprire. Lat. offuscare, tenebras offundere. Gr.
ἐπισκιάζειν. |
Esempio: | Petr. canz. 17. 4. Se mortal velo il mio vedere appanna, Che colpa è delle
stelle? |
Esempio: | Buon. rim. 59. E pur lo specchio Non mente, s'amor proprio non
l'appanna. |
Esempio: | Tass. Ger. 19. 93. Ch'io dinanzi torrotti il nuvol denso Di vostra umanità, che
intorno avvolto Adombrando t'appanna il mortal senso. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 4. 21. Non son novelle no, che svolazzando, Appannino il cervel
d'uom, ch'abbia ingegno. |
Definiz: | §. I. Appannare diciamo di tutte le cose lucide, che s'oscurano o per l'alitarvi dentro, o per sucidume. |
Definiz: | §. II. Si dice anche del Tirar su il panno alla ragna, tra l'una, e l'altra maglia dell'armadura. |
Esempio: | Burch. 2. 78. Tu piglierai de' grilli stu appanni. |
Definiz: | §. III. E del Rimanere, che vi fanno dentro gli uccelli, o altri simili animali. |
Esempio: | Bellinc. Anzi mi par di mosche una moria, Però, ch'elle v'appannan tutte
dentro. |
Esempio: | Alleg. 245. Perch'io sono in tutto, Com'uccellin, che nella ragna
appanna. |
Definiz: | §. IV. E per metaf. di coloro, che rimangono colti, e ingannati. |
Esempio: | Dav. Scism. 60. Bello fu, che egli appannò nella sua ragna. |
Esempio: | Morg. 22. 40. Rinaldo non volea rifiutar posta, Tanto che tutti appannaro alla
ragna. |
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