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MOTIVO
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MOTIVO.
Definiz: Add. Che è atto ad imprimere il moto; detto di potenza, forza, e simili. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 128: E se 'l cielo si muove, ed è movitore di tutte le cagioni e di tutti li accidenti diversi ch'appaiono sopra la terra,... è mestieri di ragione ch'egli abbia le virtudi motive diverse, imperciò ch'egli si muove in diverse parti.
Esempio: Benciv. Mes. 129: Cade questa infirmità ne' nervi motivi, e il moto loro è dalla parte di rietro del cervello.
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 51: E però il principio, e la potenza vegetativa, la sensitiva, la motiva e l'intellettiva sono i subbietti e i pazienti atti a ricever l'anima, che è la lor forma e il loro atto.
Esempio: Varch. Lez. 153: Le potenze, overo virtù dell'anima sono cinque: vegetativa, sensitiva, appetitiva, motiva di luogo a luogo, intellettiva.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 67: Resta solo, quanto appartiene al senso, la potenzia motiva di luogo a luogo, la qual ne' nervi e ne' muscoli e nelle legature, sta sparsa per tutti i membri. Questa potenzia, ogni volta che l'appetito il comanda, essercita l'offizio suo.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 5, 119: Nè la virtù motiva saprebbe muovere il corpo dritto, nè gl'instrumenti della voce esprimere le parole.
Definiz: § Figuratam., detto di potenza, facoltà, cagione, razionali; e altresì di pensiero, principio, ragione, e simili; vale Che muove, determina, induce, a operare razionalmente, o ad atti morali. –
Esempio: S. Ag. Espos. Salm. 90: Orazione è salimento d'intelletto a Dio. E prendi qui intelletto sì come elli comprende due potenzie, che sono propie de l'anima razionale: l'una è la potenzia appreensiva; l'altra è la motiva: l'appreensiva è detta lo 'ntelletto speculativo; la motiva è detta lo intelletto pratico.
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg. M. 69 t.: Quanto la potenzia motiva è più eccellente che la cognitiva, tanto è el cognoscimento, il quale ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 374: Lo cielo.... non è cagione d'ogni cosa. E benchè fusse cagione d'ogni cosa, non sarebbe necessaria, ma cagione motiva, a la quale si può resistere.
Esempio: Collaz. Ah. Isaac volg. 61: L'anima non hae posa delle cogitazioni motive che le vegnono.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 293: È quivi un'altra differenza che ha l'arte con la natura, presa dalla causa efficiente e motiva.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 427: Egli bene spesso non sa le secrete cause motive de' suoi commandamenti.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 459: Questo ha luogo altresì nelle cagioni motive de' nostri assensi intellettuali, cioè nelle prove.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 546: Qual che fosse la ragione più motiva, in fine si condussero a questo temperamento.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 345: Nell'uno e nell'altro di questi sacramenti si unge una sola parte del corpo, cioè la fronte; là dove nell'estrema unzione si ungono tutte: almeno si ungono tutte le facultà primarie dell'uomo, cioè la cognoscitiva, l'appetitiva e la motiva:... la motiva che è quella che le eseguisce, vien unta ec.