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Dizion. 5° Ed. .
MARCIRE.
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pag.929
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MARCIRE. Definiz: | Neutr. Divenir marcio, Corrompersi, Putrefarsi, e simili; detto più propriamente di corpo animale e sue parti, o di erbe, frutti, e altri vegetali. |
Dal lat. marcere. – Esempio: | Cellin. Pros. 164: La cimatura marcisce, e per essere così marcia, la terra diviene come uno unguento. | Esempio: | Soder. Op. 1, 146: Da gennaio in là non è da toccare arbori per niente, perchè intarlano, marciscono, e bastan poco tempo. | Esempio: | E Soder. Op. 2, 29: Quei cavezzali.... si arino di ottobre e novembre, affinchè la terra bolli insieme, e si scaldi, e che ogni corteccia, e altra erba vi fosse, marcisca. | Esempio: | E Soder. Op. 3, 222: La pastinaca pesce.... ha un ago così velenoso,
che se punga gli arbori, marciscono. | Esempio: | Lipp. Malm. 6, 60: Il gran se gli marci dentro a' granai, Chè nol vendea se non valea un occhio. | Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 594: Que' frutti, che in latino son chiamati fugientes, i quali tosto marciscono, nè possono conservarsi. |
Esempio: | Not. Malm. 2, 496: Marcire. Intendiamo Infradiciare, Corrompersi. Dal latino marcere, marcescere. | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 2, 11: In un clima asciutto si pianteranno l'uve facili a marcire alle pioggie ed alle rugiade. | Esempio: | Giust. Vers. 15: Dalla coscia giù giù sino al tallone Sempre all'umido sto (parla lo stivale) senza marcire. | Esempio: | Ridolf. fez. Agr. 2, 245: Tutte le altre (radici del magliolo).... non fanno che marcire. |
Definiz: | § I. Per similit. – | Esempio: | Soldan. Sat. 55: Il ciel non prende Suo moto da quel ch'altri ghiribizza: Nè tale alterazion per modo il rende Corruttibil, ch'ei bachi o ch'ei marcisca. |
Definiz: | § II. Detto di acqua, vale Corrompersi per infezione di sostanze animali o vegetali. – | Esempio: | Tass. Dial. 1, 377: Li stagni e l'acque che non si muovono sogliono marcire. |
Definiz: | § III. Marcire, per similit., detto di persona, vale Perdere il vigore e la salute, Disfarsi lentamente, Venir meno, e simili. – | Esempio: | Nard. Liv. Dec. 14 t.: A loro sarebbe forza l'impigrirsi e marcire, per l'altrui viltà e dappocaggine. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 41: Lei cacciata, svergognata,... fece marcire di lungo stento; parendole nascondere, nel lungo tenerla viva, l'uccisione. |
Definiz: | § IV. Figuratam. – | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 299: Nè è per vecchiezza marcita, anzi oggi più che mai fiorisce, la gloria del nostro nome. | Esempio: | Rinucc. A. Graz. I, 3, 250: Nè è questa famiglia, come sogliono molt'altre, per la vecchiezza sua marcita, nè la sua virtù per tanti anni è mancata, anzi ora fiorisce grandemente la gloria e risplende ec. |
Definiz: | § V. E con un compimento di luogo, vale Starvi a forza e così a lungo, e con tanti stenti, da perderne la salute, o morirne. – |
Esempio: | Car. Lett. Farn. 2, 206: Il fine propostosi di voler far marcire i cardinali in Conclave,... non era giusto, nè onesto. | Esempio: | Lipp. Malm. 1, 16: E se non se le dà soddisfazione, La ci farà marcir ‘n una prigione. | Esempio: | Not. Maln. 1, 30: Ci farà marcir ‘n una prigione. Ci farà star tanto in carcere, che noi vi moriremo di stento, v'infradiceremo. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 108: Egghi (egli) è persona, per non cavar fuora un soldo, di lasciavvi (lasciarvi) marcire in prigione. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 98: Andrebbero, alla fin della funzione, Tutti a marcir per debito in prigione. | Esempio: | E Guadagn. Poes. 2, 294: Dio guardi aver gridato libertà, Ci facevan marcir per le prigioni. |
Definiz: | § VI. Marcire nell'ozio, nei vizj, e simili, vale figuratam. Perdere il vigore, Infiacchirsi, per causa dell'ozio, dei vizj, e simili; e anche semplicemente Esservi tanto immerso da rimanerne quasi consumato. – | Esempio: | Machiav. Disc. 254: Le quali legioni marcendo nell'ozio, cominciarono a dilettarsi in quello: tanto che ec. | Esempio: | Nard. Liv. Dec. 7: Parendogli pertanto che la città marcisse nell'ozio, cercava da ogni parte materia di far guerra. | Esempio: | Piccolom. Instit. mor. 533: Non gli lasceremo mai una sol'ora del giorno marcire nell'ozio, essendo l'ozio capital nemico del ben servire. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 234: Allato a' Cauci e Catti sono i Cherusci, lasciati stare e marcire in pace lunga, soverchia e gioconda più che sicura. | Esempio: | Segner. Pred. 90: Tu che da tanto tempo hai marcito nella libidine. | Esempio: | E Segner. Pal. op. 154: Era peccatore sì arrabbiato, sì abituato, che marcì trentotto anni in que' vizj stessi che ec. | Esempio: | Fag. Comm. 4, 331: Non vi stupite se, marcendo nell'ozio, abbiamo in tal guisa operato. |
Definiz: | § VII. Marcire in corpo, detto di segreto, ricordo; e simili, vale figuratam. Non esser mai palesato, Esser dimenticato. – | Esempio: | Salvin. Lett. IV, 1, 297: I segreti di cose confidate.... non si debbono mai dire a nessuno del mondo, e debbono marcire in corpo. |
Definiz: | § VIII. In forma di Neutr. pass. Marcirsi Divenir marcio, Corrompersi, e simili. – | Esempio: | Soder. Op. 1, 41: Nascondendosi lui (il sole), attristarsene il mondo, e la natura cordogliosa rimanere, le piante perdere la lor vaghezza prima, cascar le frondi, marcirsi, ec. | Esempio: | E Soder. Op. 2, 31: E bene ordinare il letamaio dell'orto, ove scolino tutte l'acque e vi stagnino, e quivi inviare tutte le brutture a marcirsi e stagionarsi. | Esempio: | Bandin. Disc. econ. 38: E veder marcirsi il grano ozioso nei magazzini, pel zelo capriccioso di serrare le tratte. |
Definiz: | § IX. Figuratam. detto di persona, vale Svigorirsi, Consumarsi, Venir meno, e simili. – | Esempio: | Machiav. Art. Guerr. 421: Governarsi co' sudditi avaramente e superbamente, marcirsi nell'ozio, ec. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 169: E serà cagion ch'io misero Mi marcisca in prigione. | Esempio: | Forteguerr. Terenz. 200: E che dovea marcirsi in casa propria Una ragazza omai cresciuta tanto? |
Definiz: | § X. In forza di Att., vale Fare marcire, anche figuratam. – | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 61: Le dimostrai quanto alle donne sia non pure biasimo, ma sia loro molto dannoso, marcirsi il viso con calcine e veneni, che si dicono lisci. | Esempio: | Speron. Op. 3, 91: Già non sono essi (i miracoli) dell'opre nostre materiali, che ‘l tempo invecchi e marcisca, ma son di quelle sopra natura. | Esempio: | Soder. Op. 1, 408: Quelle (viti) che nei luoghi grassi marciscon l'uva, spampininsi da i lati trenta dì avanti la vendemmia. | Esempio: | E Soder. Op. 2, 87: Bisogna.... coprire con un coccio il carciofo da seme, perchè non v'entri l'acqua a marcirlo. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 10: Liti la sera, liti la mattina. C'è il sangue da marcirsi e intisichire. |
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