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Dizion. 4° Ed. .
CASCARE.
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CASCARE.
Definiz: | Cadere. Usandosi così Cadere, come Cascare ne' medesimi sentimenti, modi, e locuzioni. Lat.
cadere, decidere. Gr. καταπίπτειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 27. Io fo boto ec. ch'io mi tengo a poco, ch'io non ti do tale in
sulla testa, che 'l naso ti caschi nelle calcagna. |
Esempio: | Cr. 2. 28. 5. Nella molto cretosa terra non si deono far le ripe molto pendenti,
perocchè appressandosi il caldo della primavera si dissolverebbono, e cascherebbono. |
Esempio: | Dant. Inf. 17. Poichè nel viso a certi gli occhi porsi, Ne' quali il doloroso
fuoco casca. |
Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Red. lett. 1. 97. Questo verso alle volte al mio orecchio fa gentil suono, alle
volte parmi, che caschi. |
Definiz: | §. II. Cascare il fiato, le braccia, o simili, vale Perdersi d'animo, Rimanere sbalordito. Lat.
animo concidere. |
Esempio: | Malm. 6. 94. Quì, dice il Re, si da sempre in budella, Sicchè mi cascan le braccia,
e l'ovaia. |
Esempio: | E Malm. 11. 6. Alla quale in quel punto cascò il fiato, Il
fegato, la milza, e le budella. |
Esempio: | Red. lett. 1. 275. Io scrivo volentieri; ma quando la soma mi sopraccarica, come
oggi, mi casca le braccia. |
Definiz: | §. III. Pregare, che altrui caschi il fiato, è imprecazione dinotante Desiderio, ch'altri muoia.
Lat. ah pereat. |
Definiz: | §. IV. Cascare altrui le vestimenta, o simili di dosso, vale Essere male in arnese, o Tornar male
al dosso le vesti, o simili. Lat. pessimè indutum esse. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 3. 298. Uscendo di Roma il Germano esercito, non parea desso ec.
marciavano lenti, e radi, cascavano loro l'armi di dosso. |
Definiz: | §. V. Cascare il cacio su' maccheroni, diciamo quando avviene alcuna cosa inaspettata, e che torna
appunto in acconcio a ciò, che si desidera. Lat. tempori rem quampiam obvenire.
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Definiz: | §. VI. Cascar della fame, vale Aver grandissima fame, che anche si direbbe Morir di
fame. Lat. fame laborare, perire. Gr. πεινᾷν. |
Definiz: | §. VII. Cascar di fame, dicesi altresì di chi mena una vita poverissima. |
Definiz: | §. VIII. Cascar di sonno, o dal sonno; vale Avere gran sonno, Aver gran voglia di dormire.
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Definiz: | §. IX. Cascar di vezzi, o simili, vale Abbondare d'affettazione femminile. Lat.
deliciis diffluere. Gr. τρυφᾷν. |
Esempio: | Cron. Morell. 245. Questa fu ec. molto bene fatta della persona, e tanto gentile,
che cascava di vezzi. |
Definiz: | §. X. Cascar nell'animo, vale Venir nel pensiero, Pensare, Venire in mente. Lat.
in mentem venire. Gr. ἐπελθεῖν. |
Esempio: | Circ. Gell. Non ti caschi nell'animo un simil pensiero di me Ulisse.
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Definiz: | §. XI. Cascar di collo ad alcuno, vale Cadergli di grazia. Lat. gratiâ
excidere. Gr. φιλίας
ἐκπίπτειν. |
Esempio: | Burch. 2. 46. Di collo ad ogni amico son cascato. |
v. COLLO, e CADERE.
Definiz: | §. XII. Cascare fra le vecchie, vale Invecchiare, e, come volgarmente si dice, Portare i
frasconi, metaf. tolta dalle piante. |
Esempio: | Pataff. 9. Cascato egli è ormai infra le vecchie. |
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