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Dizion. 4° Ed. .
RICONOSCERE
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RICONOSCERE.
Definiz: | Rivocare alla memoria il già conosciuto, Raffigurare. Lat. agnoscere,
recognoscere. Gr. ἀναγνωρίζειν.
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Esempio: | Bocc. nov. 46. 13. Venuto il giovane a riguardare, senza troppo penare il
riconobbe. |
Esempio: | E Bocc. appresso: Gianni, alzato il viso, e riconoscendo
l'Ammiraglio rispose. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 11. Parendogli in ogni altra
cosa sì del tutto esser divisato, che esser da lei riconosciuto a niun partito credeva. |
Esempio: | Petr. son. 260. Ben riconosco in voi l'usate forme. |
Definiz: | §. I. Riconoscere una cosa da alcuno, o per alcuno; vale Reputare, o Confessare d'averla, o ch'ella
venga da lui, o mediante lui. Lat. aliquid alicui acceptum referre. Gr.
τὴν χάριν
ἀνάπτειν. |
Esempio: | Dant. Par. 31. Dal tuo podere, e dalla tua bontate Riconosco la grazia, e la
virtute. |
Esempio: | G. V. 11. 6. 7. Riconoscendo per loro la vita, e lo stato. |
Esempio: | E G. V. cap. 30. 5. Riconoscendola da lui per omaggio,
dandogliene ogni anno un falcone pellegrino. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 116. E però questo benificio da voi riconoscendo, voglio ec.
farvi omaggio. |
Esempio: | Guid. G. Li detti loro paesani riconobbero li detti Regi in loro Signori.
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Definiz: | §. II. Riconoscere, per Conoscere. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 167. Volemmo vedere se ec. si riconoscesse qualche varietà nel
progresso dell'operazione. |
Esempio: | Cas. lett. 19. Riconoscendo in questo affare quella stessa virtù, che aveva veduto
per più da presso in concistoro. |
Definiz: | §. III. Riconoscere, in signific. neutr. pass. per Ravvedersi degli errori, Pentirsi. Lat.
resipiscere. Gr. ἀναφρονεῖν. |
Esempio: | G. V. 4. 3. 2. Rimase sì compunto, che spirato di grazia si riconobbe.
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Esempio: | Mil. M. Pol. E dissongli, come egli s'erano riconosciuti, e che aveano fatto
male. |
Esempio: | Nov. ant. 33. 3. Allora il cavalier si riconsigliò ec. e riconobbesi, che non
avea ben pensato. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 244. La tribulazione fa l'uomo riconoscere se medesimo.
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Definiz: | §. IV. Riconoscere un errore, un peccato, o simili, vale Confessarlo. Lat. fateri. |
Esempio: | G. V. 8. 92. 5. Non si truova, che niente di ciò volesser confessare, nè
riconoscere. |
Esempio: | E G. V. appresso: Ammonendogli, che qual di loro volesse
riconoscer l'errore, e' peccati loro opposti, potesse scampare. In su questo martoro confortati da' lor parenti, e
amici, che riconoscessero ec. niuno di loro il volle confessare. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 93. Allora egli riconoscendo la sua colpa, fece penitenzia, e
domandógli perdono. |
Definiz: | §. V. Riconoscere un paese, una fortezza, una battería, o simili, vale Andare a vedere in che
stato, e termine si ritruovino. Lat. explorare. |
Esempio: | Guicc. stor. Mandarono i capitani due fanti di ciascheduna lingua, a riconoscer la
battería. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 2. 45. A riconoscer venite la stanza, Poi potrete al viaggio vostro
andare. |
Definiz: | §. VI. Riconoscere alcuno, vale Mostrarsi grato della fatica, o dell'opera sua con qualche premio,
Contraccambiarlo, Rimunerarlo. Lat. remunerari. Gr. ἀμοίβεσθαι. |
Esempio: | Vit. S. M. Madd. 186. Le parve sì grande grazia, che ella non sapeva in che modo
ella potesse riconoscere questa grazia. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 15. 222. Si voltò agli amici, e disse, poichè gli era tolto il
riconoscerli de' lor meriti, lasciava loro un bel gioiello solo rimasogli (il T. Lat. ha mentis gratiam referre) |
Esempio: | Varch. Ercol. 273. Dal quale fu non solo benignamente conosciuto, ma
larghissimamente riconosciuto. |
Definiz: | §. VII. Riconoscere alcuno per signore, o simili, vale Accettarlo, Sottoporglisi. |
Esempio: | Guid. G. Li detti loro paesani riconobbero li detti regi in loro signori.
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