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1) Dizion. 5° Ed. .
ALLORO
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ALLORO.
Definiz: Coll'o largo. Sost. masc. Albero sempre verde, di bellissima forma, e di media grandezza; ed è il laurus nobilis de' Botanici.
Dal lat. laurus. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 229: L'alloro è un arbore assai grande, le cui frondi sono lunghe e salde, o vero dure, e sempre verdi e odorifere molto; il quale arbore produce l'orbacche, frutto piccolo e nero.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 232: E trattasi la ghirlanda dello alloro, a lei reverente la mise.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 46: Pur vo fantasticando col cervello, Che diavol voglia dir quel po' d'alloro Che ti si mette in cima del piattello.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 19: Nella scorza de' faggi e degli allori Segnò l'amato nome in mille guise.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 8: Giulio Cesare fu coronato d'alloro, le cui frondi di poi si veggiono impresse in tutte le medaglie degli altri imperatori.
Definiz: § I. Dall'uso di cingere ai vincitori la fronte con una corona d'alloro, questa voce si adopera anche figuratam. per Vittoria, Trionfo. −
Esempio: Tass. Gerus. 8, 44: Felice è cotal morte e scempio, Via più ch'acquisto di province e d'oro, Nè dar l'antico Campidoglio esempio D'alcun può mai sì glorïoso alloro.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 8: Vago di eterni allori Erga trofei su regïon lontana.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 282: Quali allori ne sarete voi per côrre?
Definiz: § II. E pur figuratam. per il Premio o l'Onore concesso ai poeti. −
Esempio: Dant. Parad. 1: Fammi del tuo valor sì fatto vaso, Come dimandi a dar l'amato alloro.
Definiz: § III. Alloro spinoso, lo stesso che Agrifoglio. −
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Agrifoglio, arbuscello che ha le foglie spinose, detto volgarmente Alloro spinoso.
Definiz: § IV. Essere come l'alloro, dicesi proverbialmente d'uomo che è a tutte le feste, a tutti i ritrovati. −
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 37: Festa è quella che si fa con l'alloro; e perciò quelli che sono a tutte le feste, si dice che son come l'alloro.
Definiz: § V. Nello stesso significato trovasi anche il modo Esser l'alloro d'ogni festa. −
Esempio: Cecch. Spirit. 4, 7: E questi be' perlon, che fanno il giorgio, E son l'alloro d'ogni festa, spesso Mostran d'aver il caval di danari, E gli hanno la fantesca poi di coppe.
Definiz: § VI. Far la festa senza alloro, modo proverbiale, che significa Fare una cosa alla semplice, e anche Fare una cosa senza tutto quello che occorrerebbe. −
Esempio: Grazz. Comm. 317: In quanto a lei, la festa si farebbe senza alloro; ma egli è la madre che vuol esser pagata, e ha ragione.
Esempio: Salv. Granch. 5, 4: Senza 'l Granchio e senza La balia, ella sarebbe festa, come Dir, senz'alloro.
Definiz: § VII. Chi non vuol la festa, levi l'alloro; proverbio nato dall'uso di ornare esternamente le chiese de' rami di quest'arbore nelle solenni festività, e che vale: Per iscansar quello che non si vorrebbe, bisogna toglierne l'occasione. −
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 3: Se la festa avesse a durar troppo, Io leverei l'alloro.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 195: E a chi non piace la mia festa, lievi I suoi santi e l'alloro, e vada altrove.
Definiz: § VIII. La festa non è sempre dov'è l'alloro; proverbio che significa: Non doversi creder sempre all'apparenze. −
Esempio: Cant. Carn. Otton. 421: Ma ci bisogna giudicare a' fatti, Perchè ciò che riluce non è oro, Nè la festa sempr'è dov'è l'alloro.