Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AVVEGNADIOCHÈ e AVVENGADIOCHÈ, che anche trovasi scritto disgiuntamente AVVEGNADIO CHE
Apri Voce completa

pag.882


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
AVVEGNADIOCHÈ e AVVENGADIOCHÈ, che anche trovasi scritto disgiuntamente AVVEGNADIO CHE.
Definiz: Lo stesso che Avvegnachè, aggiuntavi la voce Dio per maggiore efficacia; ma è parola oggidì poco usata. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 337: Non ebbero discordia in Roma, nè guerra di fuori, avvegnadiochè l'una e l'altra fosse apparecchiata.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 210: Amano [i mandorli] caldissimo aere, avvegnadiochè nel temperato allignino.
Esempio: Bocc. Amor. Vis. 43: Di dietro a lui parea che ne tirasse Giù [dell'oro] Marco Crasso assai, avvengadio Che dalla bocca ancor gli traboccasse.
Definiz: § Per Conciossiachè. –
Esempio: Pap. Nat. Umid. 39: Avvegnadiochè non altro sia l'irragionevole, che una mera negazione della ragione.