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Dizion. 4° Ed. .
AVVEGNADIOCHÈ, e AVVENGADIOCHÈ
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AVVEGNADIOCHÈ, e AVVENGADIOCHÈ.
Definiz: | Lo stesso, che Avvegnachè, interpostavi la parola DIO, per proprietà di linguaggio. Lat. quamqum, quoniam. Gr. ἐπειδή. |
Esempio: | Bocc. vis. 12. Diretro a lui parea, che ne tirasse Giù Marco Crasso assai;
avvengadio Che dalla bocca ancor li traboccasse. |
Esempio: | E Amet. 100. Martirj aveva, troppo disiando Ciò, ch'esser non potea,
avvegnadio Che 'l bene era più bene compensando. |
Esempio: | Cr. 5. 2. 1. Amano (i mandorli) caldissimo aere, avvegnadiochè nel
temperato allignino. |
Esempio: | Liv. M. Avvegnadiochè l'una, e l'altra fosse apparecchiata. |
Esempio: | E Liv. M. altrove: Avvegnadiochè fortuna ci vieti di parlare
baldanzosamente. |
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