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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIARO.
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CHIARO.
Definiz: Add. Scevro di materie o sostanze che offuschino la trasparenza, Puro, Limpido; contrario di Torbido. E dicesi propriamente dei liquidi.
Dal lat. clarus. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Gli occhi mi cadder giù nel chiaro fonte; Ma veggendomi in esso, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 156: Chiare, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei, che sola a me par donna.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 222: In un bicchier di vino, non ben chiaro ancora,.... gliele diè bere.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 146: Con lui a piè d'una bellissima fontana, e chiara, che nel giardino era, a starsi se n'andò.
Esempio: Pallad. Agric. 263: Il vino feculento diventa incontanente chiaro, se sette granella ovvero spicchi di pina metti in uno staio di vino, e per grande ora il commuovi, e poi un pochetto lascia riposare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 60: Un'acqua fresca, Che col suo mormorio facea talora Pastori e viandanti al chiaro rio Venire.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 3: Giunse del bel Giordano alle chiare acque.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 55: Nel fare gli acquati o acquerelli o mezzi vini, chi può avere acqua di fiume chiara e non cruda, farà molto meglio acquati.
Definiz: § I. E in locuzione figurata. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 298: Una chiara eloquenza, che deriva Da un fonte di sapere.
Definiz: § II. Detto in particolare di acqua, vale anche Non mescolata con alcun altro liquido o sostanza; Pura, Semplice, Naturale. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 223: Donna, tu avvisi che quella fosse acqua chiara: non è così; anzi era una acqua lavorata da far dormire.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 10: Spengo la sete mia nell'acqua chiara.
Definiz: § III. Per estensione, detto di metalli fusi, vale Che ha lasciato, Che ha deposto, le parti impure o eterogenee; Purgato da esse. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 55 t.: Come el vedrete chiaro [il piombo fuso], vi metterete dentro el rame, o la cosa che vorrete saggiare; e così facendo fumare il piombo, lo ridurrete a fino.
Definiz: § IV. Figuratam., trovasi per Purgato da colpa, Purificato. –
Esempio: Dant. Rim. sacr. 377: Acciò ch'io, essendo allora chiaro e lieve, Possa venire ad abitar quel loco.
Esempio: Tratt. Benviv. 5: Ora fanno là il rimanente di lor penitenzia, infin a tanto ch'elle [le anime] saranno chiare e nette così com'elle furono al punto e all'ora ch'elle uscirono del battesimo.
Definiz: § V. Detto di colore, vale Poco carico; contrario di Cupo: e detto di cosa colorata, Che è di color chiaro. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 73: Isitalis è una generazione di serpenti che vanno lentamente; ma elli è sì bene taccato di diversi colori chiari e lucenti, che le genti lo veggiono volentieri.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 82: Che quanto fai i tuo' fogliami più chiari, tanto gittano meglio al granare colla rosetta, e possonsi meglio brunire colla pietra.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 38: Dividendosi [i colori] fra loro per via di una cotal generale distinzione in chiari e scuri.
Esempio: Baldin. Lez. 26: L'acqua fa i chiari molto chiari, e gli scuri poco scuri.
Definiz: § VI. Detto di carnagione o di carne, vale Di buon colorito e indicante sanità; o Bianca e liscia, senza macchie. –
Esempio: Bocc. Laber. 65: Nè era la mia cara donna.... contenta d'aver carne assai solamente, ma le volea lucenti e chiare, come se una giovinetta di pregio fosse.
Definiz: § VII. Per Terso, Netto, Pulito. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 44: E due bicchieri che parevan d'ariento, sì eran chiari.
Definiz: § VIII. Detto di disegno, vale Nitido, Ben delineato; e di scrittura o carattere, Di buona forma, e quindi facile a leggersi. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 173: Bisogna che il disegno de' cartoni.... sia aperto, largo, facile, chiaro, e di bontà e bella maniera continuato.
Definiz: § IX. Detto di cielo, aria, tempo, giornata e simili, vale Sgombro da nuvoli o da nebbie, Sereno. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 5: È manifesto che sia da cercare lo temperato [aere] mezzanamente, e chiaro quanto si puote. Imperciocchè se l'aere è buono, temperato e chiaro, e che sustanzia estranea non si mischi con lui ec.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 85: Del mese di settembre intorno all'equinoziale, quando il tempo è fermo e chiaro, acconciamente si semina il grano e gli altri semi.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 39: Godonsi alla villa que' dì ariosi, e chiari, e aperti; hannovisi leggiadri e giocondi spettacoli.
Esempio: Salv. Canz. Pin. 9: Quando poi ripor lo voglio, Colgo un dì chiaro e quieto.
Esempio: Bart. D. Cin. 3, 212: Essendo il cielo poco innanzi chiaro e sereno, nell'atto dell'aprir l'arca, annuvolò.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 60: E sembra in una notte così chiara Essere a Pisa per la luminara.
Definiz: § X. Per Lucente, Che manda viva luce, Risplendente: e anche semplicemente Non offuscato. –
Esempio: Senec. Pist. 286: L'uomo non dee incontanente menare la debole veduta al chiaro lume, ma delle tenebre menarla all'ombra, ec.
Esempio: Biring. Pirotecn. 43: Il fuoco per tale esercizio vuol esser fiamma di legname dolce e secco, acciò le faccin chiare e senza fumo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 249: Prenda V. S. Illustrissima una boccia di vetro ben netta; ed avendo una candela accesa non molto lontana dal vaso, vedrà nella sua superficie un'immagine piccolina di esso lume molto chiara e terminata.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 14: Leva il sole chiaro, senza un nuvoletto per tutta l'aria, dall'oriente all'occidente, dal settentrione al mezzodì. Oh bella giornata ch'è questa!
Definiz: § XI. E in locuzione figurata. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 2: A voi so ben che non parrà menzogna, Che 'l lume del discorso avete chiaro.
Definiz: § XII. E per Illuminato dal sole. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Entrammo a ritornar nel chiaro mondo.
Definiz: § XIII. E altresì per Illuminato dal sole o dalla luce dell'aurora; detto particolarmente di giorno. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 22: Quando la sera scaccia il chiaro giorno, E le tenebre nostre altrui fann'alba, Miro pensoso le crudeli stelle.
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Non prendono il medicamento, se non è il dì alto e ben chiaro.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 226: Puosesi giù e addormentossi, e non si destò infino al chiaro dì.
Esempio: Varch. Stor. 2, 272: Il Palestrina, essendo dì già chiaro, e dubitando del soccorso, veggendo ritirarsi gli altri, si ritirò anch'egli con tutte le sue genti.
Esempio: Cellin. Vit. 456: Non era ancora chiaro il giorno.
Esempio: Grazz. Comm. 120: Questa taccola durò per infino a giorno chiaro.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 20: E pretende ancor esso a giorno chiaro Il miracolo far di san Gennaro.
Definiz: § XIV. E semplicemente per Men buio, Men tenebroso, Alquanto rischiarato; detto di luoghi. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 108: I luoghi imbrattati e sucidi divengono chiari per lo ripercotimento de' raggi solari.
Definiz: § XV. E detto di specchio, Riflettente la luce o le imagini, Lucido. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 271: Come le macchie d'una spera che si posson contare e lascino a luogo a luogo degli spazj chiari.
Definiz: § XVI. Figuratam., detto di volto, Splendido per bellezza, Vago, Bello: ma oggi non userebbesi che in poesia. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 104: Da' più begli occhi e dal più chiaro viso, Che mai splendesse,.... Prendean vita i miei spirti.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 123: La qual prestamente, levato il chiaro viso, incominciò.
Definiz: § XVII. E pur detto di volto, si usò per Lieto, Ilare, Gioiale. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 184: Donna Prudenzia allora, con volontà allegra e con volto chiaro, disse ec.
Esempio: Fior. Virt. 53: Quando tu vuoi donare,.... dona allegramente, con chiaro volto e con belle parole.
Esempio: Ros. Vit. 47: Chi serve tosto e volentieri, con chiaro volto, non è uno servigio, ma sono due.
Esempio: Barber. Docum. Am. 71: Chiaro sia 'l viso tuo: Non ti lagnar per acqua nè per venti.
Esempio: E Barber. Docum. Am. 294: Fai lor usar nettezza, Fuggir ogni tristezza: Chi piange intorno caccia; Tu gli fa' chiara faccia.
Esempio: Dav. Tac. 1, 76: Non gli fe' viso chiaro nè brusco.
Definiz: § XVIII. E nel medesimo senso, detto di persona. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 363: Si avvide la Filosofia, che le Virtù erano chiare e di buona voglia.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 100: Tolta la mensa, colle donne stia Più chiara alquanto che nel suo venire.
Definiz: § XIX. Si disse pure di vita, per Lieta, Prospera, Felice. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 311: I falsi amici nel tempo della chiara vita presenti sono; ma sì tosto che veggono 'l verno della ventura, sì volano via.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 13: Vita scelta si fa, chiara e serena.
Definiz: § XX. Per Insigne, Celebre, Famoso; detto di persona. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 38: Quella ch'al mondo sì famosa e chiara Fe' la sua gran virtute e 'l furor mio.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 188: Un altro vecchio.... magno e chiaro di virtù.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 20: Lodovico re di Francia, che chiaro per la potenza, ma più chiaro per la santità della vita, meritò d'essere ascritto dopo la morte nel numero de' Santi.
Esempio: E Guicc. Stor. 2, 431: Dei quali il più chiaro per fama e per perizia d'arme era Fabbrizio Colonna.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 15: E fecel, s'io non erro, Perc'a lei [morte] ancider toccava i men chiari.
Esempio: Vett. Colt. 2: Facendo ciò con l'essempio di persone chiare e di grande stima.
Definiz: § XXI. E detto di azioni, doti naturali, nascita, rinomanza e simili, vale pure Celebre, Famoso, Illustre. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 58: Quantunque forse la nobiltà del suo sangue non sia così chiara come è la reale.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 3: Nè sarebbe memoria di Metello, nè di Licurgo:.... ma per essere stati degnissimi iscrittori,.... hanno fatto l'opere loro chiare e note.
Esempio: Ar. Rim. 1, 297: Ma poi con sì gran prova il chiaro ingegno Mi si mostrò, che rimaner in forse Mi fe', che suo non fosse il primo loco.
Esempio: Mart. V. Lett. 13: Cosa di più chiara memoria, che 'l vincere le remote nazioni de gli Etiopi.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 10: Scorge che dalla bocca intento pende Di Guelfo, e i chiari antichi esempj apprende.
Definiz: § XXII. E per Sincero, Leale, Specchiato, detto di persona, come di qualità, dote o simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 93: Uomo di nazione infima, ma di chiara fede.
Esempio: Dat. L. Sfer. 1, 23: I suoi son tutti di natura lieta, Leali e chiari a chi di lor si fida.
Definiz: § XXIII. E con negativa, vale Ambiguo, Di animo incerto, Di dubbia fede. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 109: Lucilio Basso, ammiraglio a Ravenna, indusse que' soldati non chiari (per esser quasi tutti di Dalmazia e Pannonia; le quali provincie si tenevano per Vespasiano) a chiarirsi per lui.
Definiz: § XXIV. Si usò per Forte, Gagliardo, detto pur di persona. –
Esempio: Stor. Pistol. 285: Gli Cristiani, così confortati, si levarono chiari, come se mai non avessono combattuto.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 226: Non si destò infino al chiaro dì in quella neve e tra quelli sassi; e così si sentì chiaro e sano, come s'egli avesse dormito in buon letto.
Definiz: § XXV. Chiaro, pur figuratam., vale Agevole a intendersi, Intelligibile. –
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 7: A dire quelle voci o vocaboli, sarebbe più chiaro.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 419: Non ho lasciato.... di chiamar ad un rigorosissimo esame i vostri pensieri e argomenti. E quanto più li ho considerati, tanto più mi son comparsi chiari, convincenti e dimostrativi.
Definiz: § XXVI. E detto di stile, maniera di parlare o di scrivere, e simili, vale Che fa intender bene le cose. –
Esempio: Varch. Ercol. 279: Il suo stile è piuttosto puro;.... quello di M. Annibale largo, chiaro, fiorito e liberale.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 77: Son sicuro che non l'intendendo dalla vostra esplicazione, non l'intenderanno forse per quella di altri, parendomi la vostra espressiva molto chiara.
Esempio: Segn. P. Demetr. 82: Sfugga la scrittura chiara gli ambigui, e usi spesso quella figura che si chiama epanalissi.
Definiz: § XXVII. Riferito a discorso o simili, Franco, Libero, Senza riguardi nè reticenze; ed anche Aperto, Che non ammette dubbio. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Venedico se' tu Caccianimico; Ma che ti mena a sì pungenti salse? Ed egli a me: Mal volentier lo dico; Ma sforzami la tua chiara favella, Che mi fa sovvenir del mondo antico.
Definiz: § XXVIII. Per Manifesto, Evidente, Non dubbio, Certo; riferito così a ragioni, argomenti, prove, come a notizie, fatti e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Non hanno molto a volger quelle ruote (E drizzò gli occhi al ciel), ch'a te fia chiaro Ciò che il mio dir più dichiarar non puote.
Esempio: Bocc. Amet. 40: Della sua nazione, del nome, e de' suoi avvenimenti il domandai, acciò che chi mi fosse stato donato mi fosse chiaro.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 17: Ma se il sogno fussi chiaro toccando te o altri, sia prudente se a te tocca; pensa se appartiene a tua laude o vero confusione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 3: Di questo abbiam, non pur al tempo antiquo, Ma ancora al nostro, chiaro esperimento.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 1: Mostra con chiaro ed evidente effetto, Come, a principio, buono era e perfetto.
Esempio: Cas. Pros. 2, 28: Prima, perchè la mia ragione, sì chiara e sì sincera, nella mia patria è vinta dalla fraude e dal torto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 200: Insomma, e' non ci fia Più rivale. S. Ed è chiaro? B. Sì, chiarissimo. Messer Anselmo l'ha detto egli.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 175: Non furono beate in terra; se non perchè non avevano chiara e distinta notizia del sommo bene, posseduto da Dio, ma solo oscura e confusa.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 28: Affermavano di non aver mai avuto in conto di vero Iddio altro che il Tienciù; avvegnachè sol ne avessero un barlume, non come ora in quel libro, una chiara e piena contezza.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 529: Non per necessità dimostrativa, ma per convenienza di probabilità, conietturalmente chiaro.
Definiz: § XXIX. Riferito a occhio o vista, vale Non viziato, Non offuscato, e quindi Atto a discernere bene le cose, a vederle distintamente.
Definiz: § XXX. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 6: Se.... si mira Con occhio chiaro e con affetto puro.
Esempio: E Dant. Parad. 13: E se al Surse dirizzi gli occhi chiari, Vedrai aver solamente rispetto Ai regi, che son molti e i buon son rari.
Esempio: E Dant. Parad. 20: Così da quella immagine divina, Per farmi chiara la mia corta vista, Data mi fu soave medicina.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 205: Con occhio chiaro, cioè con perspicace considerazione.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 403: Drizzi li occhi chiari; cioè la ragione e lo 'ntelletto non turbati d'altra occupazione.
Definiz: § XXXI. Riferito a mente o intelletto, vale Che bene intende le cose, Che dirittamente le comprende, o Che ha idee ben determinate e compiute. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 181: Molte volte può procedere o da intelletto non molto chiaro,.... o da una soffisticheria o superstizione, che faccia essere le difficoltà dove non sono.
Definiz: § XXXII. Riferito al suono della voce o degli strumenti, vale Che si fa bene e distintamente sentire; e alla voce o agli strumenti medesimi, Che ha o manda suono chiaro. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 144: Comandò il Re a Neifile, che una ne cantasse a suo nome. La quale con voce chiara e lieta, così piacevolmente e senza indugio, incominciò.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 164: E con alta e chiara voce.... il Signore magnificamente collaudava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 78: E risonar pel claustro Udì di trombe acuti suoni e chiari.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 88: Danno le chiare trombe segno al fiero Marte.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 6: Ma son, mentre ella piange, i suoi lamenti Rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene.
Esempio: Don. Music. Scen. 86: Dove sarà copia di voci, le più chiare, belle e nette si assegnino alli spiriti buoni.
Definiz: § XXXIII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 246: Perchè d'Orfeo leggendo e d'Anfione Se non ti maravigli, Assai men fia ch'Italia co' suoi figli Si desti al suon del tuo chiaro sermone, Tanto che per Gesù la lancia pigli.
Definiz: § XXXIV. Trovasi anche detto di udito, per Fine, Che sente bene. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 6: Nell'aere sano, sono coloriti ed hanno sano e buon capo, buona veduta e sanza difetto, chiaro udire e chiara voce.
Definiz: § XXXV. Detto di piante, alberi e simili, vale Non troppo carico di rami, Che ha i rami a sufficiente distanza l'un dall'altro: e detto di bosco, Non ingombro di molte piante, Non folto, Rado. –
Esempio: Targ. Viagg. 1, 324: Vero è che non si tengono [gli olivi] tanto alti e chiari come nella campagna di Firenze.
Esempio: E Targ. Viagg. 1, 325: Nel Fiorentino è regola comune d'agricoltura, che gli ulivi si debbano tener chiari e radi di chioma.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 166: Si guidi la pianta più alta di fusto, si tenga più chiara ed aperta di rami.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 219: Tener gli ulivi tanto più chiari, quanto leggeri e poco sostanziosi sono i terreni ne' quali son posti.
Definiz: § XXXVI. Chiaro si usò per Esilarato dal vino, Brillo; od anche semplicemente Rallegrato. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 187: Poi ch'ebbero mangiato, e fuôro chiari per lo dono del nobile Bacco, Perseo domanda ec.
Esempio: Salvin. Teogn. 54: Ma io, di dolce via misura avendo, Del sonno sovverrommi andando a casa, Che i mali scioglie, e mostrerò che 'l vino Si è a bere, all'uomo, gentilissimo; Poichè nè chiaro son, nè albo molto.
Definiz: § XXXVII. Chiaro come il sole, o come la luce del sole; ovvero Più chiaro del sole, o della luce del sole; vale Chiarissimo, cioè Manifestissimo, Certissimo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 88: Mercede avrò, che più chiara che 'l sole A Madonna ed al mondo è la mia fede.
Definiz: § XXXVIII. Chiaro e lampante, vale Chiarissimo, Evidentissimo; e con forza avverbiale, In modo chiarissimo, evidentissimo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 79: Io fo tutto veder chiaro e lampante.
Definiz: § XXXIX. Chiaro chiaro, così raddoppiato, ha forza di superlativo, e vale Chiarissimo. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 30: Non vi sarà bocca, la qual non ammutolisca alla sentenza che Cristo profferirà, tanto apparirà chiara chiara.
Definiz: § XL. Di chiaro, Del chiaro, posto avverbialmente, si usò per Chiaramente, Certamente. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Se ponessono il loro affetto alla felicità esteriore, di chiaro non sarebbon giusti.
Esempio: Varch. Ercol. 101: Dite voi cotesto per immaginazione, o pure lo sapete del chiaro?
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 2: Del chiaro, i' vorrei più tosto un buon pasto, che ec.
Esempio: Ambr. Furt. 5, 2: Ma sapetelo voi non di chiaro, ch'ella non fusse invenzione di maestro Cornelio per dargli carico, e guastar questo parentado?
Esempio: Dav. Tac. 2, 266: Il dirsi ch'egli era morto di veleno, ne faceva più increscere: non posso dirlo di chiaro; ma molto, in tutta la sua malattia, spesseggiarono i messaggi del principe fuor del solito.
Definiz: § XLI. Bollire in chiaro, dicesi quando nel liquido che bolle non si sollevano più fecce o altre materie che lo intorbidino. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 366: Quando [il mosto] purgato dalle fecce comincerà a bollire in chiaro, fate crescere il fuoco.
Definiz: § XLII. Esser chiaro d'una cosa o d'una persona, vale Esser divenuto certo, persuaso, convinto, Non aver più dubbio, intorno a una data cosa o persona; Averla conosciuta a fondo: ed usasi anche assolutamente, o in costrutto con verbi. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 172: E ancora se volesse discendere alle cose più particolari, per averne più vergogna, o per essere più chiaro d'esser ben confessato, puollo fare.
Esempio: Machiav. Comm. 157: Io son chiaro. Tu hai presa la parte sua.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 60: Non per una o due volte contentosse Che ritornato a replicar le fosse. E poi che alfin le parve esserne chiara, Gli disse ec.
Esempio: Varch. Ercol. 101: Io son chiaro che alla lingua fiorentina non vo' dire avanzino, ma non manchino, anzi piuttosto avanzino che manchino, vocaboli.
Esempio: Cellin. Vit. 226: Ora io son chiaro e di Sua Santità e di voi ministri.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 137: Sono interamente chiaro della verità del fatto, sicchè non ci resta un minimo scrupolo o dubbio.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 9: Se' tu or chiaro, Quinto, voglioloso? Q. Chiaro insieme e amaro come il ranno.
Definiz: § XLIII. E nel medesimo senso, ma con maggior efficacia, si disse Esser chiaro com'ambra. –
Esempio: Pul. L. Son. 31: Ed ho voluto pur chiarirmi affatto; E son chiaro com'ambra, per un tratto, D'un prete, quanto e' possa ec.
Definiz: § XLIV. Essere in chiaro, detto di fatti o notizie, trovasi per Esser chiaro, cioè Esser ben noto, certo. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 17: Il luogo per altro donde si spiccassero [i Veneti], e il tempo, non sono del tutto in chiaro.
Definiz: § XLV. Far chiaro, vale Manifestare, Dimostrare. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 219: Vostro ufficio era subito farmi chiaro il pensier vostro.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 219: Aveva stabilito.... di fare risolutamente la guerra agli Ugonotti, volendo far chiaro al mondo di non aver intelligenza con loro.
Definiz: § XLVI. Far chiaro alcuno di checchessia, vale Dimostrarglielo, Farnelo certo, Certificarglielo; e trovasi anche usato assolutamente. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Fatto m'hai lieto, e così mi fa' chiaro (Poichè, parlando, a dubitar m'hai mosso) Come ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 16: E che questo che io dico sia vero, ve ne può far chiaro l'ufficiale del signore.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 34: Mi piace.... di farvene più chiaro con una piccola novelletta.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 12: Se tu mi fai chiaro di quattro cose, io ti perdonerò in tutto.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 292: M'ha fatto chiaro che in ciò la fortuna ha manco parte.
Definiz: § XLVII. Mettere in chiaro o Porre in chiaro, vale Dimostrare, Provare in modo certo e da non lasciar dubbj. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 57: Che più si desidera, che più si cerca per mettere in chiaro che da Parrasio fu lesa la Repubblica?
Esempio: Segner. Incred. 4: Nè si arroga di porre in chiaro a veruno, con ragioni naturali, la verità de' suoi misteri.
Esempio: E Segner. Pred. 26: Pare che un altro avrebbe prima voluto mettere in chiaro ch'ella era morta.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 28: Con esaminare il valore delle loro asserzioni, procuri di conseguire la riprova o 'l disinganno, ponendo in chiaro, quale dei medesimi riferiti pareri alla verità più si adatti.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 55: Quando e come passassero quelli e questi sotto la Romana Republica, è da porre in chiaro.
Definiz: § XLVIII. Non esser chiaro con uno, o Non mostrarsi, chiaro con uno, vale Non mostrargli buon viso, Non fargli buona cera, Esser crucciato, Esser grosso con lui: ma è maniera non molto usata. –
Esempio: Cellin. Vit. 436: Con tutto che ei mi tenessi in casa, mai non mi si mostrò chiaro, anzi stava ingrognato.
Definiz: § XLIX. Rimaner chiaro d'una cosa, vale Rimanerne certo, convinto, persuaso. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 251: Pregava Iddio, che dopo la morte sua mostrasse in visione ad alcuno suo servo la sua innocenza, acciocchè ogni uomo ne rimanesse chiaro, e sanza scandalo.
Definiz: § L. Veder chiara una cosa, vale Vederla ben distinta, quale veramente è; così in senso proprio come figurato. –
Esempio: Dant. Conv. 197: I miei pensieri, di costei ragionando, molte fiate voleano cose conchiudere di lei, che io non le potea intendere, e smarrivami, sicchè quasi parea di fuori alienato; come chi guarda col viso per una retta linea, che prima vede le cose prossime chiaramente; poi, procedendo, meno le vede chiare; poi, più, oltre, dubita; poi, massimamente oltre procedendo, lo viso disgiunto nulla vede.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 99: Come colui che chiara vedea la sua disavventura.
Definiz: § LI. Venire in chiaro d'alcuna cosa, vale Giungere ad accertarsene, Acquistarne piena cognizione. –
Esempio: Red. Osserv. Vip. 73: Se poi il mangiar queste carni produca.... quella conveniente proporzione delle parti e de' colori, che chiamasi bellezza, e se alla senile etade il perduto bello restituisca, io non ne sono ancora venuto in chiaro.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 89: Essendo noi già per via d'altre sperienze venuti in chiaro, il caldo del fuoco non muoversi per ogni verso ugualmente.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 216: Per venir in chiaro se la tenace unione immaginata ec.
Esempio: Cecchin. Cup. 99: Ad effetto di venire in chiaro, se veramente le crepature della Cupola facessero nuova dilatazione.