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ODIO.
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ODIO.
Definiz: Sost. masc. Sentimento pertinace che fa desiderare, volere e procurare il male di chicchessia. Ed è contrario di Amore.
Dal lat. odium. ‒
Esempio: Fior. Virt. 37: Quando il sangue ha turbato il cuore, egli rimane indegnato, e poi si convertisce in odio. Se la indegnazione dura nel cuore, ella acquista tre vizj, come ira, indegnazione, e odio.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 22: Sappie, che sì come l'antica amistade, per lunga usanza appresa, nella mente ci si congela, che quasi pietra chiara si fa, così l'ira invecchiata si chiama odio, e odio invecchiato si converte in natura.
Esempio: Dant. Inf. 32: O tu che mostri per sì bestial segno Odio sovra colui che tu ti mangi, Dimmi ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 139: Io parlo per ver dire, Non per odio d'altrui nè per disprezzo.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 102: Rivoltato l'amore il quale a Restagnon portava in acerbo odio, accecata dalla sua ira, s'avvisò ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 155: Quantunque io aquila non sia, te non colomba ma velenosa serpe conoscendo, come antichissimo nimico con ogni odio o con tutta la forza di perseguire intendo.
Esempio: Machiav. Princ. F. 38: Li uomini offendono o per paura o per odio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 59: Non però quest'odio così ammorza La conoscenza in lei, che ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 41: L'odio è sdegno confermato nell'animo d'alcuno, il quale non si sazia già mai nè s'acquieta, se non col disfacimento del nemico, anzi contr'a lui più s'infiamma, quanto più il vede afflitto e misero divenire.
Esempio: Tass. Lett. 2, 66: Ma la clemenza seda non solo i moti de l'ira, ufficio proprio de la mansuetudine, ma l'odio eziandio, di cui l'ira è particella...; perchè l'odio altro non è, ch'ira confermata.
Esempio: Dav. Tac. 1, 97: Cesare.... gli parlò con ira rattenuta: quei fece scuse altiere: partirsi con odj concentrati.
Esempio: Giord. Op. 2, 130: Egli.... pronto a divampare in isdegni, non sempre giusti ma brevi e placabili, altrettanto fu incapace dell'odio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 665: La prima, l'unica persona che vide, fu un'altra donna...; la quale, con un viso ch'esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia..., si vedeva che voleva chiamar gente ec.
Esempio: E Manz. Poes. 858: E sparve, e i dì nell'ozio Chiuse in sì breve sponda, Segno d'immensa invidia E di pietà profonda, D'inestinguibil odio E d'indomato amor.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 5: Come soglion talor dui can mordenti, O per invidia o per altr'odio mossi, Avvicinarsi digrignando i denti ec.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 159: Oltre a questo, l'odio l'hanno ancora gli animali, e l'invidia no.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 77: E come il punge e sferza l'odio ardente, Cerca offendere il corpo che non sente.
Esempio: Leopard. Poes. 84: Che cosa è questa Che morte s'addimanda? Oggi per prova Intenderlo potessi, e il capo inerme Agli atroci del fato odj sottrarre!
Esempio: E Leopard. Paralip. 1, 26: Tant'odio il petto agli stranieri incende Del nome italïan, che ec.
Esempio: Giord. Op. 2, 129: Non fu mai concitato da stimoli d'odio o d'invidia.
Esempio: Tomm. Educ. 8: Prima che lasciarvi fuggire di bocca una parola che venga a attizzare l'incendio degli odj, una parola della quale i violenti possano abusare a danno degl'infelici, pensateci.
Definiz: § III. E per Discordia, Inimicizia, fra cittadini. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 57: Del lungo odio civil ti pregan fine.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 205: Essendo infino ne' poveri e rozzi alberghi de' contadini entrato l'amore e l'odio delle fazioni.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 5: Si rinnova L'odio, fra le fazion già quasi spento, Che tirando a' rispetti giù la buffa, Ruppe la tregua, e rappiccò la zuffa.
Definiz: § IV. E per Dissenso, Avversione, Contrasto, di parti politiche. ‒
Esempio: Guast. Rapp. El. 241: Egli, che conosceva intimamente il cuore buono dell'amico, non curò apparenze, a odj e amori di parte sdegnò servire.
Esempio: Card. Pros. 426: E in altri i tristi odj nazionali, instillati dagli storici e dagli scrittori dei tempi di servitù o di sventura,... fermentavano più che mai freddi e atroci, fino a divenire teoriche di politica.
Definiz: § V. E per Odiosità che taluno si attira per le proprie azioni. ‒
Esempio: Machiav. Princ. F. 34: Perchè conosceva le rigorosità passate averli generato qualche odio, per purgare li animi di quelli populi e guadagnarseli in tutto, volle monstrare che ec.
Definiz: § VI. E per Grave riprovazione, Esecrazione, e simili, per il male. ‒
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 28: Perfetto odio è odiare la ingiuria di Dio e la colpa nell'uomo in se stesso.
Esempio: Bern. Orl. 60, 4: L'odio c'è dato per odiare il male, Per temerlo ci è data la paura.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 8: Ma non fuggì perciò (il cardinale Ascanio), nè poi il giudicio divino, nè allora l'infamia, e l'odio giusto degli uomini, ripieni per questa elezione di spavento, e d'orrore.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 159: Può essere ancora l'odio qualche volta giusto e ragionevole..., perchè e' si può giustamente odiare le cose ree.
Definiz: § VII. Odio, parlandosi di Dio, vale figuratam. La giusta condanna inflitta da Dio all'uomo in conseguenza del peccato. ‒
Esempio: Panzier. Tratt. 3 t.: Perchè è data la virtù alle creature? R. Per fare la creatura, degna del divino odio, degna del suo amore, per lo quale e nel quale e col quale possa essere gloriosa.
Esempio: Dant. Inf. 11: D'ogni malizia ch'odio in cielo acquista, Ingiuria è il fine.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 302: Aggiugne: che odio in cielo acquista; a significar che lo pensamento della rea mente, allora è odiato da Dio e dalli angeli e da' santi, quando è rio.
Esempio: Manfred. Rim. 47: Stava il gran Re del Ciel, qual giusto e pio Signor, che a mercè inclina, e prieghi aspetta. Ma qual potrà, diceva, Anima eletta Tra il lor fallo intraporsi e l'odio mio?
Esempio: Manz. Poes. 818: Qual mai tra i nati all'odio, Quale era mai persona, Che al Santo inaccessibile Potesse dir: perdona?
Definiz: § VIII. Avere in odio chicchessia o checchessia, vale Odiare, Aborrire, e simili, chicchessia o checchessia; anche figuratam. ‒
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 232: Per avere pace con Dio, ci conviene rinunziare ed avere in odio la pace del mondo.
Esempio: Cic. Opusc. 166: Ch'elli fugga la compagnia delli uomini ed abbila in odio, chente si dice che fue ad Atene Timone, non so da cui io me l'ebbi.
Esempio: Petr. Rim. F. 147: Veggio senza occhi, e non ò lingua e grido; E bramo di perir e cheggio aita; Ed ò in odio me stesso ed amo altrui.
Esempio: Bocc. Laber. 184: Tu,... mai alcuna manuale arte non imparasti, e sempre l'essere mercatante avesti in odio.
Esempio: Bibb. N. 3, 441: Uno uomo ci è rimaso, per lo quale noi possiamo domandare Iddio; ma io l'hoe in odio.
Esempio: Med. L. Op. 1, 25: Ho in odio chi mi spoglia Di servitute, e cerca liber farmi: E vedendo legarmi, Parmi, chi 'l fa, dar libertà mi voglia.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 269: Costei o per gelosia, o per essere male dal marito trattata, o per sua cattiva natura, aveva in odio il suo marito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 10: Che 'l lungo esilio avendo in odio ormai, Di desiderio ardea de la sua terra.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 160: Molti ti confesseranno di aver qualch'uno in odio, dimostrandoti che egli lo merita; ma nessuno o rarissimi diranno di portar invidia a persona; anzi, quando pure e' lo facessino, cercheranno di ricoprirsi col dire d'averlo in odio, affermando che chi non ha in odio le cose ree, merita biasimo.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 31: E perchè non debbe egli avere in odio colui da chi egli è stato aiutato in quello che gli doveva arrecare e danno e pericolo?
Esempio: Giannott. Op. 1, 237: Per se stessi ariano in odio un così fatto vizio, pregno di dappocaggine e di viltà.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 105: La fortuna m'ha in odio veramente.
Definiz: § IX. Per similit. ‒
Esempio: Dant. Inf. 13: Non han sì aspri sterpi nè sì folti Quelle fiere selvagge, che in odio hanno Tra Cecina e Corneto i luoghi colti.
Esempio: Petr. Rim. F. 15: A qualunque animale alberga in terra, Se non se alquanti ch'ànno in odio il sole, Tempo da travagliare è quanto è 'l giorno.
Definiz: § X. Avere odio, in costrutto con le prep. A, Con, Di, e simili, reggenti compimento di persona o di cosa, vale Odiare la persona o la cosa significate. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 679: Ma essendo una volta fortuna in mare, non potendo notare, lamentavasi del tempo ed avea odio al mare.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 341: L'invidia, l'inimicizie, il timore del suo aumento desterà tutti quegli, che hanno seco (col re di Francia), o odio, o emulazione.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 31: Ha l'uomo, per naturale istinto, timore e odio della morte: or come va egli a cercarla fino in cielo, e riduce ad arte il potersi rompere il collo?
Definiz: § XI. Cascare in odio. – V. il § XXII.
Definiz: § XII. Cogliere in odio alcuno, trovasi per Prendere a odiarlo. ‒
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 13: Dopo Saturno il regno Pico tenne, Cui Circes per amore in odio il colse.
Definiz: § XIII. Concitare odio a sè o ad altrui, o contro a sè o ad altrui. ‒
V. Concitare, § VII.
Definiz: § XIV. Essere chicchessia o checchessia in odio ad alcuno o di alcuno, vale Essere odiato, aborrito, e simili, da esso; anche figuratam. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 75: A costei ee in odio la selva e 'l bosco ov'ella avea peccato.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 2, 43: La madre Niobe gli è in odio: ma pure solo Pelopes si dice che allora pianse costei.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 293: Gisippo era a' suoi ed a que' di Sofronia in odio, e ciascun diceva lui degno non solamente di riprensione, ma d'aspro gastigamento.
Esempio: Alb. Fam. 209: Vedi la disonestà essere in odio a chi veramente e di buono amore ama.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 7: Come più presso il cavallier si specchia In quella faccia che sì in odio gli era, ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 368: Fece (Lodovico Sforza) descrivere nella città di Milano tutti gl'uomini abili a portare arme, e, convocato il popolo, al quale era in odio grande il nome suo per molte esazioni che aveva fatte, lo liberò da una parte delle gravezze.
Esempio: Car. Trad. gr. 71: Da queste cose procede, che siamo in odio, e convenientemente, de' gentili.
Definiz: § XV. Lasciare andare l'odio, gli odj, ogni odio, Metter da parte l'odio, gli odj, ogni odio, Porre giù, e simili, l'odio, gli odj, ogni odio, vale Cessare di odiare, di inimicare, e simili. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 141: Al passar questa valle Piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno, Venti contrari a la vita serena.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 40: Ed abbracciàr Rinaldo come amico, Messo da parte ogni lor odio antico.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 106: Siamo cristiani: e con tutto che ci paia avere ragione, come voi avete, s'à a rimettere per l'amore di Dio, e lasciare andare ogni odio e fantasia.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 47: E vuol, che (gli odj omai posti da canto) Stien seco; ma ciascun ricusa e scappa.
Definiz: § XVI. Mettere ad altrui in odio chicchessia o checchessia, Porre, e simili, ad altrui in odio chicchessia o checchessia, vale Farglielo odiare, Fargli venire in odio chicchessia o checchessia. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 6, 313: Se io questo gli discuopro, egli prenderà gelosia di me, e potendole ad ogni suo piacer parlare, sì come compare, in ciò che egli potrà le mi metterà in odio, e così ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 69: In quell'odio Alcina a Ruggier pose, In che soglionsi aver l'orribil cose.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 7, 70: In odio gli la pose, ancor che tanto L'amasse dianzi.
Esempio: Segner. Mann. ag. 23, 1: Però ti mette in odio le penitenze; però t'invita a mangiamenti, a trastulli, a trattenimenti.
Definiz: § XVII. Porre odio ad alcuno, vale lo stesso che Prendere in odio. ‒
Esempio: Varch. Stor. 2, 436: Per lo che postogli maggior odio, lo tenne sempre in pensieri e travagliato tanto, ch'egli, infastidito dall'importunità e insolenza de' Perugini..., si ritirò in una sua villa.
Definiz: § XVIII. Portare odio ad alcuno, vale Odiarlo; anche assolutam. ‒
Esempio: Car. Arist. Rett. 115: Chi s'adira, per molti mali che l'avversario patisse si condurrebbe a misericordia; ma chi porta odio, non per nulla.
Definiz: § XIX. Prendere in odio chicchessia, Pigliare, in odio chicchessia, vale Incominciare a odiarlo.
Definiz: § XX. Tenere odio con alcuno, o contro alcuno, vale Continuare a odiare, Persistere in odiare. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 227: Ciascuno cherico e laico si guardò da indi innanzi di non tenere odio col prossimo suo.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 255: Intendendo una volta come un principe d'Alessandria teneva odio contro a un altro.... mandò per lui.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 686: Vieni, e vedrai con chi tu potevi tener odio, a chi potevi desiderar del male, volergliene fare, sopra che vita tu volevi far da padrone.
Definiz: § XXI. Tirarsi odio addosso, vale Farsi odiare, malvolere, e simili. ‒
Esempio: Machiav. Disc. 390: Tirarsi odio addosso senza suo profitto è al tutto partito temerario e poco prudente.
Definiz: § XXII. Venire a odio o in odio ad alcuno o di alcuno, Cascare, e simili, in odio, ad alcuno o di alcuno, detto sia di persona, sia di suo atto, o simili, vale Attirarsi addosso l'odio di alcuno; e anche in senso meno grave Esser preso a noia da alcuno. ‒
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 33: In odio il farà venire, se dirà, che sia superbo o malizioso o crudele, o abbia in sè altre cotali cose, onde l'uomo è dalle genti odiato.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 77: Poichè abbiamo mostrato, secondo che proponemmo, come e quanto è reo e detestabile lo vizio dell'ira e della impazienza, acciocchè ci venga in odio; pognamo ora ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 124: Quel letto, quella casa, quel pastore Immantinente in tant'odio gli casca, Che, senza aspettar luna,... Piglia l'arme e il destriero.
Esempio: Car. Arist. Rett. 179: Se tu dirai cose giuste, verrai in odio de gli uomini; se cose non giuste, in odio di Dio.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 374: Disse che non solamente era venuto in odio a' suoi, ma già interamente nimico poi che non era più amico che per lui a gli Dei porgesse preghi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 99: Però l'uom saggio in caso tal consiglia Di prender fiato, e rompere il sermone; Se no, si viene in odio alle persone.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 502: Per me, avrei avuto caro di lasciar l'ossa nel mio paese; ma ora che tu non ci puoi stare, in grazia di quel birbone, e anche solamente a pensare d'averlo vicino colui, m'è venuto in odio il mio paese.
Esempio: Capp. Pag. Stor. Fir. 1: Colle prime voci che dentro all'animo gli scenderono, udiva compiangere al misero Corradino, e in odio venuta la cupa superbia di Carlo d'Angiò.
Definiz: § XXIII. Avere in odio una persona od una cosa più che il mal di capo. –
V. Capo, § CV.