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Dizion. 4° Ed. .
TEMPESTARE.
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TEMPESTARE.
Definiz: | Menar tempesta, Essere in tempesta. Lat. cieri, turbari, commoveri, ventis
agitari. Gr. διαταράττεσθαι,
διασαλεύεσθαι.
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Esempio: | Libr. Pred. Il mare si cominciò fortemente a turbare, e a tempestare.
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Esempio: | Mor. S. Greg. Il Mare è commosso a tempestar contra essi. |
Definiz: | §. I. Tempestare, figuratam. vale Star coll'animo travagliato. |
Esempio: | Sen. Pist. Son da riprender quegli, che sempre tempestano, e angosciano in fatica,
e in pensiero. |
Esempio: | Guid. G. Per la qual cosa non patendo il fervor di amore, con angoscioso desiderio
tempesta. |
Definiz: | §. II. Tempestare, vale anche talora Imperversare. |
Esempio: | Sen. Pist. L'uomo nol può tenere, e romisce, e salta, e tempesta. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 160. Il qual mulo sentendosi bezzicare quel luogo, di che più
sono schifi ec. cominciò a trarre, e a tempestare sì diversamente, che ec. |
Esempio: | E Franc. Sacch. rim. 4. Qual gonfia, e quel tempesta con
istrida, qual gitta la berretta, e viene a ressa. |
Esempio: | Morg. 16. 3. E mentrechè 'l caval furia, e tempesta ec. |
Esempio: | Stor. Eur. 6. 134. Ma il conte ec. temporeggiava il più, che e' poteva,
tempestando però tutto giorno, e facendo mille molestie alle cose di Giselberto. |
Definiz: | §. III. Tempestare, figuratam. in att. signific. vale Conturbare, Inquietare, Metter sossopra. Lat.
perturbare. Gr. διαταράττειν.
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Esempio: | Cavalc. Frutt. ling. O perchè pessimo ladrone ci tempesti il mare ec. per
quello, che tu tempesti tutto 'l mondo, cioè, per più avere. |
Esempio: | Guid. G. Il quale perciò sono tempestato con molta angoscia. |
Esempio: | Tratt. gov. fam. Se in questo atto il sonno fugge, godi col diletto, se veramente
ti tempestasse, perchè poco dormito avessi. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 70. I porci andarono in cucina, ed in quella tempestarono ciò,
che v'era. |
Esempio: | Ambr. Furt. 3. 9. Chi tempesta questa porta? (quì vale: chi batte
furiosamente questa porta?) |
Definiz: | §. IV. Tempestare, pure in signific. att. vale Instigare, Importunare. Lat. ciere,
urgere, sollicitare. Gr. ἐπείγειν. |
Esempio: | Liv. dec. 1. La disleal femmina pungea, e attizzava il marito, e non finava di
tempestarlo. |
Esempio: | E Liv. M. Fosse suta tempestata, e inizzata. |
Esempio: | Varch. Ercol. 73. Subillare è tanto dire, e tanto per tutti i versi, e con tutti i
modi pregarlo, che egli a viva forza, e quasi a suo marcio dispetto prometta di fare tutto quello, che colui, il quale
lo subilla, gli chiede; il che si dice ancora serpentare, e tempestrare, quando colui non lo lascia vivere, nè tenere i
piedi in terra; il che i Latini dicevano propriamente sollicitare.
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