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Dizion. 1° Ed. .
CORTESIA
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CORTESIA.
Definiz: | disposizion d'animo a far benificio, e grazia, sanza alcun proprio comodo, e 'l benificio, e la grazia stessa.
Lat. humanitas, benignitas, liberalitas, beneficium. |
Esempio: | Com. Inf. c. 16. Larghezza, laquale egli appella qui cortesia, e donagione fatta,
per cagion d'umanità, e dolcezza: ed è detta cortesìa, perocchè primamente fu fatta nelle Corti de' Principi.
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Esempio: | Buti. E qui si dee notare, che cortesìa è, secondo che dice il Filosofo nell'Etica,
virtù reprimente l'avarizia, e temperante la prodigalità. |
Esempio: | E But. altrove. Cortesia è benigna inclinazion di carità, che
l'huomo ha inverso il prossimo, per la quale l'huomo fa bene al suo prossimo. |
Esempio: | Bocc. n. 8. 8. Fateci dipigner la cortesìa. |
Esempio: | E Bocc. nov. 30. Avendo in cortesia tutte le sue facultà
spese. |
Esempio: | E Bocc. nov. 93. 4. Cominciò a fare le più smisurate
cortesíe, che mai facesse alcun'altro |
Esempio: | Dan. Par. 7. O che Dio solo, per sua cortesía, Rimesso avesse. |
Esempio: | E Dan. Purg. 16. In sul paese, ch'Adice, e Po riga, Solea
valore, e cortesía trovarsi. |
Esempio: | Petr. Son. 58. Cortesia fe, ne la potea far poi. |
Esempio: | E Petr. Son. 61. Per somma, ed ineffabil cortesía.
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