Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
CORTESIA
Apri Voce completa

pag.231


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CORTESIA.
Definiz: disposizion d'animo a far benificio, e grazia, sanza alcun proprio comodo, e 'l benificio, e la grazia stessa. Lat. humanitas, benignitas, liberalitas, beneficium.
Esempio: Com. Inf. c. 16. Larghezza, laquale egli appella qui cortesia, e donagione fatta, per cagion d'umanità, e dolcezza: ed è detta cortesìa, perocchè primamente fu fatta nelle Corti de' Principi.
Esempio: Buti. E qui si dee notare, che cortesìa è, secondo che dice il Filosofo nell'Etica, virtù reprimente l'avarizia, e temperante la prodigalità.
Esempio: E But. altrove. Cortesia è benigna inclinazion di carità, che l'huomo ha inverso il prossimo, per la quale l'huomo fa bene al suo prossimo.
Esempio: Bocc. n. 8. 8. Fateci dipigner la cortesìa.
Esempio: E Bocc. nov. 30. Avendo in cortesia tutte le sue facultà spese.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 4. Cominciò a fare le più smisurate cortesíe, che mai facesse alcun'altro
Esempio: Dan. Par. 7. O che Dio solo, per sua cortesía, Rimesso avesse.
Esempio: E Dan. Purg. 16. In sul paese, ch'Adice, e Po riga, Solea valore, e cortesía trovarsi.
Esempio: Petr. Son. 58. Cortesia fe, ne la potea far poi.
Esempio: E Petr. Son. 61. Per somma, ed ineffabil cortesía.