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1) Dizion. 5° Ed. .
ABOMINAZIONE e ABBOMINAZIONE.
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ABOMINAZIONE e ABBOMINAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'abominare, Detestazione, Esecrazione.
Dal lat. abominatio. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 69: Si scriverà in prima di quelle cose, che fanno ad abbominazione di questo vizio.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 49: Io ho in odio ed in abbominazione la iniquità, e la legge tua ho in amore.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 421: Abominazione è ardente ed intenso rifiutamento del bene proprio assente, e così del coniunto.
Esempio: Bart. D. Vit. Borg. 2, 10: Lutero nella Germania avea messo in abbominazione lo stato ecclesiastico e regolare.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 160: Guardi Iddio, che un cristiano spenda più tempo per imparare ad avere in abominazione uno spettacolo di tal sorta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 15: Con vivi colori, per destare abbominazione contro di essi, dipingevano i residui dei tempi barbari.
Definiz: § I. Per Vituperazione. −
Esempio: Cic. Opusc. 27: Disse di Quinto molti pessimi e grandi mali, e gravi abominazioni ed accuse.
Definiz: § II. Per Aborrimento, Ribrezzo. −
Esempio: Car. Arist. Rett. 217: Affettuosa sarà [l'orazione],.... se trattando di cose nefande e brutte, si dirà con ischifezza e con abominazione.
Definiz: § III. E per Contrarietà, Repugnanza, Avversione. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 2, 109: E quando i cavalli hanno abbominazione di coprir la cavalla, si prende il mezzo ovvero midollo della squilla ec.
Esempio: Leggend. B. Umil. 67: Venne [la B. Umiliana] a tanta abbominazione di cibi corporali, che non più di quattro pani casalinghi prendeva per tutta la settimana.
Definiz: § IV. E per Cosa abominevole. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 225: Tu stai contento a questo diletto fracido, che ti consuma e uccide, ed è con vergogna, e passa tosto, e hacci mille sozzure e abominazioni.
Esempio: Segner. Op. 4, 625: Bisogna, che voi vi serviate qui di quell'arte, di cui si valse Ezechiele per rinvenire le abominazioni, nascoste nel sacro tempio.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. volg. 252: Non pensò ad altro che a vedere di guadagnare e di disporre gli animi col rendere amabile con le opere la religione, per fare spiccare al confronto di quelle la mostruosità e l'abominazione de' loro costumi.