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1) Dizion. 5° Ed. .
MANO
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pag.837


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MANO.
Definiz: Sost. femm. Quel membro del corpo umano, nel quale termina il braccio, e che, per mezzo delle dita in che finisce, serve a toccare, prendere, tenere, e simili, le cose, e a fare quasi tutti i lavori.
Dal lat. manus. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 80: Sì come domanda la verità del tempo e delle cose, così t'appresta al tempo, e non ti mutare in alcuna cosa, ma acconciati sì come la mano, ch'è una medesima quando in palma si stende e in pugno si ristrigne.
Esempio: Dant. Inf. 7: Questi si percotean, non pur con mano, Ma con la testa e col petto e co' piedi.
Esempio: E Dant. Purg. 19: Giustizia qui stretti ne tiene, Ne' piedi e nelle man legati e presi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 49: Le man bianche sottili, E le braccia gentili, E gli atti suoi soavemente alteri, ec.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 45: Deh! perchè tacque ed allargò la mano?
Esempio: Bocc. Decam. 2, 74: Tenendo forte con amendue le mani gli orli della cassa..., pervenne al lito dell'isola di Gurfo.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 184: E postale la sua mano sopra il petto, pianamente disse: O anima mia, dormi tu ancora?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 85: Il vescovo,... udendo il motto, avendo il calice nelle mani, gli venne sì fatte risa, che fu presso che 'l calice non gli cadde di mano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 15: Mostran le braccia sua misura giusta; E la candida man spesso si vede Lunghetta alquanto e di larghezza angusta, Dove nè nodo appar nè vena eccede.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 226: Quella monaca l'ha tutto guarito (dalla lebbra) In un tratto. B. Di' il vero? P. Egli è restato Com'io ho qui la palma della mano.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 55: Sempre è il piè fermo, e la man sempre in moto; Nè scende taglio invan, nè punta a voto.
Esempio: Galil. Op. VIII, 58: Riuscì tale la compressione della corda tra 'l cannone ambiente e 'l cilindro, che, ad arbitrio suo, strignendo fortemente le mani poteva sostenersi senza calare, ed allentandole un poco si calava lentamente a suo piacimento.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 146, 2: La mano.... si divide in carpo, metacarpo e falange delle dita.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 326: Usava dire (Guido Reni) di trovar maggior difficultà nel far le mani e i piedi, che nelle teste.
Esempio: Trinc. Agric. 67: Allorachè si vedono essere (gli oppj) passabilmente grossi, come il collo della mano d'uomo,... subito si tagli la loro cima.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: Se di noi parla Pallido schiavo, al suol la fronte inchina, E la tremula mano alzando al cielo, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 247: Teneva con una mano un cencio di fazzoletto su' capelli arruffati.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 70: Il quale legame hae a sciogliere la mano apostolica, cioè l'autorità de' prelati della Santa Chiesa, che tengono il luogo degli Appostoli.
Esempio: Petr. Rim. 1, 205: Una man sola mi risana e punge.
Esempio: Bern. Orl. 20, 4: La santità comincia dalle mani, Non dalla bocca, o dal viso, o da' panni.
Esempio: Fag. Pros. 90: Quivi lecca le mani a chi dovrebbonsi mordere.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 84: I' fuggia le tue mani (o Amore), e per cammino, Agitandom'i venti e 'l cielo e l'onde, M'andava sconosciuto e pellegrino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 111: Tre volte e quattro e sei lesse lo scritto Quello infelice,... Ed ogni volta in mezzo il petto afflitto Stringersi il cor sentia con fredda mano.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 11: Dalla mano della stessa natura non esce lavoro alcuno.... in cui non risplenda del supremo Facitore l'imperscrutabile providenza.
Esempio: Niccol. Strozz. 1, 8: È la man di Carlo Lunga così, che sull'adriache rive Giunger ti può.
Definiz: § III. E pur figuratam., o in locuz. figur., attribuita in particolare a Dio. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima pargoletta.
Esempio: E Dant. Conv. 347: Che cosa è l'uomo, che tu Iddio lo visiti? L'hai fatto poco minore che gli angeli, di gloria e d'onore l'hai coronato e posto lui sopra l'opere delle tue mani.
Esempio: Petr. Rim. 1, 87: Tutte le cose di che 'l mondo è adorno Uscir buone di man del Mastro eterno.
Esempio: Tass. Rinald. 12, 86: E quel sommo Signor, delle cui mani Opra son gli alti cieli e gli elementi, M'impose sol che ec.
Esempio: Bart. D. Vit. Caraff. 1, 24: Religiosi di gran perfezione.... ne parlavano come d'un'anima lavorata dalla mano di Dio a disegno d'una più che ordinaria santità.
Esempio: Pindem. Poes. 12: Figlia del ciel, da quella Gran mano uscita, allor che l'uom n'usciva.
Esempio: Giust. Vers. 286: Dirà: Padron mio, La mano di Dio Gli ha dato l'andare (al mondo); Di farlo fermare Maniera non v'ha.
Definiz: § IV. E in tale attribuzione, Mano, conforme a proprietà biblica, è usata spesso a denotare la Virtù creatrice di Dio, la sua Potenza, Volontà, Grazia, il suo Aiuto, la sua Giustizia, e simili, secondo che richiede il senso del discorso. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 86: E la mano, cioè la virtù di Dio, era con loro, sicchè molti se ne convertirono a Cristo.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 118: Or non credete voi che la mano di Dio possa multiplicare questo poco di pane, che è rimaso in queste sporte?
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 210: Ma se questa cosa è inganno d'inimico..., Dio lo veggia, e porgami la sua mano, e aiutimi sì, che io non esca.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 265 t.: Abbiate misericordia di me, abbiate misericordia di me almanco voi, amici miei: imperochè la mano del Signore m'ha toccato.
Esempio: Libr. Ruth. 6: La mano di Dio è venuta sopra me e la sua sentenzia.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 43: È chiaro che se non fusse stata la mano di Dio, non si saria mai fatto tale governo.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 91: Dunque il Signor che n'indirizza e move, Già conosciuto in caso assai più rio, Non v'assecura, quasi or volga altrove La man della clemenza e 'l guardo pio?
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 96: Con tal pensiero vi dovete armare, o dilettissimi, in tutte le avversità, ricevendole dalla mano di Dio.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 204: Sapere che tutto quello che ci avviene di prospero o di penoso, ci viene dalle mani di Dio, e che però convien riceverlo senza mormorazione.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 16: Parlate sincero: Non son di questa fatta Certi uomini insensati, Che vanno millantandosi d'un'opra Come da loro fatta, Ma che vien dalla man di Quel di sopra?
Esempio: Lambr. Elog. 54: Ponete.... che nelle stelle restasse a un tratto la forza che impresse in loro, come propria vita, la Mano creatrice.
Definiz: § V. E nei medesimi sensi, dicesi anche Mano del cielo, della Provvidenza, e simili. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 476: Ma ora, chi si sarebbe tenuto d'informarsi, e di ragionare d'un fatto così strepitoso, in cui s'era vista la mano del cielo, e dove facevan buona figura due personaggi tali?
Definiz: § VI. Attribuita ad animali fantastici, a mostri favolosi, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Cerbero, fiera crudele e diversa,... Gli occhi ha vermigli, e la barba unta ed atra, E il ventre largo, e unghiate le mani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 120: Volto di donne avean (le Arpie)..., L'alaccie grandi.... Le man rapaci, e l'ugne incurve e torte, Grande e fetido il ventre, e lunga coda.
Definiz: § VII. E per similit., detto alle zampe o branche anteriori di certi animali, e più specialmente di quelli che si possono reggere su le zampe posteriori. –
Esempio: Bibb. N. 1, 502: Tutti quelli (animali) che vanno colle mani, cioè che hanno li piedi dinanzi come mani, come è la scimia e l'orso, saranno immondi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 321: E' cefi sono altri animali strani,... Ch'hanno le gambe di drieto e le mani Dinanzi, come forma umana propia.
Esempio: Domen. Plin. 246: Quando la forza gli strigne, (gli orsi) avendosi a precipitare da qualche ripa, si gettano: ma si cuoprono il capo con le mani.
Esempio: Martin. T. V. Not. 2, 336: Quelli (animali) che hanno mani,... Gli orsi, le scimmie, i ranocchi, ec.
Definiz: § VIII. E conforme a proprietà latina, trovasi detta così anche la Proboscide degli elefanti. –
Esempio: Giamb. Vegez. 138: Contra i quali (elefanti) furo trovate a contrastare arme di diverse maniere, perchè uno cavaliere che era centurione in Lucania ad uno tagliò colla spada la mano, la quale è moscolo appellata.
Esempio: Domen. Plin. 226: Dicesi che questo animale (l'elefante) è tanto clemente verso quegli che posson manco di lui, che, incontrandosi in un branco di pecore, le mette da parte con la mano, per non le calpestare non se ne accorgendo.
Esempio: E Domen. Plin. 227: Mangiano (gli elefanti) con bocca, ma alitano e beono e fiutano con quella che meritamente si chiama mano.
Esempio: E Domen. Plin. 272: E hanno (i vermi verdi) tanta forza, che quando gli elefanti vanno a bere, col morso gli pigliano la mano, e tirangli nell'acqua.
Definiz: § IX. Mano, si disse anche il Braccio, e propriamente Tutto il braccio dalla scapola all'estremità delle dita; ma in tal senso non userebbesi oggi se non talvolta in poesia. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Atamante divenne tanto insano, Che veggendo la moglie co' duo figli Andar carcata da ciascuna mano, Gridò: ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 763: Andar carcata, cioè caricata, da ciascuna mano, cioè da ciascun braccio.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 77: Volge la spada per lo taglio, e abbraccia gli fianchi colla lunga mano.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 116: Secondo la significazione degli antichi, mano si chiamava tutto quello che è dalla punta della spalla sino all'estremità delle dita; poi fu divisa in braccio ed in mano.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 146, 2: La mano, o, per meglio dire, la gran mano, è l'organo appreensorio; e si divide in omero, cubito, e mano estrema.
Definiz: § X. Mano, nel senso suo proprio, viene determinata dagli aggiunti Destro, Diritto o Dritto, e familiarmente anche Ritto, Mano Destra, Diritta o Dritta, Ritta o pel contrario Sinistro, Manco, Mancino, e talora anche Stanco Mano Sinistra, Manca, Mancina, Stanca; designanti rispettivamente Quella delle mani che rimane dalla parte del fegato, e che è la più gagliarda e la più comunemente adoperata, o pel contrario Quella, un po' più debole, che rimane dalla parte opposta, dove si sentono i battiti del cuore, e dove sta la milza. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 75: Uno uomo che nella mano ritta avea le forvici, e nella manca il coltello ad uno taglio grande.
Esempio: Plut. Vit. 70: Toccollo colla mano diritta, e dissegli: Per questa mano diritta, se tu mi tieni per tuo signore, dimmi la verità.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 120: Bernabuccio, accostatosi a lei che vergognosamente stava, levati colla man dritta i capelli, la croce vide.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 42: Incoronaronlo di una corona di spine acutissime, e poserli nella mano ritta una canna, e fasciarongli gli occhi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 76: Con la sinistra man prende la briglia, Con l'altra tocca e palpa il collo e il petto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 4, 17: Da la sinistra sol lo scudo avea,... Ne la man destra un libro.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 16: Se bene la mano destra è naturalmente più forte che la stanca, non è che gli uomini non si potessero avvezzare tutti mancini.
Esempio: Cellin. Vit. 445: Questo uomo cominciò minacciando col capo; e colla man mancina, mettendola in su 'l pomo della sua spada, gli fece alquanto rizzar la punta.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 26: Di brutti caratteri scrisse (Leonardo da Vinci) lettere, che sono fatte con la mano mancina a rovescio.
Esempio: Tass. Dial. 1, 375: La man destra adopera meglio la spada che la sinistra.
Esempio: Don. Music. Scen. 89: Tornava meglio il flauto acuto alla mano destra che alla sinistra, per causa delle diminuzioni che meglio si fanno con questa mano, che è più agile.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 1, 293: So che pigliate il tutto in bene, e quel che io vi porgo colla man ritta, non lo riceverete colla mancina (qui in locuz. figur.).
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 496: Siccome le parti del corpo destre sono, come vuole Aristotile, per natura più forti, così le sinistre più deboli; onde la man manca è detta stanca in alcun luogo d'Italia e da Dante.
Definiz: § XI. E per similit., pur coi medesimi aggiunti, serve comunemente a denotare direzione e situazione, e vale Parte, Banda, Lato, di luogo o di spazio, corrispondente alla mano destra o sinistra dell'uomo. Usasi per lo più nelle maniere A mano destra, sinistra, o Da mano, destra, sinistra, ec. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Volgemmo e discendemmo a mano stanca Laggiù nel fondo foracchiato ed arto.
Esempio: E Dant. Inf. 23: Noi ci volgemmo ancor pure a man manca Con loro insieme, intenti al tristo pianto.
Esempio: E Dant. Inf. 26: Dalla man destra mi lasciai Sibilia, Dall'altra già m'avea lasciata Setta.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 147: Quivi trovando una nave ch'andava in Fenice, salimovi e appressimamoci a Cipri, e lasciammolo a mano manca, e navicammo in Siria.
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 72: Comandò bene che fossero gittate le reti a pescare, ma non in che parte, cioè o a man dritta o a mano manca.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 71: Ora avvenne che, non essendo a Pietro troppo noto il cammino,... dovendo a man destra tenere, si misero per una via a sinistra.
Esempio: Frescobald. Viagg. 130: Dipoi ci partimo e tenemo a piè del monte a man manca per lo piano, dove si lascia un monticello, membro del monte Sinays, a man ritta.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 75: Hanno le case loro.... nella via Larga circa al fine, da mano sinistra venendo da Santo Giovanni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 34: Lascian la valle, e per via lunga e torta, Sagliono un colle or a man manca, or ritta.
Esempio: Varch. Stor. 2, 56: Poi da un convento de' Frati Minori, che fuora di lei a man stanca si ritrova, fu chiamata la porta di san Francesco.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 217: L'ammiraglio prendendo la mano manca, seguitò il destinato camino, il Prencipe co 'l resto dell'esercito, presa per errore la destra mano, s'incamminò per quella strada che conduceva a dirittura al campo catolico a Gianesolla.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 132: La quale [tavola] fu mandata a Roma, ed ebbe luogo nella Chiesa nuova, nell'ultima cappella a man sinistra.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, XXIII: Da questo convento volgendo a mano dritta per iscendere al piano s'incontra il monastero de' SS. Bartolommeo e Romolo.
Definiz: § XII. E per Parte o Banda laterale, destra o sinistra, sia di persona, sia di cosa, considerata in se stessa. –
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 16: Le vacche andavano diritte per la via che mena a Betsamis,... ed andando.... non piegavano da mano dritta nè da mano manca.
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 127: Comincisi la operazione dal primo numero, cioè dalla man stanca.
Definiz: § XIII. E parlandosi di fiume, o simile, denota la Parte o il Lato di esso che corrisponde alla mano di chi va a seconda della corrente. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 55: Altrettanto si può dire di quello spazio, il quale è di qua d'Arno da man destra al canto alla Porta alla Giustizia, infino alla porticciuola d'Arno, dove sono le mulina e la Vaga Loggia de' Medici.
Definiz: § XIV. E parlandosi di esercito schierato in ordinanza, vale quanto Fianco. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 514: S'era di già la cavalleria distesa ne' suoi ordini per la campagna, tenendo il Duca di Mena la mano destra, il Marchese del Ponte il mezzo, ed il Duca d'Omala la mano sinistra.
Definiz: § XV. Altresì per Parte, Lato, Banda, sia di persona sia di cosa, in senso però indeterminato o generico. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Così tornavan per lo cerchio tetro Da ogni mano all'opposito punto, Gridando sempre in loro ontoso metro.
Esempio: E Dant. Inf. 9: Com'io fui dentro (alla città di Dite), l'occhio intorno invio; E veggio ad ogni man grande campagna, Piena di duolo e di tormento rio.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Mostrate da qual mano in ver la scala Si va più corto.
Esempio: Bern. Orl. 35, 23: Come ebbe detto questo al duca Amone L'imperador, rivolto all'altra mano, Disse: Signor, ec.
Esempio: E Bern. Orl. 55, 41: Di qua di là cercando ad ogni mano, Cercò tanto alla fin che trovò il manto.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 18: I fili.... servono come di falsaredine alla palla, acciò non si butti sur una mano più che sull'altra.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 194: Evvi un tempietto; Di poi da questa mano a lui vicino Vi sta un chiassuolo.
Definiz: § XVI. E figuratam. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 163, 12: Colui, che le parole lusinghevoli da una mano usava e da l'altra producea il signore sopra noi, spiando chi era nella città, lasciò le lusinghe e usò le minacce.
Definiz: § XVII. E assolutam., per Mano destra, nel senso di Parte o Luogo, alla destra di chicchessia, che si dà altrui per onoranza, sia nell'accompagnarlo fuori, sia in un consesso, e simili; comunemente Diritta. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 537: L'ambasciatore del Re.... sempre nel cavalcar per Roma gli dava la mano in segno d'onore.
Definiz: § XVIII. Altresì assolutam., usata pure a designare particolarmente la Destra, in quanto serve alla promessa solenne di matrimonio e di fede, che la sposa fa allo sposo, e questo a quella, nell'atto dell'impalmarsi. –
Esempio: Cecch. Servig. 4, Interm.: Io quella son che fo che l'uomo.... per poco oro La data mano e la promessa fede Infido rompa.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 58: La mano avrai, ma non sperare il core.
Esempio: Pindem. Poes. 244: Donna, Oprai, credo, per te quant'io potea Oggi,... ma non merto Più la tua mano, il veggio.
Definiz: § XIX. Mano, usasi con risguardo alle opere, ai lavori, esercizi, professioni, e simili, in quanto ne è mezzo o strumento. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 18: Conservando e ritenendo la tua mano, riguardandola dalle fatiche, come in gittare pietre, palo di ferro, e molte altre cose che sono contrarie alla mano, da darle cagione di gravarla.
Esempio: Galil. V. Dial. Music. 139: Sono di più (questi eccellenti sonatori di tasti) stati dotati dalla natura di bellissimo ingegno, di gran giudizio, di felice memoria, e di fiera ed insieme leggiadra disposizione di mani.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 40: il conte de' Carnuti indi succede, Potente di consiglio e pro di mano.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 377: Col destare ogn'arte e muovere ogni mano, verranno a tener salariata quasi tutta la città, la quale per questa via s'abbellirà, e nutrirà se stessa.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 6, 6: Ove sono le spade, ove le mani, Ove il cor generoso e l'ardimento?
Esempio: E Tasson. Secch. rap. 9, 28: E pur mostrava a le sembianze sue D'esser di core indomito e di mano.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 290: Gio. Coli e Filippo Gherardi, concordissimi come di animo, così di stile; talchè avendo operato per lo più insieme, ogni lor lavoro par fatto da una sola mano.
Definiz: § XX. E pure considerata come mezzo o strumento degli atti, opere, lavori, esercizj, professioni, e simili, usasi con aggiunti o con verbi che ne dinotino le qualità o proprietà, lo stato o condizione, e simili, rispetto all'atto, opera, lavoro ec., di cui si discorre. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 57: Rifiuta [Dio] il sacrificio presentato a lui dalle sozze mani.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 18: Ancor ci è una cagione, che, Usandola, può alleggerire tanto la mano, che andrà.... volando assai più che non fa la foglia al vento.
Esempio: Med. L. Op. 2, 106: E seguendola allor, diceva: O mano, A svellere i bei crin presta e feroce, Ma a tener quel corpo più che umano, E farmi lieto, oimè, poco veloce!
Esempio: Castigl. Corteg. V. 88: Ho conosciuti uomini di tempo, che hanno.... mani dispostissime agl'instrumenti, molto più che alcuni giovani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 33: Fattosi appresso al nudo scoglio, quanto Potria gagliarda man gittare un sasso, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 66: Ed alzando la man nuda e senz'arme, Antico segno di tregua o di pace, Disse ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 48: Ma pur l'usato ardir simula e finge, E con trepida man la spada stringe.
Esempio: Galil. V. Fronim. dial. 38: Vi dovete guardare ancora non commettere mai tali inconvenienti che sogliono alcuni commettere, appoggiandosi alla debole scusa di facilitar la mano.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 47: Ben con robusta man la porta scosse, Ma fur le sue fatiche indarno sparte.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 11: Se le parrà che la canzona lo meriti, potrà mandarla, ben ricopiata da miglior mano, in Toscana ed in Roma.
Esempio: Bracciol. Schern. 13, 9: Ma poichè fu con varie fughe alquanto La man dirotta e preparati i cori ec.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 7, 24: Quant'a lui fa grave A mente l'imparar, tanto sicura Ebbe la mano a far dagli strumenti Nascer soavi armonici concenti.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 300: Se celere a scorrere Sull'arpa o sul piano, La piccola mano Dà tanto piacer; ec.
Definiz: § XXI. E figuratam. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 71: Niuna cosa, se non quello che darai, non promettere; imperocchè la stretta mano fa spesse volte la lingua bugiarda.... Quello che tu vuoi donare, dàllo sanza speme di riavere. Nè quello che l'aperta mano diede, l'oncinuta rattragga.
Esempio: Sassett. Lett. 176: Io la giudico compera ragionevole, e da sperarne profitto; tanto più stando di costà in mani forti, e che non sono use a perdere.
Definiz: § XXII. E parimente considerata sotto il medesimo risguardo, usasi altresì con aggiunti attribuenti figuratam. alla Mano proprietà o qualità morali della persona autrice o operatrice di checchessia. E talvolta compone una locuzione denotante la Persona stessa, quale viene qualificata dall'aggiunto. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 113: Ornati di lavori varj, fatti da mastra mano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 11: Non pur di lei Bireno s'inamora, Ma fuoco mai così non accese esca, Nè se lo pongan l'invide e nimiche Mani talor ne le mature spiche.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 14, 3: Quei gioveni gagliardi Che meritar con valorosa mano Quel dì da voi.... L'else indorate e gl'indorati sproni.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 56: Manda Lotrecco il Re con nuove squadre, Non più per fare in Lombardia l'impresa, Ma per levar de le mani empie e ladre Il capo e l'altre membra de la Chiesa.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 9: O fu di man fedele opra furtiva, O pur il ciel qui sua potenza adopra.
Esempio: E Tass. Rim. 1, 175: Non potea dotta man ritrarci in carte De' tuoi lumi e de' crini i raggi e l'oro, Nè ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 1: E la medesma Voce che torni graziosa a dirti: Ora è 'l tempo; e 'ntrodurti amica mano A non più desiato bel tesoro, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 360: La qual ferita, per trenta giorni da maestra mano curata, non potè ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 41: Se un don ti porge una nemica mano È dono infausto, e frode in esso annida.
Esempio: Pindem. Poes. 13: D'arcane tazze a lei medica mano Invan mesce conforto.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 473: Carta, che detta il mio dolore insano, Dimmi se in te ravviserà Faone Le note impresse dalla dotta mano?
Definiz: § XXIII. Altresì per Persona, in quanto possiede, o anche fa, o simile, checchessia; usato più che altro in certe locuzioni. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 112: Non ostante le buone pietre e le tempere de' ferri, è di necessità l'arte, intelligenza e giudicio di coloro che le lavorano; perchè è grandissima differenza negli artefici, tenendo una misura medesima, da mano a mano, in dar grazia e bellezza all'opere che si lavorano.
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 204: Per moltissimi cittadini dipinse (Andrea del Sarto) a olio innumerabili quadri, che son passati, col tempo, d'una in un'altra mano; e molti di essi sono stati comprati da mercanti oltramontani a prezzi grandissimi.
Definiz: § XXIV. Mano, figuratam., denota Il fare, L'operare, Azione, ed anche Atto o Fatto. –
Esempio: Salvin. Iliad. 162: Enea e Ettòr; poichè principalmente Sopra voi è posato de' Troiani E de' Licii l'affanno; perchè sete Ottimi ad ogni mano.
Esempio: Martin. T. V. 10, 25: Signore, Dio mio, se io ho fatta tal cosa, se havvi nelle mani mie iniquità ec.
Esempio: E Martin. T. V. Not.: Nelle mani mie; nelle mie azioni. Le mani sono gli strumenti dati all'uomo per agire.
Definiz: § XXV. Più comunemente prendesi per Ciò che si fa colla mano, Lavoro. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 57: Consigliati Paolo, e forse comanda, tu lavori..., e mangi il guadagno delle mani tue.
Definiz: § XXVI. E più specialmente prendesi per Fattura, Opera, usata con un compimento di persona; e in modo più particolare applicasi a cose di belle arti. –
Esempio: Adr. G. B. Lett. 60: Parimente non si sa di cui mano fussero i quattro Satiri, che erano nella scuola di Ottavia.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 70: Quel memorabil ritratto d'Alessandro Macedone e di Rossana sua sposa, che fu mano d'Aezio dipintor eccellente.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 23, 66: Rappresenta il martirio di san Lorenzo, mano dell'incomparabile Tiziano.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 27, 1, 11: Una svariata divisa di quadri d'ogni differente bontà e valore; altri, mano di que' più famosi antichi che fiorirono in Grecia; altri ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 2, 68: Per questo stesso dobbiamo dire che la pittura è mano d'Ugolino.
Esempio: Menz. Pros. 3, 277: Vorrei.... sapere.... di chi sia mano una composizione..., inscritta al Re sopra le presenti contingenze della Francia.
Definiz: § XXVII. Vale anche Modo di dipingere, proprio di alcuno; comunemente Maniera. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 116: E così ogni giorno facendo meglio, aveva preso la mano di Masaccio sì, che le cose sue in modo simili a quelle faceva, che molti dicevano lo spirito di Masaccio essere entrato nel corpo di Fra Filippo.
Definiz: § XXVIII. E per Modo di scrivere, Forma della scrittura, Carattere proprio di ciascuno. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 21: E niuna altra persona possa nè ardisca scrivere ne' detti libri altri che 'l detto notaio, a ciò ch'e' libri si mantengano d'una mano, e continuinsi per una mano.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 73: La qual mano io riconobbi, per aver la pratica in Francia e costì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 114: Che voglia alcun così infamare il nome De la sua donna e crede e brama e spera...; Ed abbia quel, sia chi si voglia stato, Molto la man di lei bene imitato.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 2: I' so che scrivere Sapete A. Diavol anche che i' non sappia! G. E contrafar la mano. A. Al possibile; Chè non è man ch'i' non sappia benissimo Ritrar, che scritta da quel propio paia.
Esempio: Varch. Ercol. 143: Come tutti gli uomini hanno nello scrivere differente mano l'uno dall'altro, così hanno ancora differente pronunzia nel favellare.
Esempio: Deput. Decam. 114: Egli è forse più facile assai contraffare una mano che lo stile.
Esempio: Grazz. Pros. 212: La quale (lettera) da lei prestamente aperta, le parve di conoscere la mano del suo primo marito.
Esempio: Cecch. Ass. 3, 1: O leggete ora da chi la viene (la lettera). M. G. Tua come madre Anfrosina de' Gualandi, in casa. E in fatto in fatto, di chi è questa mano? chi l'ha fatta?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 8: Io ho un mio amico, che già stette con messer Polidoro, il quale sa contraffare tutta la sua mano: lui ci farà la lettera.
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 83: È questa vostra mano? G. Sì, è. Ma io vi dirò perchè io la feci (la cedola).
Esempio: Fag. Rim. 3, 222: Prego.... Nel veder questo foglio, che vi scrivo, A riconoscer s'ell'è mano mia.
Definiz: § XXIX. Pure per Maniera di scrivere, Carattere, con gli aggiunti Bello, Buono, ovvero Brutto, Cattivo, Mano Bella, Buona, Brutta, Cattiva e simili; nel qual senso dicesi spesso, familiarmente, Mano di scritto, e talora Mano di scrivere, o, come pur trovasi, mano di scrittore. –
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 5, 246: Quella poi che sogliam dire mano dello scrittore è (nella scrittura cinese) capevole di tanta beltà e vaghezza, che un cartellone di mano d'un valente maestro,... si pregia ec.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 193: Conciossiecosachè il giovanetto avesse una bella mano di scrivere, con qualche principio d'umanità, valevasi di lui per iscrivere sue lettere.
Esempio: Red. Lett. 3, 35: Io la fo in questo punto copiare di buona mano (una canzone del Filicaia), e domattina la presenterò al serenissimo Granduca.
Definiz: § XXX. Pure nel linguaggio di certe arti e mestieri denota l'Operazione del coprire di alcuna materia la superficie di un dato corpo, e lo Strato stesso della materia distesavi sopra in ciascuna volta. E dicesi più comunemente di tinte o colori, di apparecchi o ammannimenti, di calcina per uso d'intonaco, e simili. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 115: Poi da' una mano di quella colla che temperi i gessi in ancone ovvero in tavola.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 89: Sopra i detti fili si debbe mettere della medesima terra...; e ciò si fa perchè tenga meglio quella mano di terra che s'è data di sotto.
Esempio: Biring. Pirotecn. 84: Le darete (alla forma) di sopra la prima mano, con un pennello, di luto sottile; e se non v'è sotto sevo o cera che s'abbi per el caldo a liquefarsi ed a guastare, gli potete subito dare el caldo del fuoco perchè s'asciughi,... se non la lassate asciugar da per sè al sole o al vento..., almanco fino alla seconda o terza man di terra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 162: Su' muri che siano secchi si dà una o due mani di colla calda, e di poi con colori temperati con quella si conduce tutta l'opera.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 167: A tutte queste pietre non accade dar colla in principio, ma solo una mano d'imprimatura di colore a olio, cioè mestica.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 172: Questo mordente.... dassi in sul legno che ha avuto prima due mani di colla.
Esempio: Borgh. R. Rip. 136: E di questa (della colla liquida mescolata con gesso) col pennello se ne dà una mano sopra il quadro; e come è asciutta, se ne va dando fino a quattro mane.
Esempio: E Borgh. R. Rip. appr.: Avvertendo.... ogni volta, dalla prima in fuore, di temperar detta materia coll'acqua, talmentechè a ogni mano venga la colla più dolce.
Esempio: E Borgh. R. Rip. appr.: Se vorrete dipignere sopra la tela, vi farà luogo darle una mano di colla o due, e poi andar colorendo, e co' colori riempiere bene le fila della tela.
Definiz: § XXXI. Mano, figuratam., vale anche Tanta quantità di checchessia, quanta può starne nel concavo di una mano; comunemente Manata. -
Esempio: Cresc. Agric. volg. 189: Togli una libbra di gomma bianca o vero rossa, secondo ch'è il vino, in ventiquattro corbe, e prendi una piena mano di sale bianco e tre uova fresche per ciascuna corba.
Definiz: § XXXII. E detto in particolare di noccioli, vale Quel mucchietto di quattro di essi che i ragazzi fanno quando giuocano ai noccioli, e che comunemente dicesi Cappa. Anche in locuz. figur. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 68: A buona otta l'avrebber saputo fare questi giovani di tromba marina, che tutto 'l dì vanno in giù e in su, ed in mille anni non saprebbero accozzare tre man di noccioli.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 69: Io ho veduto a' miei dì, di molti litterati pazzi, e che non sono valuti due man di noccioli, e pure hanno studiato assai.
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Non vale la vita sua due mani di noccioli.
Esempio: Grazz. Comm. 157: Tu non varra' mai due man di noccioli.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 343: Tal si cred'aver compro.... un finissimo Diamante e sordo, al più (è) un berillo fragile, Che al cimento non val due man di noccioli.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 422: Quanti squassapennacchi e papparuggine Di ferro vanno attorno sbravazzandola, Che non vagliano poi duo man di noccioli?
Definiz: § XXXIII. Mano, conforme a proprietà latina, vale Quantità o Numero di persone, che per lo più vien determinato da un aggiunto; Stuolo, Frotta, e simili. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 229: Lentuli, Metelli, Luculli, Curioni e altra mano di grandi, avere a questi studj molto atteso.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 12: Ce n'è (dei medici) una mano Che infilza le ricette a occhio e croce, O fa sopr' all'infermo una bottega, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 242: Ce n'è una mano. Ce ne son molti.
Esempio: Red. Lett. M. 82: Ma in conclusione è valentuomo, ed il mondo avrebbe bisogno di una buona mano di simili valentuomini.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 19: Non vorrei, che dovendosi avverare quello che mi fu detto l'altro giorno, si cominciasse da voi, per far ridere una mano di maligni invidiosi.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 1, 1: Or basta, io dico, che il nostro padrone e tutti gli altri che in questo son come lui, sono una mano di pazzi.
Esempio: E Nell. Iac. Faccend. 3, 5: Sì. Tutti una mano di gentaccia iniqua, scellerata, siete in quella casa.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 280: E se un furfantone, che avesse al suo comando una mano d'altri furfanti ec.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 293: Abbiamo laggiù una mano di scapestrati che.... ne dicon di tutti i colori.
Definiz: § XXXIV. E nel medesimo senso, detto in particolare di soldati o gente armata. –
Esempio: Bocc. Lett. 33: Nè molto poi con piccola mano di armati venuto a Scipione, ec.
Esempio: Mont. Iliad. 13, 633: Li seguia Molta man di guerrieri.
Esempio: E Mont. Iliad. 17, 271: Non io dalle vicine Cittadi ad Ilio ragunai le vostre Numerose coorti, onde di gente Par molta mano, che mestier non m'era.
Esempio: Capp. Longob. 62: E in tutti i modi, una mano di soldati di ventura discesi dall'Elba fino al Danubio, nulla aggiugnerebbe di chiarezza intorno alla condizione di questo popolo.
Definiz: § XXXV. E assolutam., per Schiera di soldati, Esercito, e simili; ma non userebbesi che in nobile scrittura, e con qualche aggiunto. –
Esempio: Vill. G. 84: Carlo con potente mano, venne contra loro.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 425: Se il niega, Io ne verrò con molta mano, io stesso, A gliela tòrre: e ciò gli fia più duro.
Definiz: § XXXVI. Pure per Quantità o Numero, detto di cose quali che sieno, anche astratte; ma per lo più intendesi di quantità non grande. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 161: Scrissi già nell'ultima mia il travaglio dell'occhio: me ne liberai, ma convenendomi scrivere per rispondere a una mano di lettere e più per ricopiare parte de' miei studj, mi fu forza affaticar la vista tanto, che ec.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 208: Ho.... una mano di osservazioni astronomiche, parte delle quali acquistan perfezione dall'uso del telescopio.
Esempio: Lett. Pros. fior. IV, 1, 218: Benchè l'autore sia giurisconsulto, inserisce in questo suo erudito libro una mano di bellissimi passi di diversi scrittori contro l'abominazione di questi legulej.
Esempio: Segner. Incred. 171: Qual esperienza ha loro insegnato, o potrà insegnare, di ascrivere alle stelle, ascrivere ai segni, una man di effetti, che manifestamente debbonsi al sole?
Esempio: Red. Lett. 1, 178: Mi ha donato una mano di esemplari di queste sue poesie.
Esempio: E Red. Lett. 1, 225: Subito che si darà fuora (il Vocabolario), io gnene manderò subito un esemplare; e gli arriverà con buona occasione, perchè il serenissimo Gran Duca ne vuol mandare a donare una mano di corpi a molti letterati suoi amici costì in Parigi.
Esempio: E Red. Lett. 3, 3: Portate con voi una buona mano de' vostri sonetti.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 14: Sono cinque o sei giorni che ho dato il vostro indice al signor Pierre Bleu, che non lo perderà per corta, benchè giudichi impossibile il trovarne una mano, divenuti rarissimi.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 272: Era l'assunto di questo libercolo il convincere una mano di ripieghi, che danno generalmente gli atei alle maraviglie operate da Mosè.
Definiz: § XXXVII. Parlandosi di Ufficj o Ufficiali pubblici, si disse per Giro, Serie, Ordine, di elezioni, o di eletti in una sola volta; anche per similit. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 414: La volontà di Clemente era che per più tempo, ad ogni mano d'Otto, si seguitasse di confinare degli altri.
Esempio: Giannott. Op. 2, 66: Bisogna allora creare quattro ordini d'elettori, nove per ciascuno. (Noi li chiamiamo mane, e dichiamo: prima mano, seconda mano, terza mano e quarta mano; secondo che questa o quella è stata prima o poi tratta).
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 12: Non passarono molti anni.... che furono fatti di essa compagnia della Cazzuola il signor Giuliano de' Medici,... Giovanni Canigiani.... e Filippo Pandolfini gobbo: e con questi in una medesima mano, come aderenti, Andrea del Sarto dipintore, Bartolomeo trombone musico, ec.
Esempio: Bus. Lett. 123: Creorno una mano di Collegi tutti buoni ed arditi, de' quali si fece capo Lionardo Bartolini e Pier Giacomini, e dove prima non s'usava, entrorno in tutte le Pratiche insieme con la Signoria.
Definiz: § XXXVIII. Con un compimento denotante cose, e per lo più architettoniche, vale anche Ordine in cui sono disposte o ripartite; Filare, e talora anche Piano, e, simili; ma non è di uso molto comune. –
Esempio: Maff. Anfit. 168: Restava più alto ancora per un giro, o sia mano di pietre sopra il cornicione ultimo.
Esempio: E Maff. Anfit. 169: Vi si sono usati quattr'ordini d'architettura, con quattro mani di colonne a mezzo rilevo.
Esempio: E Maff. Anfit. 170: Per verità corintj ne sono (del quarto piano del Colosseo) i capitelli.... con quattro volute, e due mani di foglie lisce.
Esempio: E Maff. Anfit. 253: Appresso viene altra porta,... con una scala di gradini 10, sopra i quali è la porta interna d'uno sbocco della seconda mano.
Esempio: E Maff. Anfit. 254: I sassi non camminano però d'alto in basso, ma ogni tre piedi si vede un corso di cotto, con tre mani di larghi e grossi quadroni.
Definiz: § XXXIX. E con un compimento denotante strumenti, o arnesi, trovasi per Ordine, Serie, Giro, Volta, di operazioni fatte successivamente con essi. –
Esempio: Lorin. Fortif. 274: E perchè le fosse profonde non solo si cavano con grande scarpa da ogni parte, ma si incominciano tanto più larghe in bocca, che a quella bassezza, dove hanno da andare i lavoranti, possino buttar fuori la terra col badile, e vi si possa anco perciò lasciare una banchetta per parte, sì che non si restringa il terminato cavamento e che la terra si possa anco poi buttare per due mani di badili, cioè sopra a esse banchette e per ultimo sopra al piano del sito dove prima si buttava; ed acciò che ec.
Definiz: § XL. Parlandosi di lettere, si disse a Quelle avute o spedite in un solo corso di posta; Ordinario. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 395: Per essa (per la vostra lettera) intendo essere capitate male due mani di mie lettere, e veggio la causa di non aver, pezzo fa, le lettere da Vostra Magnificenza.
Esempio: Galil. Op. Cart. X, 188: Scrissi all'illustrissimo signor Sagredo, padrone della pietra (calamita); il quale per avermi scritto molte altre mani di lettere intorno a questo negozio, e per trovarsi occupatissimo..., mi scrisse brevissimamente, e mi mandò la calamita.
Definiz: § XLI. Term. di Giuoco. Mano dicesi, e più specialmente nei giuochi di carte e di dadi, il Diritto di precedenza su i compagni nel fare o cominciare il giuoco o la partita, la prima volta per effetto della sorte, poi per quello della vincita, o per la successione delle partite, secondo le regole dei varj giuochi. Usasi per lo più coi verbi Avere, Toccare, e simili. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 294: A Piazzuola vi vorrei io con cinquantauno e la mano, e io averei un cinquantaquattro.
Esempio: E Bern. Comm. Cap. Prim. 387: Chi potria descrivere il timore che ha uno, quando si truova un cinquantacinque e ha la mano e ogni cosa, che un altro non gli faccia ec.
Esempio: Buonarr. Rim. 151: Or voi, che avete già le carte in mano, Daten'una per uno Per chi ha aver la mano.
Esempio: E Buonarr. Rim. 152: Su via, su via, per chi ha aver la mano; E cominciamo or mai.
Esempio: Not. Malm. 2, 590: Colui che è il primo a tirare, si dice Aver la mano.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Molti altri giuochi di carte dànno questo privilegio (del vincere con egual punto dell'avversario) alla mano.
Esempio: Bracc. R. Dial. 185: L'aver la mano o la data in questo gioco (del Trai) non reca alcun vantaggio.
Definiz: § XLII. Mano armonica, o musicale, o di Guido, è detto il Disegno della parte interna della mano sinistra aperta, coi nomi delle note disposti per le varie falangi, a fine di facilitare la memoria degli allievi nell'imparare il solfeggio. –
Esempio: Grazz. Interm. 7: E la Musica, la quale anch'essa, per la mano musicale che avea in testa, e per la ricca veste tutta piena di diversi suoi strumenti, e di diverse cartiglie ove erano segnate tutte le note e tutti i tempi d'essa, e per il bello e gran lirone con che ella veniva sonando, fu agevolmente conosciuta.
Definiz: § XLIII. Mano dolce, dicesi Una certa libertà di andare concessa al cavallo, allentandogli le briglie. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 177: Meglio con la man dolce si raffrena, Che con forza, il cavallo.
Definiz: § XLIV. E figuratam., riferito a giovani, Balìa di vivere a proprio talento. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 17: E l'ultima Cosa che ha dato la man dolce a Fabio, Fu, che il soldato, oltre che provveduta la Tiene in casa, vedete, dalla piccola Cosa alla grande; ec.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 401: Lascialo pure inzampognare a me, Chè, come usava dir maestro Andrea, I' gli darò ben io la mano dolce.
Definiz: § XLV. Mano morta, locuzione giuridica, con la quale denotasi Qualsivoglia ente o istituto, così ecclesiastico come laico, il quale per sua natura non aliena mai, nè può alienare, ciò che possiede, e, se ecclesiastico, non può oggi acquistare nè ricevere in dono. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 4, 2, 31: Camina però tutto ciò, quando non vi sia il patto espresso nell'investitura, che le robbe in niun modo possano passare in potere di chiese, o de' luoghi pii, e simili mani morte.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 9, 432: Filippo, duca di Parma,... a cui sempre buone ed utili cose consigliava Guglielmo Dutillot, sendosi accorto, che per gli acquisti fatti dalle mani morte,... una prodigiosa quantità dei migliori e più fertili terreni de' suoi stati era, e sarebbe sempre più, venuta in potestà di simili persone di mano morta, aveva pubblicato..., per provvedere a così grave sconcerto, una prammatica.
Definiz: § XLVI. Mano propria; formula che si suole apporre dopo la firma, per lo più in atti d'indole legale, come contratti, obbligazioni, fedi, ricevute, e simili, quasi a meglio accertare altrui della legittimità della soscrizione. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 274: Come debbo dire?... O. Fui presente.... a quanto sopra.... E in fede, mano propria.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 275: O scrivi dunque come ti dico. Fui presente e testimonio.... a quanto sopra si contiene.... Ed in fede, mano propria. L. Mano propria. Altro? O. Non altro.
Definiz: § XLVII. Mano regia, vale Potestà, Autorità, propria di re o principe assoluto, cioè di giudicare e risolvere, senza forma di giudizio, e più generalmente di procedere a proprio arbitrio; usato anche figuratam. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 371: Aveva.... fatto, procedendo con la mano regia, decapitare tre onorati cittadini.
Esempio: Segner. Mann. magg. 6, 2: Procede (la morte) con mano regia.... Se guardi il luogo, ella viene con mano regia, perchè ti può egualmente raggiugnere da per tutto.... Se guardi il tempo, procede con mano regia, perchè ti può egualmente raggiugnere a qualunque ora.... E se guardi il modo, ancora in questo va con la medesima mano, con mano regia, perchè non è più ristretta ad uno che a un altro, non a febri, non a convulsioni, ec.
Definiz: § XLVIII. Mano del cielo, parlandosi di medicamenti, vale lo stesso che Mano di Dio; ma è meno usata. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 13: Questa debbe altrui far gran giovagione. A. Dico ch'ell'è la man del ciel, comare.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 58: Se il corpo loro (di certi animali), ovvero il pelo, S'applica presto sopr'alla ferita, Va via il dolore, ed è la man del cielo.
Esempio: Not. Malm. 2, 730: Mano del cielo potrebbe parer detta colla medesima forma, con cui diciamo di qualche rimedio o medicamento efficace: Egli è stato la man di Dio.
Definiz: § XLIX. Mano di Dio, dicesi a Medicamento, Rimedio, o Cura, di maravigliosa virtù od efficacia per un dato male; essendo nel medio evo chiamato manus Dei un particolare impiastro. Usasi anche figuratam. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 193: Io le 'nsegnai questa medicina, ed ella, disiderosa di guarire, la fece; e fu propriamente la man d'Iddio, perocchè in men d'un mese quegli accidenti andaron via, e il fiato acquistò un odor com'un moscado.
Esempio: Grazz. Comm. 158: Oh caso stupendo e miracoloso!... Che dottrina, che sapienza regna in costui!... In fine, questi descendeuti di Nepo, colle malie e con gli spiriti hanno la man di Dio.
Esempio: Dat. Lepid. 5: Vendeva un medicamento eccellente, com'egli diceva, per tutti i mali, ma per il mal franzese era la mano di Dio.
Esempio: E Dat. Lepid. 170: Ad istanza degli amici si condusse a far un collegio di medici e cerusici, i quali, riconosciuta la parte, conclusero che la stufa sarebbe stata la mano di Dio; imperciocchè per guarir da' piattoni se ne vedeva miracoli.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 510: I rimedj reali, grandi, efficaci i medici greci gli addimandavano χεῖρας θεῶν, mani degl'iddii; e noi diciamo di qualsivoglia anche altra cosa che sia arrivata opportuna: è stata la mano d'Iddio.
Esempio: Fag. Rim. 7, 166: Per questi (per certi uomini disonesti), ah che la man di Dio saria, Tratto di fresco sugo di bastone, Che in piena dose preparato sia, Tra capo e collo fattane un'unzione!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 341: Quel baggiano è stato la man di Dio, per il mio negozio; se non avessi quel baggiano, sarei ben impicciato.
Definiz: § L. E col verbo Fare la mano di Dio, usasi a significare l'Eccellente e sollecito effetto prodotto da un dato medicamento, rimedio, o cura. Così ad esempio diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Quella medicina gli fece la man di Dio. – Un po'di riposo e l'aria di montagna mi hanno fatto la mano di Dio.
Definiz: § LI. Mano di giustizia. Nome che davasi a Quello scettro particolare che i sovrani portavano il giorno della loro consacrazione, e in cima al quale era la figura di una mano, simbolo di potenza. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 170: Seguitava Napoleone portando la corona imperiale in capo, quella del regno, lo scettro, e la mano di giustizia in pugno, ec.
Definiz: § LII. Mano d'opera o d'opra, nel linguaggio degli economisti, dicesi il Lavoro fatto con opre, Lavoro fatto fare a braccia, da operaj condotti a giornata, o a prezzo; ed altresì la Lavorazione che insieme con la materia prima concorre alla formazione e al prezzo di un oggetto qualsiasi. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 123: Meno costoso per la man d'opra, ed egualmente utile, è l'uso del vaglio a cono, di fil d'ottone a più radure, praticato già in molte cospicue fattorie.
Esempio: Capp. Econ. 340: Perciò il prezzo della man d'opera, proporzionato alla quantità dei lavori, è giusto, ed ha resistito all'abbassamento del prezzo delle derrate.
Esempio: E Capp. Econ. 341: La storia delle antiche carestie, frequenti ne' tempi di duro e ignorante governo, ci mostra il caro delle derrate congiunto all'avvilimento della man d'opera, e quindi fame e miseria.
Esempio: E Capp. Econ. appr.: Il caro prezzo della man d'opera dipende dalle quantità dei nuovi lavori e dall'avanzamento di condizione nei lavoranti.
Esempio: E Capp. Econ. 379: I proprietarj lombardi sono per questo beati, perchè dal ricchissimo capitale terra, hanno il massimo prodotto netto, con poca man d'opera.
Definiz: § LIII. Mano a far checchessia, o a una cosa, è maniera ellittica, esprimente prontezza, rattezza, a porre mano a una cosa, a darsi ad essa, o a farla; e vale quanto Via, Su, Ecco, A noi, e simili. –
Esempio: Savonar. Fred. 1: Onde venuta la escomunica, mano a taverne, a lascivie, e ad ogni male.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 254: Poichè così vi piace, mano a dirvela, ma più succintamente che si potrà.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 351: Orsù, poichè vuol la festa, mano a dargliela.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1087: Mano a l'arme: Chi mi dà l'armi?
Esempio: E Car. Eneid. 5, 894: Su, figlie, mano al fuoco; e queste infauste Navi ardete con me.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 96: Ma poichè la vuol meco a ogni modo; mano a rispondergli.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 330: Intanto confesso il debito; e se non vuole altro che ringraziamenti..., mano a ringraziarla.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 407: Oh mano a dirgnene. Togliete il baldacchino.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 400: Or alle carte Mano, ch'io più non posso (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LIV. Mani a uncini, o fatte a uncino. –
V. Uncino.
Definiz: § LV. Mani benedette, Mani sante, diconsi familiarmente le Mani di persona, e più particolarmente di donna, che riesce bene in qualunque lavoro che prende a fare. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 231: Quella (fanciulla), che tien quel gran pestello in mano,... spiana un pan che Dio vel dica,... E sottosopra un letto fa galante: Non bisogna pensar, l'ha le man sante.
Esempio: Cecch. Dot. 2, 4: Non sa' tu che in casa i padri Tutte son sante? tutte hanno le mani Benedette? ma tosto che le n'escano, La santità si fugge, ec.
Definiz: § LVI. Mani di Faraone, dicesi figuratam. e familiarmente alla Potestà o Balìa di chi faccia mal governo di cose o persone, le guasti o le maltratti; ed anche a Signoria tirannica di persona prepotente e rapace. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 223: Costoro tutti di concordia mandarono per lo loro consorto, che già s'avea messo a entrata la vigna; e riprendonlo del fatto, e brievemente liberarono la vigna dalle mani di Faraone.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 109: Da poi che voi ci avete.... tratti delle man di Faraone, Del signor tristo obbligati vi siamo.
Definiz: § LVII. Buona mano, che più comunemente scrivesi in modo congiunto Bonamano e Buonamano. Mancia data altrui per qualche servizio; ma oggi propriamente intendesi Quella che si dà al vetturino pel buon servizio prestato, oltre il prezzo pattuito. –
Esempio: Varch. Suoc. 3, 6: Tu debbi aver buone nuove da dargli, poi che tu ne cerchi così: tu ne caverai oggi qualche buona mano.
Esempio: Fag. Rim. 4, 56: Il camerier volea la buona mano: Ti vo' dar il malan, che Dio ti dia.
Definiz: § LVIII. Prima mano, parlandosi di lavori, e più specialmente di opere d'arte, vale Abbozzo, Incominciamento, Primo principio: e, pel contrario, Ultima mano, vale Fine, Compimento, Perfezione. Usansi più spesso col verbo Dare, Avere, o simile. –
Esempio: Cellin. Vit. 477: Quando io l'ebbi tutto ben bozzato, e volevo cominciare a finir la testa, che di già io gli avevo dato un poco di prima mano, il Duca ec.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 30: Di cui (di Nicia) soleva dire Prassitele, domandato qual delle sue figure di marmo egli avesse per migliore: quelle a cui Nicia aveva posto l'ultima mano.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 68: Ma questo non torna bene, perchè Plinio discorre delle estreme linee, chè così chiama i dintorni, e Policleto intendeva del dar l'ultima mano e il pulimento alle figure, o di terra o di stucco.
Esempio: Segner. Mann. sett. 26, 1: Quando ad un marmo, ad un metallo, ad un tronco, si dà la prima mano per toglierne via la scaglia, si dice che si dirozza.
Esempio: Baldin. Decenn. 2, 95: Dipinse a fresco nella Pieve cose assai; e già aveva alle medesime dato quasi l'ultima mano, quando volle la sventura sua ch'egli cadesse da un palco fatto per quel lavoro.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 110: L'ultima mano al buon lavoro la porge la buona disposizione, o, per dir così, la disegnatura del campo.
Definiz: § LIX. E figuratam. –
Esempio: Segner. Mann. sett. 26, 1: Così si dice che si dirozza anche un'anima, quando si dà la prima mano anche ad essa per levar da lei tutto ciò che le impedisce il ricevere una buona forma di vita.
Esempio: Lambr. Elog. 197: Le quali (qualità del marito), se buone, valgono maravigliosamente a dar l'ultima mano alle belle doti della giovanetta sposa.
Definiz: § LX. E nel medesimo senso, dicesi anche di cose letterarie, scientifiche, e simili. –
Esempio: Mart. N. Lett. 5: Lo esser dietro ancora a trascrivere tutti gli spassi miei giovenili e dar loro l'ultima mano, ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 556: Ma da poi che io le avrò data l'ultima mano,... attenderò a la revisione, a la correzione, ed a l'accrescimento de la mia Gerusalemme.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIV, 92: Se non fussi angustiato dalla strettezza del tempo, che mi tiene occupatissimo nel rivedere e dar l'ultima mano a i miei Dialogi.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 1, 8, 222: Se n'è detto qualcosa stamane il me' che ho saputo; ma dal signor Giuseppe, e da sue peregrine considerazioni, se ne aspetta l'ultima mano.
Esempio: Red. Lett. 2, 94: Al Vocabolario, d'ordine di S. A. S., si dà l'ultima mano.
Esempio: Maff. Anfit. 161: Buone cose ha (un'opera sul Colosseo)..., ma non ebbe da lui l'ultima mano, anzi rimase imperfetta.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 132: Dando l'ultima mano al lavoro, avrebbe riscontrato su' manoscritti quanto sulle cattive stampe aveva male assicurato.
Definiz: § LXI. E figuratam., riferito ad atti, imprese, e simili. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 316: La reina Saturnia impone la sua ultima mano alla battaglia.
Esempio: Bern. Orl. 14, 11: Dietro Rinaldo gli è (al Centauro) con Rabicano; Nè da lui si fu molto dilungato, Che impose al caso suo l'ultima mano, E finì d'ammazzarlo su quel piano.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 453: Nel qual tempo.... s'imporrebbe alla guerra di Milano l'ultima mano.
Definiz: § LXII. Assalto di mano, vale Assalto improvviso dato ai nemici. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 288: Finalmente, quando fu giudicato dai confederati che il guasto fatto dalle artiglierie.... avesse facilmente ad aprir loro l'adito ad un assalto di mano, posti prestamente ec.
Definiz: § LXIII. Battaglia di mano. –
V. Battaglia, § X.
Definiz: § LXIV. Battaglia stretta alle mani, trovasi per Combattimento a corpo a corpo. –
Esempio: Vill. M. 19 : Ritraendosi i masnadieri de gli Ubaldini per loro scampo nella ròcca, continuando la battaglia stretta alle mani, entrarono i Fiorentini, cacciando gli avversarj, nel primo procinto.
Definiz: § LXV. Continenza di mano, vale figuratam. Il contenersi, L'astenersi, dal rapire, o manomettere, gli averi altrui. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 108: In temperanza e continenza di mano merita d'esser paragonato co' più virtuosi ec.
Definiz: § LXVI. Giocatore di mano, e talora anche Giocolatore di mano, vale Chi fa giuochi di mano, Giocoliere. –
Esempio: Cecch. Servig. 2, 4: Via volando Vo a trovar un venizian mio amico, Il più solenne baro e giucatore Di man che viva.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 267: Andatomene l'altra mattina a casa un amico, lo trovai in compagnia d'altri amici, e tutti occupati di vedere operare un ebreo ferrarese, giocolatore di mano.
Definiz: § LXVII. Giuoco di mano, propriamente dicesi Qualsivoglia giuoco, col quale, mediante una straordinaria destrezza di mano e l'aiuto di apparecchi o strumenti ingegnosi, o spacciati per portentosi, si operano apparentemente cose maravigliose e quasi incredibili, o effetti nuovi e quasi prodigiosi, sia per divertire gli spettatori, sia per ingannare maliziosamente i creduli; e figuratam., prendesi per Artifizio, Inganno, Frode. –
Esempio: Galil. Op. VII, 101: Eccovi dunque mostrato al senso, come la reflessione del sole, fatta in ispecchio sferico convesso, non illumina sensibilmente i luoghi circonvicini. Ora che risponderete voi a questa esperienza? S. Io ho paura che qui non entri qualche giuoco di mano. Io veggo pure, ec.
Esempio: Red. Esp. nat. 25: Ma perchè vi erano alcuni Ponentini che assertivamente dicevano d'aver veduto riuscire quest'operazione in levante, mi fecero sollecito e attento a considerare come l'inganno e 'l giuoco di mano avesse potuto farsi, e prestamente ne venni in cognizione.
Esempio: E Red. Esp. nat. 30: Ma la cagione di quell'allontanarsi (di una spada dal cono avvicinatovi) era il moto volontario delle due dita sulle quali si reggeva l'elsa; laonde risolvendomi a tener io la spada, non vidi mai che si movesse, ancorchè con gran passione quel galantuomo vi accostasse il cocco. Questi però sono inganni volontarj, e, come si suol dire, giuochi di mano.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 269: Ecco lì, cominciai a dire tra me medesimo, una delle gran batterie degli atei per battere in breccia la credenza de' miracoli...; o forza d'immaginazione, o giuochi di mano. Questa è l'arte, nella quale, secondo loro, furono eccellenti Mosè il primo, Elia, ec.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 272: Riducendole (le maraviglie operate da Mosè) quale a natura, quale a giuoco di mano, e tutte generalmente ad abuso dell'ignoranza del popolo.
Esempio: E Magal. Lett. fam. appr.: Vedendosi, da quel che racconta il medesimo Mosè de' maghi di Faraone, che le traveggole e i giuochi di mano erano sì fortemente alla moda in corte, si può ben dubitare che anche in tempi remotissimi ne vivesse la tradizione.
Definiz: § LXVIII. Largo di mano, vale figuratam. Che dà, Che dona, largamente; Liberale, Generoso. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 140: E perchè m'è dato dell'altrui e non del mio proprio, io comincio a essere più arrendevole a me medesimo e più largo di mano.
Definiz: § LXIX. Leggiero delle mani, vale lo stesso che Lesto di mani, Manesco. –
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 553: È manesco; leggiero delle mani.
Definiz: § LXX. Lesto di mano. –
V. Lesto, § XIII.
Definiz: § LXXI. Lesto di mani, o di mano, vale familiarmente Facile a dar busse, Pronto a percuotere, Manesco. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 297: Vossignoria sa bene che chi è di lingua sciolta, per il solito è anche lesto di mano, tanto più quando sono una brigata.
Definiz: § LXXII. Presto di mano, vale Pronto a menar l'armi, a trar colpi, a combattere. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 22: Or ognun di lor quattro è buon guerriero, Valoroso di cuor, presto di mano.
Definiz: § LXXIII. Ultima mano. – V. il § LVIII, e seg., Prima mano.
Definiz: § LXXIV. Un tratto di mano, o Una gittata, di mano, e anche Un trarre di mano, o Un gittare, di mano, sono maniere che denotano Tanto spazio, per quanto può andare un sasso o altro proietto scagliato dalla mano; ed equivalgono a Breve spazio, Poca distanza, da un dato termine. –
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 7: Ed e' si volse a lui (ed erano a un gittar di mano presso alla porta), e domandò quello che volea da lui.
Esempio: E Stor. Aiolf. 2, 11: Rimontato a cavallo, appena uno gettare di mano andò, ch'egli scontrò Galifo con dieci compagni.
Esempio: Viagg. Terr. sant. 362: È (lo spedale de' Pellegrini) presso alla chiesa del Santo Sepolcro a una gittata di mano.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 18, 34 t.: Noi sentiamo che avete afforzato uno palagio, il quale è fra Soci e Bibbiena, e presso a' nostri confini a una gittata di mano, e presso alla terra a uno miglio.
Esempio: Grazz. Rim. V. 487: È [Castelfiorentino] all'Elsa un trar di man vicino.
Esempio: Crusc. Vocab. IV.: Tratto di mano, vale Uno spazio lungo quanto andrebbe un proietto tirato colla mano. Lat. iactus lapidis. Gr. λιθοβόλησις.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 14: Vicina (la serpe) al cavaliero un trar di mano, Mezza si rizza.
Definiz: § LXXV. Armata mano, posto avverbialm., e con ellissi della prep. A, vale Coll'armi in mano, Armatamente; e dicesi più che altro di schiera di soldati o moltitudine di persone. –
Esempio: Stor. Pistol. 75: N'andò messer Luti con tutta sua gente, armata mano, in Borgo, dove era Castruccio con la sua brigata.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 4 t.: L'esercito de gli Antennati, su quella occasione, scorse armata mano nel contado di Roma.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 481: Per mezzo del quale (di un suo luogotenente) armata mano [l'antipapa Vittore] scacciò e perseguì acerbamente tutti i vescovi, ed altri religiosi, che non tennero dalla sua.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 60: Gli rispose con pronto e notabile avvedimento, che il più sicuro sarebbe stato il proccurare di ricattargli con qualche regalo; poichè tentandolo armata mano, s'esponeva al risico che ammazzassero gli schiavi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 70: Fatti poscia più audaci dal numero loro..., marciarono armata mano contro Serravalle.
Definiz: § LXXVI. A mano, posto avverbialm., vale Con l'opera immediata, o Con la sola forza, delle mani, Per mezzo delle mani e con istrumenti manevoli; e spesso è contrario di A macchina, A vapore, Ad acqua, A vento, Per mezzo di bestie. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 416: Costui per povertà di vivanda si puose con uno fornaio a menarli uno mulino a mano.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 211: Pietre non lavorate a mano, ma come le venivano ragunate, pur che fussino bianche e pulitissime.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 231: Il signore di Villars, antivedendo la diversione dell'acqua,... avendo fatto fabricare gran quantità di mulini, gli faceva volgere a mano da gli uomini del contado.
Esempio: Galil. Op. VI, 337: Con un robustissimo arco d'acciaio d'un balestrone caricato con martinelli e leve, che a piegarlo a mano non basterebbe la forza di trenta Mezenzj, ec.
Esempio: Red. Opusc. 7: Ho consumato a mano su qualche pietra le culatte o basi delle gocciole.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 75: Con frumento macinato a mano nei mortaj o per mezzo di macini a mano.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 151: Si avverta però che vuol (l'orzo) gran diligenza nel battersi, e che vuol esser battuto a covoni a mano, non a coreggiato.
Definiz: § LXXVII. Quindi Scritto a mano, Fatto, o simile, a mano, dicesi di libri, scritture, carte geografiche, e simili, scritti, o delineati, manualmente, a distinzione di quelli impressi, o incisi. –
Esempio: Bern. Orl. 13, 37: Teneva una catena un libro saldo, Scritto di sangue tutto quanto a mano.
Esempio: Varch. Lez. 53: Benchè questi testi che ho veduti io, scritti a mano, siano assai antichi.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 27: Una storietta scritta a mano, altre volte sin qui citata.
Esempio: Magal. Lett. 13: Eccovi l'isola di Pulo Ron in due modi; il primo vi servirà per ritrovarla in su le carte, dove per anche è innominata.... Questa è cavata dalle carte fatte a mano della Compagnia (orientale), che non si stampano.
Definiz: § LXXVIII. Trovasi col verbo Combattere a mano o Assaltare a mano, per Con armi manesche, Da vicino, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 433: Quand'elli videro combattere non da lungi, nè di dardi nè di lanciotti, ma a mano con le spade: ec.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 148: Già era passati quaranta giorni, quando Trasmondo fece combattere el palagio a mano.
Definiz: § LXXIX. E coi verbi Menare a mano, Condurre a mano, Trarre a mano, Tenere a mano, e simili, riferiti a cavalli, muli, o altre bestie, vale Reggendoli con la mano pel freno, per la cavezza, o per la corda, e andando a piedi. –
Esempio: Giamb. Oros. 356: Abbandonate da tutti gli amici..., solo, non tegnendo via, e il cavallo menando a mano,... in uno castello fuggìo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 402: Poichè (il cavallo) avrà ricevuto sanza malagevolezza il freno, si meni alquanti giorni a mano, infinattanto che ottimamente seguiti colui che 'l mena.
Esempio: Real. Franc. 98: E presero e' loro cavalli a mano, chè non vi potevono montare suso.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 22: Al tardi si ritornò a piede, faccendo menare il poltracchio a mano, a casa lo amico suo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 70: Sentendo poi che gli gravava troppo, La pose in terra (la cavalla) e volea trarla a mano.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 85: Così le bestie non doventon rozze, Chi ve le mena meglio assai ch'a mano.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 327: Bisognò ch'io ne scendessi, e menassimela (la cavalla) a mano.
Esempio: Cellin. Vit. 216: Comandai alli mia giovani e servitori che scavalcassino, menando li lor cavalli a mano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 293: Non ha a parlar così chi sta col medico E gli mena la mula a mano, bufolo?
Esempio: Tass. Dial. 1, 21: Condurrem solo due paggi, che ci menino due cavalli a mano.
Esempio: Falcon. Lett. Dat.: Crederei che ad ogni qualunque scultore che avesse un po' di giudizio, non verrebbe nè meno in mente d'esprimerlo (Alessandro) che tenesse il cavallo a mano, in postura di palafreniere, ma ec.
Definiz: § LXXX. E riferito a persona, vale Per mano. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 509: Divenne sì fuori di sè, che vedendo la sua moglie Ino menare due suoi figliuoli a mano..., gridò ec.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 155: Non vedendo lume,... gli compagni mi presono a mano, e misonmi in Domasco.
Esempio: Ben. B. Rim. 120: Anzi di Meo ti ridi e godi. E menil propio, com'asino, a mano.
Definiz: § LXXXI. Vale anche Artificialmente, Con arte, o Per arte; ed è il contrario di Naturalmente. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 376: I prati naturalmente allignano in ciascuna parte, dove la terra è illustrata da' raggi del sole. Fannosi ancora a mano, o di luoghi salvatichi, o boscherecci, o di campestri campi.
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg. 354 t.: Non è Giesù isparviere, o falcone, od altro uccello avezzato a mano, il quale per fame veglia; quando è chiamato.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 70: Dov'è aperto, riparano per modo, che la sepoltura abbia alle spalle, massimamente in ver tramontana, un poggerello fatto a mano.
Esempio: E Bart. Grandezz. Crist. 94: Lascio il mettere che bisognò tutta in piano livellato e pari, la cima del monte Moria: e a queste fare a mano un altro monte di saldissimo marmo, tutto lavoro a squadra...: opera d'inestimabil costo, ma di maggior ardimento, ec.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 322: Vana lusinga sembra esser quella che alcuni ànno avuto, di poter fare a mano i misti medesimi che fa la natura.
Definiz: § LXXXII. Vale altresì D'invenzione, Di proprio capo, e simili, più particolarmente col fine di supplire al difetto di autorità, documenti, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 18, 25: Turpin qui mette una certa novella. Ch'io credo che se l'abbia fatta a mano.
Esempio: Cocch. Disc. 2, 90: Ma se però si rifletta sinceramente che, essendo perduti i monumenti originali e incorrotti, l'istoria e la cronologia romana de' primi secoli furono fatte molto dopo a mano, e in molti particolari inventate di pianta, non parrà strano ec.
Definiz: § LXXXIII. E per Artificiosamente, Ad arte, A bella posta, Ingannevolmente, e simili. –
Esempio: Vill. M. 5, 113: Fu detto che alcuni il seguitarono, ma il vero fu poi certo che tutto fu fatto a mano per l'astuzia de' Pisani.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 76 t.: Egli era paruto più verisimile ch'ella fusse tra loro una cosa fatta a mano, per comune inganno dei patrizj, che altramente.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 21: E perciò che, nel nominare questo e quello in vano, veniva a dar sospetto che la non fusse cosa fatta a mano, non gli parendo che il suo disegno così bestiale e furioso fusse per riuscirgli, si crede che egli lo avvelenasse.
Esempio: Grazz. Comm. 39: Il Ciullo, che è ciullo bene, s'indovinerà di tratto la cosa esser fatta a mano.
Esempio: E Grazz. Comm. 326: Giannino m'ha avvertito ch'io finga di non lo vedere, subito ch'egli esca di casa; ma perchè mi par sentir l'uscio, darò così un po' volta e tornerò, perchè la cosa non paia fatta a mano.
Esempio: Cecch. Mogl. 4, 1: Or su,... questo Alberto giugnerà e dirà d'aver recata la dote: così non potranno nè Cambio nè la vostra moglie dire nulla. A. Ella parrebbe fatta a mano. Io voglio piuttosto aspettare che ec.
Definiz: § LXXXIV. Parlandosi di magistrati e ufficj, si usò a significare Per elezione; contrario di Per tratta o Per sorte. –
Esempio: Morell. Cron. 337: Gino Capponi fu fatto Capitano di Pisa a mano per mesi otto.
Esempio: E Morell. Cron. 338: Fecesi questo primo ufficio a mano, e dipoi se ne fe' borsa.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 103: Si vinse che le borse del priorato e gonfaloniere di giustizia stessino aperte per anni 10, cioè che in detto tempo si avessino a fare i priori e gonfalonieri di giustizia a mano per li accoppiatori che pe' tempi fussino.
Esempio: Macingn. Strozz. Lett. 420: Vogliono raffermare di far gli Otto a mano per cinque anni.
Esempio: Segn. B. Stor. 215: Li magistrati di maggiore importanza.... si davano a mano, a piacimento del Papa.
Esempio: Dav. Tac. 1, 87: Germanico ebbe il governo d'oltre mare, e, ovunque andasse, sovrano a qualunque reggesse o per tratta o a mano.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 3: Così comple.... a quella politica sì forte, Che.... Concede privilegj speciali, Dà degli ufizj a mano e trae per sorte, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 516: Dà degli ufizj a mano, cioè per elezione.
Definiz: § LXXXV. A mano, vale anche In pronto per servirsene; nel qual senso, usasi più spesso, familiarmente, parlando di botti di vino, prosciutti, formaggi, e cose simili, incominciate a consumarsi per servire all'uso giornaliero. Adoperasi più che altro coi verbi Avere a mano e Tenere a mano. –
Esempio: Soder. Coltiv. 105: Come tu n'hai (del vin bianco) manomessa una botticina, o caratello, avendolo a tenere a mano, che non inforzi, e basti fin all'ultima gocciola sano e buono, del sapor medesimo; ec.
Definiz: § LXXXVI. A mano, usato a modo di aggiunto, e detto di operazioni qualsiansi, vale Fatto con le sole mani, o con strumenti manevoli, cioè senza aiuto di macchine o di bestie. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 123: Il migliore espediente (per pulire il grano) è quello della ventilazione a mano, per via di certi vassoj di legno simili a quegli de' quali si servono i fabbricatori della cioccolata per mondare il caccao.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 202: Il guado è pianta rustica e di facil cultura...; ma vuol buoni lavori, e frequenti sarchiature a mano, nel primo periodo della sua vita.
Definiz: § LXXXVII. Detto di libro, carta geografica, o simile, vale Scritto, o Delineato, a mano; ed è contrario di Stampato, Inciso, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 52: Se alla maggior parte de' libri a mano si ha da credere.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 150: Portolleci (le tavole geografiche della Cina) di colà il P. Michel Ruggieri fin dall'anno 1589, e le abbiam qui tuttavia, nell'uno e l'altro carattere, cinese e nostrale; quelle stampate e queste a mano.
Definiz: § LXXXVIII. Detto di opere o lavori, vale Manufatto, Artificiale; ed è spesso contrario di Naturale. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 448: Con questi fiumi s'annodano molti canali a mano; per modo che non v'ha, si può dir, là intorno villaggio alcuno, appresso il quale o non corra o non istagni l'acqua da varie parti.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 479: Questa difficoltà di sito rendeva il maggiore impedimento all'assedio, perchè il luogo per se stesso era debol di mura, e d'altre opere a mano.
Definiz: § LXXXIX. E detto in particolare di muro, vale Fatto con ordini regolari di pietre o mattoni; ed è opposto a Fatto di smalto, o a cassetta. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 333: Dopo queste cose, mise mano (Giotto) l'anno 1334 a' dì 9 di Luglio, al campanile di Santa Maria del Fiore; il fondamento del quale fu, essendo stato cavato venti braccia a dentro, una platea di pietre forti, in quella parte donde si era cavata acqua e ghiaia; sopra la quale platea fatto poi un buon getto, che venne alto dodici braccia dal primo fondamento, fece fare il rimanente, cioè l'altre otto braccia, di muro a mano.
Esempio: Viv. Form. Ciel. 18: Sopra questa coperta poi con ismalto o con muro a mano, di lavoro cotto,... fanno da' fianchi in su alzar unitamente la fabbrica.
Definiz: § XC. Detto di macchine, strumenti, e simili, vale Mosso dalla sola mano, o forza, dell'uomo; ma vale anche Da adoperarsi con le mani, Atto o Facile a maneggiarsi, Manevole. –
Esempio: Galil. Op. VI, 337: Io mi contento che, non con un semplice arco a mano, ma con un robustissimo arco d'acciaio d'un balestrone caricato con martinelli e leve, che a piegarlo a mano non basterebbe la forza di trenta Mezenzj, voi tiriate una freccia o dieci o cento.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 101, 2: Sono i mulini di varie sorte, cioè a mano, da bestie, a vento, ec.
Definiz: § XCI. E detto di certi arnesi, più che altro d'uso domestico, vale Atto a trasportarsi qua e là, e a posarsi, o appoggiarsi, dove torna più comodo. –
Esempio: Lambr. Bach. Set. 33: Invece di scale a mano,... uso scalei.
Esempio: E Lambr. Bach. Set. 122: I contadini usano il lume a mano, e incorrono in questo pericolo.
Definiz: § XCII. Detto di cavalli, o di altre bestie da sella o da tiro, vale Retto, Condotto, per la briglia, cavezza, o corda, tenuta dalla mano di un uomo a piedi. –
Esempio: Stor. Pistol. 154: In poca d'ora vi fue fatto (nelle mura della città) una sì grande rottura, che gli cavalier di fuori v'entravano colli cavalli a mano, e come erano dentro, tutti montavano a cavallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 18: Poi di menarsi dietro gli diè cura I duo cavalli, un carco e l'altro a mano.
Definiz: § XCIII. Per estensione, detto di cani, gatti, e simili, vale Retto pel guinzaglio; e detto del guinzaglio stesso, vale Tenuto con la mano. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 102: Sopravvenne uno famiglio d'Agnolino Bottoni da Siena, con uno bellissimo cane alano a mano.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 184: La donna scende d'una scaletta con una gatta legata e col guinzaglio a mano.
Definiz: § XCIV. Detto di botte di vino, di prosciutto, e altre cose per uso di cibo o bevanda, vale Incominciato, Manomesso, per servirsene a ogni occorrenza. –
Esempio: Bard. P. Avinav. 11, 4: Dove senton buon pan stan volentieri, O dove trovan buona botte a mano.
Definiz: § XCV. Trovasi detto di cosa, per Apparecchiato al bisogno, Pronto all'uso, Comodo, Agevole; comunemente Alla mano. –
Esempio: Fior. Filos. 312: Per cessare fame e sete non è bisogno tentare il mare, nè cercare paesi, chè a mano è quello ch'è assai.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 7: Così adunque si tondevano per non porgere la presa de' capelli al nemico. E per avventura col medesimo pensiero, raccontano Alessandro di Macedonia aver comandato a' capitani che facesser radere a' Macedon le barbe, perchè non è presa più a mano di questa nelle battaglie.
Definiz: § XCVI. A mano, A sua mano, o A sue mani, A propria mano, e simili, coi verbi Fare, Coltivare, Lavorare, Tenere, e riferito a terre, e, per estensione, a piante, semente, bachi da seta, vale Interamente a spese, e profitto della persona di cui si discorre, cioè Per mezzo di opere pagate giornalmente, e prendendo essa tutto il frutto; ed è l'opposto di A mezzo coi contadini o lavoratori, cioè A mezzeria. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 221: Uno contadino assai agiato.... avea possessione insino in su quello di Vicchio; là dove tenea a sue mani una bella vigna.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 190: Avendo, fuor della porta a Camollìa un miglio, una sua vigna, la quale per suo passatempo facea fare a sua mano, e vi andava spesso, ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 24: Chi n'ha (delle vigne), e chi ne pianterà, e le faccia a sua mano, ne farà bene; ma chi le lascia a grido di villani, getta via la spesa, e avendo durato la fatica indarno, le vede tosto mal condotte consumarsi e finire, e massime quelle di poggi e monti.
Esempio: Dav. Colt. 489: Chi lo vuol buono (il vino), ponga vigne nel monte e nel sasso. Ma perchè elle ne fanno poco, a' contadini di poggio rincresce il lavorarle bene, e tirano loro il collo; però bisogna farle a sua mano.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 52: Questa operazione.... parrà forse troppo incomoda ai contadini, e troppo dispendiosa ai possessori che fanno lavorare e custodire le vigne a loro mano.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 25: Tenerne (dei bachi) una certa porzione, o a propria mano, o a mezzo con qualche contadino più prossimo.
Esempio: E Lambr. Elog. 133: Intendendo sempre di migliorare le sorti dei contadini, sperò giungere a ciò, rendendoli, almeno per un tempo, giornalieri di terreni coltivati a sua mano.
Esempio: E Lambr. Elog. 179: Là si seminava poco altro più che grano, e seminavasi a propria mano;... ed egli fabbricava case per contadini, appoderava le terre, ne affidava la cultura a coloni a mezzeria.
Definiz: § XCVII. Usasi anche a modo di aggiunto, detto di terre, poderi, e simili, e vale Lavorato a proprie spese, per mezzo di opre.
Definiz: § XCVIII. A mano, A sua mano, e simili, pur coi verbi Fare A mano, A sua mano, Lavorare A mano, A sua mano, riferito a terre o cose qualsiansi; o con Allevare, e simili, riferito a volatili; vale anche Da se stesso, Con l'opera e industria o cura propria. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 33: E quando le mandava un mazzuol d'agli freschi, che egli aveva i più belli della contrada in un suo orto che egli lavorava a sue mani, e quando un canestruccio di baccelli, ec.
Esempio: Cant. Carn. 100: Portiam, donne, per voi questo fagiano Dimesticato, e fatto a nostra mano.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 14: Questo era un bello e gentil sparavieri, Ch'ei s'avea preso e acconcio a sua mano.
Esempio: Allegr. Gev. 15: Debb'adunque saper che questo avviene, Che, chi n'ha poco (del terreno), suol lavorar bene; Così io m'ingegno far le viti a mano, E 'l buon seme gettar in culto piano.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Fonditore Di qualsiasi materia, forme e getti Fassi a sua mano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 32, 160: Ora niente più che signore d'un piccolo poderetto, ch'egli stesso lavorava a sue mani.
Esempio: Magal. Relaz. 78: Nulla può dirsi d'una pianta invisibile, e d'una coltivazione tenuta in tanta gelosia dalla natura, che ella si contenta di farla tutta a sua mano (qui figuratam.).
Definiz: § XCIX. A mano, e talora anche A mani, di chicchessia, coi verbi Essere A mano, e talora anche A mani, Stare A mano, e talora anche A mani, e simili, vale In possesso, In potere, In potestà, e simili, di chicchessia; più comunemente In mano di chicchessia, o Nelle mani, di chicchessia. –
Esempio: Dant. Conv. 96: Que' [tesori] che sono a mano dell'avaro, sono in più basso luogo, che non è la terra là ove il tesoro è nascoso.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 15: A Deo signore non piaccia che l'anima de tale omo in podestà de li demonj stia, nè 'l corpo a mani de tali.
Definiz: § C. E per Alla discrezione, Alla mercè, In balìa, di alcuno; che oggi diremmo Alle mani di alcuno. –
Esempio: Gell. Sport. 3, 5: Oramai lo star solo mi rincresce, e conosco che stando a questo modo, io verrei a noia non che altro a me medesimo; ed anche non ho un governo com'io vorrei, stando a mano di servidori: io ho tolto moglie.
Definiz: § CI. Trovasi a significare Sotto il governo, Per ordine e a spese, o simile, di alcuno. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 21, 56: E vo' che sappi che si fece a mano Del detto Papa quel palazzo forte, Che di Monte Fiasconi è 'l più sovrano.
Definiz: § CII. A mano a mano, locuzione avverbiale, che significa Successivamente, L'uno dopo l'altro, Ordinatamente, e anche Di volta in volta, Volta volta, Via via, e simili; che dicesi altresì Di mano in mano. –
Esempio: Intellig. 167: Dopo quel colpo, la vallea e 'l piano E 'l mondo tutto parea grid'e pianto: L'aire e la terra e 'l mondo a mano a mano Parea fondesse in quell'or d'ogni canto.
Esempio: Sacch. Op. div. 55: Se non come se uno portasse uno gravissimo peso..., e domandasse aiuto a uno fanciullo, e il fanciullo con uno benduccio gli asciugasse un poco il sudore, e a mano a mano il sudore ritorna.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 5, 41: Ravenna e Cervia, sotto una bandiera, Seguono i Ferraresi a mano a mano, Di lance e spiedi armate alla leggiera.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 3, 50: E li veniva porgendo a' discepoli, ed essi a mano a mano alle turbe.
Esempio: Leopard. Paralip. 7, 27: Presso al Gange ed all'Indo eccelse mura E popoli appariano a mano a mano.
Esempio: Giust. Vers. 103: Con un olimpico Cenno di testa, La tozza e burbera Dea della festa, Benedicendoci Dal suo divano, C'insacca al circolo A mano a mano.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 74: Agli atti, ai gesti, ai detti, ed al profondo Pappagallesco ingegno sovrumano I più strani facean versi del mondo L'altre bestie, plaudendo a mano a mano.
Esempio: Lambr. Elog. 64: Quanto più gli fu dato attuò i fecondi principj del libero cambio, diminuendo a mano a mano le gabelle sui vini, sulle sete, sui bestiami, ec.
Definiz: § CIII. E per In progresso di tempo, In seguito, ed anche semplicemente per Poi, Dipoi. –
Esempio: Zibald. Andr. 130 t.: E dipoi.... fu (l'Italia) chiamata Saturna.... Poi a mano a mano fu chiamata Lazio.
Esempio: Car. Eneid. Prol. 3: Quell'io.... che, de' boschi uscendo, a mano a mano Fei pingui e colti i campi,... ora di Marte L'armi canto, ec.
Definiz: § CIV. E per Tra poco, Or ora, In breve, ed altresì A poco a poco, A un po' per volta. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 276: Tu or pensi d'una cosa, a mano a mano non ne pensi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 54: E sua sorella (di Giove, cioè Giunone, ossia l'aria) par che si rinuove Nel bel guardo d'Apollo a mano a mano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 38: Dimandatemi come? o se e' vien Lando A mano a man per veder qui costei, Come ei verrà, e conosca il Franzese? Povera a me! eccomi morta.
Esempio: Rinucc. O. Narcis. 3, 3: Ma Filli a mano a mano Farà ritorno, e forse Ne arrecherà novella.
Esempio: Magal. Relaz. 93: L'acqua è quel primo sugo, del quale s'impregna il cocco acerbo, che poi a mano a mano divien lagna.
Definiz: § CV. E nel medesimo significato, usato familiarmente con un certo senso d'impazienza, di sdegno, di dileggio, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 140: Aspetto a mano a mano Che, perch'io dica a suo modo, il Comune Mi pigli e leghi e diemi della fune.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 347: Tu vorrai tener a mano a mano segreti i bandi.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 302: A mano a mano.... io sarò la pietra dello scandolo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 24: A mano a mano, io arò a farmi fare I ricci, e rimbiondirmi.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 299: Eh! forca, forca, tu vuoi il dondolo Del fatto mio; ben mi daresti a credere A mano a mano ch'e' volassin gli asini!
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 388: I' dirò a mano a man che tu m'hai fradicio; Tu gli vorresti dar moglie? Orsù, diagnene.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 2: Vuol far del Tullio ognuno, ognun presume Presume a man a man trattar di stato Per le case de' grandi Insino al cantinier, ch'abita 'n fondo, Non pur l'aitante, non pure 'l portiere.
Definiz: § CVI. Si usò per Immantinente, Incontanente, Subito. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 42: Che pognamo che lo 'nfermo cheggia al medico cosa che gli sia utile, o che si voglia medicinare, dice il medico: Ben mi piace, e ben lo voglio; ma non gliele dà a mano a mano, ma dice: Aspetta che sii purgato, e facci la dieta, e sii acconcio di pigliarla, poi la ti darò, chè ti farà sanitade; ora non ti sarebbe utile.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 184: Parve che due fortune contrarie si dividessono insieme: l'una gli diede (a Alcibiade) grande nobilità,... prodezza, molta gloria,... il favore del popolo: l'altra a mano a mano seguitò, che gli diede povertà, l'odio della patria, ec.
Esempio: S. Gir. Grad. 70: Dacchè tu non sai quanto tu debbi vivere, levati a mano a mano da tutti i mali.
Esempio: Ros. Vit. 20: Ed egli la difinì (una quistione); e a mano a mano uscì di questa vita.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 97: Quasi, quindi levandosi da sedere, a mano a mano dovessono entrare in cammino.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 344: Quasi a mano a man cominciò una grandissima infermeria e mortalità.
Esempio: Pucc. A. Centil. 75, 64: E tagliògli la testa a mano a mano.
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 67: E mandai per Astolfo a mano a mano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 80: E qual lasciò ferito, e quale ucciso; E corse fuor del ponte a mano a mano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 11, 6: Del dito se lo leva (l'anello), e a mano a mano Se 'l chiude in bocca, e in men che non balena,... dagli occhi di Ruggier si cela.
Definiz: § CVII. Si usò pure per A paro, A lato, A coppia, quasi Tenendosi per mano. –
Esempio: Vill. G. 92: E insieme a mano a mano, intrando in San Piero,... il detto Papa domandò al detto Arrigo il saramento promesso di rendere ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 149: Giva 'l cor di pensier in pensier, quando Tutto a sè 'l trasser duo ch'a mano a mano Passavan dolcemente ragionando.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 216: A man a man con lui cantando giva Il Mantoan, che di par seco giostra.
Definiz: § CVIII. A manca mano che; locuzione congiuntiva, equivalente a Di mano in mano che, come più comunemente dicesi. –
Esempio: Magal. Lett. At. 34: A mano a mano ch'ei più s'invaghisce di tali disegni,... si sente, ec.
Esempio: Giobert. Bell. 247: La divisione delle lettere e delle arti ebbe luogo nell'antichità, a mano a mano che alla ierocrazia, già indebolita dai militi, andò sottentrando il dominio delle classi inferiori.
Definiz: § CIX. E trovasi anche per Subito che, Tosto che. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 318: La cassa dov'era lo corpo di santo Zanobi si guastòe, sicchè il corpo toccò l'olmo; e a mano a mano che l'olmo fu toccato, fece fiori e foglie.
Definiz: § CX. A mano armata, posto avverbialm., vale Con l'arme, o Con le armi, in mano.
Definiz: § CXI. A mano chiusa, posto avverbialm., si usò per Inconsideratamente, Incautamente; che oggi dicesi A chius'occhi. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Mano. A man chiusa, posto avverb., vale Senza far considerazione.
Definiz: § CXII. A mano corrente, posto avverbialm., coi verbi Scrivere, Disegnare, e simili, vale Alla lesta e senza studio; anche figuratam. –
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 21: Delinearne (di sant'Ignazio) in poche botte e a man corrente la vita.
Definiz: § CXIII. A mano libera, posto avverbialm., vale Con la sola mano, senza aiuto di strumenti; e oggi dicesi più spesso del disegnare. –
Esempio: Segner. Pred. 579: Perdonògli nel padiglione, quando a man libera gli potè rimuovere un'asta dal capezzale.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 138: Da sè solo, senz'arco e senza rete, a man libera ne fa preda.
Definiz: § CXIV. A man salva, e anche, ma meno comunemente, A salva mano; maniera avverbiale, che significa Sicuramente, Con sicura riuscita, ed altresì Senza pericolo, Senza rischio di offese, o di danni. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett.: Il castello potero prendere a salva mano, senza correr pericolo.
Esempio: Vill. M. 276: I nemici, pensandoglisi raccogliere a man salva, uscirono loro adosso, credendo che vi fosse il capitano di Forlì.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 70: S'accostarono al picciol legno di Landolfo, e quello.... con tutta la ciurma.... ebbero a man salva.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 121: Una galea di corsari sopravvenne, la quale tutti a man salva gli prese.
Esempio: E Bocc. Teseid. 1, 106: Diverse vie hai sotterra trovate Per avermi prigione a salva mano.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 124: Perchè sendo molte robe e di valuta assai, non pare loro da tentare la fortuna se non a man salva.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 134: Dirittamente se ne vanno Dove averli a man salva fanno stima.
Esempio: Bern. Orl. 51, 63: Ferraù gli seguì per l'ampio piano..., E tutti due gli prese a salva mano, Benchè facesser pur qualche difesa.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 84 t.: E così senza tumulto e senza fatica, gli averemo amendue a man salva fuori della terra.
Esempio: Cellin. Vit. 160: Pensando guadagnare quelli danari tutti a man salva.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 540: Sai tu quel che t'ho a dir, Siba? e' non viene Fatto ogni volta di andar a man salva A guadagnare.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 201: A man salva dunque venivan (gli Spagnuoli) percossi ed uccisi dalla fanteria di Lodovico.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 191: Ma per debellare più tosto, e a man salva, il Turco, operino le potenze ausiliarie per diversione, assaltando da diverse parti per mare e per terra in casa propria il nemico.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 103: Come ladron di via, che a salva mano Crede spogliar l'incauto passeggiero.
Definiz: § CXV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 98: Pigliavano i passi per assaltare a man salva il disarmato animo della semplice sorella.
Esempio: Ambr. Furt. 2, 1: Questo è il nostro invittissimo capitano Zingano, che si dà vanto al primo assalto darci la terra a man salva.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 341: Troppo si assicuravano a fingere ciò che veniva lor bene, credendo di poterlo fare a man salva; e forse non pensavano costoro che molto importasse a' lettori se un vescovo avesse nome Giovanni o Piero, o che ec.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 4, 170: Oltra monti, perchè la lingua italiana non vi corra e non vi si apprenda, molto studio da coloro si pone, i quali co' nostri libri voglion poi in più materie farsi autori a man salva.
Definiz: § CXVI. E col verbo Rubare a man salva, o simile, vale Con sicurezza d'impunità, e a più potere, senza discrezione. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 380: Borsaiuoli,... ladroncelli, che si cacciano nelle calche, per rubare a man salva.
Esempio: Fag. Comm. 3, 34: Questo mi è parso pure che uomo di garbo! A. Di garbo, eh! Hai tu sentito quanto chiedeva della roba? Quello è un rubare a man salva.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 110: Dunque o convien fare de' debiti, ed ecco rovinata una casa, o convien rubare a man salva al padrone.
Definiz: § CXVII. A ignuda mano, parlandosi della caccia col falcone, vale Con la mano, o Sulla mano, non difesa dal guanto. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 14: Egli era bel, grazïoso e umano Siccome quanto ogni altro uccel che voli, Da tenersel per festa a ignuda mano.
Definiz: § CXVIII. A larga mano, posto avverbialm., vale Largamente, In copia, In abbondanza, Generosamente, e simili. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 122: Molto più risplende Lo poco chi lo spende Tosto, e a larga mano, Che ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 18, 26: Goder la dovizia De' beni che natura a larga mano Piove su' monti suoi.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 439: Mi rivolgo a quegli antichi, che nella scienza naturale concetti astratti ed idee metafisiche a larga mano introdussero.
Esempio: Capp. Econ. 375: Quest'altro è lavoro di scienza più astratta, di grande impresa, di lontano effetto, vuole capitali a larga mano anticipati.
Definiz: § CXIX. A piena mano, posto avverbialm., vale Con tutta la mano, Quanto può abbracciare e stringere, o contenere, la mano. –
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 42: Avendo tra le mani uno pialletto..., pigliandolo così a piena mano (chè aveva un gran manone), gli guardò in viso; il perchè coloro, non lo trovando della vena ch'egli aspettavano, ebbono paura che non traessi loro.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 251: Seminasi radissimo (il rapaccio), e per esser seme minutissimo, non si getta giù a piena mano, ma con tre diti soli.
Definiz: § CXX. E per In abbondanza, In copia, anche figuratam.; che più comunemente dicesi A piene mani. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 78: E però fanno i ghiotti diligenza D'aver di quelle grosse a piena mano.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 11: Col dolce di sicura speranza, che Iddio a piena mano negli animi nostri mesce e trasfonde, si condisce ogni amaro di patimento.
Esempio: E Salvin. Pros. sacr. 188: O perchè non si dà, tra le private mura, a così gran virtù tributo di devozione, testimonianza d'ossequio, in riconoscimento dei grandi benefizj, che egli.... a piena mano comparte?
Esempio: Forteguerr. Cap. 257: Nè vi son altri incanti, se non quelli Che dà il signor del luogo a mano piena.
Definiz: § CXXI. A prima mano, vale Quivi vicino; onde Essere a prima mano, vale Essere a prima giunta. –
Crusc. Vocab. IV.
Definiz: § CXXII. A salva mano. – V. il § CXIV, A man salva.
Definiz: § CXXIII. A mani aperte, posto avverbialm., propriamente vale Con le mani distese; e figuratam., Liberamente, Senza ritegno. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 59: Voleva Dio che le medesime offerte destinate al sostegno de' sacerdoti, non si dessero ad essi immediatamente, ma prima al tempio; e che poi dal tempio passassero alle lor mani, perchè apparisse che i sacerdoti non pigliavan da gli uomini, ma da Dio, da cui ciascuno può prendere a mani aperte.
Esempio: Fag. Rim. 1, 85: Ma i divoti (di donna bella) son talora certe Persone, che non hanno altro che il cuore; E questo porgon solo a mani aperte.
Definiz: § CXXIV. A mani baciate. –
V. Baciato, § II.
Definiz: § CXXV. A mani chiuse, trovasi per lo stesso che A mani giunte. –
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 32: Li domandò aiuto e compagnia, a man chiuse pregandolo.
Definiz: § CXXVI. A mani giunte. –
V. Giunto, §§ XV e XVI.
Definiz: § CXXVII. A mani vuote, posto avverbialm., vale Senza alcuna cosa in mano; e in particolare, parlandosi di contese, zuffe, e simili, vale Senz'arme o altro strumento da offendere, Con le sole mani. –
Esempio: Vill. G. 6, 180: La gabella delle zuffe a mani vote si fa l'anno fiorini ec.
Definiz: § CXXVIII. Figuratam., e più che altro coi verbi Andare o Venire, ovvero Tornare, o simile, vale Senza portare, ovvero Senza aver ricevuto, doni, regali, e simili. E in particolare parlandosi di sposa, vale Senza recar dote. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 121: Ma egli non si debbe andare per quelle scure tenebre così a man vote, perciocchè in ciascuna delle mani egli ti fa mestiero portare una schiacciata, ed entro alla bocca due quattrini (il lat. ha: vacua).
Esempio: Lipp. Malm. 7, 103: Anzi, come persona generosa, Vuol dare agli sponsali il compimento, Ch'è quello che la sposa abbia la dote, E che non vadia a marito a man vote.
Esempio: Not. Malm. 2, 620: A man vote, Senza nulla in mano: cioè si mariti senza dare dote alcuna.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 246: Fuor del mio costume Io te soffrii promettitor piangente E sempre a mani vuote.
Definiz: § CXXIX. Vale altresì, e più specialmente coi verbi Restare, Rimanere, Trovarsi, e simili, Senza conseguire la cosa bramata, l'utile o benefizio sperato, Senza ottenere l'intento, e simili. –
Esempio: Fag. Comm. 7, 29: Nanni resta a man vote: E se vuol mogghie (moglie), pigghi (pigli) il poverino Una par sua.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 7: Cercalo allor, ma trovasi a man vuote: Potea, non volle; or che vorria non puote.
Definiz: § CXXX. Ad alte mani, vale Con le mani levate in alto, o alzate verso il cielo. –
Esempio: Stor. Barl. 49: Adorava ad alte mani e lodava il nostro Signore sanza riposo.
Definiz: § CXXXI. Ad ambe mani, posto avverbialm., lo stesso che A due mani; ma non userebbesi se non talvolta in poesia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 45: Rotta che se la vede (la lancia), il gran troncone, Che resta intero, ad ambe mani afferra.
Esempio: Bern. Orl. 20, 27: Il gigante gridando alza il bastone E tira ad ambe mani a Brandimarte, Ma e' d'un salto si getta da parte.
Esempio: E Bern. Orl. 21, 32: Gridando, ad ambe man Fusberta ha preso.
Esempio: E Bern. Orl. 48, 38: Sopra lo scudo Brandimarte colse, Ad ambe man menando, il mascalzone.
Definiz: § CXXXII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 74, 10: Il qual fe' la risposta ad ambo mani, Che vi si vada (a Carmignano) per sì fatto modo, Che finalmente i passi non sien vani.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 62: Parlo della brigata genovese, Salvaghi, Arcani, e Marini e Goani; Che Dio dia a i lor cambj e lor faccende La sua benedizione ad ambe mani.
Definiz: § CXXXIII. A due mani, posto avverbialm., e usato più che altro coi verbi Prendere, Afferrare, Menare, Tirare, e simili, vale Con ambedue le mani, Con tutt'e due le mani, e quindi con tutta la forza. –
Esempio: Vill. M. 5, 149: Prese una macinetta da savori, la quale trovò vicina alla finestra; e presala a due mani, l'assestò sopra il capo di Leggieri, e l'abbattè in terra morto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 17: E questo con lo scudo e con la spada Di qua di là saltando si difende, Perchè la mazza sopra non gli cada Con che il gigante a due man sempre offende.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 62: Menava a due man sempre la spada.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 99: Giunge Gradasso, e a tutto suo potere Con la spada a due man l'elmo gli fere.
Esempio: Bern. Orl. 52, 43: Mena a due mani il bel brando affilato Verso il gigante per tagliarli un'anca.
Esempio: Grazz. Rim. V. 191: Questi sì begli e diritti spadoni, Che s'oprano a duo mano, Per la notte son buoni.
Esempio: Allegr. Gev. 17: Piglia a due man la pala E tiral (il grano) ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 82: Usavano ancora.... certe spade lunghe, che maneggiavano a due mani all'uso de' nostri spadoni.
Definiz: § CXXXIV. Usasi anche a modo di aggiunto, detto di qualsiasi strumento, di arme bianca, e più specialmente di spadone, e vale Che per la sua grandezza e gravezza non si può maneggiare se non con tutt'e due le mani. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 534: Come ne la fucina i gran Ciclopi Che fanno le saette orrende a Giove, Alcuni con la forcipe a due mani Tengono ferma la candente massa, E la rivolgon su la salda incude; Altri ec.
Esempio: Legg. Band. C. 12, 114: Nessuna persona.... non deva, nè possa in alcun modo in detta città di Firenze.... tenere o portare picche, partigiane.... o qualunque altre armi inastate e spadoni a due mani.
Esempio: Dav. Tac. 2, 44: Ma quel dì essendo molliccio e didiacciato, le loro pertiche e spadoni a due mani fur disutili.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 398: Si cacciò furiosamente fra' nimici con uno spadone a due mani molto lungo.
Definiz: § CXXXV. A due mani, ovvero A quattro mani, o A sei, mani, detto, a mo'di aggiunto, di pezzi di musica, vale Da sonarsi da uno solo, ovvero Da sonarsi da due o tre persone insieme e sul medesimo pianoforte. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 210: Vorrei dunque una docile donzella Che.... mi sonasse qualche cosarella, A solo o a quattro mani col maestro.
Definiz: § CXXXVI. A piene mani, e anche A mani piene; maniera avverbiale, che significa In gran copia, Abbondantemente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 32: Nembo d'erbe e di fior d'alto si spande, E sopra e intorno ai vincitori cade, Che da verroni e da finestre amene Donne e donzelle gittano a man piene.
Esempio: Car. Eneid. 6, 1338: Datemi a piene mani, ond'io di gigli E di purpurei fiori un nembo sparga.
Definiz: § CXXXVII. E figuratam. –
Esempio: Fag. Pros. 215: Concede a man piene le grazie a chi nemmen gliene chiede.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 19: Seguiamo il Berni, il quale a piene mani D'attici sali asperse i suoi quaderni.
Definiz: § CXXXVIII. Pur figuratam., per Profusamente, Prodigamente. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 191: Quel che in molt'anni acquistar gli avi e i patri, Getta a man piene, e non a poco a poco.
Definiz: § CXXXIX. Alla mano, posto avverbialm., coi verbi Dare, Pagare, Sborsare, e simili, e riferito a denari, vale In contanti e subito, Effettivamente e in su l'atto stesso del concludere un negozio, un mercato, o simile. –
Esempio: Machiav. Pros. Stor. pol. 2, 321: Si gittarono all'accordo facilmente, e promessero al Papa trentamila ducati alla mano, e del resto dare sicurtà.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: Purch'e' vi dia tanti danari alla mana, che possiate satisfare qualche vostro debituzzo.
Esempio: E Ambr. Furt. 2, 7: Io vi vo' dare cento ducati alla mano, e quel più ch'io vorrò, quando io arò appresso di me la mia figliuola.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 467 t.: A Pantauco ne furono mandati X talenti; e quelli comandò che fussero dati al Re alla mano.
Esempio: Varch. Stor. 1, 101: I Fiorentini.... gli promisero cento cinquanta migliaia di fiorini, ottanta alla mano, e 'l rimanente per tutto il mese di maggio vegnente.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 6: Il Re Cristianissimo fusse tenuto di dover pagare a Carlo quinto, per riscatto de' suoi figliuoli, due milioni d'oro in questo modo: un milione e dugento migliaia alla mano, e per cinquecentomila dovesse dare in pegno i beni di Vandomo, ec.
Esempio: Grazz. Comm. 118: Non vuole aspettare, ma vuole i denari alla mano.
Definiz: § CXL. E usato a modo di aggiunto, vale Pronto all'uopo, detto più particolarmente di denari, strumenti, e cose simili. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 233: Bisogna di più che pensiate aver a fare qualche comodità a vostra madre in Gesù circa al pagamento: perchè non abbiamo ora denari alla mano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 2, 86: Adunque egli veniva interamente fornito di questo salutifero arnese, e l'avea così tutto alla mano, che un medesimo fu vedere il ferito e medicarlo.
Definiz: § CXLI. E figuratam., detto di cose intellettuali, vale Facile a trovarsi, a presentarsi alla mente, a imbattervisi, e simili. –
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 157: Quantunque le falsità sieno infinitamente più numerose, e così più alla mano che le verità ignote, e i sofismi che le prove legittime, nondimeno ec.
Definiz: § CXLII. Dicesi anche di luogo, per Comodo e agevole per chi debba recarvisi.
Definiz: § CXLIII. Pure in forza di aggiunto, dicesi comunemente di persona, e vale Di facile accesso, Di piacevoli maniere, Trattabile, Affabile. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 245: È uomo di assai buone lettere e persona di qualche giudizio, molto alla mano, e molto accomodato alle voglie degli amici.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 149: Per le stalle e per le osterie mostrandosi alla mano con ciascuno, e soprattutto co' mulattieri e co' viandanti.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 20: Fu inoltre (Apelle) molto piacevole ed alla mano,... talmente che quel Re lo andava spesso a visitare a bottega.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 98: Fu molto arguto e alla mano.
Esempio: E Dat. Lepid. 180: Parlando d'una gentil donna garbata e alla mano, disse ch'ella ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 481: Io non mi sono guardato mai dallo scherzare con tutti, dal ridere, dall'essere uomo alla mano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 81: La nostra storia nota espressamente che, da quel giorno in poi, quel signore fu un po' men precipitoso e un po' più alla mano.
Definiz: § CXLIV. Alla mano alla mano, posto avverbialm., trovasi per lo stesso che A mano a mano, Successivamente. –
Esempio: Salvin. Iliad. 28: Ed egli agli altri Iddii mesceva del divin lor vino, Alla mano alla mano andando in volta, Dal cratère attignendo il dolce nèttare.
Definiz: § CXLV. Alle mani; locuzione avverbiale di esortazione, e vale Su via, Orsù; ma non è oggi dell'uso comune. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 90: E quello ch'è più utile, per Dio! con tutta sollecitudine si faccia.... Alle mani: seguitisi con effetto quello che più v'è nell'animo, purchè libertà rimanga alla Repubblica e agli uomini.
Esempio: Robb. Recit. 287: E lui: Orsù. E levandosi da sedere..., disse così: Da poi ch'e' piace a Dio che noi siamo e' primi a dar esemplo a questo popolo; alle mani.
Esempio: Vai Rim. 5: Itene pur altrove, o cantilene, Ite in malora, o chiacchiere e lamenti,... Olà bifolchi amici e paesani; Alle mani, alle mani!
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 273: Per esser egli di ottimo genio, merita compassione e pietà: Però, alle mani; e rimandatemelo un uomo.
Esempio: Fag. Rim. 2, 181: Or non più ciarle; alle mani: adesso Dichiamo il parer nostro fuor de' denti, E mostriam tutto quel che s'è promesso.
Definiz: § CXLVI. Alle mani mie, tue, sue, ec., o Alle mani di alcuno, posto avverbialm., vale Sotto la guida, la direzione, il governo, il comando, il dominio, la dipendenza, e simili, mia, tua, sua, o di alcuno; Sotto di me, di te, di esso; ed altresì In virtù del modo di operare, di condursi, e simili, proprio della persona indicata dal pronome o dall'adiettivo possessivo, Per opera, Per merito, di essa. –
Esempio: Senec. Declam. 205: Tu non vai cercando i due figliuoli morti, nè come morirono alle mani della loro matrigna.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 343: La fanciulla sarebbe a nostra sodisfazione, essendo allevata in casa vostra, alle mani della Dianora, che si può dire sia allevata come in un convento di monache.
Esempio: Fag. Comm. 3, 34: Hai tu sentito quanto chiedeva della roba? Quello è un rubare a man salva. I. Ma avete voi visto quanto gli avete dato? Alle vostre mani, egli ha potuto rubar molto poco.
Definiz: § CXLVII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 252: Chiusa fiamma è più ardente; e se pur cresce In alcun modo più non può celarsi: Amor, i' 'l so, chè 'l provo alle tue mani.
Definiz: § CXLVIII. Col cuore in mano. –
V. Cuore, § XXXIV.
Definiz: § CXLIX. Con ampia mano. – V. il § CLI, Con larga mano.
Definiz: § CL. Con armata mano, posto avverbialm., lo stesso che Armata mano, come più comunemente dicesi. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 150, 33: I giovani de' Cerchi si riscontrorono con la brigata de' Donati,... i quali assalirono la brigata de' Cerchi con armata mano.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 190, 32: Dimorando i detti in Perugia, per li usciti di Firenze si fe' un franco pensiero: che fu, che celatamente invitarono tutti quelli di loro animo, che un giorno posto dovessono esser tutti con armata mano in certo luogo.
Esempio: Colonn. Guid. N. 227: Li abitatori e terrieri di questo castello con armata mano e con istrabocchevole corso pervennero al lito, pensando costrignere li Greci, che non scendessero in terra.
Esempio: Cas. Pros. 3, 114: Il marchese di Saria.... non ha avuto rispetto alcuno di rompere una delle porte di questa città, e di sforzar le guardie con armata mano.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 109: Perchè avendoli aperte le porte, i Megaresi, occupata la piazza e la ròcca, con armata mano assalirono i Siciliani. I quali, disarmati, veggendosi soprafatti, abandonarono la città e ne fuggirono.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 5, 88: Questi l'espugnan (un castello) con armata mano, E rubano ec.
Definiz: § CLI. Con larga mano, e talora anche Con ampia mano, posto avverbialm., vale In abbondanza, In copia; Largamente, Copiosamente; anche figuratam. Più comunemente A larga mano. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 53: Ove sono i molti tesori che tu con ampia mano gli avevi dati?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 234: O signor del cielo, il quale Doni con larga mano a chi t'offese Sì sconciamente, ec.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 126: Ritenutissimo nel ragionar de' doni che Iddio con larga mano gli concedeva.
Esempio: Red. Cons. 1, 37: Si beva con larga mano l'acqua di Scorzonera.
Definiz: § CLII. Con mano, posto avverbialm., trovasi per Con le mani, Manualmente; usato col verbo Fare, Lavorare, e simili. –
Esempio: Frezz. Quadrir. 2, 19: Elli facean le torri nel gran piano, E chi portava sassi e chi la malta, Chi ordinava e chi facea con mano.
Definiz: § CLIII. Con mano, uniscesi anche con certi adiettivi, per lo più denotanti modo o misura nell'operare, o nel far checchessia, i quali s'interpongono fra la prep. e il sostantivo, o si pospongono a questo, e formasene una locuzione corrispondente all'avverbio dell'adiettivo, preso ordinariamente in senso figurato. Così ad esempio dicesi: Con mano posata, per Ponderatamente, Consideratamente, Con la debita riflessione; Con mano tumultuaria, per Tumultuariamente, In fretta e furia e con poco ordine; Con parca mano, per Parcamente, Moderatamente, Con discrezione; Con sollecita mano, per Con sollecitudine, Diligentemente, Accuratamente; Con temperata mano, per Temperatamente, Delicatamente, A modo; e simili. –
Esempio: Greg. Lett. Fed. 102: Se tu avessi con sollecita mano rivolte le scritture tue e della tua madre, e vedessi bene le costituzioni de' santi Padri, non incolperesti la Chiesa intorno alla difensione della ecclesiastica libertade.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 15: E fa' con temperata mano, acciò che questa cotal pelle tu la possi spiccare dalla prieta (pietra) con salvamento, a modo di una carta.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 79: E' non si debbe fare un muro con furiosa prestezza, ed ammassarlo quasi con mano tumultuaria.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 19: Quando si fossero punto messi a rivolgere le scritture con man posata, non a stravolgerle, avrebbono scorto chiaro che ec.
Definiz: § CLIV. Con una data cosa alla mano, vale Con essa cosa pronta, apparecchiata, all'uopo; Valendosi di quella per norma, prova, dimostrazione, e simili: e dicesi anche di cose astratte. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 323: Stava però l'amico coll'orivolo alla mano, e borbottava ogni qual volta egli avesse veduto quel povero vecchio perder alquanto di tempo, e affrettatalo tuttavia, come se e' fosse stato o muratore o manovale.
Esempio: Mann. Ist. Decam. Pref. 11: Supposto che gli antichi Fiorentini avessero avuto il capo a comentare coll'istoria alla mano le novelle ec.
Esempio: E Mann. Lez. Ling. tosc. 113: Mi farò lecito farvi palese col riscontro alla mano, quanto venissero ingannati da' testi non buoni.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: E coi drammi alla mano hanno provato, Che io sono almen di dieci morti reo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 345: Ma noi, co' fatti alla mano, come si suol dire, possiamo affermare che, ec.
Definiz: § CLV. E figuratam. –
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 187: Ora entri in campo la probabilità a decidere la proposta quistione. Costei, con i suoi computi alla mano, mi documenta diventar lei minima ed inassegnabile.
Definiz: § CLVI. Con una data cosa in mano, detto di persona, vale Avendo in mano, o fra le mani, Portando su la mano, Reggendo o Stringendo con la mano, la cosa designata. –
Esempio: Dant. Purg. 32: In cerchio le facevan di sè claustro Le sette Ninfe con que' lumi in mano, Che ec.
Esempio: Frescobald. Viagg. 89: Con una mazza in mano, mettendosela innanzi, valicò il fiume.
Esempio: Vill. G. 3, 109: Si fece (papa Bonifazio) parare dell'ammanto di san Piero, e colla corona di Costantino in capo, e colle chiavi e croce in mano, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 143: La mattina tutti vestiti (i frati) co' camici e co' pieviali, con libri in mano e con le croci innanzi, cantando andaron per questo corpo.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 86: El braccio dello uomo non è tanto lungo, che collo specchio in mano e' lo potessi porre dirimpetto al punto con la sua distanza.
Esempio: Varch. Suoc. 3, 4: E' non era ancor dì, che noi eravamo nella volta, con un pezzo di prosciutto in mano, a 'ncantar la nebbia.
Esempio: Cellin. Pros. 161: E sopra il mezzo tondo avevo fatto dua angioletti, con certe facelle in mano a guisa di vittorie.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 11, 13: Con panni caldi e una lucerna in mano Bertoccio suo scudier v'accorse ratto.
Esempio: Fag. Rim. 7, 162: Come può star che quest'uomo prudente.... Adoperi il baston pubblicamente, Nè si vergogni a lasciarsi vedere Con esso in mano da tutta la gente?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 322: E quell'altro, che va allo insù di quella scala, con que' pennelli in mano, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 133: Tornò con una tovaglia grossolana sotto il braccio, e un fiasco in mano.
Definiz: § CLVII. In locuz. figur. –
Esempio: Cecch. Servig. 5, 8: Se questi nostri mercatanti Ne voglion trenta o trentasei per cento Col pegno in mano e senza correr rischio, ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 537: Si terrebbe (la Signoria di Venezia) a non picciolo scorno il vedersi (dal papa e dal concilio) spedita con una canna bugia in mano.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 102: Io voglio venire col cuore in mano, e dirle liberamente che ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 23: Va ognuno col cuore in mano, senza timore d'essere ingannato, e non inganna mai altrui.
Definiz: § CLVIII. E Con l'arme in mano, o Con una data arme, in mano, vale Impugnando, Brandendo, essa arme, Armato di quella. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Mira colui con quella spada in mano, Che vien dinanzi a' tre sì come sire.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 91: Con una spada in mano mi corse addosso per uccidermi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 48: Poi che la notte scelerata venne, Fuor trasse il mio fratel con l'arme in mano.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 381: Insomma co 'l ferro in mano, soldati miei, questa volta bisogna o morire o vincere.
Definiz: § CLIX. Con ambedue le mani, o Con amendue, le mani, figuratam., o in locuz. figur., vale Con la maggior prontezza e risoluzione, Con tutta la forza della volontà, e simili; usato più spesso coi verbi Appigliarsi, Attaccarsi, e simili. –
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 130 t.: La qual cosa avvenuta, non lasciò passar sì bella occasione, per uscir dell'invidie,... anzi vi s'attaccò, come si dice, con amendue le mani.
Definiz: § CLX. Con ambe, o ambo, le mani, Con ogni mano, valgono figuratam. Con tutte le forze, A tutto potere; ma sono maniere non comuni. –
Esempio: Pucc. A. Gentil. 89, 40: Ed ordinàr che con ambo le mani Messer Mastino fosse guerreggiato.
Esempio: Bern. Orl. 38, 38: Io tengo un monte poverello appena; Altro al mondo non ho, che Montalbano,... Quando ventura qualcosa mi mena, Io mi voglio aiutar con ogni mano.
Definiz: § CLXI. Con due mani, vale Con ambedue le mani; e propriamente usasi a denotare la forza o la violenza, con che si fa una data cosa. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 81: Come a chi rece, senza riverenza, Regger bisogna il capo con due mani, Così anche alla sua magnificenza (a una mula).
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: Prendo un gran secchio d'acqua, e con due mani Le aspergo e annaffio tutte, e spengo l'ira, Come si fa con due mordenti cani.
Definiz: § CLXII. Con le mani a cintola. –
V. Cintola, § XI.
Definiz: § CLXIII. Con le mani ai fianchi. –
V. Fianco, § XLVI.
Definiz: § CLXIV. Con le mani cortesi. –
V. Cortese, §§ XII e XIII.
Definiz: § CLXV. Con le mani in croce, posto avverbialm., e usato coi verbi Pregare, Raccomandarsi, vale, in modo figurato, Con grande instanza, Umilmente, Supplichevolmente; più comunemente Con le braccia in croce. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 400: Di ciò pietosamente e con le mani in croce vi priega Madama illustrissima.
Definiz: § CLXVI. Con le mani in mano, e talora Con le mani giunte o Con le mani legate, detto di persona, sono maniere avverbiali che valgono In ozio, Senza fare o operar nulla; ed altresì Senza approfittare dell'occasione favorevole; ed usansi per lo più col verbo Stare. –
Esempio: Savonar. Pred. 7: Li miei cittadini non si hanno a stare con le mani giunte, ma usare la prudenzia ed e' debiti mezzi in ogni cosa.
Esempio: E Savonar. Pred. 22: Adunque potria amazzarti e tòrti la tua donna, e fare ogni altro male, e tu aresti a starti con le mani legate?
Esempio: Bern. Orl. 36, 5: Se non era Agolante e 'l re Troiano, E gli altri, onde non stette mai in riposo, Si sarian stati con le mani in mano, Nè fora il nome lor tanto famoso.
Esempio: Cecch. Ass. 4, 6: Essere avvezza a stentare per forza, e credere che, trovandosi nel mezzo delle vivande e possendone tòrre, ella si stia con le mani giunte e con la bocca chiusa? (qui in locuz. figur.).
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 173: Si stava (Momo) su nel ciel del tempo antico, fra' guancial di minuta penna d'oca, panciolle e con le mani in mano, in attendendo solamente a biasimar tutto quello intorno a che s'arrabattavano gli altri.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 1: Un che sia avvezzo a starsene a sedere, Senza far nulla, colle mani in mano, E lautamente può mangiare e bere, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 226: Starsene colle mani in mano, o a cintola, o in seno, si dice d'uno che sia tutto dato in preda all'ozio ed alla poltroneria, e che non voglia lavorare.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 110: Ma non si stette colle mani in mano Il demoniaccio in questa congiuntura.
Esempio: Fag. Comm. 4, 378: Tu vedi, io non mi sto, e nemmeno mi avrai veduta star mai colle mani in mano.
Definiz: § CLXVII. Con le mani in mano, trovasi anche per lo stesso che Con le mani vuote. –
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 5, 88: E non volendo con le mani in mano Tornar Ghiron senza aver fatto nulla. A depredare un castel non lontano Manda con mille fanti Bindo e Ciulla.
Definiz: § CLXVIII. Con le mani per aria, vale propriamente Con le mani sospese per aria; ma figuratam. usasi per In atto di percuotere o di battere alcuno. Così diciamo per esempio:
Esempio: Esempio del CompilatoreIl tale è sempre con le mani per aria. – Con quel ragazzo bisogna star sempre con le mani per aria.
Definiz: § CLXIX. Con le mani piene di checchessia, detto di persona che Si rechi da alcuno o in alcun luogo, vale, figuratam., Ben provveduto o fornito di checchessia; e usasi anche senza compimento, a denotare Provveduto di molte cose, e più spesso intendesi di doni o regali. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 175: Padrone, Qui maestro Calfuccio non è qua Di quei che stanno sul mille, ed a chi Bisogni andare per punti di luna E colle man piene di scudi attorno.
Esempio: Grazz. Pros. 49: Io ho disegnato che noi siamo amici, e tuttavia vi arrecherò quando una cosa e quando un'altra: io ho dei pippioni, delle pollastre, del cacio, de' capretti; e sempremai, secondo le stagioni, vi verrò a visitare colle man piene.
Definiz: § CLXX. Con le mani vuote, vale, figuratam., Senza nulla portare, o ricevere, in dono, ed altresì Senza ottenere il vantaggio, il guadagno, o simile, sperato; ed usasi più che altro coi verbi Venire, Tornare, Restare. Ed è lo stesso che A mani vuote. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 33: A chi gli porta (i maschi) dicono che prenda Femine, se a baratto aver ne puote; Se non, non torni almen con le man vote.
Esempio: Ambr. Bern. 3, 4: Credetemi Ch'i' non son per partire, non pagandovi Quel ch'ho promesso. Ald. Ciò non mi è bastevole; Se voi non vi partissi mai, debbomi Restar con le man vote?
Definiz: § CLXXI. Con le sue mani, e, per più efficacia, Con le sue proprie mani, vale Da se stesso, Proprio da sè, Senz'altro aiuto: e usasi anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 207: Quando Amor i begli occhi a terra inchina, E i vaghi spirti in un sospiro accoglie Con le sue mani, e poi ec.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 264: Di verde lauro una ghirlanda colse (la Gloria), La qual con le sue mani Intorno intorno alle mie tempie avvolse.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 57: Consigliati Paolo, e forse comanda, tu lavori colle mani tue.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 91: Io voglio questo ladro tuo vassallo Con le mie mani impender per la gola.
Esempio: Dat. Lepid. 94: Il quale l'aveva fabbricata (l'acqua data per acqua del Tettuccio) colle sue proprie mani.
Definiz: CLXXII. Con le mani e co' piedi, detto del salire, o simile, in alcun luogo, vale Con gran disagio e fatica, e quasi valendosi, oltrechè dei piedi, anche delle mani, per le difficoltà, le asprezze, i pericoli, del luogo. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 10: E perchè questo trattenimento duri un pezzo, voi fate un passo innanzi colle mani e co' piedi, e poi ne ruzzolate quattro addietro con tutta la persona, essendochè la cenere sciolta non vi regge punto.
Definiz: § CLXXIII. E figuratam., vale A tutto potere, A tutt'uomo, Col maggiore impegno e sforzo possibile, In tutti i modi, e simili. E in questo senso trovasi anche Con mani e piedi. –
Esempio: Machiav. Comm. 77: Io me lo son fatto amico, e gli ho comunicato il mio amore; lui m'ha promesso di aiutarmi con le mani e co' piè.
Esempio: E Machiav. Comm. 232: So che si sforza con le mani e co' piè fare ogni male.
Esempio: Varch. Suoc. 5, 2: Ella sa bene ella quello che le ho detto, e farollo meglio che io non lo dico; e se tu colle mani, io colle mani e co' piedi.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 4: Il quale (Davo) io penso che con mani e piedi Si sforzerà di far quanto egli puote.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 443: Prendere addirittura una risoluzione, mettercisi dentro con le mani e co' piedi, presto di qua, presto di là: a casa mia si chiama precipitazione.
Definiz: § CLXXIV. Da mano, parlandosi di vesti, o di ornamenti per vesti, vale Nella parte estrema della manica, presso alla mano. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 18: Per denari XVIII di perle per ricamare da matto e' manichini.
Esempio: Giannott. Op. 2, 67: Le vesti dogali.... hanno le maniche larghe ed aperte da mano.
Definiz: § CLXXV. E usato a modo di aggiunto, vale Da ornare o guarnire l'estremità della manica, Da porsi in quella parte della manica che rimane presso alla mano. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 284: Io ho 4 collaretti, con le maniche, da mano, che sono del cavaliere, e gnene mostrai quando ci venne; ma, rispetto alla porta, non te gli mando tutti insieme. Ma venendo Salvestro, te ne mando uno con le maniche.
Definiz: § CLXXVI. Delle mani, a modo di aggiunto, e detto di persona, si usò per Ladro o Ladroncello, Pronto, o Solito, a rubare di nascosto: oggi, Lesto di mano. Si adoperò più spesso col verbo Essere.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 308: A l'ultimo Quella buona derrata e quella compera Tornerà cara: io il dissi bene al medico, Perchè colui aveva infatti effigie D'uom delle mani.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 389: Abbi l'occhio Su a quelle serve, chè chi sta con simili Suol esser delle man, come be' zingani.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Mano.... Esser delle mani, vale anche rubar segretamente e di nascoso; onde di un ladro si dice: Egli è delle mani.
Definiz: § CLXXVII. E si usò pure per Facile a dar busse, a percuotere, che diciamo Lesto di mani, o Leggiero, di mani, Manesco. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: Egli è subito e delle mani.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 11: Gli è delle mani, ch'e' pare uno Sguizzero, Un trucco, un lanzo, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 23: Manesco. Uno che sia, diciamo noi, delle mani, cioè pronto ed inclinato a perquotere.
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 267: Egli era uomo delle mani, e di tal sorta di coloro, come noi sogliamo dire, che sanno egualmente scuotere le acerbe e le mature.
Definiz: § CLXXVIII. Di mano, usato a mo' di aggiunto, e detto più specialmente di opera o lavoro, di arte, e poeticam. anche di atto, vale In cui entra principalmente la mano, Che si fa o Che si compie, Che si esercita, e simili, per mezzo della mano; Manuale, Meccanico. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 121: Incontanente che aveano il fervore, ed e' correano all'orazione; e incontanente che quella devozione era passata via, ed e' si levavano dall'orazione e tornavano a fare alcuna opera di mano o d'altro.
Esempio: Petr. Rim. 2, 270: E quel che 'n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno, O di mano o d'ingegno, In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta.
Esempio: Machiav. Pros. Stor. pol. 4, 140: I popoli di Fiandra vivono di opere di mano, le quali merci e mercanzie loro smaltiscono insù le fiere di Francia.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 595: Tutte le facultà e scienze,... tutte l'arti, così di mano come d'ingegno, e brevemente tutte le cose che poi crebbero alte e onorate, videro il loro principio basso e senza gloria.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 8: Uomini eccellenti in opera di mano, in velocità di piedi e robustezza di corpo.
Definiz: § CLXXIX. E usato avverbialm., vale Con le mani, Col solo aiuto delle mani, Manualmente. –
Esempio: Vell. Cron. 44: Sapeva fare di mano ciò che si volea.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 116: Tutti son buoni a lavorar di mano; Ma quando siamo a lavorar di testa, Carine mie, non tutti i giorni è festa.
Definiz: § CLXXX. Di bassa mano; maniera che ha forza di aggiunto di persona, e vale Che è, per nascita, di basso stato, di umile condizione, Plebeo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 22: Tutte le sopradette torri erano di gentili uomini, e altre case, le quali non erano torri, erano d'altra gente di più bassa mano, popolani ed altra gente.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 8: Veggiamo che eziandio uomini di poca bontà e di bassa mano, quando sono un poco esaltati per alcun ufficio, escono sì diversi,... che ne viene puzza a Dio.
Esempio: Ovid. Art. Am. 24: Lo popolo di bassa mano mi sii testimonio e presente.
Esempio: Frescobald. Viagg. 89: Eranovi in su ciascuno (dei navigli) grandissima quantità di donne di bassa mano, grandissime mercatantesse, le quali andavano in Alessandria.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 274: Sta (la morìa) alle volte dì quindici nulla si sente: poi ritocca, pure in gente di bassa mano.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 15: E in cotal modo fatto Re, diceva essere poi stato sempre favoreggiatore degli uomini di bassa mano e di vilissima stirpe, come lui.
Esempio: Gell. Sport. 4, 6: Se tu metti una fanciulla di bassa mano in una casa nobile, e' non è mai, per roba che ella vi porti, tenutone conto alcuno.
Esempio: Varch. Stor. 2, 52: Il terzo ed ultimo borgo verso levante, si chiamò, per lo essere egli abitato da gentucche e persone più che di bassa mano, Borgo Pidocchioso.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 325: Alcuni (edificj) si appartengono a cittadini di più bassa mano ed alcuni a cittadini più nobili e più splendidi.
Esempio: Boss. P. Sveton. 1, 184: Era molto facile e universale nel dare udienza, facendo metter dentro insino a gli uomini vili e di bassa mano, che venivano a salutarlo alla confusa.
Esempio: Dav. Tac. 1, 235: Morì Poppeo Sabino, di bassa mano, onorato da' principi di consolato e delle trionfali, ec.
Definiz: § CLXXXI. E detto di luogo, vale Abitato, o Frequentato, da gente bassa. –
Esempio: Real. Franc. 102: Albergorono nell'albergo di San Gianni in una osteria di bassa mano.
Definiz: § CLXXXII. Di lunga mano, e anche Di lunghissima mano, e meno comunemente Di antica mano, posto avverbialm., vale Da grande, o grandissimo, tempo in qua. Da molto tempo, Da tempo antico. –
Esempio: Nard. Stor. 1, 448: Si levaron su nondimeno alcuni giovani, con l'ordine però degli altri macchinatori di lunga mano di tutti questi mali, e avendo prese l'armi, ne andarono al pubblico palagio.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 174: Vogliono costoro che di molto antica mano sia venuta questa voce trebbio.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 1, 302: Questo nome.... si può al sicuro giudicare che e' l'avessero avuto di lunga mano, e fusse fermo nella comun credenza di tutto il popolo per gran tempo indietro.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 2: Donde agevolmente di lunghissima mano venne ritenuto.... da i nostri antichi quell'uso d'appiccare gli scudi per le chiese sopra la sepoltura de' Cavalieri.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 18: Si vede di lunghissima mano usato inviolabilmente da' nostri, di mettere innanzi alle pricessioni la croce di rilievo.
Esempio: Galil. Op. VII, 300: Seguiteremo col nostro signor Simplicio, conosciuto da me di lunga mano per uomo di somma ingenuità.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 33: Io ti conosco già di lunga mano.
Esempio: Dat. Lepid. 100: Rispose La Spagna è grande; il male (di essa) mi figuro che venga di lunga mano; l'ora è tarda, perciò ne discorreremo un'altra volta; e scappò via.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 189: Vedevano, quegli di lunga mano avvezzi alla schiavitù e ad essere comandati, niente d'alto, niente di nobile concepire, ed aver sempre i loro spiriti abbattuti e bassi.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 59: Dura certamente e malagevole impresa è quella dell'avere, a un discorso di lunga mano preparato, in pochi giorni a rispondere.
Definiz: § CLXXXIII. Talora vale anche D'assai, Molto. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 132: I lamenti che la terra può fare sopra i danni che ha dall'oro, cedono di lunga mano alle querele che il cielo ne fa.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 11, 1: Ogni onore, ogni ossequio, era inferiore di lunga mano a un'offesa quantunque minima, di tante che tu gli hai fatte.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 93: Così questo argomento ha tutti quanti gli altri di lunga mano sopravanzato.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 446: Io rispondo che, oltre le più schiette ed ordinarie, contemplano i matematici idee oltre modo sublimi e di lunga mano superiori alla comune capacità, e cotali sono le curve assintotiche, le magnitudini incommensurabili e trascendenti, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 177: A tanti di voi, che nei fisici, naturali e chimici studj esperti siete di lunga mano più che io non sono.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 2, 195: Ne ho fatto il saggio (de' vini), e gli ho trovati ottimi, a vero dire, ma più sottili di lunga mano degli altri anni.
Definiz: § CLXXXIV. E usato a modo di aggiunto, vale Antico, o Antichissimo. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 275: Ma è forse questo vizio di più lunga mano.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 1, 301: E che San Lorenzo nostro abbia avuto sempre nome di basilica, ce n'è come principal fondamento l'autorità di San Paolino, che non ha replica alcuna; ed appresso alcune scritture private di lunghissima mano.
Esempio: Fag. Comm. 1, 193: E poi fra due amici di lunga mano, com'eramo sempre stati noi, non s'entra in queste materie odiose.
Esempio: E Fag. Comm. 3, 232: Il signor Entrante Ficconi mio amico di lunga mano, e che m'ha qualche obbligazione, ec.
Definiz: § CLXXXV. Di mezza mano, usato a modo di aggiunto, vale Che non è nè di troppo nè di poco, rispetto a una data qualità o condizione della cosa della quale si discorre; Di mezzana condizione; ma oggi non è maniera comune. –
Esempio: Pallad. Agric. 88: Voglionsi i magliuoli da porre scegliere, che non sieno di vite troppo infima e picciola, nè di troppo somma ed alta, ma sieno di vite di mezza mano.
Esempio: E Pallad. Agric. 105: Dilettansi (gli ulivi) in piagge di mezza mano; non troppo abbasso, nè in luogo arido, ma di mezzo.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. Mem. 649: Ancora conviene avere i luoghi di mezza mano, perocchè troppo ampj rendono le immagini vaghe, ec.
Definiz: § CLXXXVI. Di prima mano, Di seconda mano, Di terza mano, sono locuzioni proprie del linguaggio mercantile, usate come aggiunto di merce; e valgono rispettivamente Avuto, Acquistato, dal produttore, ovvero da chi l'aveva comprata da esso, o da un successivo compratore. E riferite a mercante, valgono Che fa traffico di una data merce acquistata direttamente dal produttore, oppure dal primo, o da un secondo, rivenditore. –
Esempio: Lastr. Agric. 3, 6: Così rasciugati che sieno (i panni di guado), i particolari gli vendono a' mercanti di prima mano. Questi poi ànno cura ec.
Definiz: § CLXXXVII. E figuratam., parlandosi più che altro di erudizione, valgono rispettivamente Proprio di chi ne fa uso, Desunto da fonti originali, Posseduto per istudj proprj; ovvero Tolto, Copiato, da altri autori. –
Esempio: Bracc. R. Dial. 138: E non v'accorgete che con codesto vostro affettare il greco vi fate uccellare in toscano? Ognun conosce che codesto greco sa di muffa, perch'egli è barullato, cioè non è di prima mano (qui scherzevolmente in equivoco col greco, sorta di vino).
Definiz: § CLXXXVIII. Usansi anche avverbialm., col verbo Comprare, o simile, e valgono rispettivamente Direttamente dal produttore, ovvero Da chi l'aveva acquistato da questo, o da un secondo rivenditore; e col verbo Vendere, o simile, valgono Senza intromissione di altri rivenditori, oppure Dopo aver fatto acquisto da chi aveva comprato dal produttore, o da un rivenditore.
Definiz: § CLXXXIX. E figuratam., valgono rispettivamente Da fonte originale, Per dottrina o erudizione propria, ovvero Per dottrina o erudizione desunta da altri autori. –
Esempio: Cocch. Disc. 2, 75: Gli scritti però contemporanei a lui (a Pitagora) or sono quasi tutti perduti, e noi non ne abbiamo contezza, se non di seconda mano, da autori che vissero molto tempo dopo.
Definiz: § CXC. Pur figuratam., e in ischerzo, valgono rispettivamente Facendo pel primo una data operazione, oppure Rinnovando l'operazione già fatta da altri. –
Esempio: Giust. Vers. 76: Di coronate volpi e di conigli Minor caterva Intorno a lui (all'Imperatore) s'agglomera, e le chiome Porgendo, grida al tosator sovrano: Noi toseremo di seconda mano, Babbo, in tuo nome.
Definiz: § CXCI. Di mano di alcuno, Di sua mano, o simile, usato a modo di aggiunto, e detto di cose d'arte, e più specialmente di pitture e sculture, vale Dipinto, Scolpito, Fatto, da esso; e Di tutta mano di alcuno, vale Dipinto, Scolpito, Lavorato, interamente da lui. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 88: Una [storia] n'è ne la Udienza de l'Arte de' Mercatanti, quella che è di mano di Lorenzo; l'altra, di mano di Filippo, nel dossale dello altare della sagrestia di Santo Lorenzo di Firenze.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 130: Chi lo ruppe, lo fece per serbare il buono e levarne qualche imperfezione che v'era, per esser di mano di buon maestro.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 111: Di quVasar. Vit. Pitt. Intr.esta (pietra) n'è la Dovizia, figura di man di Donatello, in su la colonna di Mercato Vecchio in Fiorenza.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 203: La loggia, i viali e tutte le stanze erano adorne di buone figure antiche di marmo, e di pitture, ed altre così fatte cose, di mano de' migliori maestri che mai fussero stati in Italia e fuori.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 204: Aveva cura.... a' molti disegni, cartoni e modelli, di mano di Donato, Pippo, Masaccio,... e d'altri maestri paesani e forestieri.
Esempio: Grazz. Com. 148: Più tosto un quadro d'una Madonna di mano d'Andrea del Sarto.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 88, 1: Rendesi assai difficile il trovare un'opra d'un maestro.... che non dia alcun segno, nella maniera, di esser di sua mano, e non d'altri.
Esempio: E Baldin. Decenn. 3, 134: Vedesi di sua mano a' nostri tempi in Firenze la cappella a fresco di Francesco Sassetti in Santa Trinita.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 141: Insieme col quale egli dipinse quadri e tavole, che, fra altre molte di tutta sua mano, egli mandò ec.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 327: Dissi che possiamo affermare che ella (una Fortuna figurata in aria) sia di tutta mano di Guido.
Definiz: § CXCII. E detto di libro, lettera, obbligazione, documento, ed altresì di composizioni, vale Scritto di proprio pugno da alcuno, Di carattere di esso; ed altresì Composto da esso. –
Esempio: Mazz. Lett. 2, 144: Da Bologna.... ricevetti già lettere di vostra mano di sedici facce.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 142: Scriveva meglio e più corretto che qualsivoglia altro che a quel tempo fosse; onde chi bramava un libro bello e corretto, procacciava averlo di sua mano.
Esempio: Belcar. F. Pros. 5, 60: Fammi la cauzione di tua mano.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 105: Che se voi sete di tela e di legno E di biacca per man di Tiziano, Spero ancor io, s'io ne sarò mai degno, Di darvi qualche cosa di mia mano.
Esempio: Varch. Stor. 2, 315: Fu.... esaminato con tortura tre dì e tre notti innanzi ch'egli volesse confessare, non ostante che vi fosse la riprova e le lettere di sua mano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 267: Gli ha ritenutimi Venti ducati. M. E perchè? F. Vuol la polizza Di mano del padrone.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 440: Quai (i denari).... ho dato subito A lei, come ne appar qui la quietanza Di sua man propria.
Esempio: Dat. Lepid. 165: Dopo la morte di esso fu trovata fra' suoi scritti la bozza del sonetto di sua mano, la quale mostrava ch'egli ne fosse l'autore.
Definiz: § CXCIII. Di mano di alcuno, Di mia mano, di tua mano, di sua, mano, usansi anche avverbialm., e valgono, coi verbi Dipingere, Scolpire, Lavorare, e simili, o loro participio passato, Da lui solo, Da me, te, sè, solo; e coi verbi Scrivere, Soscrivere, Fare, e simili, o loro participio passato, valgono Di pugno e carattere della persona onde si parla, Da me, te, sè, stesso. –
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 59: Quello che de' avere di dota in possessione, l'àe Ricovero Buzacarino iscritte di mia mano, e siamo in concordia.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: Come più pienamente appare per una scritta privata di mano di detto Giovanni di Giannozzo Vettori, e soscritta di mano del sopraddetto Tommaso di Piero Giacomini e di Neri di Filippo Rinuccini mio padre.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 62: Eziandio affermava questo il medesimo donno Leonzio, quella carta di mano del Filosofo soscritta conservarsi insino a oggi.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 79: Avendosi arrogiere certe figure d'ariento d'importanza allo altare di Santo Iacopo di Pistoia,... furono allogate a lui: e lui le fece di sua mano.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 307: El quale.... formò una lettera, la quale e' disegnava che Roano mandassi alle Signorie Vostre, soscritta di sua mano propria.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 90: E gli scrisse pochi dì poi un'altra lettera di mano propria, la quale gli mandò per il medesimo Errera che aveva portato la lettera scritta a lui di mano propria del Pontefice.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 49: Buffalmacco.... lavorò in Firenze nel monasterio delle donne di Faenza, che era dov'è oggi la cittadella del Prato, tutta la chiesa di sua mano.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 47: Ed in questa maniera fu dato fine alle dette cappelle, le quali arebbe potuto far tutte di sua mano Giovan Antonio, se non fusse stato tanto lungo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 41: Io volli che In mia presenza e' le desse l'anello, E la menasse, e gli fei di sua mano Far le belle scritture, chè la povera Fiammetta, che si fida, sia sicura.
Esempio: Mellin. Ricord. 11: Egli di propria mano scriveva a' Principi grandi senza l'opera o saputa de' segretarj.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 499: Presentò una supplica scritta e sottoscritta di sua propria mano.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 135, 1: Un bel ritratto di se medesimo fatto da Giovanni da S. Giovanni, di sua propria mano a olio sopra tela.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 25: Ermatene, cioè sorta di termini o statue di mezzobusto, che per ornamento del suo studiuolo di villa e libreria con tanta sollecitudine si fa provvedere Cicerone dal suo amico e confidente Attico, mentre viaggiava per la Grecia, di tali galanterie, fatte di mano d'eccellenti artefici, abbondantissima.
Esempio: Fag. Comm. 4, 444: Il tuo avere non v'è ragguagliato nella faccia di contro; ma è bene nel giornale puntualmente scritto di sua propia mano.
Definiz: § CXCIV. Di una mano, Di una medesima mano, o, pel contrario, Di più mani, usato a mo' di aggiunto, e detto di qualsivoglia opera o lavoro, valgono, rispettivamente Fatto, Lavorato, Apparecchiato, da una sola persona, dalla medesima persona, ovvero da più persone.
Definiz: § CXCV. Di mia mano,Di tua mano,Di sua ec., mano, Di propria mano, posti avverbialm., valgono Con le mie, tue, sue ec., mani, Con le proprie mani; e per estensione, Da me, te, sè, stesso, Io, Tu, Egli, stesso; anche figuratam. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 193: Passando oltre, il prese a braccio e levollo della sella, e di sua man l'uccise.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 250: Quando ha fatto tutto questo, egli dee di sua mano dare li gonfaloni e le bandiere, secondo l'uso de la terra.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 280: Io la vidi, e ancora più, che di sua mano mi diede bere, e dissemi, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 75: Baiardo ancora avea memoria d'ella Ch'in Albracca il servia già di sua mano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 15, 95: Orlando lo converse a nostra fede, E di sua man battesmo anco gli diede.
Esempio: Med. Aridos. 1, 1: Quel buono uomo con ogni estrema miseria attende a cumulare; lavora infino alla terra di sua mano.
Esempio: Ambr. Bern. 2, 1: Ma ecco fuor di casa el nostro Cambio Ruffoli; oh gli ha la sporta! questo è 'l solito Suo, far di sua mano; e parli essere Savio assai più che gli altri.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 220: Ed egli stesso (il Brunelleschi) andava alle fornaci dove si spianavano i mattoni, e voleva vedere la terra e impastarla, e cotti che erano, li voleva scerre di sua mano con somma diligenza.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 6: Or questa effigie lor, di là rapita, Voglio che tu di propria man trasporte, E la riponga entro la tua meschita.
Esempio: Serdon. Ir. 39 t.: Il re Alessandro, che nel convito amazzò di sua mano Clito suo carissimo, ed allevato seco insieme.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 23: L'affisse (un bando) al tronco d'un antico pioppo, Che dinanzi alla porta, di sua mano, Avea piantato già San Gemignano.
Esempio: E Tasson. Secch. rap. 11, 10: Indi promiser tutti essergli appresso, E la pugna spartir di propria mano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 141: Mirandole Iddio (certe donne) e non trovando in esse le fattezze che di sua mano v'impresse,... non le ravvisa per sue.
Definiz: § CXCVI. E altresì valgono semplicemente Per opera mia, tua, sua ec., Per mezzo di me, di te, di lui ec. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 7: O di combatter meco t'apparecchia,... O lascia la difesa de la vecchia, Che di mia man secondo il merto pera.
Definiz: § CXCVII. Di mano a mano, e anche Di mano di mano, posti avverbialm., trovansi per lo stesso che Di mano in mano. –
Esempio: Sassett. Lett. 231: Adesso non ci resta (dei vasi di porcellana) se non il rimasuglio, del quale fanno costoro come un affamato d'un piatto di fichi, che comincia a' più maturi, e poi va tastando gli altri con le dita, e sceglie il men sodo di mano di mano, fino a che niuno ve ne resta.
Esempio: Francesch. Lez. II, 3, 112: Dicendo di mano a mano quello a che più che ad altro parrà che c'invitino, ci verrà detto quello che di sopra abbiamo divisato.
Definiz: § CXCVIII. Di mano in mano; locuzione avverbiale, che significa propriamente Dalle mani di uno in quelle di un altro; e per estensione, Da uno in un altro, Di persona in persona. –
Esempio: Dant. Parad. 6: Cento e cent'anni e più l'uccel di Dio (l'aquila) Nello stremo d'Europa si ritenne Vicino a' monti de' quai prima uscìo: E sotto l'ombra delle sacre penne Governò il mondo lì, di mano in mano; E sì cangiando, in su la mia pervenne.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 166: Andò questo anello di mano in mano a molti successori.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 163: Di mano in mano; cioè d'imperadore in imperadore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 73: S'io vo' di mano in mano Venirtene dicendo (delle gentildonne) le gran lode, Entro in un alto mar che non ha prode.
Definiz: § CXCIX. E per Di luogo in luogo. –
Esempio: Bemb. Rim. 24: Qui miro col piè vago il bel Metauro Gir fra le piaggie, or disdegnoso, or piano, Per mille rivi giù di mano in mano Portando al mar più ricco il suo tesauro.
Definiz: § CC. Vale pure Di tempo in tempo, Ogni tanto; ed altresì Volta per volta, Tempo per tempo, secondo l'opportunità, la congiuntura, e simili. –
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 152: A bocca, di mano in mano, diceva agli scarpellini e maestri di cazzuola quello ch'egli avessono a fare.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 41: Simili altre leggi e pene e provvisioni bisogna fare, secondo che la esperienza va dimostrando di mano in mano.
Esempio: Bern. Lett. fam. 307: La febbre è stata bestiale. Di mano in mano v'avviserò dello stato suo, e non mancherò di tutti quelli servizj che potrò ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 393: Erano dette genti centoventi cavalli leggieri e ottanta uomini d'arme, benchè di mano in mano ne comparivano degli altri sotto il governo di messer Giovanni Zeriolo, tesoriere del Duca di Ferrara.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 7: È vero che V. S. nel suo partire mi comandò, e io le promisi, quel ch'ella dice, circa al farle veder di mano in mano tutte le mie composizioni.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 132: Non mancherò raguagliarvi, di mano in mano, come la farà. A noi ci pare uscita di pericolo.
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XIII, 389: E finalmente s'eseguirà di mano in mano gli ordini che sopra ciò darà il serenissimo signor Duca.
Esempio: E Galil. Op. Cart. Div. XV, 48: Io sono stato di mano in mano informato dal Bocchineri di quanto è occorso a V. S. da che ella partì di Firenze.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 1: Arrivai poi ieri l'altro a Ferrara; e con queste due righe ho voluto darne conto a V. S. illustrissima, perchè ella sappia di mano in mano i progressi del mio viaggio.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 17: Una stanga a mezz'aria evvi a traverso, Dov'ella tien le calze e la gonnella, Il penzol delle sorbe e del trebbiano, E quel che più le par di mano in mano.
Esempio: Dat. Lett. 52: Si pensava di cominciare a stampare, senza pigliare ordine alfabetico, come vengono di mano in mano le cose migliori di ciascheduno.
Definiz: § CCI. E per Successivamente, L'uno dopo l'altro; detto così di persone, come di cose e di atti. –
Esempio: Stat. Mercanz. 11, 132: Avendo confidato molto nella bontà e sufficienzia delli infrascritti loro cittadini, parte a principio eletti e parte subrogati in luogo di quelli che di mano in mano son mancati, o per morte o per qualunche impedimento,... dettono ec.
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 143: I cittadini delle cappelle concorsono di mano in mano e tempo per tempo; e la sagrestia si tirò innanzi avanti a ogni altra cosa.
Esempio: Bern. Orl. 7, 71: Voi altri poi, poltron, di mano in mano A' suoi baroni ha donato Su' Altezza.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 82: Scriverò le vite degli artefici di ciascuna (delle tre arti belle), secondo i tempi ch'ei sono stati di mano in mano da Cimabue insino a oggi.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 4: Questa [siepe] riuscirà più forte,... massimamente se si faccia di roghi piegati in arco di mano in mano a terra, ed ancora la punta.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 17: Vedere se quel tale, o altri di poi di mano in mano che hanno scritto, hanno o no errato.
Esempio: Galil. Op. VI, 322: Per lo che il secondo impulso sopravenente trova il moto impresso di già dal primo, il terzo impulso trova l'impeto conferito dal primo e dal secondo, il quarto sopragiunge alle operazioni del primo, secondo e terzo, e così di mano in mano.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 2: La memoria somministra e spiega gli esempj di più e più cose simili, altre volte da lei raccolte e serbate per agevolare con la comparazione l'intelligenza e 'l conoscimento all'intelletto e alla giudicativa, di quelle di mano in mano che vi trapassano.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 450: Quel candore di Giove e di Venere ci assicura di facil benignità, e così discorrete di mano in mano degli altri pianeti tutti.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 91: Queste (censure) medicheranno quest'altri fogli, e così di mano in mano; però seguitate, nè vi paia fatica buttata.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 105: Il noce allor lasciò Cader giù tutti Di mano in mano i frutti, Senza farsi pregare, o dir di no.
Definiz: § CCII. E per Con ordinato, o continuato, procedimento, Giù giù, Via via, e simili. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 208: Ma voi di mano in mano conoscerete queste cose meglio, quando non v'infastidisca il ragionamento, conferendo qualunque parte degli antichi ordini ai modi presenti.
Esempio: Bern. Dial. Poet. 228: Procediamo poi di mano in mano all'altre cose che si appartengono a fare ad uomo cristiano.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1 t.: Il perduto valore d'Italia.... cominciò largamente a farsi conoscere, ed a dimostrarsi di mano in mano, se non nell'antica chiarezza, in quella almeno che per molti secoli avanti non si era vista nè cognosciuta.
Esempio: Car. Eneid. 7, 918: Era in Lazio un costume, che venuto È poi di mano in man di Lazio in Alba, E d'Alba in Roma.... Che nel mover de l'armi.... S'apron le porte de la guerra in prima.
Esempio: Grazz. Pros. 318: E 'l poeta, discendendo di mano in mano al particolare, dicendo, seguita: ec.
Esempio: Dant. E. Rad. Lat. Comment. 24: Al terzo (segno) un cinque, e così di mano in mano si porrà ad ogni altra figura il suo numero, che mostri di quanti angoli è la figura, della quale le braccia fanno l'angolo.
Esempio: Marchett. Lucrez. 267: Posson anco alle volte agli avi loro Nascer simili i figli, e de' proavi Rinnovar le sembianze; e ciò succede, Perchè spesso mischiati in molti modi Celano i genitor molti principj Nel proprio corpo, che di mano in mano Dalla stirpe discesi, i padri a' padri Danno, e quindi è che venere produce Con diversa fortuna aspetti varj.
Definiz: § CCIII. Di mano in mano che; locuzione congiuntiva, che vale Secondo che, A proporzione, o A misura, che; che anche dicesi A mano a mano che. –
Esempio: Cellin. Pros. 151: Di mano in mano che stemperi il detto colore, bisogna macinarlo a quel modo liquido, tanto che sieno incorporate l'una cosa con l'altra.
Esempio: Soder. Coltiv. 18: È meglio.... piantar di mano in mano che si mandano giù le fosse a riempiere l'una con l'altra, i magliuoli, che.... porgli con la gruccia.
Esempio: E Soder. Coltiv. 52: Ancora, tornata la luna di gennaio, si possono fare le propaggini acconciamente, ma di mano in mano che le viti rinteneriscono, tanto è meglio.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 107: Il medesimo sale è sugo nutritivo, disseminato e sparso in un campo, di mano in mano ch'egli tocca semi, barbe, erbe ec.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 62: È bisognato ordinarvi due o tre volte ripari nuovi per all'insù, col medesimo sasso di Golfolina, prunami e fascine, per formarne prima più sproni, e poi riunirgli insieme, come sarà necessario seguitare di man in mano che la nuova rosa, ritirandosi in dietro, intaccherà quella spalla.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 10: Di man in mano ch'ella (l'acqua) s'andrà riscaldando, e per la rarefazione acquistando leggerezza, quelle palline.... saranno le prime a muoversi.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 10: Di mano in mano che andate salendo, vi si fa buio di mezzo dì per la nebbia.
Definiz: § CCIV. Fra mano, o Tra mano, Fra le mani o Tra le mani, o Tra mani, e trovasi anche Per le mani, posto avverbialm., vale figuratam. Nell'atto stesso di fare o condurre un dato lavoro o una data opera, Mentre si sta facendolo, ed altresì Nell'applicarvi, Nel farne studio, e simili. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 82: Io credevo a bastanza averne detto, Ma la materia mi cresce tra mano.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 297: Le rivedrò (le cose contenute in certa scrittura) più posatamente, e se non faranno più di quello che mi soglino far simili contradizzioni, so che mi andranno sempre calando tra le mani.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XIV, 79: Con l'occasione del rilegger più volte e considerar tali opposizioni, tuttavia più mi calano per le mani e le scuopro nulla concludenti.
Definiz: § CCV. E parlandosi di persone, vale Nell'atto, o Con l'occasione, di adoperarle, di servirsene, di praticarle, In pratica, e simili. –
Esempio: Machiav. Comm. 90: Costui mi raffinisce tra le mani: guarda come ragiona bene di queste cose.
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 2: Oh questo Ilario Mi riesce fra mano una pillacchera Ed un gran cacastecchi!
Esempio: Cecch. Servig. 5, 11: Oh tu mi raffinisci tra le mani A giornate!
Definiz: § CCVI. E in costrutto col verbo Reggere, detto tanto di persone quanto di cose, anche morali, vale Alla prova, Al cimento, Al paragone, che se ne faccia, All'uopo, o Al bisogno, a cui debbon servire, Nel fatto, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 289: Oh! reggami (una certa finzione) Tanto tra mano, che messer Agabito Abbia agio a farne favellare, e bastami.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 138: Un molto celebre pittore del nostro tempo.... è solito a dire: Il Passignano e 'l Cigoli sempre mi reggon fra mano, e ardirei di dire ch'e' mi piacesser più che Andrea Del Sarto.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 399: Reggetemi tra mano, E se lavoro in vano, Sette mio, vostro danno.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 478: Inganno sopraffino Tramai, come t'è noto, e se fra mano Mi reggi tu, io non lavoro in vano.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 10: Se voi Fra le man mi reggete, Presto presto vedrete Il negozio, padron, venire a' ferri.
Esempio: Bracc. R. Dial. 255: Il guaio si è ch'elleno (le ragioni allegate), per esser troppo sparute, le non vi potranno regger fra mano.
Definiz: § CCVII. Usato a mo' di aggiunto, e detto di opera d'arte o di lavoro, vale Non finito, A cui uno sta tuttavia lavorando. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 203: Era questo Mino dipintore di crocifissi più che d'altro...; ed aveane sempre in casa, tra compiuti e tra mani, quando quattro e quando sei.
Definiz: § CCVIII. Fuor di mano; locuzione che usasi in forza di aggiunto, e vale Lontano, Remoto, Distante, Molto appartato; e dicesi più comunemente di luoghi. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 263: Egli vendè tutti i suoi beni, e abitò alcun tempo di là dal Tevere in una piccola magioncella, fuor di mano, come s'egli fosse terrafinato di Roma.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 142: Luogo molto solingo e fuor di mano.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 30: Torrestela voi (la casa) fuori di mano, ove le case si vendono più vili?
Esempio: Gell. Sport. 4, 6: Io me ne voglio andare al Carmine, che è una chiesa molto solitaria e fuora di mano, e nasconderovviti ove che sia.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 172: E se n'andò a stare in una piccola terra, la quale era fuor di mano.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 294: Nociva acqua non v'è, chè mai fontana Per quella via si trova che ne spilli, O pure è fuor di mano e assai lontana.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 511: Si spinse velocemente alla volta di Cales, ove arrivò tanto più improviso, quanto, essendo quella piazza fuori di mano, nell'estremità di una lingua di terreno che s'avvanza per lungo spazio nel mare, nè Spagnuoli nè Francesi aveano mai pensato nè di difenderla nè d'oppugnarla.
Esempio: Giust. Vers. 241: In Sant'Ambrogio di Milano, In quello vecchio, là, fuori di mano.
Definiz: § CCIX. Fuori della mano, o delle mani, di alcuno, vale Fuori della potestà, del dominio, della suggezione, di quello; anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 165: Al quale l'abate rispose: a me parrebbe star bene, se io fossi fuori delle sue mani.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 167: A cui l'abate rispose che forte era egli assai e dello stomaco ben guerito, e che starebbe bene, qualora fosse fuori delle mani di Ghino.
Esempio: Cas. Rim. 1, 7: Fuor di man di tiranno, a giusto regno, Soranzo mio, fuggito in pace or sei.
Esempio: E Cas. Rim. 1, 10: Per ricovrarmi, e fuor della tua mano Viver lieto il mio tempo e fuor di pene,... da te fuggo lontano.
Esempio: E Cas. Rim. 1, 17: Cercando vo selvaggio loco ed ermo, Ov'io ricovri fuor della tua mano.
Definiz: § CCX. In mano a uno, o di uno, e anche Nelle mani, a uno, o di uno, vale In possesso, In proprietà, In dominio, di quello, ed altresì In consegna, In custodia, In serbanza, ad esso, Presso di esso, e simili; più che altro parlandosi di cose. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 242: Al quale, morto il Conte, e lui nelle mani del Re lasciato, ne convenne andare a Parigi.
Esempio: Empol. Gir. Vit. 30: Tutto il maneggio.... lasciò in mano di messer Giovanfrancesco Affetati, che rimettesse per lui a detto Gualterotti non tanto quello che si apparteneva a loro, ma ancora quello che s'aspettava a lui.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 9: E stava in gran pensier di Rabicano, Per non sapere a chi lasciarlo in mano.
Esempio: Varch. Stor. 2, 292: Volle che le chiavi delle porte della città.... stessero in mano de' Priori, ancorachè.... dovessero stare in mano sua.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 256: Egli avea mandatole.... un certo contrassegno, Acciò che la mandassi qui dov'erano In mano d'un banchier da dieci o dodici Mila scudi di suo, ch'e' vuole spendere In beni qua.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 25: Una cronaca d'uno delli Stefani, in mano degli eredi di messer Marco degli Asini.
Esempio: Dat. Lepid. 106: Il galuppo, subito che si vidde l'anello in mano, si mescolò fra la gente e sparì.
Esempio: E Dat. Lepid. 174: Disse d'aver bisogno d'arrivare a casa a mettere assieme il danaro; ma che averebbe lasciato tutte le gioie in mano al gioielliere, per tornare e aggiustar tutto.
Esempio: Fag. Comm. 3, 30: In mano a costoro la roba d'altri diventa fango, e la loro diventa d'oro.
Esempio: E Fag. Rim. 3, 108: Quegli (la persona, a cui per complimento è stata offerta in dono una cosa da essa lodata) replicar debbe: O mio signore, Sta bene in mano sua, mi maraviglio, La ringrazio, obbligato del favore.
Definiz: § CCXI. E coi verbi Pagare, Sborsare, Rimettere, Depositare, e simili, riferito a denari, carte o documenti, e cose simili, vale A colui, o Presso colui, in persona, che è designato dal compimento. –
Esempio: Cap. Comp. S. Cr. 8: Che ciascheduno debbia pagare in mano del camarlingo della detta compagnia tre denari.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 10: La pregò che depositasse.... da se stessa in mano del magistrato le cagioni del divorzio in iscrittura.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 24: Fanno bandire e comandare che li Podestà, Vicarj e Capitani sopradetti, tra giorni quindici dal dì della fine del loro offizio, devino avere attualmente rimesso in mano del Camarlingo de' Capitani di Parte e Offiziali de' fiumi tutti li danari ec.
Esempio: E Legg. Band. 20, 250: Ciascheduna persona.... sia tenuta ed obbligata di somministrare e pagare nelle mani di chi appresso sarà destinato, e dentro a' termini sotto prescritti, un sussidio ec.
Definiz: § CCXII. In mano di chicchessia, o Nelle mani, di chicchessia, coi verbi Essere, Stare, o simile, vale In potere, In potestà, In balìa, di quello; detto di persona. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 145: Secondo quello che ne può apparire ragiono, e dico costui piuttosto dovere essere nelle mani del diavolo in perdizione, che in paradiso.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 168: Non intendo di trattarvi come un altro farei, a cui, quando nelle mie mani fosse come voi siete, quella parte delle sue cose mi farei che mi paresse.
Esempio: Morell. Cron. 336: Allora fu dato a lui gli stadighi, ciò furono venti giovani Fiorentini, quai istettono nelle mani di Sforza e d'altri nostri caporali.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 227: Ella era in man d'un sordido mezzano.
Definiz: § CCXIII. E figuratam. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 56: Data t'è la lingua, perchè con essa tu ti renda a Dio. E però dice Salamone che la vita e la morte è in mano, cioè nella potenzia, della lingua.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 23: Voi lascio nelle mani di Dio.
Definiz: § CCXIV. Pur figuratam., e col compimento sottinteso. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 125: E Guidon s'accostava al capitano, E disse: Che ti par che sia da fare? Disse Guglielmo: La vittoria è in mano; Tibaldo in gran disordine mi pare.
Definiz: § CCXV. Vale anche In facoltà, In arbitrio, di alcuno, In potere di quello, in costrutto con una frase verbale. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 142: Noi se, per lo vostro riposo e pace che avete, saremo difesi e sicurati, questo è in vostra mano, o padri conscritti.
Esempio: Vill. G. 357: Io ho in mia mano di poterti far papa, s'io voglio.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 242: La sanità del vostro figliuolo.... nelle mani della Giannetta dimora.
Esempio: Morell. Cron. 358: E 'l loro buono proponimento campò loro medesimi e noi da servitudine, chè nelle loro mani istette il nostro istato.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 26: Ma non ho niun pensiero sì fermo, che non sia in tua mano spezzarlo.
Esempio: Tass. Rinald. 6, 62: Frenare i subiti del core E primi moti non è in nostra mano.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 339: Sta in mano di ognuno di noi l'eleggersi la maniera con cui egli vuol essere giudicato dal Signor suo, o compassionevolmente o crucciosamente.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 402: Non manca chi si figuri che la restituzione sia penitenza imposta dal confessore, e che però stia in mano di lui il diminuirla, il dividerla, il torla affatto. Non è così.
Definiz: § CCXVI. In buone mani, ovvero In cattive mani, vale Sotto la potestà, il governo, la direzione, la cura, la custodia, e simili, di persona buona, abile, fedele, ovvero cattiva, inetta, infedele, e simili. –
Esempio: Falc. Istruz. 21: E chi ha provato l'essere schiavo in cattive mani, e senza speranza di ricatto, ec.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 273: Ella li facci carezze, li insegni, l'avvertisca, e lo metta per la buona strada, perchè finora gli è stato in cattive mani; e me lo creda, perchè io lo so di buon luogo.
Definiz: § CCXVII. In propria mano a uno, coi verbi Dare, Consegnare, e simili, vale A lui proprio, A lui personalmente. –
Esempio: Cecch. Ass. 3, 3: La presta queste cose di nascoso al figliuolo; e questa lettera mi commesse che io la dessi in propria mano di lei.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 287: Non ve le mando, perchè ve le voglio dare in propia mano, quando voi verrete a vedermi.
Esempio: Mellin. Ricord. 12: Rispondeva alle lettere, che da' privati gli erano scritte e dategli, secondo l'ordine suo, in propria mano.
Definiz: § CCXVIII. Innanzi la mano; trovasi per Innanzi a tutto, Prima di tutto, Per prima cosa. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 25: Vattene con questi che dicono essere tua fratelli, e vedi dove ti menano e quello che fanno di te: che puo' tu perdere di questo? innanzi la mano, e' pagano pure per te.
Definiz: § CCXIX. Per la mano, o Per mano, con i verbi Andare, Avere, Condurre, Essere, Menare, Pigliare o Prendere, Tenere, e simili, vale Stringendo con la propria la mano di altra persona, a fine di darle, o di riceverne, aiuto o sostegno, di farle da guida, o di averla a guida, e simili. –
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Mi dice: Non sia lento. Pigliami per la mano, ec.
Esempio: Dant. Inf. 13: Presemi allor la mia scorta per mano, E menommi al cespuglio.
Esempio: E Dant. Inf. 31: Poi caramente mi prese per mano, E disse: ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 55: A questo priego prese il fanciullo (Gesù bambino) la madre per mano, e levandola su, disse: Madre carissima, io non posso negarti cosa che tu domandi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 62: Si vide incontra ne l'uscir del letto Il discepol da Dio tanto diletto; Che lo prese per mano, e seco scorse Di molte cose di silenzio degne.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 86: In età poi più ferma l'Avventura L'avea per mano, e inanzi era Virtute.
Esempio: Lambr. Elog. 222: Pregano. Poi il padre si leva; piglia gli sposi per la mano, e li conduce al letto della madre.
Definiz: § CCXX. Per mano di alcuno, vale Dalla mano di alcuno, Da esso; anche figuratam. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 60: Questi sopraddetti furono fatti cavalieri per mano del nobilissimo Carlo Magno.
Esempio: Dant. Inf. 32: Non quelli a cui fu rotto il petto e l'ombra Con esso un colpo, per la man d'Artù; ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 233: Talor ch'odo dir cose, e 'n cor describo, Perchè da sospirar sempre ritrove, Ratto per man d'Amor, nè so ben dove, Doppia dolcezza in un volto delibo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 133: Nè poteo la natura.... Far sì giammai che.... le gran province e i regni, Quando che sia, non sien di questi (del tempo e della morte) preda, E che per man della rapace morte Auto il primo colpo, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 59: Credendosi non esser chiamato per luogotenente da Metello, ma dalla fortuna a bellissima e grandissima occasione di far gran cose, e per mano di lei quasi introdotto in nobil teatro, là spiegò ogni prova di valore.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 210: La quale (una coscia) gli fu (a un castrone) tagliata rasente il corpo, per mano d'un boscaiuolo.
Definiz: § CCXXI. Vale pure Per opera, o Con l'opera, di alcuno, Per interposizione di esso, ed altresì A persuasione, Per consiglio, e simili, di alcuno. –
Esempio: Leggend. Tob. V. 29: Figliuolo mio, hai tu dunque tolta moglie? Ora piaccia a Dio ciò che tu hai fatto, e sia la sua volontà. E per cui mano l'hai fatto? Ed egli disse: Padre mio, questo mio compagno me l'ha fatto fare.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 6, 64: De la pugna usciva Con mezza spada e una ferita in testa, E a medicarsi al padiglion sen giva Per man del suo barbier mastro Tempesta.
Esempio: Red. Cons. 2, 8: Quei tanti e tanti medicamenti che dal principio della sua vita fino in 70 anni per mano di diversi medici ha messi in opera.
Esempio: Alf. Trag. 2, 196: O donna, Men da te stessa omai discorda. Atride, Di', per qual mano in quella tomba giace?
Definiz: § CCXXII. Vale altresì Per mezzo di alcuno, Mediante quello. –
Esempio: Cavalc. Vil. SS. PP. volg. 1, 258: L'oro e l'argento e tutta sua pecunia distribuitte, mandandolo in diverse parti per mano di uno santo e fedele monaco di Dalmazia.
Esempio: Vill. G. 363: Il patteggiato (gli Ubaldini il loro castello) co' Fiorentini, per mano di messer Geri Spini.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 339: Ad una lettera che mi scriveste alcuni dì sono, risposi subito per mano del signor Canigiani.
Esempio: Mart. V. Lett. 68: Per mano di Gianluisi di Ruggiero ebbi lettere di V. E., ed ora per mano di Alessandro.
Esempio: Dav. Lett. 542: Per mano di Pierantonio del Taglia questi Giunti mandano a V. S. due di que' mia libricciuoli finalmente finiti di stampare.
Esempio: Mellin. Ricord. 64: Fu (Cosimo I) amatore de' poveri e caritatevole verso di quelli, facendo le limosine, o per mano del vecchio vescovo de' Marzi,... o per mano degli uomini di San Martino.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 143: Ciò era, trar loro di dosso le vestimenta, e per mano del publico giustiziere batterle a misura del fallo.
Definiz: § CCXXIII. Per mano di notaro, o di un dato notaro, parlandosi di contratti, testamenti, e cose simili, vale Col ministero e la scrittura di notaro, o di quel dato notaro. E per estensione dicesi anche di qualsivoglia altra persona che abbia l'incarico, o l'autorità, di scrivere, o registrare, ciò che le viene commesso. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 54 t.: Delle quali tutte cose appare carta per mano di ser Stefano di Matteo da Prato, notaio del detto Comune della Scarperia.
Esempio: Vell. Cron. 8: Abbiamo la carta compiuta per mano del detto ser Chello.
Esempio: Invent. Pal. Signor. 220: I quali ebbono da Piero e Iacopo de' Pazzi, per vigore di stanziamento degli Uficiali del balzello, per mano di ser Domenico di ser Matteo Sofferoni, notaio de' detti Uficiali.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 255: E di questo (d'una promessa di pagamento) feciono ricordo alle loro ricordanze per mano d'Antonio di Goro Dati, governatore della detta bottega.
Esempio: Cellin. Vit. 519: E così ne facemmo contratto per mano di ser Pier Francesco Bertoldi.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 34: Fece testamento.... per mano di ser Frosino Ruffoli.
Definiz: § CCXXIV. Per le mani di alcuno; lo stesso che Per mano di alcuno, nei suoi varj sensi; anche figuratam. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 259: Il quale parentado si conchiuse detto dì per le mani della eccellenzia del Magnifico Gonfaloniere perpetuo fiorentino, chiamato dal popolo, il cui nome è Piero di messer Tommaso Soderini.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 426: Dicono giunsono sabato sera (le lettere), a ore 2 di notte, e per le mani di Iacopo di messer Agnolo l'ebbi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 25: E piangeranne Babbillona tutta, Che so per le lor man sarà distrutta.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 25: La mia prima lettera,... per essere importantissima, mandai per le mani di Rubertet.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 71: Io vo' per le mie man ch'ora tu muoia.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 78: L'uno de' quali prevedendo per astrologia che doveva morir giovane, e l'altro per le mani de la giustizia, cominciarono ec.
Esempio: Cecch. Ass. 5, 8: Che è seguito? M. La beatitudine mia per le mani tue. Io stesso non arei saputo desiderar la metà del bene che io ho.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 15: Non permesse già la magnificenza di quel sovrano che ciò si facesse per altre mani che di se medesimo, nè con altro danaro che del proprio erario; e così condusse a pigione dall'Arte (della Lana) la prima delle soprannominate case.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 125: Il Papa l'unse tre volte (Napoleone) sulla testa e sulle mani, pronunziando questa orazione: Onnipotente Iddio,... spandete per le mie mani i tesori di vostre grazie e di vostre benedizioni sul vostro servo Napoleone.
Definiz: § CCXXV. Per le mani. – V. il § CCIV, Fra mano.
Definiz: § CCXXVI. Sopra mano, che anche scrivesi congiuntamente Soprammano, posto avverbialm., vale Con la mano alzata, o Con alzamento della mano, più su della spalla, e poi volta in basso. Usasi coi verbi Percuotere, Colpire, Ferire, Tenere, e simili; e spesso prende innanzi a sè la particella Di, facendosene la locuzione Di sopra mano. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 198: Con una lancia sopra mano gli uscì addosso gridando: tu se' morto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 101: Tenea Ruggier la lancia non in resta, Ma sopra mano, e percuoteva l'orca.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 13: In questo mezzo un cavallier villano.... Ferì con una lancia sopra mano Al supplicante il delicato petto.
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 8: Così la palla nostra, di sopra e di sotto mano percossa, ed altresì all'aria mandata, l'effetto medesimo adopera.
Definiz: § CCXXVII. Figuratam., vale Grandemente, Sommamente, e simili. –
Esempio: Soder. Coltiv. 105: E volendolo (il vino) buono sopra mano, si dee tenere il modo detto, e avvertire di non lo far pigiare al tino, alle culle o alle bigonce.
Esempio: Salvin. Iliad. 208: Tidide, t'onoraron sopra mano, I Danai, che veloci ànno puledri.
Definiz: § CCXXVIII. Si usò per Fuor d'ogni misura, Altieramente, Arrogantemente. –
Esempio: Comp. D. Cron. DL. 165, 21: I cittadini di parte Nera parlavano sopra mano, dicendo: Noi abiamo il signore in casa; il papa è nostro protettore; ec.
Esempio: E Comp. D. Cron. DL. 184, 8: La congiura di messer Corso pure parlando sopra mano, l'altra parte mandò pe' Lucchesi.
Definiz: § CCXXIX. In forza di aggiunto, e detto così di cosa come di persona, vale Eccellente, Straordinario, Di gran pregio, Di gran valore, e simili. –
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 5: E' non ha questa volta guardato a spesa, purchè le cose sieno fiorite e sopra mano.
Esempio: E Cecch. Spirit. 2, 1: Tra l'altre Virtù, egli era ottimo semplicista, E stillatore, e alchimista, e poi Ingegniero sopra mano.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 446: Vi ringrazio del trebbiano; cosa sopra mano, e non da me.
Definiz: § CCXXX. Sotto mano, posto avverbialm., vale Con la mano abbassata, o Con abbassamento della mano, fin verso i fianchi, e poi rivolta insù. Usasi più che altro coi verbi Percuotere, Colpire, Ferire, e simili, e spesso riceve innanzi a sè la particella Di, formandosene la locuzione Di sotto mano. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 270: Impugna suo brando e, cosìe malato, ridussesi a richieder la schermaglia, e fece vista di voler ferire lo gigante sopra l'elmo; e ritrae lo colpo sotto mano, e fierelo della punta di sua spada nella gola.
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 8: Così la palla nostra, di sopra e di sotto mano percossa, ed altresì all'aria mandata, l'effetto medesimo adopera.
Definiz: § CCXXXI. Figuratam., vale Di nascosto, Segretamente, Di soppiatto, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 353: Per ancora non ha voluto che gli ragioni delle nostre differenze; ma dice che ne parleremo a bell'agio, e sotto mano mi fa tentar da altri in altri modi.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 210: L'oste che l'alloggiava ebbe sotto mano dal Duca infinite cose da fargli onore, e commissione, alla partita sua, di non pigliare nulla del suo alloggio.
Esempio: Cecch. Corr. 4, 8: L'è mia (la giovane), E la voglio a dispetto anche del mondo, Perchè alla ragione, che io ci ho, io sono Disposto aggiugner, di sotto mano, l'armi.
Esempio: Galil. Op. VI, 260: A' più intendenti e meno appassionati ha in tanto voluto, come si dice, sotto mano mostrarsi accorto ed intelligente, ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 120: Mostrò le lettere di casa sua, e si partì, assistita sotto mano dalla sovrana del Danubio, la quale ec.
Definiz: § CCXXXII. Tra mano. – V. il § CCIV, Fra mano.
Definiz: § CCXXXIII. Abbreviare la mano di Dio, vale figuratam. Diminuirne, Renderne minore, la potenza; ed è maniera biblica. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 361: Non dobbiamo volere abbreviare la mano di Dio, e tenacemente sostenere quello in che possiamo essere ingannati.
Definiz: § CCXXXIV. E per similit., Accorciare, o simile, le mani ad alcuno, vale Scemargli, Limitargli, l'autorità, la potestà. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 849: Disputazione, la qual non poteva esser utile ad altro, che ad accortar le mani al Pontefice nel dispensare.
Definiz: § CCXXXV. Aggravare la mano, o anche le mani, su alcuno, o anche verso di alcuno, vale figuratam. Punirlo con molto rigore, ed altresì, più genericamente, Procedere verso alcuno con molta severità o durezza. –
Esempio: Greg. Lett. Fed. 20: Avvegnachè i nostri servigj andassero innanzi, tuttavia questo Apostolico le sue mani verso di noi più fortemente aggravò, e quanto potè pensare a nostra ruina, lo pensò di sua volontade senza ragione alcuna, ec.
Definiz: § CCXXXVI. E Aggravare la mano sopra una cosa od un fatto, vale Biasimarli severamente, Dirne molto male. –
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 1, 249: Ove si parla delle metafore del Tesauro, sarebbe stato bene, per util pubblico, aggravare la mano sopra quel libro che inganna il mondo.
Definiz: § CCXXXVII. Allargare la mano, vale figuratam. Non essere parco, o troppo moderato, Essere più copioso, Largheggiare, in checchessia, o nel fare checchessia; e con più grave senso, Trascorrere, rispetto a checchessia. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Perchè chi allarga la mano, facilmente il vino lo fa divenire ebro.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 91: Dicono che tenere la gioventù stretta del danaio la induce in molti vizj e costumi biasimati. Che ne dite voi? Parvi da allargare la mano?
Esempio: Red. Cons. 2, 16: Mangi la sua solita quantità, e più tosto allarghi la mano e nel cibo e nella bevanda.
Esempio: E Red. Lett. 1, 447: Credo che sia necessario necessarissimo l'allargare la mano nel bere con la signora sua consorte.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 433: Si seguita a spampanare le viti, ed in questo mese si comincia ad allargare la mano alquanto più.
Definiz: § CCXXXVIII. E parlandosi di affari, traffici, e cose simili, vale Essere più andante, meno rigido o tirato. –
Esempio: Dav. Gamb. 430: Ogn'uno vorrà allogare i suoi (denari); e se non potrà a un per cento, allargherà la mano, e gli darà a un mezo, a un quarto, ec.
Definiz: § CCXXXIX. Vale anche Essere cortese, liberale, generoso, e simili, e più che altro nel dare, nel soccorrere, e simili. –
Esempio: Vill. M. 352: Pregandolo ch'allargasse la sua mano, di dare all'oste del Re vettuaglia per li loro danari.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 246: Ti comando che tu allarghi la mano in pro del tuo prossimo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 60: Ma! le annate vanno scarse, fra Galdino; e quando s'ha a misurar il pane, non si può allargar la mano nel resto.
Definiz: § CCXL. Allungare la mano, e anche, ma meno comunemente, allungare le mani, vale Distenderla, o Distenderle, per prendere o afferrare qualche cosa; e spesso intendesi del prenderla furtivamente.
Definiz: § CCXLI. Allungare la mano sopra alcuna persona, o sopra un atto delittuoso, vale Colpirlo, Punirlo, con tutto il rigore della giustizia; più comunemente Aggravare la mano. –
Esempio: Giust. Vers. 8: Son piccoli trascorsi perdonabili, Dall'umana natura inseparabili, Nè sopra questi allungherà la mano Il benigno sovrano.
Definiz: § CCXLII. Alzare la mano, in costrutto con un compimento, vale figuratam. Non essere parco, Largheggiare, Trascorrere, rispetto a checchessia; più comunemente Allargare la mano. –
Esempio: Red. Lett. 2, 208: Si avverta però di non alzar molto la mano con la gommagutte, perchè in gran dose può produrre degli sconcerti allo in su per vomito.
Definiz: § CCXLIII. Alzare la mano, usato assolutam., e parlandosi di combattenti, valeva Far segno di cedere, di arrendersi. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 80: Or, lasso, alzo la mano, e l'arme rendo All'empia e violenta mia fortuna, Che privo m'ha di sì dolce speranza.
Definiz: § CCXLIV. Alzare le mani, e talora, poeticam., Alzare la mano, usato assolutam., vale Dar busse, Percuotere, Bastonare; ed altresì Venire alle mani, o simile. –
Esempio: Allor. A. Cap. 392: Dispiacemi veder gli uomini strani, Che non sanno uno scherzo sofferire, E per ogni cosuzza alzan le mani.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 105: Crudeltà maggiore usarono contra 'l più giovane figliuolo di Fulvio, che non avea pure alzate le mani, nè s'era trovato infra combattenti.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 279: Fu il Caravaggi.... pronto al risentimento.... e fu sì facile all'alzar delle mani, che sarebbe egli per ordinario stato fuggito da ogni persona, se ec.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 5: E voi, Madonna faccendiera, Non alzate le mani. F. Orsù i' l'ho fatto, E lo farei di nuovo.
Definiz: § CCXLV. Alzare le mani, ambe le mani, e simili, a Dio, o al cielo, ed anche Levare, le mani, ambe le mani, e simili, a Dio, o al cielo, figuratam. vale Ringraziarlo di alcuna cosa, espressa o sottintesa. –
Esempio: Machiav. Comm. 106: E' c'è cinquanta donne in questa terra, che ne alzerebbero le mani al cielo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 91: Levò le mani a Dio, che d'un aiuto Come era quel, gli avea sì ben provisto.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 167: Al ciel levo ambe le mani, Ch'abito in casa mia comodamente.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 19: Allora ci dilettano i benefizj, e n'alziamo le mani al cielo, quando chi gli dà, gli dà con discorso ed a chi gli merita.
Esempio: E Varch. Suoc. 4, 6: Io arei creduto ch'egli avesse alzato le mani al cielo, quando gli dissi che trovava da maritar l'Agnoletta a un giovane ricco, nobile...; ed egli non parve se ne movesse punto, ec.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 29: Se i denti vi cascassin come il pelo, Segalon mio, non sol non v'affliggete, Ma alzatene ognor le mani al cielo.
Definiz: § CCXLVI. Andare alla mano, in costrutto con un compimento retto dalla particella A, si disse, con maniera spagnuola, per Reggere, Tenere a freno, Tenere in briglia; riferito propriamente a cavallo, e figuratam. a persona, o ad alcuna sua facoltà. –
Esempio: Magal. Lett. At. 272: Bisogna,... quando il genio è lodevole, far come fanno co' servidori i padroni che hanno giudizio, andargli un poco alla mano, e non gliele dar tutte vinte.
Definiz: § CCXLVII. Andar fuori di mano, trovasi poeticam. per Uscir via, Scappare, detto di cosa lanciata come che sia per aria. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 9: Non van sì presti i razzi fuor di mano, Ch'al tempo son de le allegrezze tratti, Come andaron veloci i duo destrieri ec.
Definiz: § CCXLVIII. Andare in mano di alcuno, o ad alcuno, vale Andare, Cadere, Passare, in potere, in balìa, sotto il dominio, e simili, di quello: detto così di cose come di persone. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 42: Non passò guari di tempo che lo castello andò in mano del suo nimico.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 58: Non è sua intenzïon ch'ella in man vada Del suo nimico, per salvar Bireno.
Esempio: Capp. Longob. 182: Se in mano loro (de' barbari) non fosse andato l'impero, che sempre avea nome di romano, più lenta sarebbe stata quella iniziazione.
Definiz: § CCXLIX. Pur detto di persone, per Capitar sotto ad uno, Venirgli alle mani. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 10: Fece morir diece persone e diece, Che senza ordine alcun gli andaro in mano.
Definiz: § CCL. Andare per le mani di tutti, di molti, o di una data classe di persone, e simili, detto di cose stampate o manoscritte, vale Essere comunemente letto da tutti, o da molti, ec. –
Esempio: Riccat. I. Op. 3, 276: In certa opera che manoscritta va per le mani degl'intendenti.... impugna una mia proposizione ec.
Definiz: § CCLI. Appiccarsi la roba alle mani. –
V. Appiccare, § XXXII.
Definiz: § CCLII. Aprire la mano, o le mani. –
V. Aprire, § LXI.
Definiz: § CCLIII. Arrecare per le mani ad alcuno una persona, e talora anche Recare alle mani, ad alcuno una persona vale figuratam. Mettergliela dinanzi, Mettergliela in vista, Proporgliela; più comunemente Mettere per le mani. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 439: Recommi alle mani una fanciulla de' Barbadori che dice è bella e bennata.
Esempio: Grazz. Pros. 75: Alcuni Pisani cercarono di dargli moglie, e gliene arrecarono molte per le mani prima che egli si contentasse.
Definiz: § CCLIV. Arrecarsi per mano, riferito a fatica, impresa, o simile, vale Prendere sopra di sè, Assumere. –
Esempio: S. Ag. C. D. 6, 58: Della quale (città) per volere scrivere, ci abbiamo arrecato per mano la fatica di così grande opera.
Definiz: § CCLV. Arrivare nelle mani di alcuno, vale Venire per caso in potere di quello. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 286: Arrivando una galea di Genovesi, o d'altra nazione che con loro tenea, nelle mani d'un'armata di Catalani, della quale era ammiraglio un uomo sanza alcuna pietà, ec.
Definiz: § CCLVI. Aver mano, e anche la mano o le mani, in checchessia, vale Avervi parte, Prestarvi l'opera propria, Cooperarvi; e più determinatamente, Partecipare al trattato, o Essere in trattato, di checchessia. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Mano. Avere le mani in che che sia. Avervi parte, Esserne in trattato.
Esempio: Red. Lett. 3, 142: Quanto ella possa, mediante l'opera del signor Don Gennaro suo fratello, che ha la mano in causa, contribuire alla liberazione de' suddetti effetti.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 168: Vogliono che anche il prete Giovanni Diaz avesse un poco di mano in questo negoziato.
Esempio: Fag. Comm. 5, 110: Dal procurar la quale (corrispondenza) fu più volte avvertito a desistere, come mi è stato scritto che depongano varie accreditate persone, che ci ebbero mano.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 20: Nell'opere di questo medico, piene di profonda perizia, egli ebbe molto la mano.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 52: Sappi ch'io fui sempre di parere, che tu non avessi mano in quella satira, e n'ebbi questa persuasione a' primi fogli da me letti.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 391: Molta mano ebbe nell'accomodamento di quelle differenze.
Definiz: § CCLVII. Avere mano lunga. – V. il § CCLXVI, Avere le mani lunghe.
Definiz: § COLVIII. Avere mano violenta in chicchessia o checchessia, vale poeticam. Esser violento, Usar violenza, contro quella persona o cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Puote uomo avere in sè man vïolenta, E ne' suoi beni.
Definiz: § CCLIX. Avere la mano, vale Avere la precedenza, Precedere, per diritto.
Definiz: § CCLX. Avere la mano, buona mano, o simile, a checchessia, vale Avervi particolare attitudine o destrezza, Esser solito a riuscirvi bene. –
Esempio: Med. L. Canz. bal. 5 t.: Giurovi far buon frutto, Ricercarvel tutto tutto (l'orto) Chè a quest'arte ho buona mano.
Esempio: Med. Aridos. 5, 5: Pur provederò oggi, che ho buona mano a far parentadi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 253: Se Monello ci avessi in questo amore Miglior mano che quella mona sucida, Io ne potrei cavar un po' di dondolo Per questo verno.
Definiz: § CCLXI. Avere la mano larga in far checchessia, trovasi per Esser largo, liberale, Largheggiare, in far checchessia. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 74: Ed imperò ogni persona dee avere la mano larga a fare limosina.
Definiz: § CCLXII. Avere la mano presta, o pronta, alle armi, o a una data arme, vale poeticam. Essere lesto, o pronto, a darvi di piglio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 60: Quivi lasciolla (la lancia), e la mano ebbe presta A Durindana; e nel drappel più stretto A chi fece due parti de la testa, A chi levò dal busto il capo netto; ec.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 4: A questa ròcca li guidò (i Pistoiesi) Gherardo, Capo di parte Cancelliera, e seco Rospigliosi conduce, e quanti al ferro Hanno pronta la man.
Definiz: § CCLXIII. Avere le mani bucate, o forate, o sfondate, e simili, dicesi figuratam. e familiarmente di chi non tien conto del denaro, ma lo spende, o lo largisce, senza considerazione, o lo dissipa senza misura.
Definiz: § CCLXIV. Avere le mani legate, figuratam., vale Non avere la libertà di fare a suo senno rispetto a checchessia, Esserne impedito da ordini di chi comanda, da riguardi, da considerazioni, e simili. –
Esempio: Targ. Viagg. 9, 18: Quelle miniere non furono più cavate, nè da' Conti di Batignano nè dalla Repubblica; da quelli, perchè avevano le mani legate, da questa, perchè le convenne pensare a tutt'altro.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 300: Con codeste buone disposizioni, in due parole siete spicciato e lasciato in libertà. Ma io, vedete, figliuolo, ho le mani legate, non posso rilasciarvi qui, come vorrei.
Definiz: § CCLXV. Avere le mani leggiere a far checchessia, vale Essere molto facile, pronto, corrivo, a farlo; ma non è maniera comune. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 8: Voi m'avete ogni cosa consumato; Tropp'ò avuto al donar le man leggieri Quel che col mio sudor m'avea acquistato.
Definiz: § CCLXVI. Avere le mani lunghe, e poeticam. Aver mano lunga, vale figuratam. Aver modo di operar da lontano, Arrivare con la forza o potenza propria lontano. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 53: Vedi che Dio, ch'à lunga man, ti giunge, Quando tu gli pensasti esser più lunge.
Definiz: § CCLXVII. Avere le mani pronte a far checchessia, poeticam. vale Esser pronto, lesto, sollecito, a farlo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 56: Quel ch'in Tessaglia ebbe le man sì pronte A farla del civil sangue vermiglia, Pianse ec.
Definiz: § CCLXVIII. Avere le mani in pasta. –
V. Pasta.
Definiz: § CCLXIX. Avere le mani ne' capelli, in capo, nelle chiome, ad alcuno. –
V. Capello, § XII; Capo, §§ CVI e CXCVIII; e Chioma, § XVI.
Definiz: § CCLXX. Avere a mano, riferito a cosa, vale Aver pronto all'uopo, all'uso, o ad alcun uso; anche figuratam. Più comunemente Avere alle mani. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 173: Suole fare più pro, se tu abbi pochi detti di sapienzia in pronto e in uso, che non fa, se tu hai apparate molte cose, e non le abbi a mano.
Definiz: § CCLXXI. Riferito ad opere, imprese, affari, pratiche, e simili, vale Stare lavorando, o occupandosi, intorno a quella data cosa, Avere il carico, o il dovere, di condurre, di trattare, negoziare, e simili, ciò che è indicato dal compimento. Più comunemente Avere alle mani, o fra mano. –
Esempio: Vill. G. 781: Avendo i Caporali rettori di Firenze a mano il trattato con messer Mastino della Scala di comperare da lui la città di Lucca,... si criò ec.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 1: Stimerei.... d'avere a mano impresa, quanto a me, difficile sovrammodo, poichè di gran lunga alle forze mie superiore.
Definiz: § CCLXXII. E per Avere in possesso, Possedere; comunemente Avere in mano, o nelle mani. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 220: Fece un monasterio con un orto dietro, di certa pecunia, che aveva a mano, ec.
Definiz: § CCLXXIII. Trovasi per Volgere e rivolgere fra le mani, Maneggiare, riferito più specialmente ad armi: nel qual senso pure dicesi comunemente Avere in mano. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 59: E Marzio, inclinato all'armi,... intanto che da fanciullo le aveva sempre a mano,... esercitò talmente il corpo ad ogni maniera di combattimento, che ec.
Definiz: § CCLXXIV. Avere alle mani, vale Aver pronto e opportuno, o atto, o conveniente, all'uopo, al bisogno; riferito a cose per lo più murali. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 236: Ed acciò che alcun non creda che io questa grazia voglia, sì come uomo che delle novelle non abbia alle mani, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 242: Costui ha le più nuove parole del mondo alle mani, e la maggior parte come filosofiche.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 537: Ha letto il Lambertano, ed ha lingua che gli serve bene. E fratello di Giovanbatista: che hanno parole assai alle mani.
Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Queste genti hanno più trappole alle mani, e più oncini e più arzigogoli, che non sono dì nell'anno.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 326: E Giotto, che aveva sempre qualche motto alle mani e qualche risposta arguta in pronto, lo tratteneva ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 252: E' suol pur essere Proprio di voi sensali aver più favole E parole alle man, che maggio foglie.
Definiz: § CCLXXV. E figuratam., riferito a persone. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 37: Mi pregò il castaldo loro, quando io me ne venni, che se io n'avessi (de' lavoratori) alcuno alle mani che fosse da ciò, che io gliele mandassi.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 476: O questa lunghezza l'ha fatto isdegnare, o egli ha alle mani cosa che gli aggrada più ch'e' fatti tua.
Definiz: § CCLXXVI. Pur riferito a persone, usasi anche per Avere occasione di praticarle, di servirsene, e simili, Averci continuamente che fare. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 275: Codesto latino ci son de' dottori che non l'intendono, e gli conosco, e n'ho alle mani.
Definiz: § CCLXXVII. Riferito a cosa, sia materiale sia morale, vale Avere, Possedere, e poter liberamente usare o adoperare al bisogno. –
Esempio: Cellin. Vit. 121: Se io te lo dessi (certo ufizio ben remunerato), tu ti attenderesti a grattare il corpo, e quella bell'arte che tu hai alle mane si perderebbe, ed io ne arei biasimo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 22: Così in grosso vi potrò dire che con tutt'i libri che abbiamo alle mani oggidì, io odo che ci sono le guerre com'erano un tempo.
Definiz: § CCLXXVIII. Riferito a imprese, negozj, pratiche, partiti, e simili, vale Avervi parte, Averne l'incombenza, la cura, il carico, Dover condurli a capo, risolverli, applicarvi, e simili; che anche dicesi Aver fra mano, o per le mani. –
Esempio: Vill. G. 714: Onde a' Fiorentini parea aver forte partito alle mani; ma come franchi e vertudiosi,... si diliberaro di seguire magnificamente la 'mpresa.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 123: Che farem noi, diceva l'uno all'altro, di costui? Noi abbiamo de' fatti suoi pessimo partito alle mani, perciò che il mandarlo fuori di casa nostra così infermo, ne sarebbe gran biasimo ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 328: Agli uomini di grossa pasta poche cose si volgon per la mente, sicchè non penano guari a diliberarsi, come quelli che pochi partiti da esaminare ànno alle mani.
Esempio: Car. Stracc. Prol.: Avete a saper brevemente, ch'egli conosce d'aver dura impresa alle mani.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 88: Io ho alle mani una matassa Sì scompigliata, che s'io trovo il capo Da ravviarla, io son valente.
Definiz: § CCLXXIX. Riferiscesi anche ad opere d'arte, o altri lavori, vale Star facendo o conducendo, Attendervi, Lavorarvi attorno, e simili.
Definiz: § CCLXXX. Avere alle mani di far checchessia, vale Tener trattato, Essere in procinto, o simile, di farlo. –
Esempio: Vett. Colt. 21: Marco Tullio in una lettera, parlando d'un orto che egli aveva alle mani di comperare per farvi un sepolcro, o più presto un tempietto, alla figliuola, dice che ec.
Definiz: § CCLXXXI. Avere fra mano, o tra mano, riferito a cosa, vale Aver pronto all'uopo, pronto al proprio uso, o a un dato uso. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 116: Pognamo ch'egli tagli, o incenda, o percuota, quella cosa che ha tra mano a lavorare, pur pensando che noi non ce n'intendiamo e egli è maestro, lasciànlo fare.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 15: Quei versi che ne fe' (la Sibilla Tiburtina), qui non ti spiano; La Chiesa il canta al tempo dello Avvento; Se veder gli vorrai, tu gli à' tra mano.
Definiz: § CCLXXXII. E pur riferito a cosa, vale Possedere e poterne far uso, Avere a propria disposizione. –
Esempio: Giust. Vers. 333: Gino mio, l'ingegno umano Partorì cose stupende Quando l'uomo ebbe tra mano Meno libri.
Definiz: § CCLXXXIII. Riferito ad opere d'arte, o altri lavori, vale Star facendo, Attendervi di presente, Avere il carico di condurre, e simili. –
Esempio: Regol. S. Bened. 17: Questi cotali, abandonando incontanente le loro cose proprie, e la volontade propria lasciando, e quel ch'aveano tra mano imperfetto rimagnendo, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 142: E finalmente ha oggi fra mano la cappella del Cardinal Cesis in Santa Maria Maggiore, ec.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 58: Un simil tempio, condotto col suo imbasamento, dove vadia voltata la cupola, ci figuriamo noi aver fra mano.
Definiz: § CCLXXXIV. Riferito a faccende, negozj, e simili, vale Intendervi, Star facendo o compiendo, Occuparsene, o Doversene occupare, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 308: La gatta.... a più bell'agio del mondo gli mangiò (i tordi), perocchè la donna e la fante aveano altra faccenda tra mano, e di quelli poco si curavano.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 146: La testa di Ciro (dipinto in un tondo) è la mia favorita, riconoscendovisi l'aria d'un orientale, la maestà regia, e insieme il gusto e l'applicazione all'opera, ch'egli ha tra mano, dell'adacquare.
Esempio: Giust. Vers. 333: Gino mio, l'ingegno umano Partorì cose stupende Quando l'uomo ebbe tra mano.... più faccende.
Definiz: § CCLXXXV. Riferito a materie, argomenti, e simili, vale Trattarne, Discorrerne, Ragionarne, attualmente, di presente. E in questo senso talora dicesi anche Avere tra le mani. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 275: Ed anche l'osservare e lo 'nterpretare de' sogni, i quali abbiamo ancora tra le mani, dove molte vanitadi e falsitadi si commettono dalle genti, ec.
Esempio: Deput. Decam. 100: Ma, venendo ora a quel che abbiamo fra mano, sia questo, che si è proposto, il primo, che è un verso ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 413: E che queste [colonie] fussero quelle che noi abbiamo al presente tra mano, le quali ec.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 1, 425: L'uno [capo], perchè.... e' non gli paia necessario contar queste [colonie] con la medesima diligenza; e di questo si ragionerà appresso: l'altro, che abbiamo fra mano ora, che ec.
Definiz: § CCLXXXVI. Avere fra le mani, o tra le mani, riferito a cosa, vale Tenerla in mano, o con la mano, per servirsene come che sia, Maneggiare. –
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 42: Avendo tra le mani uno pialletto, di che e' veniva racconciando el ferro, pigliandolo ec.
Esempio: E Manett. A. Op. Stor. 56: El Grasso lo guardava come impazzato, che pure allora aveva avuto e' ferri fra le mani.
Definiz: § CCLXXXVII. Vale altresì Possedere, Avere a propria disposizione. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 50: Quante volte ho desiderato che il credulo agricoltore invece di aver tralle mani un almanacco a cui ricorrere per saper le fasi della luna..., avesse piuttosto ec.
Definiz: § CCLXXXVIII. Riferito figuratam. a persone, vale Avere sotto la propria potestà, soggezione, dipendenza, e simili. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 7, 63: E davansi (i gonfaloni) a' solenni popolani, Perchè tutta la guardia della terra (di Firenze) Avieno interamente fralle mani.
Definiz: § CCLXXXIX. Avere in mano, riferito a cosa, vale Tenere stretto, Reggere, o simile, nella propria mano, o con la propria mano; Avere in pugno; ed altresì Volgere e rivolgere fra le mani, Maneggiare, a bell'agio; anche figuratam. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 47: Alcuno marruffino s'inviava verso costui: quelli avea il coltellaccio in mano.
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 85: Io l'ho avuto in mano (un certo strumento inventato dal Brunelleschi) e veduto più volte a' mia dì, e possone rendere testimonianza.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 262: È vero, e io lo conosco ora (l' anello), chè ho autolo Altra volta anco in mano.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 30, 11: Le frodi, le ingiustizie e l'ignoranza, Ch'ebbero in mano il fren del mondo intero, Ignude, abbiette e prive di speranza, Già danno luogo alla giustizia e al vero.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 119: Sappiate tutti ch'io ho già in mano un filo per aiutarvi.
Definiz: § CCXC. Pur figuratam., riferito a cosa morale. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 91: Che non si volessero consumare, affaticandosi in sì lunga opera come nella espugnazione di Veiento, perchè avevano la vettoria in mano.
Definiz: § CCXCI. Altresì figuratam., riferito così a persona come a cosa attenente a persona, vale Avere in suo potere o dominio, nella propria servitù, Esserne, o Farsene, signore, padrone. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Ebbe (frate Gomita) i nimici di suo donno in mano, E fe' lor sì, che ciascun se ne loda: Denar si tolse, e lasciolli di piano.
Esempio: Petr. Rim. 2, 31: Mirando il dolce piano, Ove nacque colei ch'avendo in mano Mio cor in sul fiorire e 'n sul far frutto, ec.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 42: Ov'è colei che mia vita ebbe in mano?
Esempio: Bern. Orl. 66, 27: Ed a lui grida: Traditor pagano, Ancor non m'hai, come ti credi, in mano.
Definiz: § CCXCII. E per Avere in sua balìa, Reggere, Governare, o simile, a proprio senno od arbitrio. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1. 24: Questa abbadia sì ricca, al tempo di Malachia, avea in mano il suo zio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 35: Dubitando.... che Alcibiade non curasse chi avesse in mano il governo, o nobili o popolani, ma cercasse per tutti i modi di ritornare alla patria.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 27: Egli è soggetto qui molto stimato, e lo fa stimar particolarmente l'aver in mano e sotto la sua educazione la persona del duca d'Anjou fratello del re.
Definiz: § CCXCIII. Riferito a cosa, più che altro morale, vale Possederla, e poter disporne, o valersene, a proprio arbitrio. –
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 253: Il governo.... ha in mano la facoltà di coniare e regolare la moneta.
Definiz: § CCXCIV. E per Avere presso di sè in consegna o in deposito, Ritenere. –
Esempio: Cellin. Pros. 293: Li detti Salviati hanno di mio in mano scudi mille d'oro in oro.
Definiz: § CCXCV. Riferito figuratam. a scrittori, vale Leggerli e Studiarli continuamente, ed altresì Conoscerli, Possederli, in modo, da potersene valere all'uopo. –
Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Bisogna guardare come l'uomo favella, ch'ell'hanno sempre il Petrarca o 'l Boccaccio in mano.
Definiz: § CCXCVI. Riferito a pratiche, negozj, affari, vale Avere la potestà di trattarli o condurli, Averne il carico o la commissione, Esserci quelli stati affidati, e simili. –
Esempio: Stor. Pistol. 38: Bertino subito cavalcò a Firenze, e fue con quelli che aveano in mano il fatto e la balìa di questo trattato, e disse loro quello ch'egli avea da Braccino.
Esempio: Cecch. Ass. 4, 9: Ma s'i' vivo, io me ne vendicherò. Se non altro, i' farò perder loro una causa, che io ho in mano, di loro.
Definiz: § CCXCVII. Avere nelle mani, riferito a persona, vale Far prigione, Arrestare. –
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 97: Vogliamo usiate ogni diligenza in fare di avere nelle mani messer Oliverotto da Fermo e messer Cherubino dal Borgo, e' quali giudichiamo consci di tutti i suoi secreti, ec.
Definiz: § CCXCVIII. Riferito a luogo, vale Avere in suo dominio o balìa, Divenirne signore. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 60, 86: I Piacentini e' Parmigiani Ebbero a patti Castiglion Lombardo; E poichè l'ebber liber nelle mani, ec.
Definiz: § CCXCIX. Riferito a cose d'altri, e più particolarmente a denari, vale Avere presso di sè, Ritenere. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 312: Del farvi donagione de' danari auti, non so che si bisogni, chè gli avete nelle mani.
Esempio: Car. Lett. Fam. 3, 37 : Intanto dateci avviso di quei (certi danari) ch'arete nelle mani, e della valuta che corre in sul loco.
Definiz: § CCC. Avere per mano, riferito ad opere d'arte, vale Starvi attorno lavorando. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 90: Tante volte e tutto e parte disfece e rifece, sanza recusare nessuna fatica, mentre che l'aveva per mano, di ciera; e con lunghezza di tempo la finì di tutto.
Definiz: § CCCI. E per Aver pronto all'uopo. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 50: Molte piacevolezze e molto bel parlare avea per mano.
Definiz: § CCCII. E per Aver a fare, a trattare, checchessia: più comunemente Aver per le mani. –
Esempio: Cic. Opusc. 457: Alquanti sono in questo ordine, i quali non veggono le cose ch'egli hanno per mano, o s'infingono di non vederle (il lat. ha: ea quae imminent).
Definiz: § CCCIII. Avere per le mani, vale Aver pronto all'uopo, pronto e opportuno, o conveniente, al bisogno; ed altresì Sapere e ricordar bene, Aver presente, da potersene valere all'uopo; e simili. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 21: Sia tenuto (il notaio) e debbia leggere ogni mese.... tutti questi Capitoli distesamente dal principio infino alla fine a intelligenzia, sì ch'egli gli abbia per le mani.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 23: Io sono uomo di queste cose materiale e rozzo, e poche orazioni ho per le mani.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 73: Era il più piacevole ed il più sollazzevole uom del mondo, e le più nuove novelle aveva per le mani.
Esempio: E Bocc. Laber. 207: Cominciò a mostrare e a mettere in opera l'alte virtù che il tuo amico tante di lei con tanta solennità ti raccontò. Ma non avendole egli bene per le mani, come ebbi io, mi piace con più ordine di contarleti.
Esempio: Grazz. Pros. 151: A me conviene.... lasciare indietro una favola che io aveva per le mani, e un'altra dirne.
Definiz: § CCCIV. Pure per Aver pronto all'uopo, riferito figuratam. a persone, più particolarmente parlandosi di matrimoni. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 42: Io ho per le mani una giovane de' Lanfranchi, la più bella che si vedesse mai, e dammi cuore di fare che ella fia tua.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 154: Io ò per le mani un giovane per la Ceca, il quale è de' Sacchetti.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 357: Di modo che se la madre (della fanciulla) potesse aver qualche aiuto, ha qualche cosa per le mani, che la se la caverebbe di casa; ma gli manca un cento scudi.
Definiz: § CCCV. E riferito a imprese, negozj, partiti, e simili, vale Avervi parte, Avere il carico o la cura di condurli a capo, Doversene occupare, e simili. –
Esempio: Liv. Conc. 383: Considera il partito che hai per le mani, e a che rischio tu ti metti.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 92: Ma già cominciava ad avere dura impresa per le mani, perchè i capi de' due partiti non erano meno sperimentati artefici di lei, ec.
Definiz: § CCCVI. Riferito ad opere d'arte, a lavori, mestieri, e simili, vale Attendervi di presente, Stare occupandosi in essi. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 82: Potrete con questa regola e proseguir nella cura della famiglia, e continuare i mestieri che avete già per le mani.
Definiz: § CCCVII. Riferito a dottrine, scritti, e figuratam., a scrittori, vale Trattarne, Discorrerne, Esaminarli, o simile, di presente. –
Esempio: Giobert. Introd. 3, 252: L'ingegnoso scrittore, che abbiam per le mani, non osa veramente sbandir l'idea eziandio dal cristianesimo, e confessa che le basi e lo scopo di questo sono mistici di lor natura.
Definiz: § CCCVIII. Avere per le mani di far checchessia, si usò per Essere in trattato, o in procinto, di farlo; che anche si disse Avere alle mani di far checchessia. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 291: Dalla signora duchessa di Longueville ho saputo, che quel tale ch'ebbe per le mani d'avvelenare il signor Duca... è stato poi fatto morire.
Definiz: § CCCIX. Avere sotto la mano, riferito a persona, vale Avere in suo potere; anche figuratam.: ma non è maniera comune. –
Esempio: Lampr. Comm. neutr. 1, 215: Io ho facil modo di ripararla (l'ingiuria), avendo l'ingiuriante sotto la mano.
Definiz: § CCCX. Avere sotto mano persona, o cosa, vale Averla comoda, e da potersene valere o servire quando un vuole.
Definiz: § CCCXI. Avere tra mano, e Avere tra le mani. – V. i §§ CCLXXXI–CCLXXXV, Avere fra mano, e i §§ CCLXXXVI–CCLXXXVIII, Avere fra le mani.
Definiz: § CCCXII. Avere buono in mano. –
V. Buono, sostantivo, §§ XVII e XVIII.
Definiz: § CCCXIII. Avere cura alle mani ad alcuno, vale Stare attento, Badare, Osservare, che non rubi o comecchessia danneggi. –
Esempio: Morell. Cron. 258: Provvedi in lasciarla (la moglie) pure facitrice con gli altri manovaldi..., ma mettile a petto chi le abbia cura alle mani.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 399: Io gli ho carpito su questa vesta, senza ch'ella se ne sia accorta, la quale vo' portare alla mia signora. Così bisogna fare a queste segrenne, che ti hanno cura alle mani.
Definiz: § CCCXIV. Avere il giuoco vinto in mano. –
V. Giuoco. § LVII.
Definiz: § CCCXV. Avere il granchio alle mani. –
V. Granchio, sottotema, §§ II e III.
Definiz: § CCCXVI. Avere l'occhio, o gli occhi, alle mani d'alcuno, Tenere, l'occhio, o gli occhi, alle mani d'alcuno, vale Stare attento, Badare, che non rubi o danneggi; ma trovasi anche genericamente per Osservare quel che uno fa, Vigilare su le sue azioni. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 3: Spesso ella gli tiene Gli occhi alle man, ch'eran rapaci e ladre.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 195: Doversi dividere in luoghi separati questi signori, aver loro l'occhio alle mani, cercar di placarli e di trattenerli, sinchè si vedesse l'esito della venuta degli stranieri dell'un partito e dell'altro.
Definiz: § CCCXVII. Avere tanto in mano, e anche, ma meno comunemente, Avere assai in mano, in costrutto con un compimento verbale, retto dalla cong. Che, o dalla prep. Da o Per, vale Avere in pronto tanti, o molti, fatti, prove, notizie, argomenti, e simili, conducenti a ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Cecch. Servig. 5, 2: Tu hai speranza adunque che la debba Esser tua, con pace di Domenico? N. El Cremasco m'ha detto ch'i' non dubiti, Chè ha tanto in mano, ch'io sarò contento.
Esempio: E Cecch. Ass. 1, 2: E però bisognava, prima che la cosa si scoprisse, aver tanto in mano, che egli non potesse negare.
Esempio: Albizz. L. Ragion. 12: Io durai una bellissima fatica appresso a due anni, e con qualche spesa; e come mi parve d'aver tanto in mano, che io ci vedevo difficoltà che S. A. S. non li potesse recuperare con molti frutti, feci ec.
Esempio: Galil. Op. Cart. X, 115: Credo che aviamo anco assai in mano per mostrare che il cadente naturale ed il proietto violento passino per le medesime proporzioni di velocità.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 177: Non credo che abbiamo tanto in mano da poterlo assertivamente decidere.
Definiz: § CCCXVIII. Avere tristo in mano. –
V. Tristo.
Definiz: § CCCXIX. Aversi cura alle mani, si disse per Stare in guardia, Stare all'erta, Star cautelati. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 320: Venne a loro certi amici di Daramis, e dissono ch'eglino s'avessino cura alle mani, imperò che molte accuse di loro erano state apportate dinanzi allo Imperatore.
Definiz: § CCCXX. Baciare la mano, o le mani, a uno, o di uno; espressione spagnolesca di complimento, che si usò nella chiusa delle lettere e anche nei particolari colloqui, e più che altro nella maniera Le bacio la mano, o le mani, o Vi bacio, la mano, o le mani; ed equivale a Riverire, Fare riverenza, Fare ossequio, Inchinarsi, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 94: Come fan tutti i fiumi all'Oceano, Così vanno alla peste gli altri mali, A dar tributi e baciarle la mano (qui in locuz. figur.).
Esempio: Cas. Pros. 3, 58: Bacio la mano di V. M. cristianissima con ogni reverenza, pregando il Signore che la consoli.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 103: E fra tanto umilmente bacio la mano di V. Signoria illustrissima.
Esempio: Car. Lett. Fam. 3, 42: Ne rimarrò con obbligo a Vostra Signoria illustrissima, alla quale umilissimamente bacio le mani.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 176: Messer Teodoro, qua messer Alesso Palermin mio padron vorre' parlarvi.... T. Io vengo adesso adesso. P. Bacio la Mano di Vostra Signoria.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 335: Comandatemi Voi altro? A. Eh! gran merzè; addio. M. Baciovi La mano.
Esempio: Tass. Lett. 2, 103: Se madama Leonora migliorerà,... Vostra Paternità molto reverenda le baci umilissimamente le mani in mio nome.
Esempio: Galil. Op. Cart. X, 289: Io non ho più tempo di scrivere...: però, con fargli reverenza, con ogni devozione gli bacio le mani.
Esempio: E Galil. Div. 291: E con questa baciandoli le mani, le prego da Dio ogni contento.
Esempio: Red. Lett. 3, 6: Salutate tutti gli amici, e vi bacio le mani.
Definiz: § CCCXXI. Bacio la mano, o le mani, trovasi usato a modo di interiezione; ed equivale a Addio, La cosa è finita, Non c'è più rimedio. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 50: Io so bene che nè V. S. lo vuol dire, nè le sue parole lo dicono. Ma se entra in testa a qualche revisore che altri le possa interpretare in questo sentimento, bacio le mani.
Definiz: § CCCXXII. Fu anche maniera di ringraziamento, usata tanto con un compimento retto dalla prep. Di, quanto assolutam.; ed equivale a La ringrazio, o Vi ringrazio, Grazie. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 123: A V. S. illustrissima bacio la mano di tanti favori.
Esempio: Cecch. Corr. 2, 7: Tutto sta bene.... P. Io vi bacio le man del luogo (del grado militare promessogli) adunque.
Esempio: E Cecch. Corr. 2, 9: Io vi bacio le man di quel favore.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 241: Ho bisogno.... di chiedervi E consiglio ed aiuto anco, occorrendomi. E. Eccomi; e vagl'io tanto, chè prontissimo Mi troverrete sempre. C. I' lo so, e baciovi La mano.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 247: Chi parevami Più discosto, ebbe il palio; orsù, profizio! C. Bacio la man.
Esempio: Menz. Sat. 230: Non fia però che l'indagar si neghi, Se non a te, che sei cigno orecchiuto. Bacio la mano; e non fia mai ch'io preghi D'ottener qualche titolo onorando, Ch'e' basta sol che 'l tuo rescritto io spieghi.
Esempio: Fag. Comm. 3, 31: Tenete la moneta. S. Bacio le mani.
Definiz: § CCCXXIII. Pur usato con un compimento, fu anche maniera di congratularsi; ed equivale a Le faccio, o Vi faccio, le mie congratulazioni, Mi congratulo. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 383: Ho letto il suo bel sonetto, e mi pare che possa uscire senza pericolo; e gliene bacio le mani.
Definiz: § CCCXXIV. Battere le mani. –
V. Battere, § XXXVI.
Definiz: § CCCXXV. Bestemmiare con le mani; si disse scherzevolmente per Esser ladro, Rubare. –
Esempio: Not. Malm. 2, 595: Abbiamo diversi modi di dire copertamente Esser ladro, come Sgraffignare,... Bestemmiar colle mani, Andare a Carpi e a Borselli, ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 11, 70: Stavano incatenati in un capanno I villan che bestemmian colle mani.
Definiz: § CCCXXVI. Cacciar mano a una cosa, si usò per Darle di piglio, Afferrarla, Impugnarla, con risolutezza; e parlandosi di spada, o simile, per Sguainarla, Sfoderarla, che oggi diciamo Metter mano. –
Esempio: Esop. Fav. M. 142: Allora il gagliardo pastore, vedendolo così stare (il lupo), già no 'l destò, ma cacciò mano alla spada, e in un colpo gli ha tagliato il capo ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 44: Amenduni cacciarono mano alle spade; ma gli altri vi si messono di mezzo e li diviseno.
Esempio: Cecch. Servig. 3, 3: Vanne sicura; e se mai e' ti brava, Caccia mano alla ròcca; e se non fugge, Sputami in faccia.
Definiz: § CCCXXVII. Quindi Cacciar mano, assolutam., si disse per Impugnare e sfoderare la spada o altra arme simile. –
Esempio: Bern. Orl. 38, 12: Turbossi forte il senator romano, E con mal viso verso lei diceva: Già non farai ch'io sia tanto villano, Che per te cacci mano. E pur correva.
Esempio: Cecch. Ass. 4, 5: Caccia mano, poltrone. G. Misericordia!
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 249: E perchè io la vuo' dare Giù per la scala, e' cacciò mano, e dettemi Dreto con buone piattonate insino Fuor nella via.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 230: Non so che soldato Che era col Cremasco, cacciò mano; E alla volta sua dall'altra parte Parecchi uomini d'arme e cavalieri Amici suoi cacciorno per Emilio, E si fè un tic tac per un pezzo Da paladini.
Esempio: Cap. Mil. tosc. 17: Non sia nè meno lecito il tenersi e portarsi, per li descritti o ufiziali, stiletti, quadrelli, o simile altra sorte di ferro ad uso di stiletto, spada senza puntale, o con fodero tagliato sotto..., che, senza venire all'atto di cacciar mano, possa offendere; essendo disconvenevole che un soldato che porta l'armi per l'onore, se ne vada con armi di superchieria.
Definiz: § CCCXXVIII. Cacciarsi nelle mani di alcuno, vale Mettersi in balìa e quasi nella potestà di quello. –
Esempio: Machiav. Princ. 49: Nondimeno io non mi voglio partire da questo esempio fresco di Giulio II, il partito del quale non potè essere manco considerato: per volere Ferrara, cacciarsi tutto nelle mani d'uno forestiere.
Definiz: § CCCXXIX. Cadere di mano, propriamente vale Cadere in terra, Cascare, detto di cosa che uno tenga in mano; ma figuratam. vale Mancare, Venir meno, Dileguarsi. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 151: Lasso, non di diamante, ma d'un vetro Veggio di man cadermi ogni speranza.
Definiz: § CCCXXX. Cadere checchessia fra le mani, o tra le mani, a uno, vale Venirgli improvvisamente e per caso in balìa, in dominio, in possesso, Capitargli; Abbattersi uno in checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Senec. Pist. 46: Parrà manifestamente che queste faccende non ti sieno cadute tra le mani, anzi l'abbi procacciate.
Definiz: § CCCXXXI. Cadere in mano, e talora anche nelle mani, o alle mani, di uno, o ad uno; e in modo dispregiativo, Cascare in mano a uno; detto di persona, vale Venire suo malgrado a discrezione, in potestà, di quello, Esser fatto, Divenire, suo prigione; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 142: A grande pena sono scampato di cadere nelle sue empie mani.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 85: Se questo reo uomo, ch'è ora caduto alle mani vostre e del comune, non fia punito per voi, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 111: I' temo forte di mancar tra via, E di cader in man del mio nemico.
Esempio: Ar. Orl. fur. 511, 50: Gabrina è il nome di costei, che nacque Sol per tradire ognun che in man le cada.
Esempio: Giust. Vers. 127: Morto, e al biografo Cascato in mano, Nell'asma funebre d'un ciarlatano Menti costretto.
Definiz: § CCCXXXII. E parlandosi di stati, nazioni, e simili, vale Venire nella signoria di altri. –
Esempio: Lambr. Elog. 56: L'Italia.... cadde.... nelle mani di chi seppe opprimerla, ma non seppe, come Napoleone I la Francia, reggerla con principj nuovi e leggi liberamente civili.
Definiz: § CCCXXXIII. E detto di cosa, vale Venire nel dominio, o nel possesso, di alcuno, Divenirne preda, o proprietà, e più che altro per accidente, o contro l'espettazione; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 41: Ma sarebb'ita in lungo, e forse cassa D'effetto sua fatica in quelle grotte, Se non gli avesse la vittoria in mano Fatta cader un novo caso strano.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 92: La rotta loro fece cadere, come premio della vittoria, in mano dei Francesi dieci cannoni, quantità grande di polvere, di palle, di casse, ec.
Definiz: § CCCXXXIV. Cader per mano a uno, detto assolutam., vale Occorrergli, Venirgli l'occasione, l'opportunità, il taglio. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 252: S'informano i sensali.... chi sieno i mercatanti che l'hanno (le mercanzie), con li quali poi essi, secondo che lor cade per mano, ragionano di cambi, di baratti e di vendite e d'altri spacci.
Definiz: § CCCXXXV. Calcare la mano. –
V. Calcare, § XV.
Definiz: § CCCXXXVI. Capitare chicchessia alle mani di alcuno, e Capitare checchessia alle mani, nelle mani, o tra le mani, di alcuno. –
V. Capitare, §§ X e XI.
Definiz: § CCCXXXVII. Caricare la mano in checchessia; lo stesso che Aggravare la mano, cioè Trascorrere oltre la giusta misura, ed altresì Eccedere, Esagerare, rispetto a checchessia. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 236: Protestava de' danni; e finalmente caricò tanto la mano nelle suo rimostranze, che messe in apprensione il Cardinale e tutti quei della giunta.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 574: Il numero de i prigioni fu maggiore di quello de i vincitori; e vogliono dire che i soli di Tecamacialco, dove (per essere appunto quivi succeduta la morte di quegli Spagnuoli) si caricò un poco più la mano, fossero da duemila.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 27: Tuttavia le condizioni della natura umana non ci permetton di credere che sia stata (Roma) immune da ogni imperfezione umana; pogniamo, severeggiando talvolta sulle espressioni, caricando la mano nelle pene, disconoscendo qualche servigio, ec.
Definiz: § CCCXXXVIII. Caricare la mano, usato assolutam., dicesi per Accrescere oltre il convenevole la dose o la quantità di checchessia; e figuratam., Rappresentare una cosa, un fatto, e simili, in modo che apparisca peggiore e più biasimevole di quel che non è. –
Esempio: Bern. Orl. 6, 61: Di Rinaldo e' Cristian conta l'oltraggio, E carica la mano il can ghiottone.
Definiz: § CCCXXXIX. Cavarne le mani, parlandosi di opere d'arte o lavori qualsiansi, descrizioni, scritture, e cose simili, vale Condurli a compimento, Riuscire a finirli, Venirne a capo, a fine, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 46: Pensava certo che io ne caverei le mani (dalla dipintura della sala grande di Palazzo Vecchio), ed a' dì suoi la vedrebbe finita.
Esempio: Sassett. Lett. 331: Sopra le stagioni di queste parti e la differenza dalle nostre, ci sarebbe da dir molto, ed entrare in materia donde io non saperei cavare le mani, perchè ad ogni piccolo tratto è tanta gran mutanza, che in generale non può favellarsene.
Definiz: § CCCXL. E parlandosi d'imprese, negozj, pratiche, faccende, e simili, vale Venirne a capo, Conchiudere, Finire, Sbrigare, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 200: Non ci si dà spaccio a niuna cosa;... e mai di cosa che abbiamo a fare non ne caviamo le mani.
Esempio: Bern. Orl. 33, 14: Mettesi a camminar da disperato, Chè cavarne le man tosto dispone.
Esempio: Med. Aridos. 2, 4: Avviatevi verso San Lorenzo, dov'è quel prete mio amico, ed io vengo dietro, e menerenlo qui subito, e caverenne le mani.
Esempio: Cas. Pros. 3, 274: Sarò con lui lunedì, e poi vedremo di cavarne le mani nel miglior modo che si potrà.
Esempio: Gell. Sport. 2, 5: E però si vuol cavarne le mani.
Esempio: Grazz. Comm. 131: Orsù, cominciate, maestro, a dare opera.... N. Sì, sì, acciocchè noi ne caviam le mani.
Esempio: E Grazz. Comm. 154: E per cavarne le mani, gli ho tutti d'oro (i ducati) begli e conti.
Esempio: Dav. Tac. 1, 270: Vitellio tolse a cavarne le mani, e domandò Cesare se si lasserebbe consigliare dal popolo o dal senato.
Definiz: § CCCXLI. Cavare di mano, o dalle mani, a uno, o di uno, riferito sia a persona sia a cosa, vale Togliere a forza dalla potestà, o balìa, di quello; anche figuratam. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 124: Bisognerebbe aver quella caldaia, Dove il suocero suo Medea rifrisse Per cavarlo di man della vecchiaia.
Definiz: § CCCXLII. E riferito a ufficj, carichi, aziende, affari, e simili, vale Toglierli alla cura di chi n'è investito, Privarnelo, Spogliarnelo. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 88: Tutto lo intento suo fu pigliare le cose dello stato sopra di sè, e cavarle di mano, quanto poteva, agli uomini di più riputazione.
Definiz: § CCCXLIII. Vale altresì Avere, Ottenere, da alcuno, Levargli di sotto, mediante insistenza, o una certa industria o malizia; riferito a denari e cose, e figuratam. anche a persona. –
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: La non la mena (una fanciulla), perchè e' teme non averla a rendere (al padre) senza cavarne un baiocco.... G. Che direte voi, se glie la cavo di mano per manco che non ha voluto far Gismondo?
Esempio: Varch. Sen. Benef. 21: Chiunche ha mostrato, collo stare fra due, d'avergli dati (i benefizi) mal volentieri, non si può dire che gli abbia dati, ma che non gli abbia saputi tenere contra colui che gliele cavò di mano.
Esempio: E Varch. Boez. 42: Tu.... ingannasti la Fortuna colle parole,... le cavasti di mano un presente, che mai non aveva più conceduto a nessuno uomo privato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 394: Se vi cavono Qualche scudo di man con qualche astuzia, Chiudete gli occhi, e lassate e' vi contino Tre pan per coppia.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 401: Quella vedova Era ad ogn'ora attorno a quella Fausta A pigolare e chieder che di grazia La sovvenissi...; così cavatoli Di man cinquanta scudi, ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 407: Nè per molte diligenze che usassero, potevano mai cavare scrittura dalle sue mani, per la quale si potesse dire sicuramente ch'egli avesse approvata e ricevuta la Lega in protezione.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. V. 2, 194: Seppe di maniera portarsi ed allettare costui, che non solo penetrò il fondo del negozio,... ma insieme gli cavò una copia delle sue commissioni dalle mani.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. V. 2, 366: Nelli Spagnuoli non era da fare gran fondamento, i quali erano così falliti ed in pubblico ed in privato,... ch'egli era creditore di molto, e non poteva cavar loro dalle mani pur un quattrino.
Definiz: § CCCXLIV. Cavare i pugni, gli schiaffi, le ceffate, e simili, di mano a un Santo, a' Santi, ec., e assolutam. Cavarle di mano a un Santo, ai Santi, ec. –
V. Cavare, § LXV.
Definiz: § CCCXLV. Cavarsi di mano, riferito a denari, vale Pagare, Sborsare, e propriamente con un certo disagio o dispiacere. –
Esempio: Manett. A. Op. Stor. 26: Gli parve un bello fatto d'essere fuori di prigione sanza aversi mai cavato danaio di mano.
Esempio: Med. Aridos. 1, 1: Per non si avere il padre a cavare di mano la dote, non le vuol dar marito.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 340: Egli si risolve a provvedervi gli tre scudi...; ma perchè egli non se gli può cavar di mano mese per mese,... chè talvolta non ha da spendere per casa,... ha detto ec.
Definiz: § CCCXLVI. Cedere la mano, vale Dare la preminenza, Cedere il luogo. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 175: Ad ogni sacerdote, anche semplice, si cedea pronta la mano fin da' monarchi.
Definiz: § CCCXLVII. Chiedere la mano di una, vale Chieder questa in isposa. –
Esempio: Lambr. Elog. 90: Pietro Senn.... aveva chiesta la mano della sorella del nostro Pietro, quando il padre di lui era prospero mercatante a Genova.
Definiz: § CCCXLVIII. Chiedere con mano. –
V. Chiedere, § XIII.
Definiz: § CCCXLIX. Chiudere le mani, figuratam. vale Negare aiuto di denari ad alcuno, Ricusare di soccorrerlo. –
Esempio: Bandell. Novell. 6, 295: Mai non chiudeva le mani a chi a lui ricorreva.
Definiz: § CCCL. E poeticam. vale Congiungere le mani in atto di preghiera verso alcuno, Giungere le mani. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 860: E però dice: ti chiudon le mani; cioè chiudeno ed accoppiano le mani; inchinandosi a te per lui, Per li miei prieghi; cioè imperocchè io ne gli ò pregati che ciò faccino.
Definiz: § CCCLI. Comandare con mano, vale, poeticam., Accennare. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 287: L'altre.... Trarsi in disparte comandò con mano, E caramente accolse a sè quell'una.
Definiz: § CCCLII. Combattere alle mani, trovasi per Combattere a corpo a corpo. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 213: Assalivano con iscale per combattere alle mani con loro.
Definiz: § CCCLIII. Consegnare in mano, vale Dare in potere, in signoria, e simili; comunemente Dare in mano. –
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 18: Rispose che s'impadronissero della ròcca, ed a lui la consegnassero in mano.
Definiz: § CCCLIV. Correre checchessia per mano, Essere checchessia per le mani, detto di soggetto, argomento, materia, e simili, si usò per Venire ad esser trattato, Essere in trattazione, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 271: Nullo si maravigli se per molte divisioni si procede; conciossiacosachè grande e alta opera sia per le mani al presente, e dagli autori poco cercata; e che lungo convenga essere lo trattato e sottile, nel quale per me ora s'entra, ec.
Esempio: E Dant. Conv. 385: Questo conviene essere in questa terza età (la senetta o vecchiezza) che per mano corre.
Definiz: § CCCLV. Dare mano a checchessia, o a far checchessia, vale Porsi a farlo, Incominciarlo. –
Esempio: Cellin. Vit. 181: E dato mano allo scrivere, mi fece profumi, lavande ec.
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 1: Disegnò di rimpatriarsi: e dato mano a vendere, per lo più commodo modo ch'egli potesse, ciò che, o suo o del morto cognato, avea in Alessandria, ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 73: Col nome di Dio, s'è dato mano a fare le mura a torno a' siti comperi da San Nicolao.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 12: Fecero, senza ritardo, dar mano agli opportuni lavori.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 227: E niun amico Aveva, o conoscente, o del suo sangue, Che desse mano al funerale.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 134: Bisogna dar subito mano a moltiplicare le vigne e piantarle di scelti maglioli.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 155: L'importanza però è, se mai si risolvesse di dar mano a un così salutare stabilimento, lo scegliere Un tempo a proposito.
Definiz: § CCCLVI. Vale pure Dare opera, Attendere, a checchessia. –
Esempio: Pap. L. Coment. 4, 316: Sotto pretesto di volere spiantare ogni mal seme di turbolenze e di delitti, fecesi una lista (e il Fouchè stesso, benchè credesse colpevoli dell'ultimo attentato i realisti, vi diede mano) la quale comprendeva un centinaio e più di coloro che aveano fama di ardenti Giacobini e perturbatori.
Esempio: Lambr. Elog. 204: Quanto ai contadini, ella dava mano alla scuola serale di leggere, scrivere e far di conto; insegnava, continuando ad attendervi essa stessa, l'arte di custodire i bachi da seta, mal conosciuta e poco praticata fino allora nel Chianti.
Definiz: § CCCLVII. Dare mano e passo, vale Cedere. –
Crusc. Vocab. IV.
Definiz: § CCCLVIII. Dare la mano a uno, propriamente significa Porgergliela, Stendergliela, per aiutarlo, o essere aiutato, ad alzarsi da terra o da sedere, a reggersi o camminare. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 1: Rizzati, Livio,... Dammi la mano, Ortensio, Tu più grave degli altri, ch'io t'aiuto.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 166: Se s'alza, badi ben chi le dà mano, Chè sta scritto in quel corpo: posa piano.
Definiz: § CCCLIX. Dare mano, o la mano, a uno, figuratam., vale Aiutarlo, Assisterlo, Soccorrerlo, in checchessia, o rispetto a checchessia; e riferito a cosa, significa Agevolarla, Cooperarvi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 28: E dia alla casa di Sansogna mano, Che caduta sarà tutta da un lato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 194: Siccome si può partecipare del bene fatto dagli altri, quando si dà la mano perchè si faccia; così per la ragione medesima si può partecipare altresì del male, quando vi si contribuisce notabilmente.
Esempio: Red. Lett. 2, 424: Si compiaccia.... di dar mano efficacemente al buon esito di questo suo negozio.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 123: Il desiderio che aveva di fargli conoscere la verità e di dargli la mano per tirarlo fuori dalla schiavitù del demonio, ec.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 384: Non è da paventare d'alcuni pochi volgari uomini invidiatori, mentre i più, e tra questi i più gentili, sempre daranno mano alla virtù.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 62: Però ti prego a voler darmi mano, Perchè mi avvenga ciò più facilmente.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 133: Alla quale diffalta.... avrà dato forse mano la cattiva ortografia de' tempi bassi.
Definiz: § CCCLX. Dare la mano, vale Promettere, Dare la fede, e simili, rispetto a checchessia. –
Esempio: Bibb. N. 4, 367: E tutti questi diedono le mani sue, promettendo di licenziare le sue mogliere.
Esempio: Ar. Comm. 2, 127: Dammi qua la mano, Eulalia; Dammi, Corisca, qua la mano.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 18: Ma datemi la mano e la fede, che l'adultero non resterà senza la pena.
Definiz: § CCCLXI. Da' la mano, Dammi la mano, Datemi, la mano, e simili, sono maniere invitanti altrui a farci segno di festa e di congratulazione per qualche nostra buona ventura. –
Esempio: Cecch. Stiav. 5, 6: Tu m'hai rovinato con tante Tue cautele, cacasangue ti Venga! N. Da' qua la mano, alto da' qua, Chè ci hai stracco oramai; buon pro ti faccia.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 410: Datemi La mano, io vi vo' dar la miglior.... Nuova che voi avessi mai. N. Miracoli! R. Di' su; che cosa c'è?
Definiz: § CCCLXII. Dare la mano di sposo, o anche semplicemente Dare la mano, vale Impalmare, Sposare. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 50: Dagli dunque la mano in mia presenza; E voi, o general, datela a lei; Ch'io voglio, prima della mia partenza, Veder solennizzar questi imenei.
Esempio: Not. Malm. 2, 861: Dar la mano, latino jungere dexteras, è la prima cirimonia che si faccia negli sposalizj, e si dice Impalmare o Far l'impalmamento.
Esempio: Pindem. Poes. 383: Io promettere altrui, padre diletto, Un cor che non è mio?... Io dare altrui la mano, e non l'affetto?
Esempio: Panant. Paret. 64: Il bel Filinto alla vezzosa Nice Dato avendo il suo cor, dette la mano, Nè sposo vi fu mai tanto felice.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 30: La man di sposo a bella donna da', E un protettore non ti mancherà.
Definiz: § CCCLXIII. Dare una mano a uno, vale Aiutarlo a fare o compiere qualche atto, e propriamente che porti una certa fatica, esiga tempo, o simile. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 168: V'è Ciapo mio contadino? M. Non l'ho visto. O. Se non v'è, chiamalo, giacchè ho bisogno di lui, e fatti dare una mano (a portare un baule).
Esempio: Manz. Prom. Spos. 292: Dammi una mano, ch'io possa finir di spogliarmi, oste.
Definiz: § CCCLXIV. Dare a mano a uno chicchessia, figuratam. vale Darglielo a reggere, a governare, Affidarlo alla potestà e cura di esso. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 417: Ma quando la sorte ti dà a mano un popolo conoscente della virtù, e ti senti superiore in potenza, non debbi nel governo dar luogo a cittadini viziosi, non procurar degnità agl'indegni, non fede ec.
Definiz: § CCCLXV. Dare alla mano una cosa, trovasi poeticam. per Mettersela, Porsela, in mano, Prenderla, Afferrarla, con la mano; comunemente Darle di mano. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 96: Con letizia e baldanza il destrier piglia, Le staffe ai piedi, e dà alla man la briglia.
Definiz: § CCCLXVI. Dare alle mani di alcuno, o ad alcuno, detto di cosa, significa Capitargli, Offrirglisi, casualmente, Venirgli fatto di vedere, trovare, avere, e simili; che anche dicesi Dare fra mano, o per le mani. –
Esempio: Dat. Vegl. 3, 181: In legger Demostene, mi dette alle mani un luogo dell'orazione fatta a nome d'Apollodoro capitano di galera per conseguire la corona.
Esempio: Red. Lett. 1, 310: Se le desse mai alle mani qualche manoscritto di Teocrito..., la supplico a ricordarsi di me e del mio bisogno.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 459: Porterò.... in questo luogo, copiata ad verbum, la seguente memoria, che, non ha molto, mi ha dato alle mani, copiata dal proprio antico originale.
Esempio: E Baldin. Art. Int. 97: Questo bel ritratto di pastelli.... diede alle mani della Maestà della Regina madre.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 159: Preme grandemente (a Sua Altezza) di averci di tutte le sorte di monete antiche de' tempi bassi.... Se a te desse alle mani qualche cosa, mi faresti un grandissimo piacere a procurarmela per danari.
Definiz: § CCCLXVII. Dare di mano a checchessia, vale Dargli di piglio, Afferrarlo, Prenderlo, per servirsene all'uopo, o a un dato fine. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 104: Diè di mano al coltello, e sì l'uccise.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 74: Smonta il Circasso, ed al destrier s'accosta, E si pensava dar di mano al freno. Colle groppe il destrier gli fa risposta, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 34: La turba ch'aspettando ne le valli Stava alla posta, lor (a' cavalli) dava di mano; Sì che in poche ore fur tutti montati.
Esempio: Bern. Orl. 42, 25: Dette di man, come fu giunto, al crine, Che sventolava biondo nella fronte.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 12: Dato di mano all'arme, le rivolgeranno contro di essi.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 337: Potendo, attaccarsi ad un ramo sodo, non è prudenza dar più tosto di mano ad un ramo secco, che può mandarci in rovina.
Esempio: Red. Lett. 2, 6: E perchè voi alla cortesia, prima d'ogni altro, date di mano, spero che non sarete per ricusare questa mia offerta (qui figuratam.).
Esempio: E Red. Lett. 3, 193: Scappatami la pazienza, e scatenatesi le furie dell'animo mio biliosissimo, detti di mano ad un pezzo di bastone.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 4: Venendo a dar di mano alla penna con migliori notizie, trovammo nell'istoria generale tanta moltitudine di capi ancor pendenti, che ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 44: Alle lancie ambidue danno di mano.
Esempio: E Forteguerr. Ricciard. 26, 35: E dan di mano alle spade taglienti.
Definiz: § CCCLXVIII. E pur riferito a cosa, ed anche a persona, vale Prendere e far proprio, Impadronirsene, Impossessarsene. –
Esempio: Bern. Orl. 38, 4: Sendo dianzi Morgana addormentata, Onde poteva tosto uscir d'affanno, Non seppe darle il senator di mano, Ed or la segue pel deserto invano.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 81: Noi per questo, dato di mano alla rivestita ampolla col marchio,... ce n'andammo.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 5: Nè.... V'è chi lo brami chiuso in un avello (il povero), Per dar di mano all'oro ed all'argento.
Definiz: § CCCLXIX. E riferito a lavori, faccende, e simili, vale figuratam. Porvi mano, Cominciarli. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 6: Cui toccava (alla moglie) il dover poi la mattina Levarsi di buon'ora a dar di mano Alle faccende.
Esempio: Not. Malm. 2, 478: Darò di mano, cioè Comincerò.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 85: Questi, con somma sollecitudine e non minor diligenza, dato di mano al lavoro, lo condussero in breve tempo a fine.
Definiz: § CCCLXX. E riferito ad atti, imprese, e simili, vale Parteciparvi, Cooperarvi. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 2, 13: Io mi interesso, e mi voglio appassionare, pe' Lapponi, pe' Moscoviti, pe' Tartari, e per tutti quelli pe' quali mi torna in piacimento l'interessarmi. M. Non mi ci oppongo; anzi, guardate, ci voglio dar di mano ancor io.
Definiz: § CCCLXXI. Dare delle mani, o della mano, in qualche cosa, o su qualche cosa, vale Spingere la mano contro quella, Colpirla, Percuoterla; ed anche soltanto Batterla leggermente. –
Esempio: Nov. ant. B. 42: E messer Giacopino diede della mano nella guastada, e disse ec.
Esempio: Vill. G. 193: Quando venne il conte Giordano, sì si diede delle mani nel volto piangendo e gridando: Omè, omè, signor mio.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 79: Ed all'uscio della casa pervenuti, la donna che arrabbiava, datovi delle mani, il mandò oltre.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 167: Quando Torello vede questo, dassi delle mani su l'anche dicendo: Oimè, or siam noi diserti.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 9: Letto che l'ebbe, si dà delle mani nelle mani, e chiama il famiglio e dice: A cui desti tu la lettera?
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 261: Il cardinale,... dando della mano in sulla spalla a messer Giovanni,... disse: Ecce filius meus dilectus, ec.
Definiz: § CCCLXXII. Dare fra mano, o fra mani, a uno, detto di cose, vale Capitargli, Offrirglisi, casualmente, Venirgli fatto di trovare, di avere, e simili; che anche dicesi Dare alle mani, o per le mani. –
Esempio: Dat. Lett. ined. 33: Potrebbesi, prima di mandare o trascrivere, avvisar i suggetti e il principio delle poesie che le dessero tra mano.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 232: Ce ne dette una volta una (calamita) fra mano, la quale, per molte prove che si facessero per più e più giorni, non fu mai possibile il farla tirare.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 339: Quasi che l'uomo cercasse o potesse cercare in sua vita altro che il diletto. O quasi che il diletto gli desse tra mani così ad ogni ora.
Definiz: § CCCLXXIII. Dare in mano ad alcuno chicchessia, più che altro poeticam., vale Consegnarglielo, Affidarglielo, Darglielo in custodia, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 8: Carlo, che non avea tal lite cara (fra Orlando e Rinaldo),... Questa donzella, che la causa n'era, Tolse, e diè in mano al duca di Bavera; In premio promettendola a quel d'essi, Ch'in quel conflitto ec.
Definiz: § CCCLXXIV. Dare in mano, o nelle mani, di alcuno, o ad alcuno, riferito così a persone come a luoghi, figuratam. vale Dare in balìa, in potere, in signoria, di esso, ed anche semplicemente Abbandonare alla sua discrezione. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 195: Il che è certissimamente falso, sì come io credo avanti che mezza notte sia, dandovi gli ucciditori di quel giovane nelle mani, avervi mostrato.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 80: E questo è il sermone della Scrittura che 'l Signore lasciòe molta gente, e non la disperse e non la diede in mano di Gesù Nave, acciocch'egli gastigasse con essa li figliuoli d'Isdrael, e apparassero la battaglia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 158: Io me n'andrei a Rinaldo, e ginocchione Direi di dargli la città in sua mano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 35: Presero accordo col Frisone, e in mano (Come avean detto) gli dier me e le mura.
Esempio: Bern. Orl. 41, 6: Potriasi questo ad Orlando anche dire, Che dato fu nelle man di colui, Anzi apposta si fe' quasi tradire Da quella trista ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 31: Offerse loro, quasi che spontaneamente, di darli nelle mani Serezana e Pietrasanta, terre e luoghi fortissimi, e munite maravigliosamente.
Esempio: Varch. Suoc. 5, 2: Io vi darò nelle mani le serve e tutta la famiglia mia; disaminatele, e fatele disaminare a chi voi volete, e in quanti luoghi vi piace.
Esempio: Cellin. Pros. 281: E se gli è possibile, non dispiacendo a Sua Eccellenza, non mi dia in mano a Francesco di Ser Iacopo; quando che no, starò ubidientirsimo a tutto il volere di Sua Eccellenza.
Esempio: Dav. Scism. 357: La republica tutta, come già a Vuolsèo, gli fu data in mano.
Esempio: E Dav. Oraz. 481: Egli prestamente trovatola, in mano la mi diè.
Definiz: § CCCLXXV. Dare in mano, o nelle mani, di uno, o ad uno, detto di persona, vale Incappare in esso con proprio danno o pericolo, Venire inaspettatamente in suo potere. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 152: Che alcuni non dessero nelle mani a' corsali, fu cagione l'aver fatto naufragio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 113: Diavol che l'abbia dato (una fanciulla) in mano di Soldati! questo sarà ben lo scorno Del doppio.
Esempio: E Cecch. Servig. 4, 6: Gli è ben ver che da poi ch'io mi parti' Di qui per ire in Sicilia, e ch'io detti In mano a Barbarossa, per dieci anni Io sono stato poeo men che morto.
Esempio: Segner. Pred. 288: Troppo audace è quel pellegrino che vuol passare di notte una folta selva, poichè ha sentito quei che gli andavano innanzi dare in mano degli assassini.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 473: Procurarono che i rei dessero in mano della giustizia.
Definiz: § CCCLXXVI. Dare nelle mani a uno, vale altresì Incontrarsi con esso, Imbattersi in lui. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 190: E passando da Pisa per vedere quella città, dato nelle mani a Batista del Cervelliera, gli furono mostrate tutte le cose più notabili della città.
Definiz: § CCCLXXVII. Dare per le mani a uno, detto di cosa, vale Capitargli, Offrirglisi, per caso, Venirgli fatto di vedere, di trovare, di avere, e simili; che anche dicesi Dare alle mani, o fra mano. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 199: Eziandio i sommi Pontefici nel suggello del piombo delle Bolle loro.... usavano da una parte la figura della città di Roma...; e a me, non ha molto, ne diede uno per le mani di Niccolò II,... che ec.
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 2: Che bella mercanzia M'ha dato per le mani, non ci pensando!
Esempio: Red. Lett. 2, 53: Se vi desse per le mani un polpo vivo, vorrei che voi lo sparaste, e osservaste se ec.
Esempio: E Red. Lett. 2, 197: Se costì dessero per le mani a V. S. illustrissima degli antichi romanzi o franzesi o provenzali, o stampati o manoscritti, oh gran grazia che mi sarebbe il comperargli per me!
Definiz: § CCCLXXVIII. Dare l'acqua alle mani. –
V. Acqua, § XIII.
Definiz: § CCCLXXIX. Dare sulle mani ad alcuno, vale figuratam. Tenerlo a freno, Rintuzzarne la baldanza o l'improntitudine. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 328: Ben doversi dare in su le mani a' pubblicani, che non facciano maladire, per crudeltà nuove, le cose tollerate ab antico.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 175: Così i padri, poichè fu dato loro sulle mani, lasciaron la presa libertà. (In questi passi il lat. ha: temperandas publicanorum cupidines; e postquam obviam itum.)
Definiz: § CCCLXXX. Darsi di mano, figuratam., vale Aiutarsi scambievolmente; detto, per similit., anche di cose. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 353: Cominciossi nel diciottesimo di decembre una furiosissima batteria. Fu sì grande la rovina del primo giorno, che non si potevan quasi più dar di mano il rivellino e la porta.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 267: Consisteva l'alloggiamento preparato in due o tre gran case contigue l'una all'altra, dove stettero Spagnuoli e Zempoalesi; onde potevano darsi di mano gli uni con gli altri, come lo consigliava il tempo.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 701: Esser dovere che tutti e tre i corpi dell'esercito si avanzassero di un istesso passo negli attacchi, per obbligare il nemico a tenersi diviso, ed essi andarsi dando di mano, infino a vedersi tutti acquartierati nella città.
Definiz: § CCCLXXXI. Darsi nelle mani di alcuno, o ad alcuno, vale Mettersi in potere di quello; e figuratam., Abbandonarsi, Commettersi, ad esso, ciecamente. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 202: Noi siamo di ferma opinione che [Urbino] ci si darà nelle mani, che noi non saremo a Rimini.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 15: Ma non sapendo il sentier più vicino Per terra, e a riva non v'eran nocchieri, Si dieder nelle mani del destino.
Definiz: § CCCLXXXII. Essere alle mani, vale Combattere, Lottare, Azzuffarsi; più comunemente Venire alle mani; ed è usato tanto assolutam., quanto con un compimento retto dalla prep. Con. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 358: Va' incontinente ad Enea, e dilli da mia parte, come lo sole è levato, io voglio esser alle mani con lui.
Esempio: Sacch. Batt. 3, 34: E 'l duca.... Par che si strugga d'essere alle mani.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 155: Allora si cominciò la grande zuffa. Come Borcut fue ritto, el cavallo di Giunione fu preso dalla gente di Borcut; e furono tutti alle mani, perchè tutti erano saliti el poggio.
Esempio: E Stor. Aiolf. 1, 285: Essendo alle mani quegli di Polana con quegli di Lunara, sarebbono stati sconfitti e' Cristiani, se non fusse Mirabello, el quale fece tante prodezze, che ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 5: Tosto sarem con Orlando alle mani, E con quest'altri Saracini o cani.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 27, 163: Ogni dì era con orsi alle mani, O porci, o cervi, o cavriuoli, o dani.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 160: Mentre che l'una gente d'arme con l'altra erano alle mani, gli Spagnuoli avevano di già rotte le fanterie Francesi e Guascone.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 73: Mostra d'aver, come tu avra' in effetto, Disio che ‘l mago sia teco alle mani.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 28: Da l'altra parte i cavallier Cristiani Si fanno inanzi, e son quivi alle mani.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 154 t.: Con questi (con gli Ungheri) fu due volte a le mani Arrigo, e con danno e perdita loro gli costrinse a tornarsi a casa.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 577: Essendo ogni giorno alle mani tra loro apertamente, con palesi nomi di Realisti e di Guisardi, avvenne la sera de' 30 di novembre,... che i paggi del Cardinal di Vandomo... ammazzarono uno de' paggi del Duca di Guisa.
Definiz: § CCCLXXXIII. Essere alle mani con alcuno, in senso figurato, vale Contendere, Contrastare, Disputare, con esso; ed altresì Avere a fare, Stare trattando, o semplicemente Star discorrendo, Ragionare, con quello. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 70 t.: Siamo alle mani con lui per toccare fondo di questa materia.
Esempio: Robb. Recit. 298: Ben sapete che lui crede la fede. Aspettate che siate alle mani seco: voi stupirete a veder tanta resoluzione e nella fede e nella morte ch'ha a fare.
Esempio: Grazz. Comm. 25: Ha' mi tu inteso? C. Con chi favell'egli? A. Andate pure.... C. Oh! egli è alle mani colla serva.
Esempio: Sassett. Lett. 11: Noi diamo per non diviso dreto a questa benedetta generazione, ed ora siamo alle mani con Democrito, ora con quello insensato di Platone; e si va dreto a solvere i loro cavilli (qui figuratam.).
Esempio: Galil. Op. VI, 510: Mentre ch'io era alle mani con astronomi e filosofi, non fui nè così cieco d'intelletto, nè così debile di discorso, che ec.
Definiz: § CCCLXXXIV. Essere alle mani, ed anche, ma meno comunemente, Essere per le mani, di fare, o per fare, una data cosa, vale Essere in procinto, o in trattato, di farla. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 275: Egli era qui alle mani per tor moglie Una fanciulla, con la qual gli ha pratica Già son più mesi.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 298: Egli è ora alle mani per far le monete dell'anno santo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 525: I canonici del Duomo erano alle mani di vender con certi pochi beni, molti fitti, censi, ec.
Esempio: Grazz. Comm. 233: Voi sete forse per le mani di farla monaca?
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 422: E di più, è per le mani di maritare una figliola, che passa mille scudi di dota.
Definiz: § CCCLXXXV. Essere da mano a uno, detto di persona, trovasi per Essergli agevole, comodo, il vederla, il parlarle, e simili. –
Esempio: Cas. Lett. Sor. 245: Se ‘l Conte v'è da mano, salutatemi a S. S. ed al mio buon Batista.
Definiz: § CCCLXXXVI. Essere di mano, dicesi, nei giuochi di carte, per Aver la mano, ossia il diritto di precedenza su i compagni nel fare il giuoco o cominciare la partita.
Definiz: § CCCLXXXVII. Essere per le mani checchessia. – V. il § CCCLIV, Correre checchessia per mano.
Definiz: § CCCLXXXVIII. Essere sotto mano, dicesi, nei giuochi di carte, per Toccare a giocare dopo colui che ha la mano, Venirgli subito dopo nell'ordine del giocare. –
Esempio: Buonarr. Rim. 157: Dunque la prima carta sia la mia, Che le son sotto mano. Monte. On. Monte. G. Monte anch'io.
Definiz: § CCCLXXXIX. Far Gesù con quattro mani, con cento mani, e simili, è maniera familiare che significa Ringraziare sommamente Dio; e usasi più spesso nel modo condizionale, parlandosi di cosa molto vantaggiosa, ma più facile a desiderarsi che a conseguirsi.
Definiz: § CCCXC. Fare man bassa, locuzione propria del linguaggio militare, e tolta dal francese, che vale Non dar quartiere, Disfare interamente, Fare sterminio. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 206: Dato unicamente quartiere a quegli (ai miracoli) che per loro buona sorte si trovano ritrincierati nel Vecchio e nel Nuovo Testamento, fanno (i vostri ecclesiastici) man bassa su tutti gli altri (qui in locuz. figur.).
Esempio: Salvin. Lament. Ger. 42: Le donzelle mie, I miei garzon fur messi a fil di spada. Uccidesti nel dì del tuo furore. Quartier non desti, e man bassa facesti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 359: I vincitori vi commisero molta e crudele uccisione, facendo man bassa ugualmente su chi si arrendeva, e su chi non si arrendeva.
Definiz: § CCCXCI. E figuratam. riferito a cose, vale Disperdere, Distruggere, e anche Porre a ruba.
Definiz: § CCCXCII. Favellare con le mani. –
V. Favellare, §§ XII e XIII.
Definiz: § CCCXCIII. Fuggire di mano, dalle mani, o delle mani, a uno, vale propriamente Liberarsi con la fuga dalla forza o potestà di quello, detto di persone, e anche di animali; e figuratam., detto di cose astratte, vale Passare o Trascorrere velocemente, Mancare, Venir meno, e simili. –
Esempio: Poliz. Pros. 32: Non altrimenti si vezzeggiano (gli uomini) che se il tempo avanzassi loro; di poi, quando sono nella ultima vecchiaia..., vorrebbono riavere li anni li quali s'hanno lasciati fuggire delle mani.
Esempio: Machiav. Rim. 419: E tu mentre parlando il tampo spendi, Occupato da molti pensier vani, Già non t'avvedi lasso e non comprendi Com'io ti son fuggita dalle mani (parla l'Occasione).
Esempio: Capp. Pens. Educ. 295: La conversazione dei fanciulli è l'allegrezza dei vecchi, i quali quanto più sentono la propria individualità fuggirsi di mano,... tanto più cercano di annestare la propria vita cadente a un'altra vita che sorge.
Definiz: § CCCXCIV. Giocar di mano, figuratam. vale Fare una truffa, Truffare; ed altresì Rubare con destrezza. –
Esempio: Cecch. Servig. 5, 3: E' veniva Ad aver sotto un altro valigino, E nel serrarlo vi giocò di mano? D. Così andò.
Esempio: Soldan. Sat. 33: Così sovente sotto un sacro ammanto Giuocan oggi di man que' barattieri, Che giuntan questo e quel col far da santo.
Esempio: Not. Malm. 2, 595: Abbiamo diversi modi di dire copertamente Esser ladro, come Sgraffignare,... Giocare o Lavorar di mano, e simili.
Definiz: § CCCXCV. Giudicare alle mani e non agli occhi. – V. il § CDI, Guardare più alle mani che agli occhi.
Definiz: § CCCXCVI. Giungere mano a mano, poeticam., detto di due persone, vale Stringersi l'un l'altro la destra in segno di amicizia, di cortesia, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 38: Dopo i saluti o ‘l giunger mano a mano, Molte ragion, sì come amico, disse Il fedel cavalliero al Re pagano.
Definiz: § CCCXC VII. Giurare con le mani e coi piedi, vale, figuratam., Giurare con la massima asseveranza. –
Esempio: Cecch. Dot. Prol.: E giurano Con le mani e co' pie' che hanno cavatosela Della lor testa.
Definiz: § CCCXCVIII. Giurare nelle mani, o in mano, di alcuno, o ad alcuno, vale Giurare davanti ad alcuno che abbia la pubblica autorità di ricevere il giuramento. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 167, 26: E messer Guiglielmo cancelliere e ‘l maliscalco di messer Carlo, giurorono nelle mani a me Dino, ricevente per lo Comune, e dieronmi la fede del loro signore.
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 50: Io Miliadusso giurai in mano di prete Iacopo da Peccioli, che mai non vedrei Verdina suprascritta.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 118: Fecimi giurare tutti gli uomeni nelle mani.
Esempio: Vell. Cron. 88: Avendo in Pistoia nostri cavalieri giurato nelle mani degli Anziani, ordinammo di trargli di là a bandiera a bandiera.
Definiz: § CCCXCIX. E per similit. –
Esempio: Esop. Fav. M. 17: Promisersi fede, giurando in mano della capra di essere fra loro leali compagni.
Esempio: E Esop. Fav. M. 43: Il quale (un serpente) com'ebbe ricevuta la signoria, e dalle ranocchie visitato come signore e nelle sue mani giurato fedeltà, avvenne che ec.
Definiz: § CD. Guadagnare la mano. – V. i §§ CDXIII–CDXV, Levare la mano.
Definiz: § CDI. Guardare più alle mani che agli occhi, e Giudicare alle mani e non agli occhi, sono maniere proverbiali, oggi non comuni, che rispettivamente valgono Guardare, Aver considerazione, più alle opere che alle dimostrazioni, e Far giudizio di chicchessia da come opera e non da quel che dimostra, perchè le opere sono sempre cosa certa, e le dimostrazioni sono spesso cosa simulata. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 28, 45: E giudicate alle man, non agli occhi, Come dice la favola del tordo.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 339: A me non è mai caduto nell'animo pensiero alcuno di voi, e della vostra virtù e gentilezza, meno che degno di lei;... e come ben dite che si debbe fare, ho sempre più guardato alle mani che a gli occhi.
Definiz: § CDII. Lasciarsi cascare una cosa di mano. –
V. Cascare, § XLV.
Definiz: § CDIII. Lasciarsi uscire, o anche fuggire, di mano checchessia, figuratam. vale Permettere che altri se ne impadronisca, l'acquisti, lo tolga per sè; ed altresì Trascurare e perdere l'occasione di averlo. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 38: E s'i' fussi nel 50 come i' sono nel 1448, non me la lascerei uscir di mano.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 28: Vi conosco tanto rendevole alle voglie degli amici, che dubito non ve la lasciate uscir di mano.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 132: Essendo vergognosamente.... lasciatasi uscir di mano la Sicilia.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 234: Può avvenire che Roma, per non lasciarsi fuggir di mano i guadagni di minor pena, ammetta ad occhi chiusi per valide le risegne di titoli, di prebende, di parrocchiali, fatte ancora a favore di chi non le merita.
Definiz: § CDIV. Lavarsi le mani di chicchessia, o di checchessia, vale Non volersene assolutamente impacciar più, Cessare di occuparsene, Non volersene dare altro pensiero, cura, o briga. –
Esempio: Stor. Vend. Crist. 10: Eglino m'erano tutti addosso ch'io il giudicassi, ed io me ne lavai le mani, e dissi che ne facessero la loro volontà.
Esempio: E Stor. Vend. Crist. appr.: Crudele Pilato, tu se' degno di morire, perciò che tu non te ne dovevi lavare le mani, anzi lo dovevi diliberare, poichè tu avevi la signoria, e non te ne dovevi gittare di fuori.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 294: Io per me, considerando ch'io sono vecchio presso alla morte, camperò bene da questi mali; però io mi getto in camera, e di questo fatto mi lavo le mani.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 163: Voi avete tanto, che se state uniti in pace insieme, potrete tenere una buona serva e vivere da uomini da bene: e io, mentre che vivo, v'aiuterò: quanto che nol facciate, io me ne laverò le mani.
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 12: Commette che.... faccia intendere per parte di Sua Santità, che Parma non è più sotto l'obbedienza, nè sotto la cura della Santità Sua, e che sopra di ciò pigli quel partito che gli pare; che quanto a lei se ne lava le mani.
Esempio: Salv. Granch. 1, 3: Tu vuoi Ch'io me ne tolga giù affatto, e lavimene Le mani.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 43: Perch'io sarò, parlandone, cagione, Ch'ei si lavi le man de' fatti mia.
Esempio: Not. Malm. 1, 365: Si lavi le mani de' fatti mia. Non voglia saper più nulla di me; tratto dall'antico, come si vede in Pilato, che col lavarsi le mani, pretese di non aver che fare nella sentenza, data contro al nostro Signor Gesù Cristo.
Definiz: § CDV. E in locuz. figur. –
Esempio: Magal. Lett. At. 51: Non vuol (il medico) render conto del suo segreto, ma vuole che si pigli in fede della grand'aura ch'egli si è acquistata in tante cure famose della corrotta natura, dopo che l'una e l'altra filosofia se n'era lavata le mani.
Definiz: § CDVI. Quindi la maniera scherzevole, Lavarsene le mani e i piedi, per Avere maggior voglia che altri di lavarsi le mani di chicchessia o checchessia. –
Esempio: Gell. Sport. 2, 5: E s'ella se ne laverà le mani, io me ne laverò le mani e i piedi.
Definiz: § CDVII. Lavorare di mano, vale Far lavori manuali, Esercitare arti meccaniche. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. Proem. 5: Io non ti porrò inanzi un legnaiuolo, che tu lo abbi ad aguagliare ad uomini nelle altre scienze essercitatissimi: colui certo che lavora di mano serve per instrumento allo architettore.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 116: Tutti son bravi a lavorar di mano; Ma quando siamo a lavorar di testa, Carine mie, non tutti i giorni è festa.
Definiz: § CDVIII. Scherzevolmente, ed in gergo, vale Fare il ladro, Rubare. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 44: Or dunque tu, che sei così pietoso, Che pigli i ladri, acciò mastro Bastiano Sul letto a tre colonne almo riposo Dia lor del tanto lavorar di mano; ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 420: Lavorar di mano. Vuol dire Rubare. Qui scherza, dicendo che il maestro (cioè il boia), perchè essi ricevano qualche riposo da tanto lavorare (cioè rubare), gli mette in su ‘l letto a tre colonne (cioè in sulle forche); ed in sustanza vuol dire: Gl'impicca, perchè son ladri.
Esempio: E Not. Malm. 2, 595: Abbiamo diversi modi di dire copertamente Esser ladro, come Sgraffignare,... Giocare o Lavorar di mano, e simili.
Definiz: § CDIX. Legare le mani ad uno, figuratam., vale Impedirlo di operare a suo arbitrio, Togliergli la possibilità di operare liberamente, rispetto a checchessia; e più genericamente Impedirne gli atti. –
Esempio: Gell. Circ. 113: Della maggior parte delle quali (delle servitù) è cagione la pazzia e l'ambizione vostra, che vi ha legato le mani a dimolte cose.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 70: Onde conchiuggono, troppo fuor di misura arrogante dovere esser colui che, nell'opera del favellare, volesse quasi legar le mani, o più tosto cucir la bocca, al popolo, eziandio che potesse.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 17: Oltrechè, pigliando una sola favola, era sforzato a mostrare e a seguir continuamente quel filo, nel quale sempre del buono e del cattivo par che si truovi; legava le mani all'artefice, e agli scienziati non gli pareva mostrare alcuna cosa di nuovo.
Definiz: § CDX. E in locuz. figur. –
Esempio: Dav. Toc. 1, 131: A' superbi e perfidi comandari donneschi essere state già, dalle leggi oppie o altre, legate le mani.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 24: Quel che Dio ha fatto altre volte, l'è per far sempre,... se già non s'interpone la penitenza, la quale sola ha forza di legar le mani a Dio.
Esempio: Bonc. Serm. 56: Se.... l'appetito persuadesse la volontà che buono fusse il seguitarle (molte delle cose), allora abbiamo noi perduto l'uso della ragione e lasciatole legare le mani dal senso, ec.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 541: L'avarizia.... lega le mani alla carità verso il prossimo.
Definiz: § CDXI. Levar mano da checchessia, vale Cessare, Desistere, dal farlo, dall'attendervi, dal lavorarvi, e simili; usato anche assolutam.; ma oggi non è maniera comune. –
Esempio: Sassett. Lett. 164: Stimomi che Ottavio.... se ne sia andato in una qualche mandria d'armenti a medicare, e che abbiate levato mano a fare tavole e servire di cancelliere, come quello che arete a scrivere forse altro.
Esempio: E Sassett. Lett. 244: Già arete sentito il gran disastro che accadde a quel nostro formaio, nel quale sono stato sgraziato, e perciò sarà bene levare mano.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 5: Non se ne parli più, levisi mano.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 3, 149: E valse egli tanto con la sua lettera per rimetterli in cuore e confortarli, che si offersero pronti a morire, prima che levar mano dall'adoperarsi in aiuto delle anime, per cui erano perseguitati.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 218: Fu levato mano da questa impresa.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 272: Si levò mano da questa cava, e si pose all'altra situata sopra di questa.
Definiz: § CDXII. Vale anche semplicemente Interrompere, Sospendere, ciò a cui uno attendeva. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 369: Cosimo Secondo, non contento.... di visitarlo frequentemente, fattagli levar mano dall'opere, condusselo con seco allato alla carrozza nell'andare.... a prender aria fuori delle mura della città, trattenendosi con esso in discorsi ameni.
Definiz: § CDXIII. Levare la mano, Prendere la mano, Vincere la mano, Rubare la mano, Guadagnare, e simili, la mano, detto di cavallo, vale Togliere al cavaliere, o al guidatore, col non curare più il freno, la facoltà o il modo di reggerlo, Sopraffarne la forza e l'abilità, Scuoterne, per così dire, la padronanza. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 8: Se i due cavalli d'una carrozza, rubando la mano al cocchiere e correndo senza ritegno, si fermino all'incontrare, in mezzo al corso, un gran fiume, direte voi che si sieno fermati perchè non v'era più via?
Esempio: Bandin. Disc. Econ. 101: Il lasciar la briglia lenta a quei cavalli che non hanno alito nè spirito da guadagnar la mano, onde si possa sempre quando si sbagliassero rimetterli nel dovere, la credo una regola molto sana.
Esempio: Nell. Iac. Vecch. 2, 18: Cogli uomini innamorati bisogna fare come co' poliedri; con essi ci vuol briglia, frusta e fil d'erba: ora ritenerli, ora gastigarli, ora lusingarli; altrimenti, se ci pigliano la mano, fanno di noi quel che ben loro torna.
Esempio: Giust. Vers. 293: Il mondo d'oggi è un diavolo Di mondo sì viziato, Che mi pare il quissimile D'un cavallo sboccato. Se lo mandate libero, O si ferma o va piano; Più tirate la briglia, E più leva la mano.
Definiz: § CDXIV. E in locuz. figur. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 358: Segno è che non aveva in lui l'appetito guadagnata la mano al cocchiero intelletto, sì che non più udisse la briglia.
Definiz: § CDXV. E figuratam., vale Vincere, Superare, Sopraffare, Dominare, Prendere il sopravvento, e simili, detto così di persone come di cose morali, e a persone o cose morali riferito. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 27: Ma se ella (la ragione) non bada; e, abbandonando loro (agli appetiti) le briglie sul collo, lasciasi una volta ed altra rubar la mano.... ne sospingono a lor talento per le strade de' vizj.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. R. 12, 3, 62: Nè anche il marito stesso è valevole a tirare tanto il freno ad una femmina avventata ed ardita, ch'ella non gli rubi la mano.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 91: Il più che poterono quei due sacerdoti per allora conseguire, fu il lasciarli (quelli Indiani) ben disposti, e riconoscere che la loro rozzezza aveva di bisogno di più lungo tempo per cominciare a guadagnar la mano alla loro cecità.
Esempio: Fag. Comm. 3, 372: Orazio, mio figliuolo, credo che m'abbia vinto la mano, perchè io veggo che anch'egli ronza qua attorno, e quando mi vede scantona.
Esempio: Bottar. Dial. 27: Essendo stato fin da Vitruvio osservato che a conto dell'ignoranza di quelli che credono d'esser intelligenti, gli artefici imperiti levan la mano agli eccellenti.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 24: Succedono poi altri, a gl'interessi de' quali più s'accomoda quest'altra opinione, e con adottarla maggiormente la mettono in credito, e fan ch'essa prenda la mano all'altra ne i tribunali.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 3, 6: Sarebbe pensier mio o d'indurcelo amichevolmente (a tener conversazioni, far viaggi, ec.), o levargli la mano, e farglielo fare a suo mal grado.
Definiz: § CDXVI. Levar le mani da un'opera o lavoro, vale Condurlo a termine, Finirlo, Dargli perfezione; ed anche semplicemente Interromperlo, Sospenderlo, Tralasciarlo temporaneamente. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 79: Non si debbe fare un muro con furiosa prestezza ed ammassarlo quasi con mano tumultuaria, senza levarne le mani; nè si deve ancor, incominciata l'opera, mandarla in lungo con pigra infingardaggine.
Definiz: § CDXVII. Levare le mani a Dio, o al cielo. – V. il § CCXLV, Alzare le mani a Dio, o al cielo.
Definiz: § CDXVIII. Levare le mani d'addosso, o da dosso, o daddosso, a uno, vale figuratam. Privarlo della propria grazia, benevolenza, favore, protezione, Cessare di aiutarlo, di assisterlo, e simili. –
Esempio: Sassett. Lett. 180: Caso che io non conchiugga, che non lo credo, voi vedete in che termine io resto; e se i Capponi allora mi leveranno le mani da dosso,... sarà opera vostra procurare di tirare avanti qualche disegno che voi abbiate auto per la fantasia.
Esempio: E Sassett. Lett. 291: Voi gli avete levate le mani d'addosso, sicchè e' va per la mala via.
Esempio: Red. Lett. 3, 128: Se il silenzio non è effetto dell'avermi V. Reverenza levato le mani daddosso, e privatomi del suo affetto, non sarebbe per me gran male (qui figuratam.).
Definiz: § CDXIX. E Levare le mani d'addosso a un lavoro, trovasi per Tralasciarlo affatto, Abbandonarlo. –
Esempio: Magal. Donn. immag. Lett. 39: Se volete adesso i motivi che mi hanno fatto risolvere a levar le mani d'addosso per sempre a questo componimento, eccovegli.
Definiz: § CDXX. Levare dalle mani di uno, o di mano a uno, una persona, vale Sottrarla alla potestà o balìa di quello, Liberarla dal dominio o governo di esso, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 84: Il signore, mostrandosi turbato, disse: Menatelo a casa mia, chè questa punizione voglio fare io. E questo disse per consolare il vescovo, e levarlo (Dolcibene) dalle sue mani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 54: Nè manco bisognava al guerrier nostro, Per levarlo di man del crudel mostro.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 2, 8: Dunque sarebbe carità levarle dalle mani quella povera ragazza, e farla dare in custodia a voi, che sapreste tanto meglio educarla e divertirla.
Definiz: § CDXXI. Levare di mano a uno checchessia, vale Toglierglielo, Privarnelo, sia violentemente, sia fraudolentemente, o con qualche astuzia; e altresì semplicemente Carpire, Far suo, ingegnosamente; anche figuratam. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 36: Perchè, mettendosi a gareggiare seco, si prometteva, mediante un continuo studio e fiero modo di lavorare a fresco con prestezza, levargli di mano quella grandezza, che Tiziano con tante belle opere si avea acquistato.
Esempio: Dav. Tac. 1, 306: Nacque tra questi capi discordia, dolendosi Vinidio essergli levato di mano l'acquistato per opera sua.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 419: Avvenga che non vi sia più alcuno il qual si possa assicurare, ed il quale non stia in timore che non li sia rapita e levata di mano la carica, ec.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 185: Non è nuovo nelle Scritture avere Iddio dati in mano ai nimici veri i suoi luoghi santi, per levarli di mano ad amici falsi.
Definiz: § CDXXII. Levare la palla di mano a uno. –
V. Palla.
Definiz: § CDXXIII. Levarsi di mano una cosa, vale Disfarsene, Venderla, Darla via; e propriamente dicesi di cosa incomoda o disutile a tenersi.
Definiz: § CDXXIV. Levarsi di mano una persona, trovasi per Liberarla dalla propria potestà, Lasciarla partire, Privarsene. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 1: Eran partiti già gli ambasciatori Venuti a procurar la pace in vano, Però ch'insuperbiti i vincitori Non si voleano il Re levar di mano.
Definiz: § CDXXV. Mangiare colle mani, si disse di persona avida che mangi affollatamente e solo per empirsi il ventre. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 148: Saranno stati di coloro che mangiano, come bassamente si dice, colle mani e bevono con gli occhi, e sono coloro a' quali basta di metter le mani nei piatti, e pigliando con esse il cibo, metterselo in bocca, senza punto badare nè al sapore nè al condimento, purchè il loro corpo s'empia oltre ogni sazietà e sia checchessivoglia.
Definiz: § CDXXVI. Mangiarsi le mani. – V. il § CDLXXI, Mordersi le mani.
Definiz: § CDXXVII. Menar le mani, vale Muoverle, Adoprarle, con prestezza e forza, a dare altrui colpi o busse, Percuoterlo, Malmenarlo, con replicati e spessi colpi. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 266: E quanto egli potè menare le mani e' piedi, tante pugna e tanti calci le diede, tanto che tutto il viso l'ammaccò.
Esempio: Ar. Sat. 1, 177: Questi animai (le donne)... Corregger non si dèn sempre con sdegno, Nè, al mio parer, mai con menar di mani.
Esempio: Bern. Orl. 68, 43: E per combatter salva i cristiani, E addosso alli pagan mena le mani.
Esempio: Car. Apol. 182: Avvertite quando scusandosi non aver menate le mani addosso a le cose del Caro, soggiunge, ec. (qui figuratam.).
Esempio: Lipp. Malm. 2, 78: E chiappata la spada con due mani, Si lanciò fuora: e quivi a più non posso Gli cominciò a menar le man pel dosso.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 212: Se alcuno ti minaccia, fa' che tu non sia mai secondo a menar le mani.
Definiz: § CDXXVIII. E detto di eserciti, soldati, e simili, vale Azzuffarsi, Combattere, Pugnare; usato talvolta anche con un compimento retto dalla particella Con. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 107: Date di ciuffo a' padiglion di fatto, E il menar de le man non vi rincresca.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 66: Fanti e cavallieri e capitani Di qua e di là sapean menar le mani.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 86: Al menar de le man non furon tardi, E molto fér per isforzar le porte.
Esempio: Bern. Orl. 4, 5: Il quale in vero il fior fu de' Pagani: Onde bisogna ben menar le mani.
Esempio: E Bern. Orl. 4, 63: Dov'è Grandonio e que' quattro Indïani, E fuora e dentro si mena le mani.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 124 t.: Si trovò addosso a' Turingi, apparecchiato a menare le mani ed a far giornata gagliarda, se lo avversario lo consentiva.
Esempio: Alam. L. Gir. 8, 88: Quando sarete nella schiera folta, E che tutti verran par farvi offesa, Menate ben le man, sperate in voi.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 8: Ma prima ch'ei si venisse al menar le mani, fu conchiuso un accordo tra i Romani e gli Albani, con questi patti ec.
Esempio: Car. Eneid. 2, 520: Al fin risolvo, Raunati i compagni, avventurarmi, Menar le mani e ne la ròcca addurmi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 66: Erano per avventura appiccati a menar le mani co' nimici.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 4: Menar le mani a tempo Si apparecchi il soldato.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 487: I forti ed i ridotti, se non sono accompagnati da convenevole numero di gente risoluta a menar le mani, non impediscono l'entrata di coloro che ec.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 9: In battaglia vedervi ancora aspetto Colla spada così menar le mani.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 101: A quel romore corre l'altra gente.... Orlando sta alla giovane presente, E qualche volta ancor mena le mani.
Esempio: Not. Malm. 2, 741: Menar le mani, significa Combattere.
Definiz: § CDXXIX. E figuratam., usato così in modo assoluto come con un compimento, vale Operare alacremente, Lavorare assai, Darsi moto, ed altresì Adoperarsi o Affaccendarsi molto, Affrettarsi o Studiarsi in checchessia, o intorno a checchessia. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 40: Faburro intanto menava le mani; Truova gli amici e' parenti, e dicìa Com'egli è morto il lor crudo tiranno.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 202: A chi lo darai tu mai ad intendere questo, che dove fa bisogno operare sia più utile chi si sta a sedere e non fa nulla, che chi mena le mani?
Esempio: Not. Malm. 1, 15: Menar le mani. Quando è posto assolutamente, vuol dire Far quistione; e con aggiunta vuol dir Affrettarsi al lavoro che sarà aggiunto; e si usa dire Mena le mani a correre, d'uno che corra assai, ec.
Esempio: E Not. Malm. 1, 318: Il verbo Studiarsi vale per Affaticarsi a far presto, o Spedire una cosa, che diciamo anche Menar le mani.
Esempio: Red. Lett. M. 57: Mi conviene menar le mani, perchè son solo, e senza aiuto veruno.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 201: Ragazze, in questo mentre Menate pur le mani.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 573: Si menò le mani a un segno in quella fabbrica.... che, tra la diligenza e il gran numero, si vedde in difesa in termine di pochissimi giorni.
Esempio: Magal. Relaz. 112: Immaginatevi.... con che festa e' incamminammo a foraggiare a quella volta, e che bel menar di mani che tutti facemmo.
Esempio: Fag. Rim. 2, 113: Io meno le mani nel mestiero, E fo andar gli orologi a menadito.
Definiz: § CDXXX. E vale pure Adoperarsi a fare il proprio vantaggio di nascosto e men che onestamente, Rubare in segreto, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 92: Dubito la donna non ha menato le mani.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 262: Non dimandate se e' menano le mani: e però non fa di bisogno di rassegnare, se e' non si punisce chi inganna il Comune.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 250: Per colpa di alcuni soprastanti della fabbrica, che arebbono voluto, come e' diceva, menar le mani.
Definiz: § CDXXXI. Menare le mani come un berrettaio, o come un piffero, si usò per Muoverle rapidamente e con impeto o furia, Darsi gran moto, Affrettarsi molto, nel far checchessia, e più specialmente nel tirar colpi o dar busse. –
Esempio: Cecch. Esalt. 4, 6: S'egli impanca a desco, Mena le mani come un berrettaio.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 405: La prima cosa qua è messer Giulio, Il qual mena le man com'un bel piffero.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 53: Mena le man che e' pare un berrettaio, Ed a chius'occhi pur suona a raccolta, E dagli e picchia, ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 776: Qui intende che menava le mani con celerità come fanno i berrettai e' cappellai, che nel feltrare i cappelli o berrette menano le mani presto, in riguardo dell'acqua bollente, colla quale si fa tal lavoro.
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 290: Io non ho mai veduto battaglie così fiere, nè capitani tanto valorosi,... e non solamente i robusti giovani, ma i veterani, e i più provetti ancora, menano le mani come tanti berrettai, e fanno colpi dell'ottanta.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 12, 8: E raddoppiando i colpi sempremai, Menan le mani come i berrettai.
Definiz: § CDXXXII. Menare le mani sulla tovaglia, sui cibi, e simili, e anche assolutam. Menare le mani, vale, in modo scherzevole, Mangiare avidamente, in fretta. –
Esempio: Chiment. Cical. III, 1, 88: O qual dappoco non averebbe menato le mani per riempiersi a crepapelle in tanta dovizia di laute e saporose vivande?
Esempio: Lipp. Malm. 1, 7: Vedeansi i bravi acculattar le panche, E sol menar le man sulla tovaglia.
Esempio: E Lipp. Malm. 6, 46: Fa Martinuzza un bel menar di mani.
Esempio: Not. Malm. 2, 483: Fa un bel menar di mani. Si studia, s'affatica, a mangiare.
Esempio: Salvin. Odiss. 354: Quei su i pronti Cibi, messi davanti, sì menavano Le mani.
Definiz: § CDXXXIII. Mescolare le mani, detto di nemici, vale poeticam. Appiccar mischia, Combattere, Azzuffarsi. –
Esempio: Salvin. Iliad. 419: A noi non v'ha.... intendimento E consiglio miglior, che da vicino Le mani mescolare.
Definiz: § CDXXXIV. Mettere mano a una cosa, vale Ricorrere ad essa, Adoperarla, Valersene, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 48: Non pago il Figliuolo di Dio di patire per noi alla similitudine de gli altri uomini, ha messo mano all'istessa divinità per aggravarsi le pene, per allungarsele, anche in forma miracolosa.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 85: Quando di questa sorta non avrò più che leggere, allora metterò mano ai libri improvvisati.
Definiz: § CDXXXV. Metter mano a checchessia, o a far checchessia, vale Darvi opera, Attendervi, Occuparsene. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 96: Se lui non ci metteva mano, non so come si andava.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIV, 80: Io non metterò più mano a raccomandare a V. S. illustrissima il Padre Matematico, già che le sue qualità per sè stesse si vanno insinuando nella sua grazia.
Esempio: Mont. Poes. App. 105: Ancor ti proverò che il mio sovrano..., Quando voglia davver metterci mano, Abbasserà di Francia la fortuna.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 184: E che finalmente il medesimo esercito imperiale mettesse mano.... ad arrestar il nemico sulla riviera di Genova a fine di guarentire ed assicurare il Milanese.
Definiz: § CDXXXVI. Metter mano, e più raramente Metter la mano o le mani, a checchessia, o a far checchessia, vale anche Darvi principio, Avviarlo, Incominciare a fare ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 39: Degli angioli di vita eterna, della quale materia abbiamo messo mano a dire, e di quella vita beata, non ne possiamo sapere se non un miccolino; tanto poco, che a pena è nonnulla.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 89: Lo re Erode misse mano ad affliggere certi principali della Chiesa di Cristo.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 231: Ella (l'amica di Erode), per paura di non perdere lo stato suo, mise mano a duo cose: l'una a lusingare ec.
Esempio: Gell. Circ. 124: Certamente che in queste cose valete voi assai. Cer. Noi faremo ancora così nelle maggiori (cose), se voi lasciasse mettervici le mani.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 45: Fu ordinato a Giovanni Antonio che mettesse mano ai quadri che andavano in detta nicchia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 127: Ma mentre si davan cuore l'un l'altro per metter mano all'opra, un altro terzo diè tal colpo di spada sopra la testa ad uno di costoro, che cadde.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 113: Dipoi misero subito mano a combattere la fortezza.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 426: Stavano.... aspettando che ‘l governatore facesse loro cenno di metter mano all'impresa.
Esempio: Razz. Cecc. 1, 2: A troppo dura, a troppo difficile impresa ho messo le mani.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 215: Ma se voi aveste a mettervi oggi mano, Si vedrebbe tra lor più differenza, Che s'un gigante fosse, e l'altro nano.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 135: Prima di metter mano a null'altro, gli levò d'intorno e fuor de' confini del Regno discacciò quattro giovinastri consiglieri del Principe.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 95: Or pria ch'io metta mano ad altre cose, Conviene che respiri e mi ripose.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 131: Basta che, mentre il Griso se n'andava per metter mano all'esecuzione, don Rodrigo lo richiamò.
Definiz: § CDXXXVII. Metter mano, la mano, o le mani, a un istrumento o arnese qualsiasi, vale Prenderlo, Dargli di piglio, per servirsene a un determinato uso o fine. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 15: I marinari, già messo le mani A' remi, e sciolti dal lito sicuro, Portavan lieti pei salati stagni Verso Selandia il duca e i suoi compagni.
Esempio: Martin. T. N. 2, 117: E Gesù risposegli: Nissuno, che dopo aver messa la mano all'aratro, volga indietro lo sguardo, è buono pel regno di Dio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 516: In quella febbre di passioni, volle che il segretario mettesse subito mano alla penna, e rispondesse.
Definiz: § CDXXXVIII. Metter mano alla spada, o ad altra arme, o più raramente Metter la mano, alla spada, o ad altra arme, vale Impugnarla per combattere; e Metter mano, usato assolutam., vale Impugnare l'arme che uno porta, per servirsene. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 401: A queste parole si mossero li Volsci, e seguendo l'ardito conestabile, che mostrava loro per opera quello che detto avea per parole, mettono mano alle spade, e fanno un aspro assalimento.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 206, 30: E giunto, trovò aperta la porta, nella quale entrò; e ivi si fermò, e mise mano alla spada e fuori la trasse, e sotto quella li ricevette.
Esempio: Tav. Rit. 1, 334: Tristano dismonta, e tantosto.... gli dislaccia l'elmo, e mette mano alla spada dicendo ec.
Esempio: Stor. Pistol. 9: Incominciò ad avere parole con Ser Fredi, e dalle parole misono mano alle spade, a colpare l'uno l'altro fortemente sopra l'arme.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 175: Ed il cavaliere, messo mano ad un coltello, ec.
Esempio: Bern. Orl. 44, 38: Non più parole; Piglia del campo tosto, e metti mano.
Esempio: Alam. L. Gir. 8, 10: Già la crucciosa man mette alla spada, Nè sa quasi il meschin quel che si faccia.
Esempio: Sassett. Vit. Ferr. 525: Messo mano allo stocco, n'ammazzò tre.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 584: Egli, facendo sforzo di metter mano alla spada, non potè mai sfoderarla più di mezza.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 26: Ciò detto, in capo il berrettin si serra, Mette man, chiude gli occhi e stringe i denti.
Esempio: Fag. Comm. 8, 129: Nè anche dianzi ne toccavamo, perchè io messi mano garbatamente e bene. P. Messi mano anch'io pure. T. Ma subito fuggisti colla spada in mano com'un pazzo.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 216: Quel non si muove, e il Conte valoroso Mette man, tira un colpo e l'ha infilato.
Definiz: § CDXXXIX. Mettere mano ad alcuno, trovasi per Cominciare a ingiuriarlo, ad offenderlo con parole o con fatti, a oltraggiarlo. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 243: Erode adirato.... tutto si rodeva in se medesimo; e quella pessima femmina mette mano a San Giovanni, e cominciògli a dire la più empia villania che mai si dicesse; e volentieri gli sarebbe corsa addosso, e fatto colle mani e co' denti, tanto era l'odio ch'ella aveva contro a lui.
Definiz: § CDXL. Mettere mano alla borsa, o alla scarsella, o alla tasca. –
V. Borsa, § XX, Scarsella e Tasca.
Definiz: § CDXLI. Mettere mano dentro a un lavoro, vale Intraprenderlo, Mettervisi all'opera, e propriamente con risolutezza. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 143: Così ordinò la sagrestia (di San Lorenzo), ed assodossene con più consigli e di cittadini e d'artefici di simile mestiero, e vi mise drento mano.
Definiz: § CDXLII. Mettere mano in alcuno, vale Cominciare ad offenderlo nella persona e negli averi, ad abbassarne la potenza con suo grave danno. –
Esempio: Vill. G. 803: I grandi ne presono gran baldanza, e il popolo minuto grande allegreza, perch'avea messo mano ne' reggenti.
Definiz: § CDXLIII. Metter mano in checchessia, e figuratam. Metter mano in chicchessia, vale Entrare o Cominciare a narrarlo, a parlarne, a discorrerne, e simili; ma oggi non è comune. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 84: A mettere mano in tutte queste diversificazioni sarebbe lunga mena a dire.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 193: Nè mi pare che alcuna cosa restata sia a noi, che abbiamo a dire, per la qual novellando vagar possiamo,... se noi ne' fatti d'amore già non mettessimo mano.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 37: Inteso il motto..., mise mano in altre novelle.
Esempio: Pucc. A. Centil.: Ed in un'altra storia metto mano.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 32: Dappoichè io ho messo mano in Alberto da Siena, seguirò ancora di dire di lui una piacevol novelletta.
Definiz: § CDXLIV. Metter le mani addosso ad alcuno, e talora anche Mettere mano, addosso ad alcuno, vale Arrestarlo, Pigliarlo, Impadronirsene. –
Esempio: Stor. Pistol. 172: Come lo Legato ebbe saputo dal conostabile lo fatto tutto,... fue molto dolente, pensando, come savio, che se volea cessare da sè il pericolo, convenia che mettesse mano addosso a de' maggiori cittadini di Bologna, e ad altri assai.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 61 t.: Avvisane il Castellano, sì che se avesse alcuno compagno sospetto, o di cui non si possa fidare, subito gli cacci; e anco se vi fusse alcun indizio, quantunque minimo, fa' se gli metta mano addosso, per modo che, se alcuna cosa fusse, si sappi, e riparisi e puniscasi come la materia richiede.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 7: Vennono in tanta iniquità, che gli vollono mettere le mani addosso e incarcerarlo.
Esempio: Ar. Comm. 2, 162: Potria alcun facile–Mente vederla entrar e farci mettere Le mani addosso.
Esempio: Ambr. Bern. 4, 8: Se per sorte ivi troviamolo, State sicuro che gli farò mettere Le mani addosso.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 270: Metter le mani addosso a certi ghiotterelli, dar fune per l'armi portate, tòr delle case quelle che v'erano di soverchio, ec.
Esempio: Cellin. Vit. 175: Pensando facilmente di poter mettermi le mani addosso, vedutomi in quel modo in ordine, si ritirorno indrieto.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 12: Avvisato per lettere come stesse la cosa, fece metter le mani addosso a colui che la statua per antica venduta gli aveva.
Esempio: Borgh. R. Rip. 245: Morte invidiosa.... mettendogli le mani addosso, gli tolse colla sua eccellenza il poter salire a maggior perfezione (qui figuratam.).
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 10: Incontrò Perifete,... il quale le mani addosso gli mise per impedirgli il passaggio; ma Teseo, a battaglia seco venuto, l'uccise.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 299: I quali (birri) misero subito le mani addosso a Renzo, per tirarlo fuori del letto.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 300: E che diamine era accaduto in quella notte, perchè la giustizia avesse preso tant'animo, da venire a colpo sicuro, a metter le mani addosso a uno ec.
Definiz: § CDXLV. E vale pure Percuoterlo, Malmenarlo; e talora Fare atti violenti contro la vita di esso. –
Esempio: Pass. G. Cr. 61: Misserli a dosso le spietate mani. Trattandol sì come affamati cani.
Esempio: Stor. Pistol. 85: Uguiccione lo fece pigliare (Castruccio), e mettere in prigione con intenzione di farlo morire; ma perchè Castruccio era molto grande, non gli ardia Uguiccione a fare mettere le mani addosso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 102: E poi ch'invano il monaco interroppe, E non potè mai far sì che tacesse, E che di pazienza il freno roppe, Le mani addosso con furor gli messe.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 323: Io (non potendomi Tenere) alzai la voce, e volli metterli Le mani addosso; ma com'una lucciola Egli sparì fuggendo.
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 3, 5: Non mi ha egli maltrattata? messo le mani addosso.... C. Sì, per cacciarvi di casa sua, ove avevi perso il rispetto e in fin minacciata la sua signora madre.
Definiz: § CDXLVI. Metter le mani addosso a un'opera qualsiasi, vale figuratam. Lavorare intorno ad essa per migliorarla, correggerla, e simili; ma non è maniera comune. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 29: Subito che sarà copiata (la commedia), ve la manderò. Con questo intento, che le mettiate le mani addosso dovunque n'arà bisogno.
Definiz: § CDXLVII. Mettere le mani avanti, o innanzi, e più compiutamente Mettere le mani innanzi per non cadere, vale Addurre anticipatamente argomenti di scusa, o Farsi accusatore di altri, per causare un'accusa o un rimprovero. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 393: Trova anco pretesto che noi altri cerchiamo di porli insidie; e mette le mani innanzi, come se a noi non fussero noti i modi che tiene per insidiar la vita a ciascuno di noi.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 95: Mettete pur così le mani innanzi,... signor, per non cadere.
Esempio: Not. Malm. 2, 615: Mettete pur così le mani innanzi. Questo termine ci serve, per esprimere uno che accusa un altro di qualche mancamento, del quale merita di esser accusato lui. Per esempio: I ragazzi dello spedale degl'Innocenti, i quali si suppone che sieno tutti bastardi, in occasione di contrastare con altri ragazzi, la prima ingiuria che dicano a quelli è: Tu sei bastardo; perchè non sia detto a loro. E questo si dice: Mettere le mani innanzi: e vi si aggiugne anche: per non cascare.
Definiz: § CDXLVIII. Mettere le mani innanzi ad alcuno, vale Appropriarsene i diritti, Usurparne le parti. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 112: Non è un far torto alle leggi il farsi da sè legge..., un mettere le mani innanzi al Principe, innanzi a Dio, a' quali soli s'aspetta la vendetta?
Definiz: § CDXLIX. Mettere le mani, o la mano, in checchessia, e talora Mettere le mani, o la mano, in checchessia a checchessia, vale Ingerirsene, Occuparsene, Provvedervi, e simili, a proprio talento. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 43, 50: Valentemente ci miser le mani, E.... Fermar la pace.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 166: E, circa la guerra da muoversi per questo effetto, non pare che ne stieno con molta paura; perchè non credeva che Spagna ci mettessi le mani, e che aveva bonissime lettere e ambasciate da quella Maestà.
Esempio: Bandell. Novell. 4, 170: Se in questo mezzo la pace tra i parenti loro non si faceva amicabilmente, che il signore vi metteria poi la mano, ed a mal grado di chi non volesse, gli faria pacificare, avvenisse poi ciò che si volesse.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 269: Imperocchè, dilettandosi d'ogni cosa, a tutte le cose mise le mani, ec.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 147: Quando pur le cose potessero portare qualche necessità di ridurvisi, non consentirebbe che l'ambasciator d'Inghilterra vi mettesse le mani, ma che solo il Nunzio avesse a fare gli ufficj che bisognassero.
Esempio: E Bentiv. G. Nunz. appr.: Vedremmo allora se toccherà al Nunzio o all'ambasciator d'Inghilterra di metter le mani nel trattato che sarà necessario di fare.
Esempio: Dat. Lepid. 136: I frati di S. Spirito ci metteranno le mani, e noi resteremo con tanto di naso.
Definiz: § CDL. Mettere le mani in cose o istituti civili, vale Arrogarsi autorità assoluta su quelli, Usurpare le facoltà, i diritti, relativi a quelli. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 245: Mettendo il principe le mani nelle leggi e ne' magistrati, aperse la via alle rapine.
Definiz: § CDLI. Mettere le mani, o la mano, nel fuoco. –
V. Fuoco, § CXLIV.
Definiz: § CDLII. Mettere le mani nelle cose altrui, vale Approfittarsene, Valersene, disonestamente, Rubarle. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 80: A troppa larghezza seguitano rapine; perchè quando per troppo dare cominciano ad abbisognare, sono costretti, per povertade, di metter le mani nell'altrui cose.
Definiz: § CDLIII. Mettere a mano una cosa, vale Assegnarla all'uso e avviare a servirsene; Incominciarla, Manimetterla. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 161: Se comincia a mettere La botte a mano, senza molto spendere Nostro patrone avrà da bere, e trarsene Potrà la sete (qui in locuz. figur.).
Definiz: § CDLIV. Mettere in mano a chicchessia, riferito ad armi, propriamente vale Darle, Consegnarle, ad esso; e figuratam., Eccitarlo a prendere le armi, Indurlo alla guerra. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 77: Aveva battuti e scherniti in piazza gli edili, e, quanto era in lui, risvegliata con quest'atto una guerra civile, e messe l'armi in mano a' suoi cittadini.
Definiz: § CDLV. E riferito a denari, vale Darglieli, Sborsarglieli, per rimunerazione, guarentigia, e simili. –
Esempio: Ambr. Furt. 2, 7: Non m'aiuti Dio.... s'io non ho trovato chi m'ha voluto mettere in mano cento cinquanta scudi, ed io gliene facessi copia (di una fanciulla).
Definiz: § CDLVI. E riferito figuratam. a prezzo, condizioni, e cose simili, vale Determinarli, Stabilirli, anticipatamente, per norma o regola di esso.
Definiz: § CDLVII. E pur figuratam. riferito a lite, questione, affare, e simili, vale Darglieli a trattare, a maneggiare, ed altresì Rimetterne ad esso il giudizio, Farnelo arbitro. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 18: Mettemmo questa quistione in mano di Giove re degl'iddei, e non la volle diterminare, per non offendere a niuna di noi.
Definiz: § CDLVIII. Mettere alle mani alcuno con altri, vale Indurlo a rissa. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § CDLIX, E semplicemente per Metterlo in contrasto, alle prese, con altri. –
Esempio: Car. Stracc. 2, 5: Facciamo una burla prima a lui per metterlo alle mani con gli Straccioni.
Esempio: E Car. Lett. ined. 1, 320: Il discorso che ‘l Cardinale ha fatto col Camaiano del papato, dà ognora più da dire a gli amici ed a gli nemici.... Io non credo che sia vero a punto come lo dicono, essendosi visto per tant'altre cose, che cercano per questa via di metterlo a le mani con gli amici.
Definiz: § CDLX. E per Fargli avere, o prendere, pratica, relazione, e simili, con altri. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 262: Ora voi volete pur mettermi alle mani con questo messer Sisto; e sapete ch'e' non può essere ch'ei non sia stato con quel vescovo ch'è morto, ed in grandissimo sospetto. Sia con Dio, io v'andrò.
Definiz: § CDLXI. Mettere nelle mani di uno, o in mano a uno, riferito a persona, cosa, luogo, vale Consegnarglielo, Darglielo in potere, in balìa, Abbandonarlo ad esso; anche figuratam. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 131: Ben vorrei che la cacciagione fosse stata di maggiore bestie...; ma piacque alla fortuna.... che furono topi; i quali da lei messi nelle mie mani, parve ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 196: Ingrossando la questione, l'una parte ricorse al Papa,... e l'altra parte ricorse a' Genovesi; e in loro commettendo la detta questione, si misono le castella nelle mani del Papa, e che nella fine desse le castella a colui di cui elle erano.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 199: La qual città se Cesare metteva in mano del Re Cattolico, con facultà di darla infra sei settimane libera al re di Francia, che ne potesse disporre ad arbitrio suo, gli avessero a esser pagati da lui centomila scudi, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 85: Avendo un Romano messo in mano d'altri schiavi un suo schiavo ch'aveva fatto fallo, comandò loro che ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 63: Per ultimo, confermato in sè il primo pensiero di tradirlo, mise vivo Iugurta in mano di Silla.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 227: Risolverono all'incontro i Fiamminghi di mettere in mano sua (della Regina d'Inghilterra) per allora la piazza d'Ostenden.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 312: Sin dal principio che il presidio s'era commosso, aveva egli usata ogni industria segretamente per farlo passar più oltre, e tirarlo in fine a metter la piazza in mano del Duca di Parma.
Esempio: Monet. Poes. 50: Vaghi fanciulli,... In man dei genitori il cor mettete, E ciascheduno ad obbedire impari.
Definiz: § CDLXII. E vale pure Affidarglielo, Commetterlo al suo senno, o al suo arbitrio, Dargli il carico o la cura di farne quell'uso, o governo, che si rileva dal contesto. –
Esempio: Leggend. B. Umilt. 16: Vedendo che non voleva con lei dimorare, benignamente la mise nelle mani di messer Niccolò.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 138: Io ti priego, per amore di Gesù Cristo crocifisso, che i nostri fratelli, e figliuoli spirituali, i quali Iddio ci ha messi nelle mani, ti sieno raccomandati.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 5: Umilmente a Zerbin si raccomanda, E gli ricorda quel ch'esso promise Alla guerriera ch'in sua man la mise.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 21: Mettendo Giovanna il governo del Regno nelle mani di quelle persone, ec.
Esempio: Cellin. Vit. 501: Ed avendola di nuovo, detto venditore, messa (la casa) in mano di sensali, per venderla a chi più gli piace, ec.
Esempio: Ben. B. Rim. 9: Non è di me contadin più stimato; Ognun mi mette i suoi danari in mano, Ognun mi dice: Meo, fa' tu il mercato.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 12: S'era dunque in Fiandra generalmente conceputa opinione, che Filippo.... dovesse.... mettere il governo totalmente in mano di quella nazione.
Definiz: § CDLXIII. Mettere per le mani a uno, e anche si disse Mettere in mano, o nelle mani, a uno, riferito a persona, vale Proporre, Raccomandare, Indurre a servirsene; e riferito a cosa qualsiasi, vale Consigliare, Suggerire, Indicare, Mettere in vista, e simili. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 256: Domando che la regina Didone inverso il tuo fratello Enea infiammi d'amore; ed acciocchè quello ch'io voglio venga pienamente fatto, tieni il modo ch'io ti metto in mano.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 141: Sendogli messo nelle mani Filippo (Brunelleschi), disiderando Giovanni fare qualche bella e ricca cosa, ne fu a' ragionamenti.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 130: Compar, che per le man me la metteste Per una fante dal dì delle feste, Credo che lo faceste ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 310: Si dee per acconcio modo e dolce scambiargli quella materia, e mettergli per le mani più lieto e più convenevole soggetto.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 20: Intendo per la vostra ultima, come lo Spedalingo v'à messo dua poderi per le mani, uno suo, uno d'altri.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 117: Onde essendo messo (il Cronaca) per le mani a Filippo [Strozzi], gli piacque tanto per il modello che gli fece del cortile e del cornicione che va di fuori intorno al palazzo, che, conosciuta l'eccellenza di quell'ingegno, volle ec.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 10, 213: Messolo dunque per le mani a messer Baldo, egli, ancor che avesse in animo di farla dipignere ad Andrea del Sarto,... si risolvette.... di allogarla a Niccolò ec.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 11, 47: Perchè avendo un priore della Certosa.... a far fare alcune pitture a fresco ne' canti,... gli fu messo per le mani Iacopo.
Esempio: Cecch. Donz. 4, 9: Ma state! Ecco Qua quel che me lo messe per le mani.
Esempio: E Cecch. Spirit. 1, 1: Io ho solo uno indirizzo, che M'è stato messo per le man da uno. Avete voi veduto un uom salvatico Là dal canto del Giglio, che lo chiamano Ariston Greco?
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 131: Perchè io veggo che voi vi accordate mal volentieri che questa serva, che io vi ho messo per le mani, indugi a venire, io l'ò accordata che la venga giovedì.
Definiz: § CDLXIV. E riferito a lavoro, o simile, vale Commetterglielo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 153: La quale storia fu messa per le mani a Perino.
Definiz: § CDLXV. Mettere tra le mani ad uno, vale Commettere alle cure di lui, Affidare ad esso, riferito così ad affari come a persone. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 208: Al medico fu messo tra le mani uno infermo, il quale aveva guasta l'una delle gambe.
Definiz: § CDLXVI. Vale anche Dare altrui in potere. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § CDLXVII. Mettersi in mano, o nelle mani, di alcuno, o ad alcuno, vale Darsi in potestà o in balìa di quello; e per estensione, Affidarsi, Commettersi, a quello. –
Esempio: Machiav. Rim. 366: Federigo dipartissi Vista de' suoi la Capuana pruova, E nelle man di Francia a metter gissi.
Definiz: § CDLXVIII. E in particolare, parlandosi di malato e riferendosi a medico, vale Affidarsi alle cure di esso. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 58: Avendo ripiene le gambe di vene molto difformi per la grossezza, e dispiacendoli questa bruttezza, risolvè di mettersi in mano al medico.
Esempio: Red. Cons. 1, 7: Si mise in mano de' medici. Ne ricavò questo giovamento: che ec.
Definiz: § CDLXIX. Mettersi la mano, o le mani, al petto, vale Interrogare la propria coscienza, Giudicare di una cosa, come se si dovesse giudicare di se stesso. –
Esempio: Galil. Op. VII, 745: Se voi vi metterete le mani al petto, e, facendo un soliloquio v'anderete rammemorando ed esaminando lo studio che averete fatto intorno a queste matematiche scienze, certo non mi attribuirete ad ottusità di cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in cotal materia proferite.
Esempio: Magal. Lett. 50: V. S. non si dia mai ad intendere d'aver fatto il primo passo fuori della barbarie. Mettetevi la mano al petto, e vedete quanto voi vi troviate ancora inabissato nella vostra, ec.
Esempio: Nell. Iac. Torment. 1, 11: Ma, sorella, mettiamci le mani al petto; ti par che si abbia a mangiare il pane a uffo?
Definiz: § CDLXX. Mordersi le mani di alcuna cosa, vale Pentirsene; e usasi anche assolutam. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 20: Folco le man poi si morse lui stessi, Ch'era meglio a Falcon creduto avessi.
Esempio: Med. Aridos. 4, 3: Quel Ruffo, che l'avea, si morde le mani, parendogli in poco tempo aver perduta una gran ventura.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 378: La qual cosa ebbe effetto, perchè il re, avendo giurato con seco stesso, fe' cosa da magnanimissimo; della quale poco dipoi si morse le mani, e recossi in dispetto il gran contestabile, ed allontanollo poi per sempre dalla corte, mentre ch'ei visse.
Esempio: Cecch. Donz. 2, 2: Guarda ch'io non entri Teco nel pazzo, perchè forse forse Tu te ne morderai le mani.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 5: Offerta gliel'avea già (l'opera del Granduca), lo confesso, Ma sommene anche poi morse le mani.
Definiz: § CDLXXI. Mordersi le mani, Rodersi le mani, e anche Mangiarsi, le mani, vale Minacciare vendetta, Crucciarsi, Mostrare rabbia e dolore. –
Esempio: Bocc. Filoc. 754: In tanta miseria viverai, che ‘l morir di grazia mille volte il giorno dimandarai; nè ti sarà dato, prima che le mani per rabbia t'abbi tu rose; e dopo questo vituperevolmente morrai.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 15: S'adirava e rinnegava Dio, E mordeasi per rabbia ambe le mani, Gridando: ec.
Esempio: Varch. Ercol. 71: E se ha animo di volersi, quando che sia, vendicare, stralunando o strabuzzando gli occhi verso il cielo, (diciamo) si morde il secondo dito, e' minaccia; e, più stizzosamente, mordersi o manicarsi o mangiarsi le mani per rabbia.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 40: Passerà quella tempesta; Cosa avete da mordervi le mani, E darvi questi pugni nella testa?
Definiz: § CDLXXII. Non cavare le mani da una cosa, o da un lavoro, o Non levare, le mani da una cosa, o da un lavoro, vale Non riuscire a condurlo a compimento; e Non cavare le mani di nulla, o Non levare, le mani di nulla, vale Essere indolente, o incapace, tanto da non riuscire a portar nulla a compimento. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 200: Noi facciamo stare sei mesi e un anno talora un gentiluomo per gli alberghi, e mai, di cosa che abbiamo a fare, non ne caviamo le mani.
Definiz: § CDLXXIII. Non ne volgerei, o volterei, la mano sottosopra, o sossopra, è maniera che si usò per dire: Non me ne prendo pensiero, Non ne tengo conto, Non me ne do briga, e simili. –
Esempio: Varch. Ercol. 133: I Latini, a chi diceva loro alcuna cosa della quale volessono mostrare che non tenevano conto nessuno, dicevano: haud manum vorterim; e noi nel medesimo modo: io non ne volgerei la mano sozzopra.
Esempio: Grazz. Pros. 241: Io so molto bene che ancora vivono, e forse più belle che mai, l'ignoranza, la presunzione, l'invidia e la malevolenzia; ma non me ne curo, e non ne volterei la mano sottosopra.
Definiz: § CDLXXIV. Non sapere dove tener le mani; dicesi di persona, a significare Esser quella molto semplice o rozza, nè sapere qual contegno si debba tenere nel conversare. –
Esempio: Panant. Paret. 70: I giovinetti di collegio usciti, Che ancor non san dove tener le mani, ec.
Definiz: § CDLXXV. Non sapere levare la mano, o le mani, da un lavoro o di sul lavoro, vale Non cessare di rifinirlo, Ritoccarlo di continuo per una particolare incontentabilità. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 62: Lo stento e la troppa diligenza alcuna fiata toglie la forza ed il sapere a coloro che non sanno mai levare le mani dall'opera che fanno.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 11, 41: Si mise a ritoccarlo (un quadro); e così non sapendone levare le mani, e ritoccando oggi la testa, domani le braccia, l'altro il torso, il ritoccamento fu tale, che ec.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 19: Protogene non sapeva levar mai la mano d'in sul lavoro.
Definiz: § CDLXXVI. Passare per la mano, o per le mani, di alcuno, o Passare per diverse mani, e simili, si dice figuratam. di affari che vengano trattati o condotti, di merci che siano vendute non direttamente, di denari da pagare o da riscuotere per conto d'altri, di scritture da rivedere, e simili, da alcuno, o da diversi. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 20: Dice san Bernardo: Fedel servo veramente sarai, se della molta gloria del Signor tuo (la quale passa, poniamo, per le tue mani senza uscire di te) nulla ti se n'appicca, (qui figuratam.).
Esempio: Guicc. Stor. 4, 183: E perchè per sua mano passavano tutte le spedizioni dei denari, poteva essergli in tutti i suoi disegni di grandissimo momento.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 145: Credo che di già e' ci abbia Rimesso, e in mano di messer Alesso, Delle migliaia, da dieci in su, di scudi. A. Voi il dovete saper, poi ch'i sua libri Passon per le man vostre. F. Io lo so, sì, E però te lo dico.
Esempio: Sassett. Lett. 111: Per quante più mani elle (le robe) passano, più vengono a caricarsi di spesa.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 263: Costumandosi far passare le borse per molte mani e mandarle anco in lontani paesi, come si sarebbe uno potuto assicurare, se dentro ad una tal borsa, senza aprirla, fossero.... 99, oppure 100 fiorini?
Definiz: § CDLXXVII. Perderla della mano. – V. il § DCV, Vincerla della mano.
Definiz: § CDLXXVIII. Pervenire alle mani, o nelle mani, a uno, e talora a mano di uno, detto sia di cosa sia di persona, vale Venire in potere di quello; comunemente Venire alle mani, o a mano. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 517: Il pregarono che gli piacesse di dover lor dire come costei alle mani pervenuta gli fosse.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 187: Molti de' quali fuggendo, per lo non saper le vie, a mano de' nimici uomini montani pervennero.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 256: Fei tal opera Per mezzo della serva, che pervennemi Il contrassegno nelle mani, e subito Ne feci un altro a quel del tutto simile.
Definiz: § CDLXXIX. E parlandosi di denari, vale Accadere ad uno di riscuotere; che più comunemente dicesi Venire in mano. –
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 25: E debbia scrivere entrata e uscita di ciò che li perverrà alle mani, e da cui, e quanto.
Definiz: § CDLXXX. Piegare le mani, poeticam. vale Congiungerne insieme le palme e le dita, e chinarle alquanto in atto di preghiera o di riverenza. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Gridò Fa', fa', che le ginocchia cali; Ecco l'Angel di Dio, piega le mani.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 41: Piega le mani; cioè chinale giù addoppiate a farli reverenzia per l'amore di Dio.
Definiz: § CDLXXXI. Pigliare la mano. – V. il § CDXIII, Levare la mano.
Definiz: § CDLXXXII. Pigliare l'acqua alle mani, dicevasi per Ricevere su le mani l'acqua versata dal servo, per lavarsele, e più specialmente prima del pasto. –
Esempio: Dat. Lepid. 105: Il Duca di Loreno.... usava, nel pigliare l'acqua alle mani, cavarsi di dito un bellissimo diamante, consegnandolo a chi gli dava la salvietta.
Definiz: § CDLXXXIII. Pigliare dalla mano di Dio, Prendere dalla mano di Dio, e più comunemente Ricevere, dalla mano di Dio, riferito a mali, disgrazie, e simili, vale Rassegnarsi alle disavventure, Sottomettersi umilmente alla volontà del Signore. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 184: Vi priego avervi cura voi, e pigliare tutto che segue dalla mano di Dio, con ogni quiete.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 252: Vi replico, che di tale molta perdita siate contento.... pigliare conforto, e dalla mano sua (di Dio) tutto quello li è piaciuto di fare.
Definiz: § CDLXXXIV. Pigliare per mano, per la mano, o per le mani, una persona. – V. il § DXX, Prendere per mano.
Definiz: § CDLXXXV. Pizzicare a uno le mani, Prudere, a uno le mani, o Sentirsi alcuno pizzicare, prudere, le mani, vale Avere esso gran voglia, o prurito, di dare delle busse; ma è maniera familiare.
Definiz: § CDLXXXVI. E Pizzicare a uno le mani, o la mano, di far checchessia, vale, in modo basso, Aver gran voglia di far checchessia –
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 2: Così cosi mi pizzica La mano di picchiargli l'uscio, e renderli (i denari).
Definiz: § CDLXXXVII. Porgere la mano ad alcuno, e anche Porger mano, ad alcuno, vale Stendergliela, sia per dargli aiuto, sia per donargli alcun che, sia per confermargli una promessa. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Ei (chi ha vinto a zara) non s'arresta, e questo e quello intende; A cui porge la man, più non fa pressa; E così dalla calca si difende.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 1: Questo intendesi: Chè altramente io non voglio: or dunque porgimi La mano. F. Ecco.
Definiz: § CDLXXXVIII. E figuratam., per Dargli soccorso, o favore, Venirgli in soccorso, e simili; riferito anche a facoltà dell'uomo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 127: Deh porgi mano all'affannato ingegno, Amor, ed allo stile stanco e frale, Per dir di quella ch'è fatta immortale, E cittadina del celeste regno.
Esempio: Poliz. Rim. C. 4: Porgi or la mano al mio basso intelletto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 20: La Sicilia non v'è lontana, e ci porge la mano.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 3: L'arte più bella, in che il Dator Sovrano Dei beni all'uomo è d'imitar concesso, È di porger benefica la mano All'infelice dalla sorte oppresso.
Definiz: § CDLXXXIX. Pure per Dare aiuto, Venire in aiuto o in soccorso; riferito a cose, o condizioni, sia morali, sia civili. –
Esempio: Guicc. Stor. 3, 425: Porse similmente a questa difficultà (dei denari) la mano il Pontefice; il quale, avendo sospettissima.... la vittoria del re di Francia,... numerò occultissimamente all'oratore di Cesare ventimila ducati.
Definiz: § CDXC. E pur riferito a cose morali, vale anche Secondare, Favorire, Dar compimento, e simili; ma non è comune. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 17: Chi mal sente, mal ama; e chi male ama, al mal porge la mano.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 56: Alla grazia ch'avete ricevuta, per amore di quella che l'ha impetrata, io voglio porgere la mano.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 350: Quinci porgo preghiere a sua bontate, Ch'egli al nostro sperar porga la mano.
Definiz: § CDXCI. Porger la mano a far checchessia, poeticam. vale Porsi o Darsi a farlo –
Esempio: Petr. Rim. 1, 35: Fora stanco Chi più degna la mano a scriver porse.
Definiz: § CDXCII. Por mano, le mani, o la mano, a checchessia, vale Afferrarlo Dargli di piglio, Prenderlo, anche a fine di toglierlo o portarlo via. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 110: E con que' denari a' quali Folco potè por mani, che furon pochi, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 160: In fè di Dio, questo gentiluomo è molto amico delle pietre, e ne deve avere piena la scarsella. E ponli mano a un carniere ch'egli avea.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 88: Non volse porre ad altra cosa mano, Fra tante e tante guadagnate spoglie, Se non a quel tormento ch'abbiàn detto Ch'al fulmine assimiglia in ogni effetto.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 29, 30: Ma quando al secchio pon la mano, allora Ecco dal ciel che una gran luce scende.
Definiz: § CDXCIII. E riferito in particolare ad armi, arnesi, istrumenti, vale Dare di piglio, Impugnare, o Afferrare, e servirsene all'uopo. –
Esempio: Vill. M. 4, 15: Essendo il tempo di mietere, tutti i Bolognesi, eziandio quegli che usi non erano di sì fatto servigio, sollecitamente posoro mano alla falce, e quello segavano, o grano o biada che fosse, con la paglia.
Esempio: Bibb. N. 9, 357: E dissegli Iesù: nullo ponendo la sua mano all'aratro, e riguardandosi adrieto, è atto del regno di Dio.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 31: E veggendosi intorno uno squadrone, Alla spada la man subito pose, E cominciò a difendersi da loro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 43: Gli convenne giurar (nè giurò in vano) Che fin che non togliea quella d'Orlando, Mai non porrebbe ad altra spada mano.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 1: Perch'invasati Nella ghiotta esca sua, benchè dannosa, Non vi fosse difficil, s'accidente Vi richiamasse all'armi, il porvi mano.
Definiz: § CDXCIV. E detto di fiere, vale Abbrancare, Acciuffare. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 84: Quando elli (il leone) va di notte per procacciare sua vivanda, ed alcuno lo sente, sì gli va dietro muggiando, facendoli noia; e, se ‘l leone li puote porre mano, per niuno modo non l'uccide però, ma rompeli le gambe, ec.
Definiz: § CDXCV. Vale anche Mettere in opera, Adoperare, checchessia, Servirsene o Ricorrervi all'uopo, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Le leggi son; ma chi pon mano ad esse? Nullo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 197: Quando io venni qui, io ci recai un sacco pieno di denari, e uno pieno di verità, e un altro pieno di bugie: quello de' danari ci ho tutto speso, ed altresì quello de' veri ho tutto speso e consumato; restami quello delle bugie; non ho altro a che por mano.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 379: Ma chi pon mano ad esse, cioè leggi, cioè, qual omo, qual signore spirituale o temporale, opera secondo le leggi? Poner mano al freno è operare lo freno, addirizzare lo cavallo ad andare come de'.
Esempio: Crudel. Rim. 16: A' tuoi strali pungenti, Alle tue fiamme ardenti Pon mano, Amore, ed alle tue catene...: Ferisci, ardi, incatena Il giovinetto audace, ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 251: Venne in questa maniera il pubblico ad ottenere il suo intento di screditare insensibilmente, e levare di corso, la moneta pisana,... senza por mano a prammatiche ec.
Definiz: § CDXCVI. Vale altresì Dare opera a checchessia, Darsi da fare intorno a quello, Impiegarvi l'opera propria, Attendervi, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 12: E qui con elli.... quel Donato, Ch'alla prim'arte degnò poner mano.
Esempio: Bocc. Decam. 10, 395: Cominciò.... a fare apprestare la cucina,... ed ad ogni cosa, come se una piccola fanticella della casa fosse, porre le mani.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 140: Nè volle mai che egli ponesse mano a rinettarle (le medaglie gettate) facevalo però da per se stesso, solamente perchè ec.
Definiz: § CDXCVII. E per Avviare checchessia, Dargli principio, Incominciarlo. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 132: Quando il nominato cavaliere Gaddi.... andò a vedere se egli vi aveva ancora posto la mano (a una pittura), trovò con sua gran maraviglia che.... già l'aveva finita.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 186: E non ne avrei Sei mesi prima avuto già sentore, Ch'ei pensassi di por le mani a nulla?
Esempio: Maff. Veron. illustr. 3, 113: Attesta Giovan Villani, com'ei vi pose mano (Dante alla Divina Commedia) dopo che fu in esilio.
Definiz: § CDXCVIII. Por mano, la mano, o le mani, a checchessia, vale anche Dare, Prestare, a checchessia aiuto, o favore, Venire in aiuto, in soccorso, di checchessia; per lo più figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Se mai continga che il poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca, ec.
Esempio: E Dant. Conv. 198: Quella orazione si può dire che bene venga dalla fabbrica del rettorico, la quale a ciascuna parte pone mano al principale intento.
Esempio: E Dant. Conv. 281: E non pose Iddio le mani propie alla battaglia dove gli Albani colli Romani dal principio per lo capo del regno combattero, quando uno solo Romano nelle mani ebbe la franchigia di Roma? Non pose Iddio le mani propie, quando li Franceschi, tutta Roma presa, prendeano di furto Campidoglio di notte, e solamente la voce di un'oca fè ciò sentire?
Esempio: E Dant. Conv. 282: E non pose Iddio le mani, quando per la guerra d'Annibale, avendo perduti tanti cittadini,... li Romani vollero abbandonare la terra, se quello benedetto Scipione giovane non avesse impresa l'andata in Affrica per la sua franchezza? E non pose Iddio le mani, quando uno nuovo cittadino di piccola condizione.... la romana libertà difese?
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis.: Le chiavi Portar di Pisa a' Signor di Milano, Pregando ch'agli lor bisogni gravi Per Dio piacesse loro por la mano.
Esempio: Bern. Orl. 6, 4: Fra le altre faticose Imprese sue, questa fu certo un mostro, Un miracol, che Dio la man vi pose.
Definiz: § CDXCIX. Porre mano, la mano, o le mani, in un affare, negozio, e simili, vale Avervi parte, Concorrervi con la propria cooperazione, Aiutare a prepararlo, a condurlo, e simili. –
Esempio: Instr. Cancell. 7, 320: Non resti già mai stabilito pubblico negozio, dove essi non pongano la loro propria mano.
Definiz: § D. E riferito a scrittura, od opera d'arte, vale Ritoccarla dove occorre, a fine di renderla più corretta, o più bella. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 409: Ma io le dico, e dico veramente quel ch'io sento, che ella ha sì bene espresso il suo concetto, che io mi vergogno d'aver avuto questo ardire di porvi mano (nella lettera).
Definiz: § DI. Porre mano in uno, poeticam. vale Assalirlo, Dargli addosso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 31: E se ben quivi Orlando ebbe vicino, Nè però Ferraù pose in lui mano, Avvenne che conoscersi tra loro Non si poter mentre là dentro foro.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 25: In un loco remoto Pose, per vendicarsene, in lui mano.
Definiz: § DII. Porre la sua mano a quella di un altro, poeticam. vale Prenderlo per mano. –
Esempio: Dant. Inf. 3: E poichè la sua mano alla mia pose, Con lieto volto, ond'io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 85: E poichè la sua mano alla mia pose; cioè, poi che mi prese per la mano con la sua mano.
Definiz: § DIII. Porre le mani, e talora Porre la mano, e anche Porre mano, addosso a uno, vale Prenderlo, Pigliarlo, sia per offenderlo o percuoterlo, sia per farlo prigione; Impadronirsene, Arrestarlo. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 304: Egli si difese sì francamente che nullo de' Greci fue tanto ardito, nè tanto sicuro, che ardisse di porregli la mano addosso.
Esempio: Vill. G. 338: Ma, come piacque a Dio per conservare la santa dignità papale, neuno ebbe ardire di toccarlo, nè piacque loro di porgli mano addosso, ma lasciarlo parato sotto cortese guardia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 131: Egli era assai gran cittadino,... sì che pochi messi sarebbono stati contenti di porli le mani addosso.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 11, 16: Che, a stanza d'Antonio d'Ubertino di ser Marchionne ponga le mani a dosso a Giovanni di Martino da l'Avane, che s'è fuggito da lui con le paghe.
Esempio: E Rep. Fir. Diec. Bal. 11, 69: Che ponghino le mani a dosso a Piero da Calci, ed al fratello, trombetti per lo adrieto del conte Carlo, e fatto l'ànno, ne avvisino.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 209: Orsù, costui è fermo; A farli por le mani addosso.
Definiz: § DIV. E figuratam. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 70: S'io posso un dì porti le mani addosso, Puttana libertà, s'io non ti lego Stretta con mille nodi,... Poss'io mal capitar, ec.
Definiz: § DV. Vale altresì Percuotere alcuno, Dargli delle busse. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 104: Da parecchi anni in qua, poi no gli ho posto le mani a dosso, s'è portata tanto male di me e di questi fanciugli, ch'è stato una cosa da nol credere se no chi l'ha veduta.
Esempio: Cas. Pros. 4, 169: E perciò istimo io che quelli, i quali sono arditi e sfrenati sì, che le mani addosso d'uomini liberi pongano, siano da castigare agramente.
Definiz: § DVI. Porre le mani nel sangue di alcuno. –
V. Sangue.
Definiz: § DVII. Porre le mani su, o in su, o sopra, una data cosa, vale Farla sua, Impossessarsene, Impadronirsene, e propriamente con una certa arte, o astuzia, o con violenza; e riferiscesi più spesso a denari. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 159 t.: Fece subitamente por mano su i tesori delle chiese.
Esempio: Cecch. Servig. 1, 2: Ma se per sorta i' ponessi le mani In su questi danari, io potrei dire Di pagarli la dote del suo, chè Ogni pochin ch'i' gli tenga mi basta.
Esempio: E Cecch. Servig. 1, 4: Il mio Zio la tolse per donna, e a poco a poco Pose le mani in su qualche migliaio Di scudi, che ella avea tutti contanti.
Esempio: E Cecch. Servig. appr.: Domenico, Che non istima se non il danaio, Ha disegnato.... di darmi moglie, e porre Le mani in su la dote.
Definiz: § DVIII. E riferito ad opera d'arte altrui, vale Lavorarvi attorno per emendarla, o renderla più perfetta, o per compierla. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 140: Delle cose de' buoni artefici fece (il Passignano) sempre gran conto; il perchè non volle mai porre la sua mano sopra d'alcuna lor fattura.
Definiz: § DIX. Porre in mano altrui, riferito a denaro, vale Darglielo come elemosina, ovvero come ricompensa, mancia, o simile. –
Esempio: Manett. A§. Op. stor. 35: Uno di que' fratelli gli puose un grosso d'ariento in mano per fare più credibile la cosa.
Esempio: Dat. Lepid. 92: S'accompagnò seco (con un prete), richiedendolo se avesse voluto dir messa per lui all'altare della Nunziata; e li pose in mano un testone.
Definiz: § DX. E figuratam., riferito a cose anche morali, vale Dare in altrui potestà, balìa, potere, governo, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 210: Mio ben, mio male, e mia vita, e mia morte Quei che solo il può far, l'ha posto in mano.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 266: Voi, cui fortuna ha posto in mano il freno Delle belle contrade, ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 113: Porre Diepa e Roano, piazze così importanti a frontiere dello Stato, in mano de gl'Inglesi.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 227: Gli Stati dovessero porre in mano di lei (della regina d'Inghilterra) Flessinghen e Ramachimo in Zelanda, e Brilla in Ollanda.
Esempio: Lambr. Elog. 141: E il popolo nostro fieramente indegnato si rammentò dei suoi maggiori, e, levatosi come leone ferito, dissipò quelle turme e pose il comando della città in mano del suo magistrato.
Definiz: § DXI. Pur figuratam., riferito a cose da farsi, anche costruito con un compimento verbale mediante la cong. Che, si usò per Dire, Significare, ad altrui norma o istruzione, Ordinare, Comandare, e simili. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 338: E posono loro in mano che facessero, incominciato la battaglia co' nimici, come di sopra avete inteso che aveano ordinato.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 234: Vengono insieme.... messer Giesù e San Giovanni, e vengono ragionando di quel che era da fare al presente; e dice Giovanni a lui: Messere, pommi in mano ciò che io abbia a fare, e ora, in mentre ch'io starò qui, e poscia, e quando io sarò nella prigione; dimmi la tua volontà, e tu comanda, e io sono per ubbidire.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 235: E pensomi che a San Giovanni messere Giesù gli aveva revelato la morte sua, e il modo com'ella doveva essere, e postogli in mano ciò che doveva predicare e dire.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 249: Padre, tu sai che giammai non ci partimmo dalla tua volontà e dottrina, e così siamo acconci a seguitare in tutto quello che tu porrai in mano.
Definiz: § DXII. Porre la legge in mano a uno. –
V. Legge, § LVII.
Definiz: § DXIII. Porre mente, o cura alle mani a chicchessia, e trovasi anche Tener mente, alle mani a chicchessia, vale figuratam. Badar bene a quel ch'ei fa o pensa di fare, Osservare come opera o si comporta, e simili. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 64: Porria sua madre, o suo padre.... dirle: Omai, Figliuola, e' ti conviene mutar modo, Chè l'uom ti pone omai cura alle mani.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 62: Perciò che molto gli poneva mente alle mani.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 2, 442: Guardinsi adunque, e con gran circunspezione si pongan mente alle mani, coloro i quali a prenderne alcuna si dispongono, perciocchè ec.
Esempio: Vill. F. 147: Determinarono li fosse tenuto mente alle mani, sì che non li venisse fatto.
Definiz: § DXIV. Portare in mano checchessia, usasi comunemente per Portarlo con la mano, senza altro aiuto.
Definiz: § DXV. E riferito in particolare ad anello, trovasi per Portarlo, Tenerlo, in dito. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 260: Il che ella non crederrà mai, se egli non le manda l'anello, il quale egli porta in mano, e che ella ha udito ch'egli ama cotanto.
Definiz: § DXVI. Portare in palma di mano. –
V. Palma.
Definiz: § DXVII. Prendere la mano. – V. i §§ CDXIII–CDXV, Levare la mano.
Definiz: § DXVIII. Prendere la mano a fare una cosa, vale Assuefarsi, Avvezzarsi, a farla, Divenire esperto nel farla. –
Esempio: Giust. Vers. 225: Ed ei, presa la mano a far l'oracolo, O rispondeva avvolto, o stava muto.
Definiz: § DXIX. Prendere in mano una cosa, figuratam., vale Prenderne sopra di sè il pensiero, la cura, la briga; Imprendere a farla, condurla, trattarla, reggerla o guidarla, e simili. –
Esempio: Martin. T. V. 10, 36: Perocchè tu hai presa in mano la mia causa e la mia difesa (o Dio), ti se' assiso sul trono tu che giudichi con giustizia.
Definiz: § DXX. Prendere per mano, per la mano, e talora per le mani, alcuno, e anche Pigliare, per mano, per la mano, e talora per le mani, alcuno, vale Prendere e stringere, con la propria, o con le proprie, la mano, o le mani, di esso, per dimostrargli affetto, amorevolezza, o confidenza, specialmente nel riceverlo e nel congedarlo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 45: Per man mi prese (Laura), e disse: ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 76: Il Vescovo.... si levò, ed andò verso costoro, e pigliandoli per la mano, disse: Voi siate li ben venuti, figliuoli miei; che novelle avete voi?
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 339: Accomiatandosi l'uno dall'altro, Agnolo pigliò per le mani il ricco Fiorentino, e ‘l Fiorentino lui.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 347: E presi li Genovesi per le mani, gli menò in sala.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 31: Poi lo prese per la mano, e disse: Matteo, i' sono venuto per istarmi un poco teco.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 385: Al nostro giugnere E' si fè incontro, e si pigliò la Fausta Per mano allegramente.
Definiz: § DXXI. Prendersi per la mano, detto di più persone, usasi familiarmente, e figuratam., a significare Accordarsi in checchessia, ma a fine per lo più, non buono.
Definiz: § DXXII. Prestar mano, o una mano, a chicchessia o checchessia, vale Dargli aiuto, o favore; anche figuratam. –
Esempio: Capp. Longob. 170: Quell'istesso arcivescovo di Ravenna, che aveva prestato tanto gran mano alla chiamata di Carlo, governava per conto suo l'Esarcato.
Esempio: E Capp. Econ. 365: Sentì la Toscana nella sua prosperità qual mano benefica tra loro si prestassero le due sorelle.
Definiz: § DXXIII. Prudere a uno le mani. – V. il § CDLXXXV, Pizzicare a uno le mani.
Definiz: § DXXIV. Rapire di mano a uno checchessia, figuratam., vale Ottenerlo, Conseguirlo, con aperta ingiustizia verso di esso; e riferiscesi a cosa che quegli era in procinto di avere, e la teneva già come sua. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 62: Metello, punto d'invidia, e dolente che fornita da lui la guerra, quando altro non restava che pigliare la persona di Iugurta, venisse Mario, cresciuto per ingratitudine verso di lui, a rapirgli di mano la corona e ‘l trionfo, non volle ec.
Definiz: § DXXV. Recare alle mani ad alcuno una persona. – V. il § CCLIII, Arrecare per le mani.
Definiz: § DXXVI. Recare alcuno in sua mano, o alle sue mani, o Recarsi in mano, una città, uno stato, il governo, o simile, vale figuratam. Ridurlo in potestà propria, in suo arbitrio, Farsene capo, o signore. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Quegli è.... Provenzan Salvani; Ed è qui, perchè fu presuntuoso A recar Siena tutta alle sue mani.
Esempio: Vill. M. 75: E messer Giovanni Panciatichi s'avea recato in mano il governamento di quella terra.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 264: Questo messere Provensal fu presuntuoso ad arrecare a sè la maggioria de la sua città...; e però seguita: A recar Siena tutta in le sue mani; cioè a recar tutta la città di Siena nel suo governo e ne la sua potenzia.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 392: Questo fu il moto di fruttidoro, pel quale affortificatosi il Direttorio coll'esclusione dei dissidenti, e coll'unione dei consenzienti, e fattosi padrone dei consigli, recava in sua mano la somma delle cose.
Definiz: § DXXVII. Recarsi in mano, o per le mani, una cosa, vale Prenderla, Afferrarla. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 255: Ne ebbe in dono questa testa (di San Giovan Batista), e questa pessima figliuola la portò alla più pessima madre, e quando la vide, sanza misura si rallegrò, e recossela in mano, e diceva, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 51: Una bertuccia..., avendo veduto gli atti e' modi del dipintore quando era sul ponte, e avendo veduto mescolare i colori e trassinare gli alberelli e votarvi l'uova dentro, e recarsi i pennelli in mano, e fregarli su per lo muro, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 52: Questa bertuccia andò alla cappella..., e salita sul ponte, recandosi gli alberelli per le mani, e rovesciando l'uno nell'altro, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 184: La donna scende d'una scaletta.... con un frugatoio, il quale diede a Bozzolo, che avea il bigonciuolo da pesci già recatosi in mano.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 284: Comperò le dette oche, e portatole a una fantina che le portasse, giugnendo presso a San Friano, si recò l'oche in mano.
Definiz: § DXXVIII. Restare attaccato alcun che alle mani di una persona, si dice per significare che questa ruba destramente ciò che può avere o maneggiare. –
Esempio: Magal. Mend. abol. 77: Quei poveri, che si lamentano di non trovar da lavorare, il più delle volte non ne trovano, o perchè quando n'hanno avuto glien'è restato sempre qualche poco attaccato alle mani, o perchè ec.
Definiz: § DXXIX. Ricevere dalla mano di Dio. – V. il § CDLXXXIII, Pigliare dalla mano di Dio.
Definiz: § DXXX. Rimanere nelle mani di alcuno, detto di un lavoro, vale Rimanere affidato, commesso, interamente a lui, Essere quegli divenuto padrone di condurlo a suo talento. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 123: Stimando sempre Filippo che la opera in fine in quel modo avessi a rimanere nelle mani sue, come s'ella fussi in tutto sua opera, ec.
Definiz: § DXXXI. Rimettere mano a un lavoro o a un'azione qualsiasi, vale Riprenderne la continuazione dopo una interruzione; e assolutam., si usò per Ripigliare il discorso, Ricominciare a parlare. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 18: E Maria, piangendo, ancora rimetteva mano, e diceva così: ec.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 74: San Giovanni rimise mano, e disse quelle parole che ‘l Signore aveva detto a Giuda.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 112: Stettesi adunque cheto frate Puccio, e rimise mano a' suoi paternostri.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 273: Vedendo Andrea tornato in Firenze, fecero ch'egli rimise mano all'opera, e seguitando vi fece quattro storie, l'una accanto all'altra.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 159: Sono alcune poche settimane che ho rimesso mano alla stampa, che ha dormito sedici mesi.
Definiz: § DXXXII. Rimettere a mano una cosa, trovasi per Tornare ad occuparsene, ad attendervi. –
Esempio: Sassett. Lett. 165: Se io ritorno, noi rimetteremo a mano le postille ed ogni altra cosa, e tutto si riandrà.
Definiz: § DXXXIII. Rimettere in mano, o nelle mani, di uno, o a uno, un ufficio, un carico, un negozio, e simili, vale Investirnelo, Dargliene libera potestà, Commetterlo al suo senno od arbitrio, Affidarglielo interamente. –
Esempio: Vill. G. 357: In sua mano era rimessa la lezione (elezione) dell'uno di quelli tre, cui a lui piacesse.
Esempio: Real. Franc. 24 t.: El re..., in presenza di tutti e' baroni, gli rimisse ogni cosa nelle mani, e volle che ciò che ordinasse fusse fatto, cioè ogni patto nella battaglia e ogni partito.
Esempio: Alam. L. Gir. 7, 135: Ma il voi rimetter e la donna vostra Tutto in mia man, la vera altezza mostra.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 46: Discorrendo che non arien perduto in Sicilia, nè sarieno dalle loro alte speranze caduti, se avessero allora lasciato la maggioranza sopra l'armi, e rimesso il governo degli affari in mano d'Alcibiade.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 74: Senza che temeva (il popolo) che, rimettendosi il magistrato sovrano in mano a persona tanto partigiana della nobiltà e di tanto gran dignità appresso a' patrizi, non privasse il popolo interamente della libertà.
Definiz: § DXXXIV. Rimettere la palla in mano. –
V. Palla.
Definiz: § DXXXV. Rimettersi nelle mani di alcuno, vale Sottoporsi al suo arbitrio, Abbandonarsi alla sua volontà. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 15: Tu hai a fare così: d'andare a lui 'l più tosto che tu puoi, e tutta ti rimetti nelle mani sue.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 201: Gittate l'armi in terra, nelle mani d'Aldobrandino si rimisero.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 101: Quando l'uomo si rimette nelle mani o va per consiglio a gran maestri, ti convien fare quello che vogliono, o bene o male che si sia.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 9: Posono giù l'armi, e rimisonsi nelle sue mani.
Definiz: § DXXXVI. Riporre in mano a uno checchessia, vale Rendergliene la signoria, il dominio, Restituirglielo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 38: Di riporgli ogni cittade in mano, Che sia tra ‘l Nilo e 'l segno ch'Ercol fisse, Con volontà d'Orlando gli offeria.
Definiz: § DXXXVII. Ritirare la mano dal fare checchessia, vale figuratam. Cessare di farlo, Desisterne. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 579: Ma fattolo anco capace delle cose occulte, che sotto il nome della religione si macchinavano, l'avea indotto a ritirar la mano dal favorire il Duca di Guisa.
Definiz: § DXXXVIII. Ritornare alle mani con uno, vale Rappiccare la zuffa con esso. –
Esempio: Pulc. Luc. Cirif. Calv. 7, 34: Rivolse presto il cavallo Spinetto, Per ritornare alle man col fratello.
Definiz: § DXXXIX. Rodersi le mani. – V. il § CDLXXI, Mordersi le mani.
Definiz: § DXL. Rubare la mano. – V. i §§ CDXIII–CDXV, Levare la mano.
Definiz: § DXLI. Scambiare le carte in mano
V. Carta, § XXXV.
Definiz: § DXLII. Sfuggire una cosa di mano a uno, vale Perdere questi l'occasione, ovvero Non avere esso, o Non trovare, il modo opportuno, di ottenerla, o di conseguirla. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 49: Quando conveniva menare a fine alcuna impresa, se nol faceva, cadeva in sospetto, non di non aver potuto, ma di non aver voluto; e.... quando voleva impiegar tutto lo studio, non era cosa che potesse sfuggirli di mano.
Definiz: § DXLIII. Sposare dalla mano manca, o mancina, conforme a maniera francese, vale Contrarre matrimonio segretamente con alcuna che non può o non deve apparire come legittima consorte. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 250: Ho così buon'opinione del signor Francesco Redi, che voglio credere ch'ei lo serva (il genio del secolo) in qualità mera di galante, ma che non abbia fatto la cascata di sposarlo, nè anche dalla mano manca, come si usa in que' matrimonj di coscienza, che non hanno ad apparire (qui figuratam.).
Definiz: § DXLIV. Stare alle mani con alcuno, vale Sostenere una lotta, un combattimento, con quello; usato anche assolutam. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 12: Con lui stette alle man poco o niente.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 138: Subitamente salse a cavallo, ed armato tal quale egli era, si fece incontro a chi lo cercava; e senza altrimenti lasciarsi prendere, lungamente stette alle mani.
Definiz: § DXLV. Stendere la mano, vale Fare con la mano l'atto di chiedere l'elemosina; ma usasi anche per lo stesso che Chiedere l'elemosina.
Definiz: § DXLVI. Stringere la mano, o le mani, vale, figuratam., Concedere parcamente. –
Esempio: Bocc. Lett. 35: Nè crediate ch'egli stringa più le mani della sua grazia a voi, che abbia fatto a quelli che di sopra ho nominati.
Esempio: Bart. D. Vit. Caraff. 2, 71: Al dispensiero di casa ordinò che intanto il provvedesse (un povero uomo) ogni dì di vitto bastevole a sustentarsi. Ma questi, o gli paresse soverchio, o che la cosa andasse oramai troppo a lungo, cominciò a stringer la mano.
Definiz: § DXLVII. Tenere mano a uno, lo stesso, ma meno comune, che Tenere di mano a uno. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 154: Erano in questo concordi, che l'un re dovesse tener mano e porgere aiuto all'altro nell'acquietare i suoi Stati e nel purgarli dalla diversità della religione.
Definiz: § DXLVIII. Tenere mano, la mano, o le mani, a checchessia, vale Secondarlo, Favorirlo, Cooperare al suo effetto, alla sua riuscita, per lo più di nascosto, e contro il dovere. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 293: Al qual parlare (di Turno) tenne mano la regina Amata e gran parte de' Laurentini. Ma lo re Latino in nullo modo si volse piegare di tornare a drieto sua promessa.
Esempio: Vill. G. 746: A queste discordie tenieno mano molti Baroni del regno.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 72: Ed in questa guisa Bruno e Buffalmacco, che tenevano mano al fatto, traevano de' fatti di Calandrino il maggior piacer del mondo.
Esempio: E Bocc. Decam. 76: E con loro insieme teneva mano a beffarlo.
Esempio: Pucc. A. Centil. 31, 27: Ma non sarebbe mai fatta di piano Sì fatta legge, se non che la briga, Ch'e' grandi avien tra lor, ci tenne mano (qui figuratam.).
Esempio: E Pucc. A. Centil. 58, 86: E niun si scoprì dentro alle mura, Che tenesse con lor la mano al ballo.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 250: Tu dubiti, Cosimo, di non essere avvelenato, e fai te morire di fame, e poco onore a me, credendo ch'io volessi tener le mani ad una simile scelleratezza.
Esempio: E Machiav. Pros. Stor. pol. 2, 289: Intese, e fu fatto chiaro, che messer Antonio Marcelli, uno dei primi cittadini di Cortona, aveva tenuto le mani a mettere dentro Gostanzo.
Esempio: E Machiav. Comm. 150: Io sapevo bene che le madri volevano bene a' figliuoli; ma non credevo che le volessero tenere le mani alle loro disonestà.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 244: Quel che si fussi la cagione di questa venuta (del Valentino), la fu di gran terrore a' cittadini savj per più cagioni: l'una, per il sospetto che prese il popolo a torto che i cittadini vi tenessino mano;... l'altra, perchè ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 21: Le donne inique Tracie, ch'ebber parte Nel crudele omicidio ingiusto e strano, Raguna in un gran pian tutte in disparte Dall'altre pie che non vi tenner mano.
Esempio: Cecch. Stiav. 4, 3: E tu Anco tien mano che tuo padre faccia Queste cosaccie?
Esempio: E Cecch. Stiav. 5, 5: Così si fiacchi ‘l collo, come la Lo sa, e ci ha tenuto mano.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 258: Vorrebbe essere adiutato da voi, in un caso che li debbe essere stato apposto, di aver tenuto mano a non so che omicidio di vostro servidore.
Esempio: Lampr. Comm. neutr. 1, 236: Faccia procedere a rigoroso esame sopra i fogli del preteso armatore, non supponendosi mai che esso (console), o la respettiva Ammiralità, voglia tener la mano alla pirateria ed alla frode.
Definiz: § DXLIX. Tenere di mano a uno, vale Aiutarlo segretamente a compiere qualche impresa, per lo più men che onesta, Essere complice, o consenziente, con esso, Concorrer nel fatto: e Tener di mano a una cosa, vale Favorirne di nascosto la riuscita, Cooperarvi. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 527: Il Duca, non avendo servito l'Imperatore, si era dall'altro canto recato per nemico il Re per cagione di questa congiura, che, tenuta e maneggiata in Siena dal suo ambasciatore, mentre che vi stette,... gli dava certissima credenza che il Duca vi avessi tenuto di mano.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 100: La mattina seguente, saputosi il nostro arrivo, corse un bisbiglio che eravamo venuti in quel paese con centinaia di migliaia di scudi per impiegarli quivi in mercanzie della Cina,... e che i detti Gesuiti ci tenevano di mano, e avevamo riposto i danari nel loro collegio.
Esempio: Fag. Comm. 6, 114: Oltredichè, a dirtela, non vo' entrare a causa tua in qualche impegno con questo capitano, ch'ei sospetti ch'io ti tenga di mano, o qualcosa; no, no.
Definiz: § DL. Tenere le mani addosso a uno, vale Sorvegliarlo, Proteggerlo, Custodirlo, affinchè non commetta errori, o falli, non incorra in pericoli, e simili. E usasi più, che altro nella maniera deprecativa, Che Dio mi tenga, ci tenga, e simili, le sue sante mani addosso. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 171: Intendo che Gio. Battista, con tutta la vostra buona relazione, fa troppo a securtà con gli studj. Io desidero che gli teniate le mani addosso, perchè tal volta suol fare di gran carriere.
Definiz: § DLI. Tenere le mani a cintola. –
V. Cintola, § XI.
Definiz: § DLII. Tenere le mani a' fianchi. –
V. Fianco, § XLVI.
Definiz: § DLIII. Tenere le mani a sè, vale Astenersi dal toccare, o dal percuotere, o da qualsiasi gesto villano. –
Esempio: Tratt. Color. Rett. 35: Le mani terrai a te, sicchè rade volte le menerai.
Esempio: Bern. Orl. 48, 56: Turpino in questo lo chiama insensato; Ma basta, e' tien le mani a sè e cammina.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 355: Oh, tien le mani a te, presuntuoso, improntaccio, ch'i' ho altro che fare.
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 1, 5: Tien le mani a te, e la bocca al cesso.
Definiz: § DLIV. E figuratam., si usò per Astenersi dal prendere la roba d'altri, dall'approfittarsene, o impadronirsene. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 485: Franco Sacchetti.... voleva vivere della sua entrata e tenere le mani a sè della robba d'altri.
Definiz: § DLV. Tenere le mani in capo a uno. –
V. Capo, § CXCVIII.
Definiz: § DLVI. Tenere le mani in più cose, o anche persone, vale Esserne, Starne, in trattato, per iscegliere poi tra esse. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 439: Pure terrèno le mani in parecchi, che al tempo si piglierà il meglio (si parla di matrimonj).
Definiz: § DLVII. Tenere le mani su una cosa, usato figuratam., vale Averne cura, Sopravvegliarla, e simili. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 5, 107: In su questo e ogni altra cosa a te commessa terrai bene le mani.
Definiz: § DLVIII. Tenere le mani chiuse, vale Essere avaro, Non usare generosità, anche figuratam. –
Esempio: Bandell. Novell. 1, 47: Io non debbo mai ne l'opere virtuose di liberalità tener chiuse le mani.
Definiz: § DLIX. Tenere le mani strette, vale Regolarsi nello spendere, Tenere di conto dei denari, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 9: Se se' cassiere, portati en modo abbia onore, e tieni le mani strette.
Definiz: § DLX. Tenere buono in mano. –
V. Buono, sostantivo, § XXXIII.
Definiz: § DLXI. Tenere gli occhi alle mani. – V. il § CCCXVI, Avere gli occhi alle mani.
Definiz: § DLXII. Tenere in mano, vale Tenere alcuna cosa con le mani, Tenerla salda in mano; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Rim. 79: Allegro mi sembrava amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 96: Poi ne spiccò di quel cammello un quarto, E disse: Io intendo il mio conto vedere; Guarda s'io taglio appunto come il sarto; Tegnamo in man, ch'io veggo il cavaliere.
Definiz: § DLXIII. Figuratam., vale Avere appresso di sè, in sicuro, riferito a cosa d'altri. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Mano.... Tenere in mano: Avere appresso di sè effetti d'altrui.
Esempio: E Crusc. Vocab. IV: Tenere.... Tenere in mano. Avere in mano; e figuratam., Avere appresso di sè, in sicuro.
Definiz: § DLXIV. Tenere in palma di mano. –
V. Palma.
Definiz: § DLXV. Tener mente alle mani. – V. il § DXIII, Porre mente alle mani.
Definiz: § DLXVI. Tirare a sè la mano, trovasi per Cessare di aiutare, di proteggere, Togliere il proprio favore, o la propria grazia, e simili. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 33: Li cattivi provocano l'ira di Dio contra la città, e... sono causa che Dio tira a sè la mano, e non lascia correre la grazia del buon governo.
Definiz: § DLXVII. Toccare la mano ad alcuno, vale Dargli, Stringergli, la mano, a fine di salutarlo, di fargli festa, di congratularsi con esso, e simili. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 334: Giunti che fummo a lui, e toccato quella mano che gittò a terra la città di Troia,... dicemmoli per ordine la nostra ambasciata.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 260: Per tua parte mi toccò la mano Montelupo donzello della Parte Guelfa, e dissemi il simile che gli altri detti di sopra.
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 14: Gli accompagnò con tutta sua famiglia Fuor della terra più di dieci miglia. Pur finalmente toccò lor la mano, E quanto può di nuovo a lor s'è offerto.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 10, 75: Carlo contento gli Tutti con lieta e con serena faccia Vengono a lui: chi toccò la mano, E menò solo un servo molto adatto Del conte Orlando, detto Ruinatto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 199: gli tocca la mano, E chi lo bacia, e chi lo stringe e abbraccia.
Esempio: Bern. Orl. 14, 57: Un gran baciare, un gran toccar di mani Si fer dipoi che s'ebber conosciuto.
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 1: Detti in Bartolo Ed in Ilario, che, come mi viddero, Mi si fecero incontro, e mi toccarono La mano; e Ilario, come propio a genero, Mi fece le parole.
Esempio: Cecch. Servirg. 4, 4: Porterete Cotesta scritta a Benuccio, e se ella Starà a suo modo, che penso di sì, Dite ch'e' la soscriva, e da mia parte Toccategli la mano.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 124: O parenti, io sono il più felice E 'l più contento che viva: toccatemi La mano. Io ho trovato una figliuola E la moglie.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 122: Uscirono dall'una e dall'altra parte i capitani.... a toccarsi la mano, ed a congratularsi fra loro della conservata salute.
Definiz: § DLXVIII. E figuratam., vale Dargli una mancia, una ricompensa, e simili, per ottenere cosa desiderata, e spesso non giusta. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 282: Tocca la mano a qualche epigrafista..., E benchè tu sii stato un gran poltrone, Figurerai più di Napoleone.
Definiz: § DLXIX. Vale anche Dargli la sicurtà, la fede, stringendogli la mano. –
Esempio: Cecch. Stiav. 5, 6: Da poi che tu, che hai a sborsar, lo credi (che la fanciulla sia tua figliuola), I' lo crederrò anch'io, che l'ho a ricevere.... I' son contento, e ti tocco la mano. N. Buon pro ci faccia.
Definiz: § DLXX. Toccar mano e baciar gota, o semplicemente Toccar la mano, vale Dare la fede di sposo. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 51: Volle toccare al principio la mano, Come è usanza di marito a sposa.
Esempio: Bemb. Lett. 1, 47: Toccolle la mano ieri; a casa se la menerà fra due o tre giorni.
Esempio: Cecch. Donz. 5. 3: Volete voi venire in casa adesso, A toccar mano? L. E baciar gota? F. Sì.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 294: I' mi delibero Di voler ir così da me di pratica A chetichelli, adesso ch'e' non pensano Al fatto mio, a far motto alla Livia, E toccar mano e baciar gota, intendimi? Pigliare intanto il possesso.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 302: Sgridata la fanciulla,... la riguida in camera, E gli comanda che a messer lo medico.... la faccia le debite Accoglienze; ei si accosta e dà nel Tullio, E con cinquanta parole di zucchero Vuol toccar mano e baciar gota.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 44: Il Re si rallegrò con Floriano: Sceso di sedia poi colla figliuola, Gli fece allor allor toccar la mano.
Esempio: Not. Malm. 1, 184: Toccar la mano. È lo stesso in questo caso che quel che diciamo Impalmare o Far l'impalmamento, dal toccamento che si fa della palma della mano dagli sposi: che è il primo atto che si faccia per lo stabilimento del contratto di matrimonio.
Definiz: § DLXXI. Toccare con mano una cosa, vale Acquistarne certezza con l'esperienza propria, o Averne i segni evidenti, le prove sicure. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 234: Io vi dico che ‘l prigion vostro.... son io; e se non fosse per mal parere, io vel farei toccare con mano.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1. 238: Rispose, la Maestà del Re essere prudentissima e avere gli orecchi lunghi e il creder corto, e che la udiva ogni cosa, ma prestava fede a quello che toccava con mano esser vero.
Esempio: Ar. Comm. 2, 231: Ma so che nuocere Non mi può questo suo parlar, trovandolo, E toccandol con man, tutto verissimo.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 91: Or se queste ragion son manifeste, Se le tocchi con man, se le ti vanno, Conchiudi, e di' che ec.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 347: Prima bisogna toccarlo con mano, e poi crederlo.
Esempio: Bemb. Asol. 22: Ma che vo io argomentando di cosa che si tocca con mano?
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 8: Io ti parlo da verissimo, Perchè questa fanciulla è nata nobile, E farottel toccar con man, se ascoltimi.
Esempio: Bandell. Novell. 1, 341: Dico adunque che i mariti nostri contra il devere ed ogni ragione di noi si dolgono, come adesso adesso farò lor toccar con mano.
Esempio: Dav. Tac. 1, 364: Nerone bandì che Ottavia corruppe il prefetto per aver l'armata dal suo..., e che tutto aveva toccato con mano.
Esempio: Galil. Op. IV, 720: Vi aggiugnerei di più che questa sola esperienza ben osservata e considerata può bastare a farci toccar con mano che ec.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 97: Si è toccato con mano, nelle ricognizioni fatte in sul luogo,... che non puote la cupola nei vicini tempi aver fatto nuovo movimento.
Esempio: Red. Lett. 1, 172: In somma si tocca sempre con mano che coloro che veramente son uomini da bene non usano mai le finezze delle umane politiche, quando voglion persuadere che che sia.
Esempio: Magal. Lett. scient. 82: Questa cosa si tocca con mano: ecco il sommo dell'indubitabilità.
Definiz: § DLXXII. Togliere la mano da uno, vale lo stesso che Levare le mani da dosso a uno, ma è meno usato. –
Esempio: Segner. Mann. sett. 16, 2: Tu corri rischio ch'ei tolga da te la mano, e che ti abbandoni nella tua nudità.
Definiz: § DLXXIII. Togliere di mano a uno checchessia, vale Portarglielo via a forza, Rapirglielo, ed altresì Sottrarlo alla potestà, o al dominio, di quello. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 54: Ch'a Giove tolte son l'arme di mano, Temprate in Mongibello a tutte prove.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 118: Il Re comanda ai servitori sui Che subito il convito si prepari, Sperando che non debba essergli tolta La vivanda di mano a questa volta.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 4: E gran parte di Grecia avea già tolta Di mano a gli empj usurpatori indegni.
Esempio: Fag. Rim. 1, 211: Se d'esser vero Zelo tu t'invogli, Non dar la sferza in mano alla Pazzia, Di mano all'Ignoranza il lume togli (qui in locuz. figur.).
Definiz: § DLXXIV. E riferito a persona, vale Liberarla dalla soggezione, dalla signoria, di alcuno. -
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 27: Tolto Da la savia Melissa fu di mano A quella scelerata, che travolto Gli avea in mirto silvestre il viso umano.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 78: Sicinio, arrestato il passo, domandò a' patrizi qual ragione gli movesse a tòrre Marzio di mano al popolo.
Definiz: § DLXXV. Tornare a mano di alcuno, vale Tornare sotto la potestà, sotto il governo, di esso; ma non è maniera comune. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 22: Onde per ciò male n'avvenne loro, chè i Franceschi per sentenzia dei Romani si perderono la degnità dello imperio di Roma, e si tornò a mano d'Italiani.
Definiz: § DLXXVI. Trarre le mani da un'impresa, o simile, vale figuratam. Terminarla, Sbrigarsene. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 55: E comandò el Re che, a pena della vita, dovessono in due dì giudicare. In molto meno se ne trarrà le mani.
Definiz: § DLXXVII. Trarre di mano, o delle mani, a uno chicchessia, vale Liberarlo dalla sua potestà o balìa, Sottrarlo alla sua forza o violenza; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 29: Morte mi s'era intorno al core avvolta; Nè tacendo potea di sua man trarlo, O dar soccorso alle virtudi afflitte.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 209: Colla mia sollicitudine ed opera, delle mani la trassi alla morte.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: Pregommi ch'io vedessi se a te, che sei ingegnoso, dessi il cuore trar questa giovane a quel Corso delle mani, quando ci abbia a mettere.... que' pochi danari che e' si truova.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 10: Non l'uccise, perchè i suoi gliene trassero di mano.
Definiz: § DLXXVIII. Trarre di mano a uno denari, e simili, vale Riuscire con stento, o con artificio, a farseli dare. –
Esempio: Cecch. Servig. 3, 3: Ma per guarirlo del pazzo, e acciocchè Gli attenda ad altro, e per trarli di mano, Com'ho fatto altra volta, qualche scudo, Io voglio ch'una sera tu gli faccia Una burla sì fatta.
Definiz: § DLXXIX. Ungere le mani, o la mano, a uno, vale, figuratam., Corromperlo con denari, o con doni, per arrivare a un intento. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 191: Il buono uomo per certi mezzani gli fece, con una buona quantità della grascia di san Giovanni Boccadoro, ugner le mani.
Esempio: Pucc. A. Centil. 59, 57: Il qual (un capitano fatto prigione), poichè alla guardia unse la mano, Come colui che sapeva il costume, Se n'andò verso Moncia (Monza) salvo e sano.
Esempio: Cecch. Spirit. 3, 2: E' si pensarono ch'io cedessi col danaio; E però cominciarono tutti a ugnermi Gagliardamente le mani.
Esempio: Buomm. Cical. 44: Con ugner un po' lor le mani con buona quantità della grascia de' Brancadori, e' fanno ec.
Definiz: § DLXXX. Uscire di mano, dalle mani, o delle mani, di alcuno, o ad alcuno, vale Liberarsi dalla forza, potestà, signoria, balìa, soggezione, di quello, ed anche, per estensione, dal pericolo di esser preso da quello; Scampare, Sottrarsi da alcuno, fuggendo, o in qualsiasi altro modo. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 279: Passando per Luni giana, da' malandrini fu preso e rubato, e così male in arnese, uscito delle loro mani, seguì il suo viaggio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 36: Io che sforzar così mi veggio, voglio, Per uscirgli di man, perder la vita.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 130: Convien ch'io mi distempre A dir ch'uscissi di man di famigli, E che la trentavecchia ora mi pigli.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 169 t.: Quivi, mentre che ricercando tutti i luoghi del campo, senza far cosa degna di tale indugio, andaron consumando il tempo, il nimico uscì loro di mano.
Esempio: Cellin. Vit. 203: Più tosto che lui mi possette uscir delle mane, sanza cappa e sanza berretta, fuggì fuora.
Esempio: Cecch. Spirit. 4, 4: Ma poco dopo che la nacque, i Turchi Ce ne menorno stiave.... M. E come Uscisti voi lor delle mani, che E' non ve l'accoccassino?
Definiz: § DLXXXI. E figuratam.; detto anche di cose. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 434: Ridusselo Lionardo in luogo che non ebbe mai ardimento di rispondergli nè di parlare alla sua presenza.... Ora, per ogni rispetto, a questo cittadino non parve avere fatto poco, quando gli fu uscito delle mani.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 59: Non ci sarebbe il loro onore (dei medici), S'egli (il Papa) uscisse lor vivo delle mani, Avendo detto: Gli è spacciato, e' muore.
Esempio: E Bern. Lett. fam. V. 254: Vedete che sempre mi son ingegnato mantenermivi (nell'amicizia vostra), se non con altro, almanco con far continuamente debito con voi, acciò che vo' non mi potessi mai uscir delle mani, e che ogni volta che il mio misero stato mi soccorreva, i' avessi continuamente dove rifuggire.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 151 t.: Non è vergogna occupare lo Imperio, ma il perderlo; e non sarà imputato a pietà, ma a dappocaggine, il lasciarselo uscire di mano, per non uccidere chi te lo toglie.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 195: Vorrei che se Michele viene costì in Firenze, che voi gli sturassi bene gli orecchi, e che voi lo sollecitassi del pagarvi quanto voi mai potete; perchè se lui vi esce delle mani, temo che voi non ne caverete nulla.
Definiz: § DLXXXII. Pur detto di cose, e più specialmente di opere d'arte, vale Essere fatto, condotto a termine, compiuto, da alcuno; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 87: Tutte le cose, di che 'l mondo è adorno, Uscir buone di man del Mastro eterno.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 7: Si era veduto in brievi giorni uscire loro delle mani vaghissime pitture e sculture, e di vivace e resoluta prestezza e bontà.
Definiz: § DLXXXIII. Uscire di mano, o dalle mani, a uno, figuratam., detto così di persona come di cosa, vale anche Perdere quegli, Venirgli meno, l'occasione, l'opportunità, il modo, di avere la persona, o di conseguire la cosa, o simile, della quale si discorre. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 476: Mi pareva questa (fanciulla) fussi così el nostro bisogno, come qualche altra si potesse trovare.... Troppo mi duole che per lentaggine ci sia uscita di mano.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 396: Presene papa Nicola grandissimo sdegno, parendogli averla conchiusa (la pace) come aveva, e uscirgli di poi dalle mani.
Esempio: Bern. Rim. burl. 161: Le carestie passate e i tempi strani, C'hanno chi morto e chi fatto mendico, Pan che di te non arei dato un fico; Tu m'eri quasi uscito dalle mani. Or vi sei, non so come, ritornato.
Definiz: § DLXXXIV. Venire alle mani, vale Passare, nelle questioni, nei diverbj, dalle parole alle busse o alle armi; Azzuffarsi, Percuotersi. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 165: Ch'egli è maggior prodezza Raffrenar la mattezza Con dolci motti e piani, Che venire alle mani.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. II, 265: E chi porterà ambasciate, lettere o cartelli scritti di alcuna sorte, infra chi fusse la quistione, o tratterà cosa alcuna per fare venire altri alle mani, o vero darà consiglio o aiuto o favore,... sia condennato in pena di scudi cinquanta d'oro.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 184: Una volta fra l'altre condannarono due padri a pagare una grossa somma di danaro, perchè i loro giovani erano tra sè venuti alle mani.
Esempio: Salvin. Odiss. 377: Qual mai sollazzo condusse Iddio in questa casa! il forestiero E Iro si bisticciano tra loro Per venire alle mani; or presto, aizziamogli.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 8: Bisognando alle mani anco si viene.
Definiz: § DLXXXV. E detto in particolare di soldati, di eserciti, e simili, vale Attaccar battaglia, Combattere, Pugnare; ed è usato tanto assolutam., quanto con un compimento retto dalla prep. Con. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 115: Ordinato il modo d'appiccar la battaglia, subito venne alle mani co' nemici.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 160: Le genti spagnuole temevano più di una banda di Alamanni, che aveva il Re, di diecimila, che di tutto il resto delle fanterie, e fuggivano le occasioni del venire seco alle mani.
Esempio: Assed. Montalc. 346: Ma prima che guadagnassero il poggio, li fu forza il venire alle mani, perchè si trovava dentro Montalcino il nobile e valoroso signor Giordano Orsino.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 446: Vennero alle mani li Franzesi con gli Imperiali.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 32: Appena ebbero i Toscani spazio di ordinar le file e far le schiere, che, gittati a caso più tosto che lanciati i pili, si venne alle mani con le spade.
Esempio: Varch. Stor. 2, 233: Venne alle mani con Bertino, e toccò in su la prima giunta una ferita.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 56: Niuno ardì d'aspettarlo o di venir seco alle mani, ma da lontano, lanciando e saettando, l'uccisero.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 31: Rinfrancate che ebbe le genti, venne alle mani co' Romani, non lungi dalla città d'Ascoli.
Esempio: Dav. Tac. 2, 262: Agricola mise animo a tre coorti Batave e due Tungre di venire alle mani con le spade, arme appuntata e loro antica e destra.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 345: Fece subito comandare al Renty che si fermasse in quel sito, ma sempre con apparenza di venire alle mani, finchè sopra giungesse la notte.
Definiz: § DLXXXVI. E figuratam., trovasi per Affrontare alcuno e parlargli, a fine di venire in chiaro, o alla conclusione, di checchessia. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 2: Mi par mill'anni di saper qualcosa Di quegl infermi: lo star troppo duro In sulle sua, cosa è da cortigiani. Io vo' venire a' ferri, Vo' venire alle mani. Odi, odi, Sano.... S. Chi mi vuol? chi mi chiama? Oh tu se' tu, eh, bellasta?
Definiz: § DLXXXVII. Venire a mano, o alle mani, o più raramente per le mani, a uno, detto di persona, vale Capitargli o Presentarglisi dinanzi, e più che altro per caso, Avvenirgli di vederla, di conoscerla, di trattarci, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 270: Quando qui mi viene alle mani alcuna giovinetta che mi piaccia, io lascio stare ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 19: Ho mandato per te, perchè diversa gente, e di diversi paesi, ti vengono per le mani al tuo albergo.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 298: Avendo acquistato lo re Carlo Magno tutta la Spagna, gli venne per le mani uno Spagnuolo, o Iudeo, o al tutto Pagano, il quale era uomo di molto sentimento e industria.
Esempio: Poliz. Pros. 18: Io non indugierò nulla di scrivere una lettera al Duca di Calabria,... nella quale li accuserò una certa spia del Turco, la quale a questi dì mi venne alle mani.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 31: A tempo mi venne alle mani don Gian Matteo Faetani da Rimini, monaco di Monte Oliveto,... perchè io gli facessi alcun’opere ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 61: Ed eletto favoritissimamente, cominciò di subito a far massa di soldati, arrolando, contra la legge e l'uso, ogni mendico e schiavo che gli venisse a mano.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 142: Sono il più delle volte poco a proposito gli ossequi che i giovani e le persone nuove nel mondo prestano a chi viene loro alle mani, non per viltà, nè ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 301: Ecco: mi viene alle mani uno, che si vede non vorrebbe altro che cantare.
Definiz: § DLXXXVIII. E figuratam. –
Esempio: Bern. Orl. 261: Amor, tu mi vien tanto per le mani, Che forza è che qualcuna io te ne dia, Ch'io ti risponda di tuoi modi strani, Della tua maledetta gelosia ec.
Definiz: § DLXXXIX. E detto di cose, vale Occorrergli, Avvenirgli, di trovarle, Abbattersi a vederle, ad averle, e simili. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 137: E di queste vasa mi vennero a mano quasi mezza una scodella, nella quale erano scolpiti ec.
Esempio: Plut. Vit. 221: Timoleone volse gettare la sorte, e pigliò gli anelli del dito di ciascuno, e mescolò tutti gli anelli insieme nella sua falda, e pigliò il primo che gli venne a mano.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 260: Lessi in un libricciuolo, che mi venne a mano, l’infrascritta cosa.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 248: Nell’aprire alcun libro di subito, e considerare quello che prima gli venisse a mano.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 71: Venutagli alle mani una tavola, a quella s’appiccò.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 103: Questo cane non è per li fatti mia, se non piglia più che un porco per volta. Se gliene venisse alle mani uno di quelli ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 135: E così quello che visse, bontà della trota che gli venne per le mani, visse riccamente e in buono stato.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 59: Io non ho però fretta; ma quando ti venissi alle mani la buona derrata (del lino), te lo ricordo.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 58: Potrebbe essere che me ne venisse alle mani (delle croci dell’ordine de’ cavalieri di Malta) una piccolina.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 200: Ma quelle [città] che pur non vi misero l'immagine della città, o che noi non sappiamo, non ci essendo venute alle mani delle loro antiche monete,... non mancarono mai di mettervi il nome.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 188: In questo tempo, non posso credere non vi venga a mano qualcosa di buono (parla di una casa per abitazione).
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 26: Voglion far l’Aristarco e censurare ciò che vien loro alle mani.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 58: Messomi con diligente studio a cercar lume di qualche notizia sopra questo fatto, mi venne a mano un manoscritto greco.
Definiz: § DXC. Venire a mano, o alle mani, di uno, o a uno, vale altresì Cadere, Venire, in potestà, nella signoria, sotto il dominio, la soggezione, il governo, di esso; detto così di persone, come di stati, città, e simili. –
Esempio: Senec. Decla. 184: Catone, che era per la parte di Pompeo, per non venire alle mani di Cesare, s’uccise.
Esempio: Stor. Pistol. 198: Vedendosi così assediato lo legato da’ Bolognesi, e che la gente sua nè altra nol poteano soccorrere, e temendo forte di non venire alle mani de’ Bolognesi, domandò ec.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 240: Lo quale regno li era venuto a mano per Andromaca sua moglie; la qual fu mogliera di Ettor suo fratello.
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 108: Tutta Borgogna è venuta alle mani de’ Maganzesi, dappoi in qua che morì el re Aluigi.
Esempio: Bibb. N. 2, 603: Ecco ch’io mi muoio ora di sete, e in questo modo verrò alle mani di questi incirconcisi Filistei.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 64: La cagione, perchè la terra non è murata si è, che dicono che, s’ella venisse alle mani de’ Cristiani, non vogliono che ec.
Definiz: § DXCI. E per similit. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 296: La pecora che fugge del pecuglio, spesse volte viene a mano del lupo.
Definiz: § DXCII. E semplicemente per Venire in balìa, in potere, di alcuno; detto anche di animali. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Ed io: Maestro mio, fa’, se tu puoi, Che tu sappi chi è lo sciagurato Venuto a man degli avversarj suoi.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 3: Venendo a mano del predetto tiranno un valentissimo e fervente cristiano, lo quale per nullo tormento.... su mutava, ec.
Esempio: Barber. Docum. Am. 299: Se ti vien tuo nemico A man, questo ti dico; Così ti porta d’ello Come se non sia quello.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 41: Io ti priego che tu me lo dia, e che uccelli così mansueti.... non vengano alle mani de’ crudeli che gli uccidono.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 238: Acciò che a mano di vile uomo la gentil giovane non venisse.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 150: Tutti i dì della vita sua si botò di non fare dipignere la notte, per non venire alle mani degli scarafaggi (qui figuratam.).
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 22: Per mio mezzo alle man gli è venuto Colui che ti rubò già il tuo cavallo.
Definiz: § DXCIII. Pure per Venire in potere, Venire in possesso, di alcuno, detto di cose; ed altresì Pervenirgli, Venire quegli ad averle, comecchessia. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 92: Gli uomini l'hanno (il lupo cerviero) veduto coprire (una certa pietra preziosa) col sabbione, per una invidia di natura, che cotal pietra non vegna a mano d’uomo.
Esempio: Viagg. Terr. sant. 321: Venne alle mani dei detti Saracini il detto corpo di Santa Caterina, ed eglino l’arsono.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 326: Avendo veduta in man del signor Giannotto una vostra (lettera), data di Sicilia, mi sono imaginato che questa vi possa trovare, o aspettare là tanto che vi venga a le mani.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 105: L’eredità ci vengono alle mani come beni di naufraghi.
Definiz: § DXCIV. Venire da mano, vale Tornar comodo alla mano che più comunemente si adopera, o destra o sinistra. –
Crusc. Vocab. IV.
Definiz: § DXCV. E figuratam., Riuscire facile, agevole, a uno, Avvenirgli facilmente, checchessia, o il fare checchessia. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 230: Sarà vero pur troppo ch’io non ho risposto al Monsignor Reverendo di Arimini: non che io me lo ricordi; ma so che mi vien forte da mano il far di queste.
Definiz: § DXCVI. Venire fra mano a uno, vale Capitargli per caso, Abbattersi uno a trovare o ad avere, detto così di persone, come di cose; e detto di lavoro, vale Essergli affidato fuori di ogni espettazione. –
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Venire.... Venire fra mano. Lo stesso che Venire per le mani.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 58: Voglio figurarmi di avere in pronto una fabbrica, simile a quella che venne fra mano al Vasari.
Definiz: § DXCVII. Venire in mano, o nelle mani, di uno, o ad uno, detto così di persone, come di stati, città, e simili, vale Cadere, Venire, nella potestà, nella signoria, sotto il dominio o la soggezione, o sotto il governo, di esso. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 268: Avendo vinti quelli di Celtiberia, gli venne nelle mani la vergine d'infinita bellezza, che, sanza alcuna macula, la rimandò così vergine, ec.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 104: La discendenza di Carlo Magno si distese in pochi gradi di successione, e lo Imperio venne poi nelle mani de’ Tedeschi per la maggior parte.
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 75: Benchè da’ cavallari e altri che vengono da Milano si dica il ducato tutto essere venuto nelle mani del re.
Esempio: Bemb. Stor. 56: In brieve spazio di tempo molte castella, che di qua da Adda sono, in mano loro vennero.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 70: I Nolani le porte a’ cavalieri francesi apersero; ritenuti e intrapresi il signor Virginio e il Conte, i quali amendue in mano del re vennero.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 41: Chelidonide, ritiratasi in disparte, s’appiccò al collo il laccio, per non venire in mano a Cleonimo, se presa fusse la patria.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 60: Senza accorgersene venne in mano de’ nimici.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 230: Con l’acquisto di tante città principali, ch’erano venute in mano al Farnese, e con l’essersi impadronito egli d’Anversa particolarmente, non si può dire quanto ec.
Definiz: § DXCVIII. E detto di cosa, vale Venire in potere, in possesso, di alcuno, Venire questi ad averla, a possederla. –
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 4: Onde gli Hai tu avuti (i panni)? dillo su. T. Che importovi questo? A. Perchè son miei, dico; non odi tu? Donde ti son venuti in mano?
Esempio: Cecch. Servig. 1, 2: Io ho pensato Di veder s’io potessi far in modo Che questi suoi trecento scudi d’oro Mi venissero in mano.
Definiz: § DXCIX. E figuratam., detto di persona, per Capitare, Pervenire, in casa di alcuno, Venire per qualsiasi caso a stare con esso. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 320: Ma come venneli (una fanciullina) In mano?
Definiz: § DC. Detto di lettera, o simile, vale Pervenire ad alcuno, Essergli recapitata, Giungergli. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 197: Com’ha egli A creder che mi sia venuta in mano (una falsa lettera), Che già gli ho detto com’io non conosco Questo Fortunio?
Definiz: § DCI. Detto di danaro, e simili, vale Venire alcuno a Riscuoterlo, a riceverlo in compenso, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3. 64: Fatto egli conto dopo queste opere di quanto gli fusse venuto nelle mani, e del tempo che in farle aveva speso, conobbe che pochissimo aveva avanzato e che la fatica era stata grandissima.
Definiz: § DCII. Detto di lavoro, o simile, vale Venir commesso, affidato, interamente ad alcuno. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 35: Al quale ne’ dì suoi vennero in mano molte cose e molto onorate: ed in quelle si portò egli tanto bene,... che le ingegnose e industriose fatiche sue lo hanno fatto famoso e chiaro.
Definiz: § DCIII. Venire per le mani a uno. – V. i §§ DLXXXVTI, DLXXXVIII e DLXXXIX, Venire a mano.
Definiz: § DCIV. Venire sotto mano a uno, vale Venire facilmente in potere di esso, Cadere sotto la sua signoria, e simili. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 33: Sfuggì a suo potere l'occasione di venir loro sotto mano.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 102: Anzi la colpa che gli era data rendeva chiara testimonianza del gran benefizio che da lui ricevettero i Volsci, i quali non arien creduto d’aver ricevuta ingiuria per non aver presa Roma, venuta loro sotto mano, se non fussero stati ben vicini al pigliarla per lo senno di Marzio.
Definiz: § DCV. Vincerla della mano, o Vincere, della mano, è locuzione propria del giuoco dei dadi, e vale Vincere su l'avversario, a punti eguali, per ragion della mano, ossia del diritto di tirare o giocare pel primo. Ma più comunemente è usato in senso figurato, e vale Essere primo, più sollecito che altri, a far checchessia; Guadagnare, o Approfittare, col prevenire, col precedere. E il suo contrario è Perderla, o Perdere, della mano. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 125: Con tutto ciò il concorrente vi fa un amore serrato serrato. Ho paura che 'l nostro paraninfo non se la perda della mano.
Esempio: Din. Cical. III, 2, 42: Ci metteremo in prima in prima a considerare la nimicizia ch’è tra 'l vino e l’acqua, e spero che, o gli metteremo d'accordo, o manderemo a spasso un di loro; arei detto in bordello; ma perchè il gran Dante me la vince della mano, si lascia a lui, e (come disse il Piovano Arlotto) a chi vi volesse entrare.
Esempio: Dav. Tac. I, 260: Essa manterebbe la grandeza medesima e più sicura, se Claudio, che non si guarda..., vincessono della mano.
Esempio: E Dav. Tac. I, 337: Vedendo il caso in termine, che, se Agrippina non era vinta della mano, Nerone era spacciato.
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XV, 300: Il Todesco presta il nome (in una pubblicazione contro Galileo) e l’Orso l'opera, seben ei la perderà della mano ancor la seconda volta, tentando doppo il Chiaramonte di macchiare il sole.
Esempio: Bard. P. Avinav. 4, 8: Ma perchè non la vinca della mano Rinaldo, egli spulezza via pian piano.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 61: Così va innanzi, e l’altro lo seconda, E il servitor gli segue anch’ei pian piano; Ma quel demonio, che va sempre in ronda, Gli sente, e gli vuol vincer della mano.
Esempio: Segner. Op. 1, 757: Chi non sa quanto i demonj con Dio si studiano sempre a vincerlo della mano?
Esempio: Not. Malm. 2, 590: Gli vuol vincer della mano. Vuole esser più diligente e più lesto di loro. Gli vuol prevenire. È traslato da quei giuochi di dadi ec., ne’ quali il punto uguale non è pace, ma vince quello che è il primo a tirare. Per esempio, io sono il primo a tirare, e scuopro sei; tira il secondo, e parimente scuopre sei; sebbene il punto è uguale, vinco io che sono stato il primo a tirare; e questo si dice Vincer della mano, perchè colui che è il primo a tirare, si dice Aver la mano.
Definiz: § DCVI. Vincere la mano, vale Guadagnare il primato, Ottenere la precedenza. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § DCVII. Vincere la mano. – V. i §§ CDXIII–CDXV, Levare la mano.
Definiz: § DCVIII. A dargli un dito, prende il dito e la mano, o, come anche si disse, ne va col dito e con la mano, o A mostrargli, un dito, prende il dito e la mano, o, come anche si disse, ne va col dito e con la mano; maniera proverbiale, che dicesi a proposito di persona che sia per natura tanto ardita, o arrogante, da prendere facilmente troppa confidenza con altri, o superiorità su quelli. –
Esempio: Borgh. V. Scritt. 612: Usiamo dir noi, sendo mostro loro il dito, se n’andarono col dito e con la mano.
Definiz: § DCIX. Bisogna baciar tal mano che si vorrebbe veder mozza. –
V. Baciare, § XI.
Definiz: § DCX. Che benedette ti sieno, gli sieno, ec., le mani; maniera proverbiale che denota approvazione di qualche atto violento, che ha prodotto buoni effetti, che ha fatta giustizia, e simili. –
Esempio: Bern. Dial. Poet. 227: O perchè non avesti le forze conformi a l'animo, sì ch'io potessi dire adesso: Benedette ti siano le mani?
Esempio: E Bern. Dial. Poet. 247: Un dì fu imbavagliato da Alcibiade e buttato in mare: che benedette li sian le mani!
Definiz: § DCXI. Chi fa i fatti suoi non s’imbratta le mani. –
V. Fatto, sostantivo, § CIV, e Imbrattare, § IX.
Definiz: § DCXII. Come disse mona Giunga o Ghigna: Di veduta con queste mani. Modo proverbiale e scherzevole, significante l'aver potuto, non solo vedere, ma anche toccare, la persona o cosa di cui si discorre. –
Esempio: Machiav. Comm. 118: Io so che la Pasquina entrerà in Arezzo; e innanzi che io mi parta da giuoco, io potrò dire come monna Ghinga: Di veduta con queste mani.
Definiz: § DCXIII. Dio ci metta, o ci ponga, le sue sante mani, o la sua santa mano, o Che Dio, ci metta, o ci ponga, le sue sante mani, o la sua santa mano; Se Dio non ci mette le sue sante mani, o simili; maniere significanti l'apprensione in cui siamo, per le gravissime conseguenze che possono derivare da una data condizione di cose, che noi giudichiamo quasi irreparabile senza un particolare aiuto divino. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 327: Noi di qua siamo tutti nel travaglio che potete pensare, di questa guerra.... Se ‘l signor don Garsia non s’arrischia a qualche fazione, siamo a mal partito; e pure è necessario che lo faccia, in cosa di tanta importanza, ancora per gli stati del suo Principe. E Dio ci metta la sua santa mano.
Esempio: Segner. Lett. 135: Sto con travaglio per non vedere ancora come la consaputa matassa abbia a svilupparsi. Prego il Signore a porvi lui la sua santissima mano.
Definiz: § DCXIV. E per similit. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 30: Pur ci conviene star fermi al berzaglio, E Macon priego che le man ci metta.
Definiz: § DCXV. La mano lotosa non netta bene la mano altrui; sentenza proverbiale, significante che Chi ha dei difetti non può correggere gli altri. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 194: Mondo in sè dalli vizj debbe esser quelli, lo quale vuole correggere altrui; perocchè l’occhio lordo l'altrui macola ben non vede, e la mano lotosa l'altrui mano bene non netta.
Definiz: § DCXVI. Non sappia, o simile, la mano manca quello che fa la dritta; precetto evangelico di tener segrete a tutti le opere di carità, se vogliamo averne merito da Dio. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 122: E così non saprà la man manca quello fa la diritta, perchè la limosina tua sarà in ascondito; e il Padre Eterno, che vede in ascondito, la ti renderà in cielo.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 186: Le elemosine.... si facciano.... in secreto, tanto che la man sinistra non sappia della destra.
Definiz: § DCXVII. Scappati la mano; maniera di dire, che si usò come in parentesi nel senso di Contrariamente ad ogni espettazione, Che è e che non è, e simile. –
Esempio: Varch. Ercol. 126: Sogliono alcuni, quando favellano, usare a ogni piè sospinto, come oggi s’usa: sapete, in effetto, ovvero in conclusione; altri dicono: che è, che non è, o l’andò e la stette; altri dalle, che le desti, o cesti e canestri; altri scappati la mano, e alcuni scasimodeo, e chi ancora chiacchi bichiacchi, ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 165: Poi, scappati la man (che venga il morbo A questa sorte d’animal sì pazza), Ognun di lor più chiacchiera e schiamazza, Che non farebbe alla Nunziata un orbo.
Esempio: Galil. Op. IX, 96: Aviamo già Idraotte, famoso e nobil mago, il qual si risolve di voler essere a parte della gloria per la futura [....] sopra i Cristiani, per la quale agevolare vuol unir le sue genti con l’Egizie e mandar la nipote a debilitar le forze cristiane; ma, scappati la mano, mandata che ha via la fanciulla, non pensa mai più nè a guerre e a unir sue forze, nè a vittorie.
Esempio: E Galil. Op. IX, 122: Io mi aveva assettata la fantasia per sentir prove e maraviglie grandi da quest’eroe; con tante frette, con tanti mutamenti di scudi, con tanto correre innanzi e in dietro, con tanti angeli che vengono insin di paradiso a guarirlo perchè ritorni in guerra; e, scappati la mano, tutte queste furie si risolvono in lanciare un’asta a un soldato.
Definiz: § DCXVIII. Una mano lava l’altra, e tutte e due, o ambe, o le due, lavano il viso, o anche il mostaccio, o L’una mano, lava l’altra, e tutte e due, o ambe, o le due, lavano il viso, o anche il mostaccio; proverbio denotante l'utilità, o la convenienza, di giovarsi o aiutarsi reciprocamente. –
Esempio: Fr. Cherub. Vit. matr. 91: Or non è cosa ragionevole che sia bene servito da quelli, per gli quali tanto disagio e fatica porta? Certo sì: chè, come dice il volgare detto, l'una mano lava l’altra, e tutte a due lavano il viso.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 20: L’una man lava l’altra e le due il viso.
Esempio: Grazz. Comm. 135: Io ti ricordo che l'una mano lava l’altra e le due il viso.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 409: L’una man lava l’altra. C. E tutte e due Lavano poi il mostaccio.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 14: Col presente Avviso Che a me gioviate di pregarvi ardisco; Una man lava l’altra, ed ambe il viso.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 274: S’avviò con lo sconosciuto, ringraziandolo della sua cortesia. Di che cosa? diceva colui: una mano lava l’altra, e tutt’e due lavano il viso.