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1) Dizion. 5° Ed. .
CAUSA
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pag.681


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CAUSA.
Definiz: Sost. femm. Ciò che di per sè produce un effetto.
Dal lat. causa. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 14: Secondo che procedono da causa naturale intrinseca.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 9: È ben lecito Che introducendo le cause medesime, Ne sortischin dipoi gli effetti simili.
Esempio: Tass. Dial. 3, 372: Sì buona invenzione, come quella de le lettere, non sarebbe da me attribuita a così maligna causa, com'è il demonio.
Esempio: Marchett. Lucrez. 7: Dunque non pur de' più sublimi effetti Cercar le cause, e dichiarar conviensi Della luna e del sole i movimenti.
Definiz: § I. Quindi Causa prima dicesi Dio, come creatore di tutte le cose. E Causa seconda, qualunque essere creato, pel quale altre cose producansi. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 122: Da sapere è che Dio, ch'è la prima causa, della quale tutte le cose hanno a causarsi per le influenze delle spere e circuli del cielo,.... in queste cose di sotto adopera, e fa influenze alcuna volta per necessità, alcuna volta per disposizione e qualitade.
Esempio: Savonar. Pred. 1: Dico e parlo a te, Signore mio; el quale, secondo li filosofi, se' prima causa.
Esempio: E Savonar. Pred. appr.: Dimmi: è vero questo, che 'l bisogna dare una prima causa?.... Questa prima causa, cioè Dio, produce le cose in questo universo per le seconde cause. Ben potria, s'el volessi, fare senza le seconde cause. Potria el Signore, s'el volesse, generare quì subito una mela, senza le seconde cause; perchè lui ha fatto el cielo e la terra di niente: ma produce quaggiù gli effetti e le cause naturali per le seconde cause, per comunicare più la sua bontà a quelle: e vuole che le sieno participe ancora loro a tali operazioni. Come se tu vedessi, che un dipintore pigliassi la mano d'uno fanciullo, e dipingesse là una figura: tu diresti, ch'el dipintore l'avesse fatta e non el fanciullo.
Esempio: E Savonar. Pred. appr.: Le seconde cause sono instrumenti di Dio.
Definiz: § II. Per Cagione, Quello cioè da cui ha origine, motivo, occasione, una cosa qualunque. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 411: Vennero di là nuovi avvisi, i quali furon causa che si fermassi quel disegno, come mezzi assicurati da quella banda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 8: Quella donzella che la causa n'era, Tolse e diè in mano al duca di Bavera.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 15, 4: E Rodomonte, causa del mal loro, Se ne va esente da tanto martoro.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 403: Io non voglio.... esser causa di farla vivere disperata.
Esempio: Bemb. Asol. 59: Ma perciocchè non di molti e grandissimi solamente, ma di tutti i beni ancora, quantunqui se ne fanno sotto 'l cielo, è causa ed origine Amore, si dee credere ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 318: Il Zaccheri soffiò per far garbuglio. C. E pur fia causa Di bonaccia.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 352: Così io son causa Stato di rovinare e di distruggere Il figliuolo, la casa e me medesimo.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 153: Io stimo che bene filosoferemo referendo la causa della scintillazione delle stelle fisse al vibrare che elle fanno dello splendore proprio.
Definiz: § III. Per Ragione, Titolo, Motivo, onde si fa o avviene una cosa. –
Esempio: Vill. G. 2, 178: Curradino però non lasciò sua impresa, nè volle obbedire a' comandamenti del Papa, parendogli avere giusta causa, e che 'l Regno e Cicilia fosse sua e di suo patrimonio.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 498: A Niccolò Valori farai intendere, la principal causa che ci ha spinto a mandarti là, essere stata ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 55: Ma quando Amon le uccida, o faccia o trami Cosa al fratello o agli altri suoi dannosa, Non le do giusta causa che mi chiami Nimico, e più non voglia essermi sposa?
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 44: Nè può d'un mutamento così iniquo Render la causa, o far scusa migliore, Che attribuirlo ec.
Esempio: E Ar. Rim. 1, 294: Non senza causa il giglio e l'amaranto, L'uno di fede e l'altro fior d'amore, Del bel leggiadro lor vago colore, Vergine illustre, v'orna il sacro manto.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 92: Fosse stato disposto in modo, che il Pontefice e gli altri non avessero causa di avere sospetto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 48: Per che causa Mi domandate di cotesto? E 313: No, e' non ha del verisimile Il muover una lite senza causa.
Definiz: § IV. A causa, seguito dalla particella Di a causa di, vale A cantone, Per motivo, In conseguenza. –
Esempio: Targ. Alimurg. 268: Nel marzo furono freddi come nel gennaio, a causa delle nevi che erano intorno a Firenze.
Definiz: § V. Vale anche A fine. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 351: Ricordatevi Che sendo fatta questa [commedia] solo a causa Di trattenervi un'ora e mezzo, a studio S'è fatta breve.
Definiz: § VI. A causa che, vale Acciocchè, Affinchè, Perchè. –
Esempio: Med. Aridos. 2, 3: Potevami egli accadere cosa peggiore, che aver la casa piena di diavoli, a causa ch'io non potessi riporre questi denari?
Esempio: Cecch. Ass. 4, 1: Le due ore son sonate; oramai messer Barbogio può star poco a uscir di casa: e' sarà bene, a causa che io non ci pigliassi errore, ch'io mi stia qui d'attorno sinochè gli esce.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 395: Ditemi: Fa' così, così farò; ed a causa Che voi possiate consigliarmi meglio, Io vi riferirò.
Definiz: § VII. Per causa, seguito dalla particella Di per causa di, vale Per cagione; e riferito a persona, o accompagnato da un pronome possessivo, vale anche Per colpa. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 499: Essendo per loro causa e a loro istanza obbligati alla detta condotta.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 368: Può ancora essere che ciò sia tanto avvenuto per la negligenza d'alcuni suoi ufficiali e per l'artificio de' suoi malevoli, come per causa del piede e dell'avvantaggio che l'empietà, la corruzione e la disubbidienza aveano preso in questo regno durante la detta guerra.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 5, 380: Pensava che i principi collegati con la corona di Francia avrebbono avuto molto minor rispetto di prestargli favore e soccorso in una guerra che si facesse fra Spagnuoli e Francesi per causa d'imperio, che tra Francesi e Francesi.... per causa di religione.
Definiz: § VIII. E con la particella A o Per sottintesa, Causa trovasi adoperato nel senso stesso di A causa o Per causa. –
Esempio: Cellin. Vit. 7: In diciotto mesi la detta sua donna si sconciò di due figliuoli masti; causa della poca intelligenzia de' medici.
Esempio: E Cellin. Vit. 79: Il detto gentiluomo si morì a questo tempo molto giovane, causa del detto innamoramento.
Definiz: § IX. Dar causa ad alcuno di checchessia, vale Dargli motivo, occasione, pretesto, di farlo; e Dar causa a checchessia, come ad una malattia o simili, vale Far cosa per la quale quello avvenga o si produca. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 439: Quante volte v'ho io detto, ch'i' non voglio attendere a vostre baie? F. E come ho io a fare? Io non gnene do causa: egli è lui.... C. Se tu non volessi tu, queste cose non t'interverrebbono.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 83: Pareva cosa indegna della grandezza di tanto Re,.... dare causa agli uomini di pensare ch'egli fuggisse quel cammino, perchè si diffidasse di sforzargli.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 8: Il Cardinale ha conferito la cosa di Michel Agnolo e la lettera del Papa col Duca, più per abbondare in cautela, e non li dar causa per ogni cosa di dolersi di noi.
Definiz: § X. Dare ad una cosa o persona causa di checchessia, vale pure Accagionarnela, ed anche semplicemente Attribuirglielo. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 366: La presero [la rocca d'Arazzo] in brevissimo spazio, dandosi causa di tanta prestezza all'impeto dell'artiglierie, ma non meno alla viltà de' difensori.