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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFRETTARE.
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AFFRETTARE.
Definiz: Att. Far fretta, Accelerare, Sollecitare, Stimolare altrui a far presto checchessia. −
Esempio: Liv. Dec. 2, 410: Li Galli, veggendo li Romani spaventati, gl'incalciaro da presso, e sì fieramente gli affrettavano, che non lasciavan loro prender lena.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 15: E ad un altro suo diede negozio D'affrettar Rodomonte e Mandricardo.
Esempio: Tass. Lett. 1, 77: Se le Signorie Vostre sono lente a la revisione, io vi son lentissimo da la mia parte, sì che anzi mi si conviene l'essere affrettato che l'affrettare.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 36: Affretta, incalza, sgrida La rustica famiglia.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 21: Al popolo, che accorre, Sono anguste le vie; L'un l'altro affretta; Questo a quello l'addita.
Esempio: Mont. Poes. 1, 259: Ed implorar parea d'un vagabondo Nugolo il velo, ed affrettar raminga Gli atterriti cavalli ad altro mondo.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 216: Ma quando io son per gire all'altra vita, Vostra immensa pietà mi tiene e dice: Non affrettar l'immatura partita.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. C. 174: Or dove si trovò mai niuno scellerato peccatore, la cui morte fosse così affrettata ed isfolgorata, com'è essuta quella del figliuol mio senza niuna offesa?
Esempio: Esop. Fav. S. 139: Ciò vedendo lo re, considerò che non era sanza cagione, ed affrettò la cena.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 57: Ed affrettando per l'asciutto il piede, Alla rocca ne va che quivi siede.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 259: Quelli che per Roma già andavano vendendo le rose, affrettavano il passo.
Esempio: Segner. Mann. magg. 23, 3: Ha poi [il peccato] ritenuta questa possanza veramente terribilissima di affrettarla [la morte], di anticiparla, di far che giunga assai prima del suo dovere.
Esempio: Alf. Trag. 4, 75: Notte, o tu che la estrema esser ne dei Di servaggio o di vita, il corso affretta.
Definiz: § II. Usasi anche per Far venire innanzi tempo, parlandosi specialmente dei frutti della terra.
Definiz: § III. E in signific. Neutr. pass. affrettarsi, e anche Neutr., Darsi fretta, Accelerarsi. −
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 55: Ulisse desidera e affretta di tornare alla sua isola detta Itaca.
Esempio: Liv. Dec. M. A. I, 69, 9: S'elli comandava che s'affrettassono dell'andare, elli andavano più bellamente per fare noia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 62: La stanca vecchierella pellegrina Raddoppia i passi, e più e più s'affretta.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 37: Pasimunda quanto può s'affretta di celebrare le nozze della tua Efigenia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 14: Astolfo disse a lei, che le volea Dar Rabican, che sì nel corso affretta, Che se, scoccando l'arco, si movea, Si solea lasciar dietro la saetta.
Esempio: Giannott. Op. 1, 81: Li quali [Goti, Vandali e Longobardi] in questi luoghi [di Toscana] non si posavano mai, perchè tutti affrettavano di pervenire al capo, cioè a Roma.
Esempio: Car. Eneid. 4, 966: E ciò detto, imprecando, Schiva di più veder l'eterea luce, Affrettò di morire.
Definiz: § IV. E figuratam. −
Esempio: Dant. Purg. 10: Ed ella: signor mio, Come persona in cui dolor s'affretta, Se tu non torni?
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 113: L'umor che vorria uscir, tanto s'affretta, E nell'angusta via tanto s'intrica, che ec.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 262: I rosai,.... seminati e piantati subito distrutte le nevi al fin d'aprile, s'affrettano a venire innanzi, e come i carciofi si veggono aumentare dì per dì.
Esempio: Parin. Poes. 136: Svegliati ai grandi esempj, e meco affretta.