Lessicografia della Crusca in rete

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NASTRO.
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NASTRO.
Definiz: Sost. masc. Striscia tessuta di cotone, di refe, di canapa, o di seta, e altresì di sottilissima lamina metallica, come argento, oro, e simili, di una certa lunghezza, e di larghezza variabile da pochi millimetri a qualche centimetro, la quale si adopra tanto per legare, fasciare, o simile, quanto per ornamento delle vesti, per cinture, e simili.
Forse dal germ. nestel. –
Esempio: Vill. M. 467: Era di due finissimi velluti chermesi, con uno nastro d'oro largo quattro dita, coll'arme del Popolo e del Comune.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 66: Così talora un bel purpureo nastro Ho veduto partir tela d'argento Da quella bianca man.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 105: Ardisti mai d'ornare irsute chiome Di nastri e frange?
Esempio: Cecch. Dot. 1, 2: E tu non conti quanti Torselli, nastri, e cordelline e cuffie Ne cavi l'anno.
Esempio: Galil. Op. IV, 683: Anco (ridotta una palla di ferro) in una striscia stretta e lunga come un nastro, e più in un filo lungo e sottile com'uno spago, disteso su l'acqua o tessuto in forma di rete, sta a galla.
Esempio: Not. Malm. 1, 264: Nastro. È una specie di tela o benda, che non eccede la larghezza d'un sesto di braccio: e serve per legare o fasciare.
Esempio: Fag. Rim. 5, 141: Su fermate, Su legate, Su appuntate Nastri, spilli, fusellini, Cordelline, cappiolini.
Esempio: Legg. Band. C. 25, 142: Possa aver facultà di potere introdurre, comprare e vendere,... avere o usare in qualsivoglia modo, ori e argenti falsi tirati, filati o battuti..., tenere e vendere nastri, radicchi, galani, ec.
Esempio: Parin. Poes. 87: Aurei monili E gemme e nastri, glorïose pompe, L'ingombran tutto; e gran titolo suona Dinanzi a lui.
Esempio: Pindem. Poes. 334: Sa come in testa Meglio riporsi una gentil ghirlanda, E come un figlio educar meglio: intende Gli effetti d'ogni nastro, e d'ogni corte Le arcane molle.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 96: Ciarlate pur, donne garbate, Di trine e nastri, di cappelli e mode, Di smerli, di crestine ricamate.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 74: Sono (le definizioni dei matematici).... abbreviazioni di parlare, ordinate ed introdotte per levar lo stento tedioso che voi ed io sentiamo di presente per non aver convenuto insieme di chiamar, v. g., questa superficie, nastro circolare.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 169: Comincia l'acqua di sopra a rappigliarsi in giro, e da quel primo nastro di gelo, che ricorre la circonferenza del vaso, comincia a mandare ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Al piè di quella croce corse un astro.... Nè si parti la gemma dal suo nastro, Ma per la lista radïal trascorse ec.
Definiz: § III. Pur figuratam., prendesi per La croce di cavaliere, e anche Il titolo, L'onorificenza; dal nastrino, diversamente colorato secondo i varj Ordini, al quale è appesa la croce, o che è segno dell'onorificenza. –
Esempio: Giust. Vers. 42: Quando nel nastro s'imbrogliaron l'ale L'oche, l'aquile, i corvi e gli sparvieri; O, per parlar più franco e naturale, Quando si vider fatti cavalieri Schiume d'avvocatucci e poetastri, ec.
Esempio: E Giust. Vers. appr.: Nè un soldo sciupò mai per tentar l'ambo Al gran lotto dei titoli e dei nastri.
Esempio: E Giust. Vers. 43: Volle, quand'ebbe i rusponi a palate, Rubar fin la collottola al capestro, E col nastro abbuiar le birbonate.
Definiz: § IV. Chiamasi così La lista o striscia di ferro, larga pochi millimetri, che serve a collegare le canne del fucile a due canne, e in cima alla quale sta la mira.
Definiz: § V. Pesce nastro. Nome volgare di un Pesce che ha corpo lungo e compresso, abita le coste fangose del Mediterraneo, e la cui carne serve di esca per pescare. È la Cepola taenia dei Naturalisti.