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1) Dizion. 5° Ed. .
GIÙ, e per una paragoge popolare, ma da non usarsi se non talvolta in poesia, GIUE.
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GIÙ, e per una paragoge popolare, ma da non usarsi se non talvolta in poesia, GIUE.
Definiz: Avverb. denotante luogo in basso, e vale A basso, In basso, In fondo; ed è contrario di Su. Usasi coi verbi così di moto come di quiete. È troncamento di giuso. –
Esempio: Dant. Inf. 26: S'io non avessi un ronchion preso, Caduto sarei giù, senza esser urto.
Esempio: E Dant. Purg. 8: E vidi uscir dell'alto e scender giue Due angeli.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Menava io gli occhi per li gradi Mo su, mo giù, e mo ricirculando.
Esempio: Bocchin. Ricord. 13: Apersi la cateratta che v'era, e mandai giù la scala a mio padre.
Esempio: Bemb. Pros. 181: Molti de gli altri poeti a molte altre voci giunsero la medesima E, per cagione della rima, tue, piue, sue, giue.... e ad infinite somiglianti.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 34: Apriva allora un picciol uscio Ismeno; E se ne gìan per disusata scala, A cui luce mal certo e mal sereno L'aer che giù d'alto spiraglio cala.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 543: Ne abbiamo formato (da susum deosumque) suso e giuso, i quali avverbj non sono mica allungatura, o paragoge, di su e di giù; ma bensì questi son troncamento di quelli.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 31: Giù cade il guardo; e timido e dimesso Guardando a terra la vergogna il tiene.
Definiz: § II. E in congiunzione con un compimento denotante il primo o l'ultimo termine del moto. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Così discesi del cerchio primaio Giù nel secondo.
Esempio: E Dant. Inf. 16: Così, giù d'una ripa discoscesa, Trovammo risonar quell'acqua tinta.
Esempio: E Dant. Inf. 34: Da questa parte cadde giù dal cielo.
Esempio: E Dant. Parad. 16: Già era il Caponsacco nel mercato Disceso giù da Fiesole.
Esempio: Petr. Rim. 1, 23: O tomi giù nell'amorosa selva.
Esempio: E Petr. Rim. 276: E 'l piover giù dagli occhi un dolce umore ec.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 263: Mentre che pioveva, madonna Lessandra andò su con la Fiore e la Ginevra a spazzare l'acqua che pioveva in camera, che non venissi giù in camera mia.
Esempio: Red. Lett. 1, 116: Quando non lo abbiano soffocato, come possono esser mai passate sei libbre di sangue giù per quella canna, che così fieramente si risente ad ogni minimissima stilla di liquore, che dentro di essa s'introduce?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 123: Anderete voi giù al convento, per parlare al padre Cristoforo, come v'ha detto ier sera?
Definiz: § III. E con un compimento retto dalla particella Per, denotante discorrimento o moto verso il basso. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Entrammo giù per una via diversa.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Così prendemmo via giù per lo scarco Di quelle pietre.
Esempio: E Dant. Inf. 14: Poi sen van giù per questa stretta doccia.
Esempio: E Dant. Inf. 20: E fassi fiume giù pei verdi paschi.
Esempio: E Dant. Purg. 15: Indi m'apparve un'altra con quelle acque Giù per le gote che il dolor distilla, Quando, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 64: Noi ha lasciati nel farnetico d'andar cercando le pietre nere giù per lo Mugnone.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 35: Il Travisano commissario generale, sbrigatosi con non poca fatica da tale assalto, la dette giù pel fiume a la seconda, salva a gran pena la capitana.
Esempio: Buonarr. Lett. 605: Il sig. Marcello, che, non essendovi gli altri, non poteva più aspettare, la dotte giù per la china in farsetto, e giunse alla porta.
Esempio: Pindem. Poes. 487: Corse il sangue a rivi Per le nobili giù guance divine.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 309: Prese la rincorsa, e via; dentro per un vicolo giù per una stradetta galoppò un pezzo.
Definiz: § IV. Giù, vale Nel mondo; detto rispettivamente a cielo, paradiso, o simile. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Chi t'ha dunque condotto Quassù tra noi, se giù ritornar credi?
Esempio: E Dant. Parad. 8: E può egli esser, se giù non si vive Diversamente per diversi uficj?
Esempio: E Dant. Parad. 22: E la regola mia Rimasa è giù per danno delle carte.
Esempio: E Dant. Parad. 27: E tu, figliuol, che per lo mortal pondo Ancor giù tornerai, apri la bocca, E non nasconder ec.
Definiz: § V. E per Nell'inferno. –
Esempio: Cavalc. Poes. 444: Chi ama il mondo.... Ha pena qui, e poi avrà giù guai.
Definiz: § VI. Di giù, posto avverbialm., vale Da basso, Da luogo basso, ed altresì Da luogo o parte inferiore. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 46 t.: Cioè mirando el cerchio per mezzo di ritta linea di su in giuso, o di giù in suso.
Definiz: § VII. E in modo ellittico. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Le ripe eran grommate d'una muffa Per l'alito di giù che vi si appasta.
Definiz: § VIII. Di giù, di su, denota movimento dal basso all'alto, e viceversa, e propriamente con una certa rapidità e confusione. –
Esempio: Nov. ant. B. 67: Valletti vengniono e vanno di giù e di su.
Esempio: Dant. Inf. 5: Di qua, di là, di giù, di su gli mena.
Definiz: § IX. Di giù in su, trovaci per Da un capo all'altro di un dato luogo, reiteratamente; che dicesi comunemente In giù e in su. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 94: Tutto si cambiò nel viso, e andava di giù in su per la sala.
Definiz: § X. Giù, usasi spesso ellitticam. per intimare che alcuno venga abbasso, scenda, e simili; come, ad esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Ragazzi, giù. – Giù da cotesto muro; e simili.
Definiz: § XI. E Giù il cappello! Giù la maschera! e simili, è pur maniera ellittica per intimare che altri si tolga il cappello, la maschera, o ponga abbasso checchessia. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 242: Giù quella gerla, si grida intanto.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 244: Smettete con quei ferri; giù quelle mani.
Definiz: § XII. Giù giù, denota moto o discorrimento continuato verso il basso. –
Esempio: Crudel. Rim. 175: La collottola loro era una cosa Candida e rilucente,... Che albeggiando giù giù verso la groppa, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 333: La luna, in un canto, pallida e senza raggio, pure spiccava nel campo immenso d'un bigio ceruleo, che, giù giù verso l'oriente, s'andava sfumando leggermente in un giallo roseo.
Definiz: § XIII. E figuratam. denota enumerazione, la quale si parta da un termine e vada procedendo ordinatamente fino a un altro termine. –
Esempio: Giust. Vers. 226: Bisognerebbe,... Novanta ceci secchi, sulla pianta Còrre,... E dall'uno giù giù fino al novanta Scriverci sopra i numeri del Lotto.
Definiz: § XIV. Giù giù, vale anche Ordinatamente, In fila, L'uno dopo l'altro. –
Esempio: Salvin. Odiss. 78: Dal mar le foche in branco se ne vennero, E poi s'addormentarono giù giù Del mar sulla riviera.
Definiz: § XV. Giù di lì, Giù di là, Giù di qui, Giù di qua, sono maniere avverbiali significanti approssimazione di luogo, e valgono Intorno a questo o a quel luogo, Qui o Là presso.
Definiz: § XVI. Giù di lì, denota anche approssimazione di tempo, e vale Intorno a quel dato tempo. –
Esempio: Giust. Vers. 17: Da bottega, a compir la mia rovina, Saltò fuori in quel tempo, o giù di lì, Un certo professor di medicina, Che ec.
Definiz: § XVII. E figuratam. riferiscesi anche a quantità o qualità, e vale Press'a poco, Quasi. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 183: E se si tratta poi d'astronomia, Non era un Galileo, ma giù di lì.
Definiz: § XVIII. Giù per su, e Su per giù, vale Computando l'un per l'altro, In media, Sottosopra. –
Esempio: Capp. Econ. 394: Si computa esservi oltre a sessantamila poderi, i quali può contarsi che abbiano su per giù almeno otto individui.
Definiz: § XIX. In giù, posto avverbialm. vale In basso, o Verso il basso; ed altresì A terra o Verso terra. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Io era volto in giù; ma gli occhi vivi Non potean ire al fondo per l'oscuro.
Esempio: E Dant. Purg. 12: Ed ambedue Già mostravam, come eravam leggieri, Quando mi disse: Volgi gli occhi in giue.
Esempio: Poliz. Pros. 22: E quando guardo in giù, mi occorre agli occhi la valle fronzuta:... quando io guardo in su, mi diletta l'aere purgato di nugoli ed il cielo azzurro.
Esempio: Savonar. Pred. 22: Piglia uno bicchiere, e voltalo in giù, con la bocca in su l'acqua, e vedrai che l'acqua non vi entra perchè è pieno d'aria.
Esempio: E avonar. Pred. appr.: Hai tu mai visto pigliare dua canne, l'una star ritta e congiungerli l'altra che stia così un poco pendente in giù?
Esempio: Tass. Gerus. 15, 3: E l'onda Soavemente in su gli spinge e porta Come suole innalzar leggiera fronda, La qual da violenza in giù fu torta.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 395: Intanto l'Innominato, ritto sulla porta del castello, guardava in giù.
Definiz: § XX. E a modo d'aggiunto, vale Inclinato, Piegato al basso, verso terra. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Pur col viso in giue, Disse ec.
Esempio: Dant. E. Rad. Lat. Comment. 60: Il medesimo si farà se lo istrumento stesse sospeso a piombo con il capo in giù.
Esempio: Fag. Rim. 6, 108: Ve ne ringrazio umile a capo in giù.
Definiz: § XXI. In giù, dipendente da un termine retto dalla particella Di o Da, denota percorrimento o moto che si continui da esso termine. –
Esempio: Dant. Inf. 31: D'una catena, che il teneva avvinto Dal collo in giù.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 169: Quel rimanente di caduta, che egli (il Reno) ha da lì in giù, serve per mantenergli.... sensibilmente la velocità medesima.
Definiz: § XXII. Denota altresì condizione, qualità, e simili, che incominci da quel dato termine continuando sino alla fine della cosa. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 233: Eran vestite d'un vestimento di lino sottilissimo e bianco, come neve,... e da indi in giù largo a guisa d'un padiglione.
Esempio: Cecch. Comm. Ined. 39: Questi panni stretti e queste calze M'ammazzano. N. Sì sì, noi altre donne Dalla cintola in giù stiàn (stiamo) sempre larghe.
Definiz: § XXIII. In giù e in su, con verbi di moto, vale Da un capo, o punto, all'altro, reiteratamente, di un dato spazio. Così diciamo, per es.:
Esempio: Esempio del Compilatore Andare in giù e in su per la piazza, per la sala, ec.
Definiz: § XXIV. Giù uniscesi anche con gli avverbj Là, Colà, Costà, facendosi le maniere avverbiali La giù, Colà giù, Costà giù; sebbene più spesso scrivansi congiuntamente Laggiù, Colaggiù, Costaggiù. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 2, 83: Abbiamo diliberato.... di seguitare unitamente la 'mpresa principiata, e con tutto lo sforzo possibile subito mandare costà giù gente assai da cavallo e da piede.
Definiz: § XXV. Andar giù, vale Scendere, Andare a basso. Calare. –
Esempio: Bern. Orl. 6, 29: Che mentre andavo giù con quel fracasso, Mi fu di pruno un ramo in man venuto.
Definiz: § XXVI. Figuratam. dicesi di salute, per Scemare di vigore, Scadere; ed altresì di persona, per Venir meno nella salute, nelle forze, o nella floridezza. –
Esempio: Panant. Epigr. 92: Un ragazzetto fissamente guata Una dama che fu Bellezza decantata, Ma che invecchia e comincia ad andar giù.
Definiz: § XXVII. E per Andare in disuso, Perdersi. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 18: Essendo adunque andata giù la propria pronunzia del dittongo,.. si contentarono i posteriori latini di darne sotto banca un semplice cenno.
Definiz: § XXVIII. Andar giù, vale anche Cadere a terra; detto di persona o di animale; e detto di edifizio, Rovinare. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 140: Se un altro (de' tremuoti) ne veniva punto possente, come fece costì, dugento case ne sarebbono ite giù.
Definiz: § XXIX. E figuratam. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 515: Se io Li fo tanto di danno, e' va giù il cielo.
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 8: Già m'andavan giù le 'nteriora.
Definiz: § XXX. Andar giù, riferito a scala o simile, trovasi per Scenderla. –
Esempio: Robb. Recit. 306: Andando giù la seconda scala.
Definiz: § XXXI. Buttar giù, vale Abbattere, Demolire, Atterrare. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 69: È meglio aprire, Perchè tal gente dal demonio invasa È capace anco a buttar giù la casa.
Definiz: § XXXII. E figuratam. riferito a persona, vale Togliere riputazione, autorità, potenza; ed altresì Farla cadere dall'ufficio che tiene. –
Esempio: Tocc. Lett. 3: E qui domandategli se l'infallibile nella scienza egli vuole che noi crediamo esser lui? In somma, ve lo butterà giù san Francesco di Sales.
Esempio: Giust. Vers. 327: Non impedisce che ti butti giù Di pochi impronti la temerità.
Definiz: § XXXIII. Pure figuratam. riferito a cose, vale Svilire, Screditare.
Definiz: § XXXIV. Buttar giù, riferito a componimento od opera d'arte, vale Comporre con molta facilità, o alla lesta, e senza troppa cura. –
Esempio: Magal. Donn. immag. Lett. 38: Rade volte quello, che non mi vien buttato giù felicemente da principio, mi vien fatto di migliorarlo poi.
Definiz: § XXXV. Buttarsi giù, detto di persona malata, vale Perdersi di animo, Avvilirsi.
Definiz: § XXXVI. Buttare giù, Mandare giù, Tirare giù, riferito a visiera, buffa, e simili, vale Calarla sulla faccia. –
Esempio: Not. Malm. 2, 818: Buffa.... è la Visiera dell'elmo,... la quale tenenendosi alzata, si tira poi giù da' cavalieri nell'atto del cimentarsi all'abbattimento.
Definiz: § XXXVII. E figuratam., vale Metter da parte ogni rispetto, Operare senza vergogna nè riguardo. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 260: Ultimo piacer di chi ha mandato giù la visiera.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 123: Legami, che non tengono più che tinto chi brama garbugli, e ha mandato giù la visiera.
Esempio: Soldan. Sat. 104: Lì, travestita in maschera, maneggi I suoi rigiri, e tiri giù la buffa Del decor, dell'onor contro alle leggi.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 192: Stia sicura; Questa con tutte tira giù la buffa, E in men d'un giorno la matassa arruffa.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 1, 1: Or qui bisogna buttar giù buffa.
Definiz: § XXXVIII. Dare giù, vale Cadere a terra. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 308: Cadde,... e fosse polvere o fango, in su quel terreno dove die' giù disteso, vi lasciò dentro stampata l'intera imagine di sè stesso.
Definiz: § XXXIX. E figuratam., per Cadere in fallo, Prendere errore. –
Esempio: Varch. Ercol. 118: Dar giù.... si dice ancora di quelli spositori, i quali, interpetrando alcun luogo d'alcuno autore, non s'appongono.
Definiz: § XL. Pare figuratam., vale Scemare di potenza, oppure Cadere di stato. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 183: Così prima Sacroviro e gli Edui, dianzi Vindice e le Gallie, dieder giù, ciascheduno alle prime battaglie.
Definiz: § XLI. Dar giù, vale anche Perdere il credito, la riputazione; e con senso speciale, Far fallimento, Fallire. –
Esempio: Varch. Ercol. 118: Dar giù,... si dice non solo de' mercatanti.... quando sono falliti, e di quelli cittadini o gentiluomini, i quali, come si dice in Vinegia, sono scaduti, cioè hanno perduto il credito nell'universale, ma ancora ec.
Esempio: Mellin. Ricord. 60: Anche in pericolo di fallimenti usò questo pietoso atto e paterno di prestare aiuto e sovvenire di somme di danari, perchè chi era in qualche pericolo di perdere il credito, e di dar giù, non cadesse, e cadendo fallisse.
Definiz: § XLII. E per Scadere di salute, ed anche Peggiorare; ed altresì Cadere malato, Ammalarsi. –
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 184: Non manca chi faccia giudicio che [il Papa] non possa molto indugiare e dare giù di nuovo, non riavendo ancora nè colore nè sonno.
Esempio: Cecch. Dot. 4, 2: Ora, tra per il mal fresco, e per queste paure, e per questi disagj, Federigo ridette giù del capo.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 40: Perchè erano di già infetti, spesso ne dava giù qualcheduno, ed era condotto al lazzeretto di Bonifazio, dove morivano.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 13: Par ch'ella un po' rinvenga, e poi dia 'n giù.
Definiz: § XLIII. Dar giù, vale altresì Abbassarsi, Calare. –
Esempio: Bart. D. Vit. Zucch. 1, 17: Quando le bilance stanno equilibrate co' pesi eguali e pari, ogni poco che se ne tolga dall'una, fa traboccare e dar giù l'altra.
Definiz: § XLIV. E per Scemare di forza, Diminuire, Mitigarsi, Smorzarsi. –
Esempio: Segner. Op. 4, 536: Lasciate dunque che la passione in chi va corretto dia giù; perchè.... all'anima turbata, basta da se solo il tempo a schiararla.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 411: Sarebbe in un subito data giù quella vampa, che ora così altamente ardeva e si dilatava.
Definiz: § XLV. Mandare o Buttare giù, vale Inghiottire; anche in locuz. figur. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 113: Infino da ora sappiate, che chi avuto avrà il porco, non potrà mandar giù la galla.
Esempio: Machiav. Rim. 396: E quando vien il mal, che viene ognora, Mandalo giù come una medicina, Che pazzo è chi la gusta e l'assapora.
Esempio: Varch. Boez. 67: Le cose che restano a dirsi sono di maniera, che messe in bocca e assaggiate così un poco, pare che pungano e siano aspre alquanto, ma, ingoiate e mandate giù, divengono dolci e soavi.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 184: Io so bene, che il sig. Alberto si manda giù questa conseguenza senza alcuno scrupolo, e pretenderebbe di farla ingollare a noi ancora.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 3: Tu vorresti dunque, che per quel che riguarda mia moglie, vivessi col capo nel sacco, e mandassi giù ogni sorta di pillore?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 285: Que' pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'altro.... gli diedero subito alla testa.
Definiz: § XLVI. Figuratam., per Tollerare, Sopportare, Ricevere, senza farne risentimento, riferito ad atto ingiurioso o comecchessia spiacevole; e usasi più spesso in locuzione negativa. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 286: Oste che tu sei! Non posso mandarla giù.... quel tiro del nome, cognome e negozio.
Definiz: § XLVII. E pur figuratam., e più spesso in locuzione negativa, vale Credere una rosa, Rimanerne persuaso. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Questa anch'io non la posso mandar giù.
Definiz: § XLVIII. Mandar giù, vale Calare, Stendere verso terra. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 61: Per lo qual grido le gru, mandato l'altro piè giù,... cominciarono a fuggire.
Definiz: § XLIX. Porre giù, vale Deporre, riferito a cosa che si abbia in mano o addosso. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 48: Lo popolo fu contento, e pose giù l'arme sanza fare battaglia (qui figuratam.).
Esempio: Bocc. Decam. 5, 82: E poste giù lor lance e lor tavolacci, avvenne che uno di loro.... gittò la sua lancia nel fieno.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 172: E posti giù i ferri suoi,... si fece accendere un lume.
Definiz: § L. Figuratam. riferito a cosa morale, vale Deporre, Dismettere, Lasciare. –
Esempio: Dant. Purg. 27: Pon giù omai, pon giù ogni temenza.
Esempio: E Dant. Purg. 31: E perchè altra volta Udendo le Sirene sie più forte, Pon giù il seme del piangere, ed ascolta.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 338: Abbi misericordia de' tuoi, o Turno; poni giù l'animo tuo, ed isforzato vattene via.
Esempio: Bocc. Fiamm. 87: Panfilo non è più tuo: gitta via ormai gli desiderj di riaverlo; abbandona la mal ritenuta speranza, pon giù il fervente amore; lascia i pensieri matti.
Esempio: Petr. Rim. 2, 270: Al passar questa valle Piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno.
Esempio: Nard. Div. Dec. 108: Posto giù il pensiero di due guerre che soprastavano,... s'ordinò di fare il censo e l'estimo nuovo.
Esempio: E Nard. Div. Dec. 111: I padri, poste giù tutte l'altre cure,... deliberarono che subitamente la cosa si proponesse al popolo.
Definiz: § LI. Riferito ad abito, e detto di frate, vale Uscire dalla regola. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 435: Con licenza del Papa pose giù l'abito.
Definiz: § LII. Porsi giù o Mettersi giù, vale Ammalarsi, Cader malato. –
Esempio: Vell. Cron. 52: S'imbagnò tutte le gambe, di che per l'una cagione e per l'altra gli sopravvenne dimolto freddo, per la qual cosa si puose giù, e una febbre continova gli diè addosso.
Esempio: E Vell. Cron. 64: Di luglio 1318 e' si puose giù, e ebbe una grandissima febbre continova.
Definiz: § LIII. Porsi o Mettersi giù, usato assolutam., vale Applicarsi a una cosa con tutto l'impegno. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 399: Michelagnolo.... si pose giù, e in non gran tempo condusse e adornò la sagrestia nuova di san Lorenzo in nuova e maravigliosa foggia.
Esempio: Cellin. Vit. 390: Avvedutomi di questo, io mi disposi di far da me quanto io potevo, E messomi giù con le più estreme fatiche.... in questo che io giorno e notte m'affaticavo, si ammalò il marito della mia sorella.
Definiz: § LIV. E Porsi giù a far checchessia o Mettersi giù a far checchessia, vale Darsi a farlo. –
Esempio: Lett. Pros. Fior. IV, 1, 4: Ho poi inteso che non vi partite di costì, e però mi son posto giù a scrivervi questa.
Definiz: § LV. Tirare giù o Mandare giù, vale Calare, Abbassare; riferito a tenda, cortinaggio, sipario, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 181: Al topo, al topo: e' l'avea nelle brache; alle guagnele! e' mandò giù le brache.
Definiz: § LVI. Tirare giù il nome di alcunoo Mandar giù il nome di alcuno, vale Proferire bestemmiando; e assolutam. Mandar giù, vale Bestemmiare: ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Bern. Orl. 22, 45: Io giù tirava tutti i Maconi e tutti i Triviganti.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 56: Ritiratasi in camera in sul letto, Manda giù Trivigante e Macometto.
Esempio: Not. Malm. 2, 729: Manda giù vuol dire Tira giù, cioè dal cielo, dove i Turchi credono che sia il loro Legislatore Maometto: ovvero si può intendere più largamente Rimuove dalla propria sede, maladicendo, perchè sempre per Mandar giù s'intende Bestemmiare.
Definiz: § LVII. Tirar giù, vale Abbattere, Demolire. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 164: Fu anche dal canto del Castello tirata giù una parte del cavaliere.
Definiz: § LVIII. Tirar giù un lavoro, vale Farlo in fretta, Abborracciarlo; ed anche semplicemente Farlo con molta facilità.
Definiz: § LIX. Tirarla giù ad uno, dicesi familiarm. per Dirne male, Sparlarne.
Definiz: § LX. Tirarla giù ad altrui, vale Ingannarlo, Fraudarlo. –
Crusc. Vocab. IV.
Definiz: § LXI. Togliersi giù da un'impresa, proposito, pensiero, lavoro o Torsi giù da un'impresa, proposito, pensiero, lavoro, e simili, vale Rimuoversi da esso, Desisterne. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 320: Il Palazzo non si lascia intendere (de' moti della guerra): Banchi caccia carote; io mi son tolto giù dalle pratiche de' secretarj; e i discorsi del Silvago.... son chimere.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 66: Ma poichè m'è parso d'aver mostro di potergli rispondere (al Castelvetro); bastandomi che le risposte si sieno viste da molti, m'ero tolto giù dal pubblicarle in tutto.
Esempio: E Lett. Farn. 3, 139: Pur l'avemmo chiarito per modo, che alla fine se n'è tolto giù, ed ha scritto, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 99: Michelagnolo, pur avvezzo alla durezza dei sassi, insieme con gli altri se ne tolse giù, nè si fece altro.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 232: Fa'lo, Che se ne torrà giù.
Esempio: Ambr. Bern. 3, 9: Ma non pensi ch'i' me ne Voglia tor giù.
Esempio: Dav. Tac. 1, 316: Sforzò ancora Tiridate.... a ritirarsi e torsi giù dall'impresa.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 132: Vitellio dall'impresa non riuscibile si tolse giù per vergogna.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 151: Quanto dunque al poter sostenere che il movimento.... convenga, toglietevene giù del tutto.
Definiz: § LXII. Venir giù, vale Scendere a basso. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 263: E chiamò madonna Lessandra che venisse giù.
Definiz: § LXIII. E detto di acqua piovana, vale Piovere. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 711: Principiò come una grandine di goccioloni radi e impetuosi,... e prima che arrivasse alla viottola, la veniva giù a secchie.
Definiz: § LXIV. Venir giù, detto di edifizio o parte di esso, vale Rovinare.