Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GRIFO
Apri Voce completa

pag.673


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
» GRIFO
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GRIFO.
Definiz: Parte del capo del porco dagli occhi in giù. Lat. rostrum, rictus. Gr. ῥύγχος.
Esempio: Bocc. introd. 9. Avvenendosi ad essi due porci, e quegli ec. col grifo, e poi co' denti presigli, e scossiglisi alle guance ec.
Esempio: Poliz. st. 1. 86. Pien di sanguigna schiuma il cinghial bolle, Le larghe zanne arruota, e 'l grifo serra.
Definiz: §. I. Grifo, talora si dice per ischerzo, e scherno del Viso dell'uomo, ed in particolar della Bocca. Lat. rictus, rostrum. Gr. ῥύγχος.
Esempio: Bocc. nov. 83. 3. Diliberar tutti e tre di dover trovar modo da ungersi il grifo alle spese di Calandrino.
Esempio: Dant. Inf. 31. Però ti china, e non torcer lo grifo.
Esempio: Varch. Ercol. 66. Viso, o volto, che si dice ancora ceffo, grifo.
Esempio: Morg. 17. 124. E ritrovava a costui la corazza, Tanto che spesso scontorceva il grifo.
Definiz: §. II. Torcere il grifo, vale Col volto torvo mostrare di disapprovare, o disprezzare alcuna cosa. Lat. ringi.
Esempio: Galat. 18. A' quali niuna cosa piace giammai, se non quello, che essi hanno divisato; a tutte l'altre torcono il grifo.