Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AL POSTUTTO
Apri Voce completa

pag.394


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
AL POSTUTTO.
Definiz: Modo avverbiale. In tutto e per tutto, Intieramente; ma oggi non è molto usato.
Provenz. al postut, formato probabilmente dal lat. post totum. −
Esempio: Nov. ant. C. 7: Per volere al postutto provare se lo imperadore fosse savio in parlare e in opere.
Esempio: Albert. Tratt. volg. 107: Come si dee fuggire l'invidia al postutto.
Esempio: Varch. Boez. 74: Chi manca.... d'alcuna cosa, non può chiamarsi al postutto sufficiente e bastevole a se medesimo.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 26: Si è veduto non potersi le lettere, prese nella loro latitudine, al postutto discacciare.
Definiz: § I. Trovasi usato anche nel significato di Alla perfine. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 88: Al postutto t'affermo, se quello che perduto hai di felicità mondana fusse stato tuo, non perduto l'aresti.
Esempio: Giamb. Oros. 279: Mancino.... sì isventuratamente tutte le battaglie fece, e sì al postutto in su la disperagione venne, che sozzo patto fare con quelli di Numanzia fue constretto.
Definiz: § II. Trovasi anche per Assolutamente, In ogni modo. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 49: Ed imperciocchè egli è diviso e partito dal vigore dell'arbore principale, pullulerà in arbore vile, ignobile, e alcuna volta non pullulerà al postutto.
Esempio: Sacch. Rim. M. 97: Serà forse asciutto Del mio amor, che poco n'ha al postutto.