Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SCORTO.
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SCORTO.
Definiz: Add. da Scorgere; Veduto. Lat. inspectus, visus. Gr. ἐπεσκεμμένος.
Esempio: Segn. stor. 1. 3. Ma la principale (cagione) fu la paura della sua troppa grandezza, e voglia scorta in lui d'andare ec. ampliando signoría, ed imperio.
Definiz: §. I. Per Accorto, Avveduto. Lat. callidus, versutus, cautus, peritus. Gr. πολύμητις.
Esempio: Petr. son. 243. Trema, quando la vede in sulla porta Dell'alma, ove m'ancide ancor sì scorta, Sì dolce in vista.
Esempio: Bocc. intr. 23. Eziandío i semplici far di ciò scorti, e non curanti.
Esempio: G. V. 8. 10. 2. Fu cominciatore, e maestro in digrossare i Fiorentini, e farli scorti in ben parlare.
Esempio: M. V. 8. 28. Elessono cento cavalieri ec. con alquanti masnadieri scorti, e destri.
Definiz: §. II. Figuratam.
Esempio: Dant. Purg. 19. Così lo sguardo mio le facea scorta La lingua.
Esempio: But. ivi: Scorta, cioè parlevole, e intelligibile.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 72. Essendo costui così storto, la gente lasciava l'altre predicazioni, e correano alla sua (quì per ironia)
Definiz: §. III. Scorto, per Guidato, Indirizzato. Lat. ductus, deductus. Gr. ἠχθείς, πεμφθείς.
Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 4. E da voi scorti Vi seguirem fedeli, Opereremo accorti.