Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ALTARE.
Apri Voce completa

pag.395


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ALTARE.
Definiz: Sost. masc. Mensa, sopra la quale s'offerisce a Dio il sacrifizio.
Dal lat. altare. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 252: E tra gli altari e tra le statue ignude Ogn'impresa crudel par che si tratti.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 140: A me venga quel veracissimo corpo di Cristo, il qual voi la mattina sopra l'altare consecrate.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 111: Non che tovaglie, non v'è pure altare.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 14: Poscia in cima del colle ornan l'altare, Che di gran cena al sacerdote è mensa.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 59: Per pigliare informazione del paese e delle genti, smontarono in terra, e sopra un altare portatile fu detta la messa.
Definiz: § I. Figuratam. −
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 6: Precipitando, per così dire, il Signore dall'altare del cuore, si pone in luogo suo un idolo vile.
Definiz: § II. Trovasi anche usato per l'Ara de' Gentili. −
Esempio: Liv. Dec. 2, 426: Li centurioni tenevano le spade ignude in mano intorno all'altare.
Esempio: Car. Eneid. 4, 802: Essa stessa regina il farro e 'l sale Colle man pie sovr'a li altari impone.
Esempio: Salvin. Teocr. 170: Le poser [le sacrate cose] sovra quei posticci altari.
Definiz: § III. Altar maggiore dicesi l'Altare principale della chiesa. −
Esempio: Borgher. Eseq. 7: Sotto l'arco più interno della cupola, in faccia della nave di mezzo, risiede l'altar maggiore, con più gradi rilevato dal pavimento.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 110: I due lati della cappella.... hanno ancor essi due tavole l'una di contro all'altra, coll'ornamento del medesimo marmo e della medesima figura che quella dell'altar maggiore.
Definiz: § IV. Altare privilegiato dicesi quello a cui sono annesse particolari indulgenze pe' defunti, e su cui può dirsi per privilegio la messa di requiem anche in quei giorni ne' quali il rito non lo permetterebbe.
Definiz: § V. Sacrifizio dell'altare, intendesi per la Messa. −
Esempio: Segner. Op. 1, 778: Come il sacrifizio della croce fu a salute di tutto il genere umano in universale, così questo dell'altare è a salute particolare di coloro, pe' quali si applichi.
Definiz: § VI. Andare all'altare, dicesi del sacerdote che si reca a celebrare la messa. −
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 22: Come vediamo in figura di ciò, che il prete si para, innanzi ch'egli vada all'altare.
Definiz: § VII. È un levarla di su l'altareo Sarebbe un levarla di su l'altare, dicesi per similitudine di cosa che vogliasi usurpare, quasi sacrilegamente. −
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 164: Ma con sua pace il Varchi prese un granchio come una balena, a dire che i poeti dovessero sciogliere una questione, che il torla a' filosofi sarebbe giusto come levarla di sull'altare.
Definiz: § VIII. Fare altar contro altare, che più comunemente dicesi Fare un contraltare, vale figuratam.: Fare o Dir cosa che contrasti e si opponga ad altra della stessa natura. −
Esempio: Segner. Mann. lugl. 8, 3: Da idolatra non ti diporti anche tu allor che adori la tua volontà, di maniera che le rendi un culto divino, ch'è quanto dire la tieni per prima regola? Questo è un fare altar contraltare.
Definiz: § IX. Scoprir gli altari, e talvolta l'altare, modo familiare, che vale Scoprire gli altrui segreti o le altrui male azioni. −
Esempio: Ar. Sat. 1, 204: Ma se degli altri io vuo' scoprir gli altari, Tu dirai che rubato e del Pistoia E di Pietro Aretino abbia gli armari.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 140: Mettendola [la lettera] in franzese, leva quelle cose che possono scoprir l'altare.
Definiz: § X. Scoprire un altare per ricoprirne un altro, dicesi in modo proverbiale di quelli che, per pagare un debito, ne contraggono un altro. −
Esempio: Cecch. Comm. ined. 425: Ei gli chiederà danar, per mettere Sè e la casa in ordine alla moderna; Ed eccovi e' danar fuori. B. Benissimo. Ma al metterla poi? S. Far come dicesi, Scoprirremo un altare e coprirremone Un altro.
Definiz: § XI. Altare, term. d'Astronom., è una Costellazione dell'emisfero meridionale, sotto la coda dello Scorpione, vicino al circolo antartico, dai Latini chiamata Ara. −
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 246: Disse ancora del Centauro e del celestial Lupo, di dietro a' quali del Pesce e dell'Altare i luoghi dimostrò.
Esempio: Tass. Mond. cr. 108: Qui l'Idra e 'l Vaso e 'l Corvo e 'l gran Centauro, E qui risplende 'l Lupo e qui l'Altare.
Esempio: Bald. Vers. 36: Se dunque osserverai ch'ella [la notte] ti scopra Il suo stellato Altar di nubi scarco, Ove l'altro seren d'acquoso velo Sia ricoperto, in fretta al fido porto.... Riedi.