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Dizion. 4° Ed. .
DIVEGLIERE, e DIVELLERE.
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DIVEGLIERE, e DIVELLERE.
Definiz: | Svellere, Sverre. Lat. divellere, evellere. Gr.ἀποτίλλειν,
ἐξαιρεῖν. |
Esempio: | G. V. 11. 1. 3. Abbattendo, e divellendo alberi, e mettendolsi innanzi, e
menandone ogni mulino. |
Esempio: | Bocc. nov. 69. 17. Lui per un picciolo lucignoletto preso della sua barba, e
ridendo, sì forte il tirò, che tutto del mento gliele divelse. |
Esempio: | E lett. Pr. S. Ap. 298. A divellere i denti, i quali con la pistola tua
nello innocente con tutte le forze ti sei ingegnato di ficcare, è da venire. |
Esempio: | Amet. 88. Colle mani sante divelse un giovane cornio. |
Esempio: | Petr. canz. 39. 2. E del tuo cor divelli ogni radice. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Ma veramente del tutto non possono da loro divegliere la radice di
quello. |
Esempio: | Cr. 5. 19. 5. Si dee tutta l'erba divegliere, che intorno da essi
(ulivi) si truova. |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 4. 10. S'io ti piglio quel ciuffo tuo canuto ec. Ben tel
diveglierò. |
Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Sen. Pist. Non posso del tutto i suo' vizj divellere, e estirpare. |
Definiz: | §. II. Per Ispiccarsi, Partirsi, Torsi via, neutr. pass. Lat. divelli, disiungi,
abstrahi. Gr. ἀποτίλλεσθαι,
ἀποσπᾶσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 60. 14. Con fatica dalla cucina, e dalla Nuta si fu divelto.
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Esempio: | Dant. Inf. 34. Prima ch'i' dall'abisso mi divella, Maestro mio, diss'io quando fu
dritto, A trarmi d'erro un poco mi favella. |
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