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1) Dizion. 5° Ed. .
DISAMARE.
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DISAMARE.
Definiz: Att. Cessar d'amare, Non amar più. ‒
Esempio: Panzier. Cant. sp. 2: Non posso disamar, sì m'ha legato Lo innebriato Iesu dilettoso.
Esempio: Stor. Mos. 16: Dicie che non ha ragione concupiscibile, cioè che non ama e non disama più una cosa ch'un'altra.
Esempio: Vill. G. 690: Con tutto che prima avea cominciato a disamarli.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 25: Disamar la cosa amata È mancamento assai.
Esempio: Poliz. Rim. C. 136: Aristeo ama, e disamar non vuole.
Esempio: Bern. Orl. 3, 37: Era quell'acqua di questa natura, Che chi amava faceva disamare, E non sol disamar, ma in odio avere Quel ch'era prima diletto e piacere.
Esempio: Alam. L. Gir. 6, 135: Egli amò sì, che disamar non puote.
Definiz: § I. E con più grave significato, Avere in avversione, in odio. ‒
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 67: Filosofi tutti e sapienti, fedeli e non fedeli.... hanno concordato, nullo contradicendo, in vizio dispregiare e disamare, e in pregiare e amare e cara tener vertù.
Esempio: E Fr. Guitt$ Rim. 2, 29: Deh! chè non posso disamar sì forte, Come forte amo voi, donna orgogliosa? Chè, poichè per amar m'odiate a morte, Per disamar mi sareste amorosa.
Esempio: Nov. ant. B. 62: Dissi che 'l re Meliadus era migliore.... ancora che 'l re Meliadus sia mio mortal nemico in campo, e mortalmente il disamo.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 189: Puossi torre ad altrui la buona fama Per alcun che in mal dir la lingua pende Contra 'l prossimo suo, quando il disama.
Esempio: Fior. Virt. 55: I fratelli del povero il disamano, e gli amici il fuggono, e partonsi da lui.
Esempio: Cavalc. Poes. 3, 74: Non ve' com' ti chiama? Ogni altra cosa, e te prima, disama, E pur lui prende.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 57: Tutta la corte.... disamava il Conte e il suo reggimento.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 181: Si muova a disamarlo e a disprezzarlo per gli eccessi passati che ne risà.
Definiz: § II. Figuratam., detto di pianta e riferito a terreno, temperatura, e simili, vale Non giovarsene, Non prosperare in esso terreno, o per essa temperatura. ‒
Esempio: Soder. Cult. Ort. 60: Sebben fa [il cece] in tutta la terra magra, non disama la grassa.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 232: Il quamocritto.... disama il freddo, nè basta più punto di tutta l'estate.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 263: Si contentano [i rosaj] de' terreni crudi, ma non aspri, disamando i troppo grassi, nei quali fan pochissime rose.