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1) Dizion. 5° Ed. .
INFINGITORE e INFIGNITORE.
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INFINGITORE e INFIGNITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Infingere e Infignere. Chi o Che infinge o s'infinge; Simulatore o Dissimulatore. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 68: Gl'infignitori mutano a tempi costumi, ma alla chiara mente non possono unque nuocere.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 395: È da sapere, siccome dice Brittone nella esposizione de' vocaboli, che ipocrita viene a dire infignitore, cioè ingannatore.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 435: Quando lo 'nfignitore alcune virtù prende per ipocrisia, e segretamente sottopone se medesimo a' vizj, alcuni suoi nascosti vizj subitamente escono fuori.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 198: Non infingitore del vero amore.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: L'ipocrito, lo quale tanto è a dire in nostra lingua quanto infignitore, non disidera d'esser giusto.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 192: Nè basta al nostro poeta additarcegli barbagianni, ma dicendo: Ch'ognun non vuol mostrar le sue magagne, ce gli descrive per ipocriti marci, e pretti infingitori.
Definiz: § E per Inventore. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. Pref. 23: Egli è stato finora ammirato sottosopra come infingitore leggiadrissimo di novelle.